caso Riccò

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PaperoTonino
00giovedì 31 luglio 2008 09:50
Non sono un grande appassionato di ciclismo ma devo ammettere che vedere un italiano giovane staccare in salita tutti gli altri atleti mi ha fatto emozionare e soprattutto ricordare le gesta del Pirata... purtroppo ennesima delusione... (dopo Basso)
Ieri Riccò ha confessato...
Sentendo la dichiarazione mi sorgono diverse perplessità sul reale senso di colpa del corridore e soprattutto perchè non si dicono mai i nomi e i luoghi dove si è accinto a quelle sostanze proibite?
Se sono illegali significa che sono penalmente giudicabili, sono come delle droghe e coloro che le fabbricano e le smerciano dovrebbero finire dietro le sbarre...

quack [SM=x48915]
ilblindo
00giovedì 31 luglio 2008 09:55
Re:
PaperoTonino, 31/07/2008 9.50:

Non sono un grande appassionato di ciclismo ma devo ammettere che vedere un italiano giovane staccare in salita tutti gli altri atleti mi ha fatto emozionare e soprattutto ricordare le gesta del Pirata... purtroppo ennesima delusione... (dopo Basso)
Ieri Riccò ha confessato...
Sentendo la dichiarazione mi sorgono diverse perplessità sul reale senso di colpa del corridore e soprattutto perchè non si dicono mai i nomi e i luoghi dove si è accinto a quelle sostanze proibite?
Se sono illegali significa che sono penalmente giudicabili, sono come delle droghe e coloro che le fabbricano e le smerciano dovrebbero finire dietro le sbarre...

quack [SM=x48915]




il ciclismo è più finto del wrestling ma da un pò di anni ormai [SM=g27813]



IlPrincipe!
00giovedì 31 luglio 2008 10:08
Riccò è un pirla.
Prima piangeva perchè era innocente, ora confessa perchè gli hanno spiegato che se lo fa avrà uno sconto nella squalifica.
I nomi e i luoghi da cui ha accinto le sostanze li avrà anche fatti ma essendo un procedimento penale non li può rivelare ai giornali.
PaperoTonino
00giovedì 31 luglio 2008 10:52
Re:
IlPrincipe!, 31/07/2008 10.08:

Riccò è un pirla.
Prima piangeva perchè era innocente, ora confessa perchè gli hanno spiegato che se lo fa avrà uno sconto nella squalifica.
I nomi e i luoghi da cui ha accinto le sostanze li avrà anche fatti ma essendo un procedimento penale non li può rivelare ai giornali.



az... se li ha fatti veramente farà una brutta fine... qulcuno gli taglierà le gambe...

quack [SM=x48915]


leviano14
00giovedì 31 luglio 2008 11:43
Re:
IlPrincipe!, 31/07/2008 10.08:

Riccò è un pirla.
Prima piangeva perchè era innocente, ora confessa perchè gli hanno spiegato che se lo fa avrà uno sconto nella squalifica.
I nomi e i luoghi da cui ha accinto le sostanze li avrà anche fatti ma essendo un procedimento penale non li può rivelare ai giornali.




straquoto!!!
aggiungo che anche quando era dilettante era già stato fermato 6 mesi per doping e quindi non vada in giro a dire che è stato il suo primo sbaglio della carriera.

il vero problema invece per me è un altro: nel ciclismo TUTTI si dopano ma vengono scoperti solo i personaggi che danno fastidio al gruppo e agli addetti ai lavori: riccò che parla troppo e litiga con tutti gli altri corridori, pantani che pur avendo già il giro in pugno continua a vincere tappe e traguardi volanti (di solito gli uomini di classifica secondo regole non scritte lasciano ad altri ciclisti questi arrivi che garantiscono sempre premi in denaro), basso che fa il cannibale approffittando di simoni in discesa per poi staccarlo sull'ultima salita.

armstrong invece dopato fino al collo andava bene a tutti perchè era accompagnato da tanti bei dollaroni americani che rimpinguavano a dovere le casse del tour.

come dice gerva: annhamo proprio bene!!!

ilblindo
00giovedì 31 luglio 2008 15:07


Visto il servizio a Studio Sport, praticamente un eroe [SM=x48964]



PaperoTonino
00giovedì 31 luglio 2008 18:04
Re:
ilblindo, 31/07/2008 15.07:



Visto il servizio a Studio Sport, praticamente un eroe [SM=x48964]







siamo alle solite... ma i sold che ha "guadagnato" con l'ingiustizia a danno della sua salute dove vanno a finire? rim angono a lui? non potrebbero requisirli e darli all'ente che si occupa dell'antidoping?

pazzesco...

