- ho letto il mio oroscopo annuale (dicono: Acquario), ma non ci credo;
- poi ho letto quello di oggi, ma non ci credo;
- poi mi son detto: “Mah sì, mi leggo anche quello di domani e quello della settimana”, ma non ci credo …
… allora mi sono chiesto:
- “se non credo all’oroscopo, perché l’ho letto?”
… ho riflettuto un po’ e mi sono risposto:
- “per curiosità ho voluto costatare se c’era qualche coincidenza tra ciò che sono e mi succede e ciò che l’oroscopo suppone che io sia e mi possa succedere” …
… risultato?
anche se ho visto che fra il presunto e il reale non c’è alcuna attinenza, a questo punto mi è sorto un dubbio spontaneo:
- se qualcosa detta dall’oroscopo avesse avuto un qualche riscontro, allora, forse sarei propenso a credere che esso abbia un che di veritiero, sebbene sia convinto che si tratti solo di superstizione buona per i creduloni … quindi, mi trovo di fronte a una stonata contraddizione sul mio modo etico di credere e di comportarti …
… pertanto, ho ripreso a riflettere molto più attentamente, e sono arrivato a queste conclusioni:
- la superstizione è un fatto reale che suggestiona anche le persone normali e genuine …
… così come esiste la magia, il malocchio e quant’altro di occulto attuato dai cartomanti, dagli indovini, dalle streghe e stregoni “professionisti” della cosiddetta “arte divinatoria” etc, con la quale costoro sanno agganciare e assecondare i creduloni su quanto già essi vogliono sentirsi dire …
- inoltre, mi sono ricordato del famoso mito greco: il “vaso di Pandora”, scoperchiato il quale, per incontrollata curiosità e in disubbidienza a Zeus sul suo ordine di non aprirlo (già paradigma del comando divino ad Adamo di non mangiare il frutto dell’albero della Conoscenza del Bene e del Male, pina la morte), si rovesciarono sull’umanità tutti i peggiori mali …
… perciò ho raccolto l’aiuto che anche stavolta mi è donato dalla Parola:
- «Siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede, sapendo che i vostri fratelli sparsi per il mondo subiscono le stesse sofferenze di voi.» …