Oggi ho sentito... in concerto

Ieri grande concerto di Bryan Adams!!!
Sebbene l'acustica del Palasport sia quella che è - ovvero una ciofeca - è stato uno spettacolo splendido. Il mio canadese preferito è stato simpatico, generoso, professionale ed appassionato. Ha confermato di avere una voce straordinaria ed una capacità interpretativa eccellente, ed è stato godibile soprattutto nei pezzi eseguiti umplugged o comunque quelli in cui la voce non era sovrastata dalle chitarre elettriche.

E' stata una bellissima serata! Spero di avere occasione di riascoltarlo in futuro.

Mi ero perso questo tuo topic, mami!
E dimmi, ha cantato (Everything I Do) I Do It for You ?

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Scritto da: Carlo Maria 02/04/2007 17.17
Mi ero perso questo tuo topic, mami!
E dimmi, ha cantato (Everything I Do) I Do It for You ?

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Ma certo!
E l'ha cantata meravigliosamente

e quanti casi ci sono stati di narcolessia?

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Scritto da: ozymandias 02/04/2007 23.00
e quanti casi ci sono stati di narcolessia?

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[Modificato da koala3 02/04/2007 23.53]

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Scritto da: koala3 28/03/2007 11.23
Sebbene l'acustica del Palasport sia quella che è - ovvero una ciofeca - ...

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La cornice più adatta alle "doti" e al repertorio dell'artista in questione, direi...

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Scritto da: Fog 03/04/2007 9.40

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Scritto da: koala3 28/03/2007 11.23
Sebbene l'acustica del Palasport sia quella che è - ovvero una ciofeca - ...

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La cornice più adatta alle "doti" e al repertorio dell'artista in questione, direi...

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Ormai non è certo fra i miei favoriti, però al tempo dei miei 14 anni favoriva i balli chic to chic (o come si scrive) molto meglio di Gimi Endrics o Entuistel o Peig o quant'altri!

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Scritto da: Carlo Maria 03/04/2007 10.20
Ormai non è certo fra i miei favoriti, però al tempo dei miei 14 anni favoriva i balli chic to chic (o come si scrive) molto meglio di Gimi Endrics o Entuistel o Peig o quant'altri!

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Ai miei tempi c'era Phoebe Cates, ma mi guarderei bene dall'andare ad ascoltare un suo concerto...

Si tratta di musica, non di scompensi ormonali!
E infine, vuoi mettere, tra il banale rimorchio di una sgallettata che si illanguidisce ascoltando i ragli dei vostri cantantucoli usa e getta ed una meravigliosa fanciulla con cui appartarsi mentre nella stanza aleggia il sensuale sottofondo di How many more times e che, nell'intermezzo tre alcuni momenti di... intenso convolgimento ... si allontana per pochi istanti solo per inserire nel mangianastri la cassetta di Blonde On Blonde?

[Modificato da Fog 03/04/2007 11.13]

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Scritto da: Fog 03/04/2007 10.47

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Scritto da: Carlo Maria 03/04/2007 10.20
Ormai non è certo fra i miei favoriti, però al tempo dei miei 14 anni favoriva i balli chic to chic (o come si scrive) molto meglio di Gimi Endrics o Entuistel o Peig o quant'altri!

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Ai miei tempi c'era Phoebe Cates, ma mi guarderei bene dall'andare ad ascoltare un suo concerto...

Si tratta di musica, non di scompensi ormonali!
E infine, vuoi mettere, tra il banale rimorchio di una sgallettata che si illanguidisce ascoltando i ragli dei vostri cantantucoli usa e getta ed una meravigliosa fanciulla con cui appartarsi mentre nella stanza aleggia il sensuale sottofondo di How many more times e che, nell'intermezzo tre alcuni momenti di... intenso convolgimento ... si allontana per pochi istanti solo per inserire nel mangianastri la cassetta di Blonde On Blonde?

[Modificato da Fog 03/04/2007 11.13]

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o ancora, con l'ottava meraviglia del mondo che prima di decollare definitivamente ti chiede di alzare il volume perchè ha sentito il riff iniziale di WILD THING dal vinile di JIMI PLAYS MONTEREY che hai appena acquistato?

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Scritto da: ozymandias 03/04/2007 18.58
...l'ottava meraviglia del mondo ...

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Scritto da: ozymandias 03/04/2007 18.58
...l'ottava meraviglia del mondo ...

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Di chi, semai...
(banda di curiosi!)

ma sapete in che anno è uscito JIMI PLAYS MONTEREY?


