Qualche settimana fa è successo anche a mio fratello.
Il controllore voleva vedere anche la ricevuta (che chiaramente non aveva); gli disse che sarebbero state 50 euro di multa giustificandosi del fatto per via di una nuova normativa che (da quanto diceva) era entrata in vigore dal novembre scorso.
La cosa finì lì, anche perché, nella stessa carrozze c’erano altri abbonati e avrebbe dovuto ripetere questo “cazziatone” a tutti gli altri, ma la questione ci ha lasciato con l’amaro in bocca.
Negli annunci sonori sui treni, viene ripetuto l’intensificazione dei controlli e viene detto di “esibire il biglietto convalidato al controllore”; è lui che deve avere lo strumento adatto per la verifica. Se non lo ha, è in torto lui, non certo l’abbonato che scopre della nuova normativa in questa maniera (..e che dopo aver speso quasi 400 euro di annuale deve ancora sorbirsi queste “lavate di capo” , assolutamente deprimenti
).
Da questa situazione si evince ancora di più di un’integrazione poco più che sulla carta tra AMT e Trenitalia. Queste situazioni non aiutano di certo.
Ricordiamoci che la finalità dell’integrazione è quella di facilitare l’utenza negli spostamenti in città, e non quella di creare ulteriori intoppi. Ma sembra proprio che le due aziende ciò non lo vogliano capire; entrambe lavorano con i paraocchi.