quack [SM=x48915]

ghost5
00giovedì 31 luglio 2008 21:21
restano a lui per curarsi poi.
La verità è che la sua ammissione di aver fatto tutto da solo suona un pò falsa .Nel ciclismo è una vita che si dopano prima le chiamavano bombe ora doping .Quello che mi fà più schifo è che i direttori sportivi delle squadre sembrano cadere dalle nuvole non sanno mai niente dei loro atleti,molto strano visto che sanno anche quante volte sono andati al gabinetto.... [SM=g27812]
Beppe M.
00giovedì 31 luglio 2008 22:00
Un antidoping serio in tutte le discipline uguale in tutto il mondo!..
Adesso voglio vedere alle Olimpiadi cosa succederà !..
Credo che anche nella Pallavolo dovrebbero analizzare gli Atleti ed i DdG ( [SM=x48834] no questi ultimi è meglio di no!... [SM=x48855] ); sono certo che a qualcuno qualche punto dalla patente verrebbero tolti!... [SM=x48852] [SM=x48851]

ghost5
00giovedì 31 luglio 2008 22:39


hai proprio ragione
Mi chiedo nel lontano 1998 ero uno dei firmatari del no doping ma questa campagna indetta dalla federazione ,giusta e condivisibile non ha raggiunto l'obbiettivo purtroppo [SM=g27826]
ilblindo
00martedì 5 agosto 2008 18:05
Sella come Riccò: è Cera

Il vicentino positivo a un controllo a sorpresa dell'Uci: si tratterebbe dell'Epo di terza generazione, la stessa sostanza che aveva assunto il modenese prima del Tour. La reazione: "Non so nulla di questa storia"


MILANO, 5 agosto 2008 - Emanuele Sella è stato trovato positivo all'Epo-Cera in seguito a un controllo antidoping a sorpresa "fuori competizione" disposto dall'Uci. Il corridore vicentino aveva vinto tre tappe al Giro 2008.
ESPLOSO - Il vicentino, 27 anni, corre per la Csf Navigare ed era stato tra i protagonisti della corsa rosa conquistando la maglia verde grazie ai successi sull'Alpe di Pampeago (15ª tappa), sulla Marmolada (il giorno dopo) e a Tirano (penultima frazione), chiudendo tra l'altro al secondo posto dietro Pellizotti la cronoscalata di Plan de Corones.
TENDINITE - Quando era esploso il caso Riccò, il 17 luglio, Sella aveva detto: "E' una sconfitta per il nostro sport". Due giorni dopo la sua squadra aveva comunicato la decisione di rimandare il suo rientro al Trofeo Matteotti, in programma il 20, per una tendinite.
INCREDULO - "Non so assolutamente nulla di questa storia, non mi è stato comunicato niente. Non è vero niente", ha dichiarato il corridore all'Ansa. Non so nulla - continua a ripetere al telefono - devo parlare con la squadra".


PaperoTonino
00mercoledì 6 agosto 2008 16:41
Re:
ilblindo, 05/08/2008 18.05:

Sella come Riccò: è Cera

Il vicentino positivo a un controllo a sorpresa dell'Uci: si tratterebbe dell'Epo di terza generazione, la stessa sostanza che aveva assunto il modenese prima del Tour. La reazione: "Non so nulla di questa storia"


MILANO, 5 agosto 2008 - Emanuele Sella è stato trovato positivo all'Epo-Cera in seguito a un controllo antidoping a sorpresa "fuori competizione" disposto dall'Uci. Il corridore vicentino aveva vinto tre tappe al Giro 2008.
ESPLOSO - Il vicentino, 27 anni, corre per la Csf Navigare ed era stato tra i protagonisti della corsa rosa conquistando la maglia verde grazie ai successi sull'Alpe di Pampeago (15ª tappa), sulla Marmolada (il giorno dopo) e a Tirano (penultima frazione), chiudendo tra l'altro al secondo posto dietro Pellizotti la cronoscalata di Plan de Corones.
TENDINITE - Quando era esploso il caso Riccò, il 17 luglio, Sella aveva detto: "E' una sconfitta per il nostro sport". Due giorni dopo la sua squadra aveva comunicato la decisione di rimandare il suo rientro al Trofeo Matteotti, in programma il 20, per una tendinite.
INCREDULO - "Non so assolutamente nulla di questa storia, non mi è stato comunicato niente. Non è vero niente", ha dichiarato il corridore all'Ansa. Non so nulla - continua a ripetere al telefono - devo parlare con la squadra".





mmmmmmmmmmm mi resta cmq il dubbio che si vogliano prenderne solo alcuni... di corridori e sportivi inn generale.
Devo solo capire il criterio di selezione... perchè Pantani, Riccò e Sella e non Amstrong ai tempi o Indurain???
mmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmm

quack [SM=x48915]


lagrace23
00giovedì 7 agosto 2008 11:14
..Nel ciclismo è una vita che si dopano prima le chiamavano bombe ora doping..
Premesso che non voglio difendere la categoria dei ciclisti...chi fa uso di doping in qualsia categoria o sport dovrebbe essere squalificato a vita..
Però non mi piace che si calunni così uno sport e chi lo fa senza "aiuti" esterni, mi irrita!!! [SM=g27812]
PaperoTonino
00giovedì 7 agosto 2008 11:19
Re:
lagrace23, 07/08/2008 11.14:

..Nel ciclismo è una vita che si dopano prima le chiamavano bombe ora doping..
Premesso che non voglio difendere la categoria dei ciclisti...chi fa uso di doping in qualsia categoria o sport dovrebbe essere squalificato a vita..
Però non mi piace che si calunni così uno sport e chi lo fa senza "aiuti" esterni, mi irrita!!! [SM=g27812]



... secondo me non si sta calunniando (si può dire?) il ciclismo ma si sta cercando di considerare il fatto che è uno degli sport meno puliti e che non è possibile che, ogni volta che c'è un corridore che fa la differenza, questi venga immancabilmnete scoperto con le mani nel sacco... soprattutto se è italiano...

quack [SM=x48915]


ilblindo
00giovedì 7 agosto 2008 11:27
Re: Re:
PaperoTonino, 07/08/2008 11.19:



... secondo me non si sta calunniando (si può dire?) il ciclismo ma si sta cercando di considerare il fatto che è uno degli sport meno puliti e che non è possibile che, ogni volta che c'è un corridore che fa la differenza, questi venga immancabilmnete scoperto con le mani nel sacco... soprattutto se è italiano...

quack [SM=x48915]






Probabilmente sono meno furbi .... ad alti livelli purtroppo sono quasi tutti dopati ....


lagrace23
00giovedì 7 agosto 2008 12:03
bisognerebbe dire che molti sono i dopati ma in qualsiasi sport... per certo i dottori che seguono i ciclisti sono anche i dottori di squadre di calcio e atleti di varie discipline...
a mio parere andrebbero perseguiti legalmente anche i medici.. troppo facile dare l'esclusività della colpa al singolo, le sostanze in uso vengono prodotte in laboratorio non credo che riccò, sella o chi per essi le producano nelle loro case!!
PaperoTonino
00giovedì 7 agosto 2008 19:17
Re:
lagrace23, 07/08/2008 12.03:

bisognerebbe dire che molti sono i dopati ma in qualsiasi sport... per certo i dottori che seguono i ciclisti sono anche i dottori di squadre di calcio e atleti di varie discipline...
a mio parere andrebbero perseguiti legalmente anche i medici.. troppo facile dare l'esclusività della colpa al singolo, le sostanze in uso vengono prodotte in laboratorio non credo che riccò, sella o chi per essi le producano nelle loro case!!



d'accordo... perseguire penalmente chi prescrive farmaci dopanti vietati e, soprattutto, chi li vende... dopotutto è come vendere la droga... no?

quack [SM=x48915]