P.S.: Bedelia aveva 12 anni...

Ieri sera sono stata al concerto di Ligabue.
Era la prima volta che lo ascoltavo dal vivo e avevo fatto questa scelta perché apprezzo alcune sue canzoni e ho riscoperto l'amore per l'emozione dei concerti live.
Devo dire che questa volta sono rimasta un po' delusa.
Credo che il concerto potesse essere molto meglio, ma sono state fatte una serie di scelte sbagliate.
Prima di tutto, e questa è la cosa più grave, la scelta delle canzoni.
E' vero che non le poteva fare tutte in due ore (ok, non tutti riescono a cantare 3 ore di fila, come altri... ), però ha scelto le più orecchiabili e "movimentate" a scapito della qualità.
A me è andata particolarmente male visto che esclusa Certe notti ha eliminato tutte le mie preferite.
Niente Non è tempo per noi, Viva, Quella che non sei, Eri bellissima, L'odore del sesso, Leggero, La porta dei sogni.
Al loro posto canzonette come Happy hour, Il giorno dei giorni, Sopravvissuti e sopravviventi...
In più ha esaguito tutti i brani con gli strumenti sparati ad alto volume, tanto che la voce a volte era sovrastata. Ho sentito tanti concerti al Palasport, l'acustica è pessima e la musica è molto penalizzata dalla scelta di Ligabue, mentre i pezzi umplagged o comunque con strumenti più discreti ne guadagnano moltissimo.
Almeno poteva alternare!
Mi pare invece che abbia puntato più sulla "caciara" che sulla qualità.
Come dimostra anche la scelta di luci molto forti intorno al palco, che illuminavano spesso fin troppo l'intero Palasport. Per me invece è bello che sia illuminato il palco e il pubblico rimanga per lo più al buio, rappresenta un momento di libertà che rende tutto più emozionante ed intenso.
Ho apprezzato invece l'atteggiamento semplice del cantante e di tutta la band e la pista circolare in mezzo al pubblico, ma nel complesso mi aspettavo di più.

Non avevo notato questo tuo post (e tra l'altro mi ero dimenticato del topic o lo avrei usato per Bruce Springsteen).

Cavolo... io il Liga l'ho visto una sola volta live, l'anno scorso al Mazda Palace di Torino. E l'ho trovato un gran concerto!!!
Lui è un figo, tiene molto bene il palco, coinvolge il pubblico. La band è un signor gruppo, li trovo tutti molto bravi.
La scaletta, anche quella volta, non era stata la migliore possibile dal momento che molte erano state le canzoni scelte dagli ultimi album, tuttavia diverse fra le più belle sono state suonate (Ho messo via credo il suo gioiello).
Nel complesso lo trovai un concerto davvero bello.
L'acustica del Mazda Palace mi è sempre stata definita come pessima ma i miei amici ed io eravamo in terza-quarta fila e lì non ci siamo potuti lamentare davvero!
Carlo Maria

Per ora, la ricca annata mi ha riservato quattro concerti:
1)Smashing Pumpkins
2)The Mars Volta
3)Editors
4)Van Morrison

Il primo è stato un atto dovuto alla mia adolescenza, di cui Billy Corgan è stato uno dei più significativi cantori. Non avevo alcuna pretesa, anzi diffidavo, ed invece ho assistito a due ore e mezza di grande concerto. I Mars Volta sono un gruppo di pazzi scatenati, mi hanno davvero entusiasmato con quasi tre ore di musica. Il chitarrista è un fenomeno, il nuovo batterista un invasato incredibile e spettacolare. Gli Editors li ho visti con la mia tipa ed altri 3 colleghi, bravini assai ma poco di più, un po' scarni. Van Morrison l'ho detto altrove: grandissimo concerto, purtroppo di breve durata. Ma è stato davvero memorabile, finchè è durato. Ora ho dilapidato un sacco delle mie finanze nei prossimi concerti che andrò a vedere, ben nove, e non vedo l'ora davvero:

12 giugno - John Fogerty (ozy? Ci vieni, allora? )
16 giugno - Bob Dylan
18 giugno - Radiohead
20 giugno - Heineken Jammin' Festival
23 giugno - Neil Young
30 giugno - Carlos Santana
2 luglio - Jethro Tull
13 luglio - Deep Purple
26 luglio - R.E.M.

