Re: Re:
montselles.com, 23/11/2007 13.34:
rispondo qui anche se avevo fatto un post bellissimo per ivan ma ffz ha ben deciso di perdermelo nei meandri dei bit del server...
Che le ragazzine di quell'età si comportino come delle adulte (o pretendano di farlo) è una questione generazionale che ha ben poco a che vedere con l'argomento del topic, e le cause vanno ricercate altrove. Toccano i temi qui presenti solo di lato, l'argomento principe in questo caso è un altro.
Cerco di riassumere la mia risposta di prima.
Sono d'accordo con alcuni dei punti che ha espresso ivancazzodritto ma vedo altre sfumature, e forse ciò è dato dal fatto che sono una femmina.
Dovrebbe essere SACROSANTO rispettare le reciproche diversità e i reciproci bisogni, purchè ciò non scada come succede pressochè sempre nel predominio culturale di un sesso su un altro. E' storia antica. La libertà di una donna inizia dove finisce quella di un uomo, la quale è pressochè illimitata. Si sono fatti passi avanti negli ultimi anni, ma siamo ancora nella merda totale.
Quello che intendo io con rispetto delle reciproche diversità può essere vista come un allungamento (lo so che è un termine brutto da usare in questo tipo di discorsi, ma cercate di non pensare al vostro uccello per 5 secondi) di una regola delle compagnie naturiste/nudiste, secondo cui un uomo a cui si rizza o che fa avances di fronte alla nudità di una donna viene subito allontanato dal gruppo per non farci più ritorno. Siamo esseri evoluti, dotati di raziocinio e capacità di autocontrollo. Un uomo a cui si rizza al solo vedere un paio di tette, che non riesce a capire che il mondo NON E' un'enorme contenitore da rimorchio e riproduzione, ha qualche problema. Non riuscire a scindere i contesti sessuali e non è sintomo di mancanza totale di raziocinio. Di cui non sono una fanatica, ma tra l'intelligenza e la bestialità ce ne passa di acqua sotto i ponti. Un uomo che ha un erezione al solo vedere un paio di tette è più tendente alla bestialità che all'intelligenza, se ciò avviene in spiaggia o in una piscina. Se poi si passa dall'erezione al non riuscire a controllare la tempesta ormonale che si scatena, arrivando alla violenza vera e propria... O il maschio in generale ha qualcosa che non va, se giustifica il comportamento di un suo simile in base al fatto che "ah, però la donna era vestita in modo provocante" - perchè dire ciò, aggiungere questa postilla è SEMPRE una giustificazione - oppure non siamo esseri viventi poi così evoluti, visto che l'unica altra specie animale entro cui si verificano sporadicamente episodi di violenza sessuale è quella dei gatti.
Vorrei dire tante altre cose a riguardo, ma devo andare a mangiare. Eventualmente riprenderò il discorso più avanti.
cerco di sintetizzare il tuo concetto,per comodità,e poi rispondo..se sbaglio fermami.
il tuo concetto dovrebbe essere questo:
1.giusto il rispetto delle reciproche differenze a meno che non porti,come in effetti è,ad un predominio dell'uomo sulla donna.
2.la parte "animalesca" dell'uomo non può essere sempre una giustificazione a comportamenti deviati dell'uomo stesso.
sul primo punto sono pressocchè d'accordo;infatti,ritenendo che certe manifestazioni siano sciocche,controproducenti,volgari,in senso lato violente,non giustifico la situazione attuale,quella della nostra società,evidentemente e innegabilmente maschilista.
partendo da questo punto faccio però maturare la mia critica collegandomi al secondo.
come dici tu tra il raziocinio e la bestialità c'è un mare di comportamenti e il più brutale tra questi,nel caso specifico,la violenza da parte dell'uomo sulla donna,non può certo essere giustificata da nulla.
Quando io parlo di parte animalesca nell'uomo evidenzio l'esistenza di un qualcosa che c'è,esiste e che,al di là dei risultati raggiunti in millenni di lotte sociali,culturali....non è stata superata e non ritengo sia giusto superare.
cerco di spiegarmi meglio.
e lo faccio contraddicendoti nel momento in cui affermi che l'uomo dovrebbe far prevalere il raziocinio rispetto alla reazione fisica,istintiva;posto che siamo d'accordo sul fatto che quest'ultima non debba portare a comportamenti estremi e violenti...allo stesso tempo ritengo che l'attrazione verso l'altro sesso non possa essere limitata(quasi eliminata stando alle tue parole)attraverso un controllo zen sui propri organi genitali.
Un conto è vedere una donna che gira nuda per strada e in piscina e essere colpito da questa cosa(con frequenti e correlati alzamenti cazzuti)...altro conto è la eventuale violenza che potrebbe scaturire da quella visione.SArebbe dunque giusto evitare la violenza;è impensabile controllare reazioni fisiche che non vedo perchè debbano essere controllate visto che sono alla base dell'istinto sessuale che,fino a prova contraria,è il motore che scatena la vita.
Come dici tu parli in un certo modo perchè parli da donna:a me non si drizza il cazzo sempre e comunque di fronte alla visione di un corpo femminile perchè anche noi maschietti,anche se in modo diverso e forse meno complesso,a volte abbiamo bisogno di altro per eccitarci.
Ma ciò non toglie che un certo istinto non va superato ed è scorretto pensare che lo si debba superare.Per quale motivo scusa?
Dunque il discorso sta viaggiando su due livelli:quello naturale-istintivo e quello sociale;
dunque facendo riferimento al primo dei due siamo d'accordo sul fatto che l'animale che è in noi non debba essere l'alibi per comportamenti scorretti ma quell'animale è giusto che ci sia per i motivi che mi pare aver spiegato e non voglio ripetere;
sul secondo punto è evidente come nel corso del tempo l'uomo si sia evoluto e comportamenti una volta considerati normali-usuali(prendere una donna per i capelli e ficcarcelo)sono stati sostituiti quasi totalmente da comportamenti alla base dei quali un grande ruolo gioca la ragione....un grande ruolo che però non può escludere quella base di cui ho parlato.
in ogni caso una donna provocante....provoca....dunque conoscendo la natura maschile(critichiamola...analizziamola....ma questa è...)girare con il capezzolo al vento non sarà mai un evento del tutto indifferente all'uomo.
è giusto per la donna lottare per superare quelle discriminazioni che vi sono;non ritengo sia giusto cercare di ottenere questi obiettivi attraverso comportamenti sciocchi distaccati dalla realtà(mostrare le zinne perchè tanto siamo uguali agli uomini).
la diversità sul piano fisico e,come abbiamo appurato,su tanti altri piani,c'è.non giustifica la discriminazione ma non è negandola che si ottengono certi diritti.
dunque non è solo un discorso di mentalità...come dice mario.
poi ela se hai le puppe musce e non puoi mostrarle in giro non è colpa mia (ics di).