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16/11/2023 23:51 | |
Gli autori hanno considerato particolarmente interessanti, ai fini dello studio, i commenti che rientravano nella categoria della teoria della mente, che riguardavano sia le motivazioni e i pensieri che si immaginava avessero gli autori delle foto, sia la loro identità, con speculazioni in merito alla nazionalità, alla religione oppure ad altre caratteristiche in grado di definire una persona (come, ad esempio, “animalista”). I commenti inclusi dentro questo profilo semantico dimostravano il livello di complessità e di dettaglio con cui siamo soliti descrivere l’identità e gli stati interiori delle persone a partire dai selfie che condividono ed evidenziavano, allo stesso tempo, quanto sia ampia la varietà di messaggi che queste foto possono veicolare.
I risultati di Schneider e Carbon non sono di certo esaustivi, anche perché – come segnalano gli autori stessi – non tengono conto del fatto che i giudizi che esprimiamo sugli altri sono fortemente influenzati dalla nostra cultura di riferimento, per cui anche i significati che le persone attribuiscono ai selfie possono variare notevolmente in base al contesto di provenienza. Il merito di questo lavoro è piuttosto quello di aver dimostrato la possibilità di indagare con metodo scientifico le molteplici interpretazioni dei selfie e le potenzialità comunicative di questa tipologia di immagini. In conclusione, la semantica dei selfie rappresenta un approccio ancora in via di sviluppo, ma gli autori sperano che possa contribuire a ispirare studi futuri basati su un campione più eterogeneo di partecipanti. |