Zamparini fa ricorso
"Irregolare il gol di Mancini"
Il presidente del Palermo accusa il raccattapalle che, sistemando il pallone sulla bandierina, sabato ha consentito al romanista di segnare il gol vittoria sui rosanero. "Il regolamento dice che devono stare dietro i cartelloni pubblicitari"
PALERMO, 28 gennaio 2008 – La storia di Gianluca Caprari, il raccattapalle dell’Olimpico che ha contribuito alla vittoria della Roma sul Palermo sabato sera (ha accelerato la battuta del corner dal quale scaturì il gol di Mancini con la difesa rosanero disattenta) ha fatto sorridere molti, non Zamparini. Il presidente del Palermo, dopo aver dato un’attenta lettura al regolamento, pochi minuti fa ha presentato ricorso per la presunta irregolarità del vantaggio giallorosso: “Ho dato mandato ai miei legali e chiedo lo 0-3 a tavolino o almeno la ripetizione della partita. Dobbiamo finirla di premiare i furbi. Abbiamo letto il regolamento, i raccattapalle devono stare dietro i cartelloni pubblicitari e tirare il pallone al giocatore più vicino sempre restando dietro. Quello che è successo sabato sera non è regolare”.
VALORI - Quella del presidente rosanero non è una semplice provocazione: “Assolutamente no, voglio vedere se le istituzioni sportive continueranno a premiare i furbi e gli scorretti, ma credo che purtroppo resteranno sorde a queste istanze, a questo richiamo ai veri valori dello sport”. L’imprenditore friulano se la prende anche con chi non ha sottolineato l’irregolarità del gesto: “L’avevo pensato subito che quel gesto era irregolare, ma non l’ho detto nel post partita perché non ne ero sicuro. Fosse successo a parti invertite se ne parlerebbe per giorni e giorni su tutte le televisioni e i giornali. E poi quei ragazzini là, quando la Roma vince, la palla la nascondono”.
fonte gazzetta.it
[Modificato da fabrizio77 29/01/2008 09:33]
“…E tutto quello che devi fare è metterti le cuffie, sdraiarti per terra e ascoltare il cd della tua vita, traccia dopo traccia, nessuna è andata persa: tutte sono state vissute e tutte, in un modo o nell’altro servono ad andare avanti. Non pentirti, non giudicarti, sei quello che sei e non c’è niente di meglio al mondo. Pausa, rewind, play, e ancora e ancora e ancora, non spegnere mai il tuo campionatore, continua a registrare, a mettere insieme i suoni per riempire il caos che hai dentro. E se scenderà una lacrima quando li ascolti, beh, non avere paura, è come la lacrima di un fan che ascolta la sua canzone preferita…”