00 17/01/2009 21:52
Il cervello femminile è più adatto a a sopravivere in condizioni estreme di quello maschile, a questa conclusione è arrivato un team di ricercatori di Pittsburgh che ha messo a "dieta" cellule cerebrali dei topi.

La ricerca - condotta dal team di Robert Clark del Children's Hospital di Pittsburgh, presso l'University of Pittsburgh Medical Center - ha osservato infatti che 'tagliando i viveri' a neuroni di roditori maschi e femmine, coltivati in vitro, le cellule cerebrali maschili deperivano e morivano più rapidamente, mentre quelle femminili reagivano alla 'fame' usando scorte di energia ad hoc.

L'idea che i due sessi rispondono in modo diverso alla privazione di cibo non è nuova, e ruota intorno a una differenza metabolica tra lui e lei: l'organismo maschile tende a 'capitalizzare' proteine, mentre quello femminile opta per accumulare grasso.

Finora, però, queste diversità erano state analizzate in tessuti ricchi di nutrienti come i muscoli, i depositi adiposi e il fegato. Clark e colleghi si sono invece concentrati sul cervello. Hanno coltivato separatamente neuroni prelevati da topi o ratti maschi e femmine, sottoponendoli a 'dieta forzata' per 72 ore.

Dopo 24 ore le cellule cerebrali maschili risultavano più alterate, e morivano più facilmente. La respirazione cellulare si riduceva del 70%, contro un -50% osservato nelle cellule 'rosa'. Inoltre, mentre i neuroni maschili evidenziavano massicci segni di autofagia - il processo con il quale la cellula 'cannibalizza' i suoi stessi componenti per ricavarne energia - i neuroni femminili producevano più gioccioline di grasso per 'rimpolpare' le proprie riserve. Trattandosi di uno studio in vitro, gli scienziati precisano che questi risultati non rispecchiano necessariamente quello che succede negli esseri viventi privati di cibo. Tuttavia, permettono di capire come si comportano i neuroni indipendentemente dall'intervento di fattori esterni, tra cui per esempio gli ormoni.