Un programma che davvero mi riempie d'acquolina la bocca... orma, dopo il concerto con Beppe e Fede non mi sono più fermato e voglio vederne più che posso, finchè sono in tempo!!
Il rammarico di non aver più soldi è il contraltare di tutta questa mia smania concertistica, e andrei in crisi se è vero che quest'estate il concerto gratuito organizzato a Roma dovessero portare ad esibirsi nel nostro paese i Led Zeppelin o i Pink Floyd (gli Who sono l'altro nome molto papabile, forse il più probabile).
Qualcuno viene? Ci sono un sacco di artisti in tournèe... mi sono perso i Cure a marzo, , gli Uriah Heep, Iron Maiden, Leonard Cohen e Paul Simon si esibiscono troppo lontani da casa mia. I Kiss invece non mi interessavano. Questo fra i nomi classici. Però arrivano anche i Rage Against The Machine, fra i colossi anni novanta, e gente come Interpol e Franz Ferdinad tra i più recenti artisti di spicco. E poi il torino free festival propone oltre ai Sex Pistols (che già vedrò all'Heineken) anche Patty Smith che devo proprio vedere e i recentissimi Battles, il cui primo album è davvero spettacolare!
Insomma... carne al fuoco ce n'è tantissima!!! Lo trovate uno spazietto per un concertino???

E' uscito l'elenco delle band che saranno presenti quest'anno al Traffic - Torino Free Festival, completamente gratuito:

AFTERHOURS
AUDION
ALTER EGO
BATTLES
BAUSTELLE
FABIO NOVEMBRE
HERCULES AND LOVE AFFAIR
JUSTICE
LN RIPLEY
MARCO PASSARANI
MASSIMO VOLUME
PATTI SMITH
PLASTINATION
ROBERTINA
SEX PISTOLS
SOULFUL
SOULWAX
TRICKY
U.V.A.
WIRE
2MANYDJS
e tanti altri....


QUI

Per maggiori informazioni!

Flavio, Beppe, che vi siete persi...
Ieri sera sono stato al concerto di John Fogerty. Definirlo "in buona forma" è estremamente riduttivo: quel vecchietto sprizza energia da tutti i pori! Tra i matusa (come direbbe Duz) solo Bruce Springsteen, Pete Townshend e Steve Copeland li ho potuti ammirare in tale forma smagliante e due di costoro sono di diversi anni più giovani dell'ex leader dei CCR.
Il concerto è durato 2 ore ed un quarto circa, con un'acustica perfetta ma un po' troppo caldo in sala (cosa per la quale la mia tipa era davvero al limite dello svenimento). E' partito alla grandissima, con Travelin' Band, scatenando il pubblico. Si sono poi susseguiti i suoi grandi successi del passato (moltissimi) alternati ai brani del suo recentissimo capolavoro, in una fusione che ha mandato in visibilio il pubblico del locale (strapieno). Grandissimo rock, con sette elementi sul palco e, all'occorrenza addirittura 5 di essi divenivano chitarristi. Il sound classico da studio si arricchisce quindi di violino, pianoforte e percussioni guadagnandone persino.
Ed ecco sfilare, in un tripudio di osanna, brani come Lookin' Out My Back Door, The midnight special , Who'll Stop the Rain, Born on the Bayou, Green River. Si giunge quindi ad una cover celeberrima: I Heard It Through the Grapevine, qui in una versione strepitosa (che ho filmato e che se volete vi invio), davvero uno dei picchi massimi del concerto. E poi via: Ramble Tamble, Have You Ever Seen The Rain, Susie Q, Fortunate Son fino al finale, affidato alla sempre verde Proud Mary, bellissima. Applausi, entusiasmo alle stelle. Fra i tanti cinquantenni e quarantenni spuntavano moltissimi trentenni ma pochi ventenni. La mia tipa era allora ancor più orgogliosa della scelta fatta (ormai glieli ho fatti ascoltare fino alla nausea, li adora) ed ha ammesso che, rispetto al concerto di 2 mesi fa (Editors, gruppo recentissimo) qui si sta proprio su un altro pianeta.
E chissenefrega se fuori pioveva, ci siamo lavati ma eravamo davvero strafelici.
Peccato non aver potuto condividere anche con voi, amici, questo concerto!!!
Carlo Maria

che John fosse in forma si sapeva, visto l'ultimo eccellente lavoro.
per me però trasferte del genere sono proibitive.

chi passa di qua però non me lo perdo.

