Re: Re: Re: Nobuyoshi Araki
Per capire l'oscenità come la intende Araki bisognerebbe immedesimarsi nella cultura nipponica, credo che sia riconducibile all'intento di immortalare immagini particolari che suscitino forti emozioni.
Ora però non so quali possano essere le oscenità classificabili come tale in un Giappone dove alle fermate degli autobus non è raro che alcuni signori leggano tranquillamente fumetti pornografici
davanti donne e bambini...
Araki generalizza col termine volgarità tutte quelle foto che sono frutto di un'artificio esasperato: lui predilige immortalare le sue modelle nella loro semplice quotidianità...
Sembrerebbe quasi che scatti le sue foto mosso da uno slancio egocentrico: quasi ad annotare quelle immagini che nella sua psiche suscitano forti emozioni e sensazioni erotiche...
come a dire che una ragazza normale in alcune particolari situazioni possa avere una carica d'erotismo ancor più forte
di qualsiasi altra top model ritratta nelle pose più sexy
E su quest'ultimo punto siamo tutti d'accordo con il buon Araki.
Riguardo all'oscenità giapponese è vero tutto ciò che dici, ed è ben noto che i giapponesi sono dei bei maialoni, però sappiamo anche che non ammettono la raffigurazione esplicita degli organi sessuali, forse sarà quello...
quanto al suo slancio egocentrico devo ancora trovare un artista o sedicente tale che non sia mosso da uno slancio egocentrico e dal suo impatto emotivo. Però sull'autenticità, beh, diciamo che is tratta di un'autenticità ricostruita se mai una simile definizione può avere senso.