Mark Knopfler ha concluso a Villa Manin di Passariano il suo tour italiano. Settemila presenti nel grande spazio racchiuso dall'esedra della villa dogale ad applaudire l'ex chitarrista dei Dire Straits tornato a proporre poco del passato molto della sua produzione solista che abbraccia trent'anni di studi sulla musica americana per chitarra allargati nel'ultimo album "Kill to get Crimson" alla musica popolare europea.
Dopo aver condiviso il palco l'anno scorso con Emmylou Harris, Knopfler è tornato a mescolare folk rock e country con una band che in alcuni momenti richiama le sonorità della Rolling Thunder Revue di Dylan e semplifica lo Springsteen del tributo a Pete Seeger per riprendere sonorità folk di tradizione irlandese e fondendole con il suo gusto melodico e il caratteristico stile chitarristico già apprezzato con i Dire Straits.
Con un palco semplice ma efficace, dominato da un soffitto circolare destinato a scendere nel finale e che riporta una immensa riproduzione del risuonatore di una chitarra Dobro, lo show - organizzato da Euritmica con Zed - si apre con "Cannibals" per poi scivolare da "What ot is" a "Sailing to Philadelphia" e la nuova "True love will never fade" con il fondale che diventa stellato.
Lo scozzese John McCusker al violino agiunge quando serve anche sonorità di mandola e di flauto celtico, mentre l'ex organista dei Dire Straits Guy Fletcher è presente con varie coloriture di tastiere e chitarra. Mark Rollins si alterna a piano e fisarmonica, Glenn Worf passa dal contrabbasso al basso elettrico e David Cummings, già percussionista per Dire Straits è stabilmente alla batteria. Richard Bennett infine aggiunge le sue chitarre e chitarrine al suono complessivo guidato dal fingerpicking di Knopfler che alterna Telecaster, Stratocaster e Gibson a una Dobro in metallo nero di cui si apprezza in verità più l'estetica che il suono.
La prima concessione alla platea nostalgica arriva a metà concerto con "Romeo & Juliet" seguita e accolta da un'ovazione dalla classica "Sultans of the swing" che segnò trent'anni fa il primo successo popolare dei Dire Straits. «Siete molto dolci. Grazie», commenta Mark Knopfler. Nelle sue canzoni si raccolgono influenze bles, come west coast. A Knopfler piace divagare musicalmente e allungare i brani con apprezzati assoli e dialoghi strumentali. "Telegraph Road" è una suite infinita che dovrebbe segnare la fine del concerto. Ma la gente acclama e la band ritorna per un'altra serie di brani, "Brothers in arms" che vide Fletcher unirsi ai Dire Straits nell'83, la melensa "Shangri-la", e l'intensa "So far away", con la folla ormai sotto al palco.

la cornice era davvero stupenda, la musica ottima, il pubblico tranquillo quasi come il chitarrista, davvero pacato anche in preda all'assolo più potente.
in più mi hanno procurato dei biglietti di 3a fila (ero a 5 metri dal palco seduto e beato).

Ma dai? Non sapevo che ti piacessero i Dire Straits e Mark Knopfler!
Mi pare di ricordare che Beppe non li ami particolarmente e pensavo fosse opinione comune ad entrambi!

Tornando a Fogerty, ci tengo a dire che era veramente carico per questa sua prima tappa in italia ed il pubblico era preparatissimo e ha cantato tantissimo con lui (io compreso).
Siparietto: ad un certo punto, nel suo inglese facilissimo e lento che ha permesso pure al sottoscritto di capire qualcosa, ha detto "questo brano l'ho suonato a Woodstock. Qualcuno di voi c'era?" A quel punto si è messo la mano sulla fronte, come a proteggersi dal sole ed ha mimato il gesto di chi scruti all'orizzonte. Si sono accese tutte le luci in sala e tutto il pubblico, barando, era a mano alzata. Lui si è messo a ridere, poi ha intonato Who'll Stop the Rain, che per altro era ben a tema con il recente tempo nostrano e che sarebbe poi stata inserita in Cosmo's Factory, di lì a poco.

A proposito! Hai una seconda occasione domani, che pur presentandosi all'estero è persino più vicina per te della trasferta milanese:

Lubiana, in Slovenia.
Da yahoo maps, segnalano che dista: 98.09 miles Time: 1 hr 37 mins

Abbastanza accessibile, se ti va!
Per Beppe, da Aviano sarebbero 2 ore e 13 minuti, invece.


E ora sotto col prossimo, lunedì tocca a Bob Dylan a Bergamo!

Carlo Maria, 13/06/2008 21.14:

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Ma dai? Non sapevo che ti piacessero i Dire Straits e Mark Knopfler!

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difatti i Dire Straits mi piacciono pochetto.