Malacodina
00venerdì 8 agosto 2008 00:15
Premesso che quoto chi dice che nel ciclismo TUTTI si dopano, purtroppo le mie frequentazioni di palestre ed affini mi portano a dirlo con certezza, dato che la testimonianza era diretta e veridica. Appena passato semi-professionista, da 'sto tipo è arrivato il medico della società con dei flaconcini: "Prendine due ogni giorno!" "Ma cosa sono?" "Prendine due al giorno!!", "Ok, ma vorrei sapere cosa sono!" "PRENDINE DUE AL GIORNO E NON ROMPERE I COGLIONI, SENNO' TE NE VAI!!". Ovviamente, al tipo in questione è venuto un fortissimo dolore al ginocchio, e, con la scusa, ha smesso di correre agonisticamente. Non tutti lo fanno. A suo tempo, un gregario, nemmeno tanto valido, portava a casa 50 milioni di lire all'anno; ho già detto che in parte ciò si giustifica col fatto che la carriera di un ciclista dura al massimo 10-12 anni. Però è un bel prendere. Ma si parlava della stessa cifra per un panchinaro di serie A1 di pallavolo maschile, sempre di qualche anno fa.
E altrettanto concordo con chi trova strano, data una premessa del genere, che solo alcuni ciclisti vengano pizzicati. Dà proprio l'idea della spedizione punitiva... [SM=x48873]
Ma è altrettanto vero che il doping sia maledettamente diffuso, e a nulla vale nascondersi dietro un dito. Tralasciando i casi eclatanti delle nuotatrici della ex-DDR, ci sono un mare di esempi.
Partiamo da un certo sciatore, che anni fa contese diversi podii ad un altro sciatore, italiano, maresciallo dei Carabinieri, che se non c'erano paletti non scendeva, e se c'erano li inforcava [SM=x48867] . Lo sciatore di cui parlo, extracomunitario [SM=g27828] [SM=x48870] , ha "messo su" 18 kg di muscoli tra una stagione agonistica e l'altra... Ca**o, che potenziamento muscolare!! Cosa usava, il piramidale inverso carpiato?! [SM=x48856]
Oppure un'altra sciatrice (anche qui ho avuto testimonianza attendibile e veridica) che si è fatta mettere incinta dal proprio compagno, che era nello staff che la seguiva, in corrispondenza di una certa gara che per lei era molto importante. Quindi all'antidoping aveva un alto livello di testosterone, che era però naturale e giustificato dalla gravidanza.
Altro caso: si è saputo piuttosto di recente, che le giovanissime atlete della ginnastica di un certo paese asiatico (parliamo di 14enni [SM=x48913] ) noto per un mucchio di cose, e ora, proprio in queste ore, un po' sotto gli occhi di tutti, venivano fatte violentare dagli allenatori, in modo che fossero incinte in concomitanza con le manifestazioni importanti, per il motivo di cui sopra, potevano cioè essere positive all'antidoping per via del testosterone alto, ma giustificato dalla gravidanza, salvo poi venire costrette ad abortire.
E mi fermo qui, ma ce ne sono ancora.
Questi sono casi di cui ho diretta conoscenza o informazione.
Nella mia attività in seno alla Federazione Italiana Shiatsu, come responsabile del Gruppo di studio su Shiatsu e Sport, mi sono occupato anche dell'aspetto relativo al doping, in collegamento con la Commissione antidoping della FIGC, ed è da questo che mi permetto di riportare alcune informazioni (peraltro verificabili, dato che sono state a suo tempo pubblicate da organi di stampa. Magari non tutti hanno fatto caso all'articolo. Io si...).
PaperoTonino
00venerdì 8 agosto 2008 11:08
Re:
Malacodina, 08/08/2008 0.15:

Premesso che quoto chi dice che nel ciclismo TUTTI si dopano, purtroppo le mie frequentazioni di palestre ed affini mi portano a dirlo con certezza, dato che la testimonianza era diretta e veridica. Appena passato semi-professionista, da 'sto tipo è arrivato il medico della società con dei flaconcini: "Prendine due ogni giorno!" "Ma cosa sono?" "Prendine due al giorno!!", "Ok, ma vorrei sapere cosa sono!" "PRENDINE DUE AL GIORNO E NON ROMPERE I COGLIONI, SENNO' TE NE VAI!!". Ovviamente, al tipo in questione è venuto un fortissimo dolore al ginocchio, e, con la scusa, ha smesso di correre agonisticamente. Non tutti lo fanno. A suo tempo, un gregario, nemmeno tanto valido, portava a casa 50 milioni di lire all'anno; ho già detto che in parte ciò si giustifica col fatto che la carriera di un ciclista dura al massimo 10-12 anni. Però è un bel prendere. Ma si parlava della stessa cifra per un panchinaro di serie A1 di pallavolo maschile, sempre di qualche anno fa.
E altrettanto concordo con chi trova strano, data una premessa del genere, che solo alcuni ciclisti vengano pizzicati. Dà proprio l'idea della spedizione punitiva... [SM=x48873]
Ma è altrettanto vero che il doping sia maledettamente diffuso, e a nulla vale nascondersi dietro un dito. Tralasciando i casi eclatanti delle nuotatrici della ex-DDR, ci sono un mare di esempi.
Partiamo da un certo sciatore, che anni fa contese diversi podii ad un altro sciatore, italiano, maresciallo dei Carabinieri, che se non c'erano paletti non scendeva, e se c'erano li inforcava [SM=x48867] . Lo sciatore di cui parlo, extracomunitario [SM=g27828] [SM=x48870] , ha "messo su" 18 kg di muscoli tra una stagione agonistica e l'altra... Ca**o, che potenziamento muscolare!! Cosa usava, il piramidale inverso carpiato?! [SM=x48856]
Oppure un'altra sciatrice (anche qui ho avuto testimonianza attendibile e veridica) che si è fatta mettere incinta dal proprio compagno, che era nello staff che la seguiva, in corrispondenza di una certa gara che per lei era molto importante. Quindi all'antidoping aveva un alto livello di testosterone, che era però naturale e giustificato dalla gravidanza.
Altro caso: si è saputo piuttosto di recente, che le giovanissime atlete della ginnastica di un certo paese asiatico (parliamo di 14enni [SM=x48913] ) noto per un mucchio di cose, e ora, proprio in queste ore, un po' sotto gli occhi di tutti, venivano fatte violentare dagli allenatori, in modo che fossero incinte in concomitanza con le manifestazioni importanti, per il motivo di cui sopra, potevano cioè essere positive all'antidoping per via del testosterone alto, ma giustificato dalla gravidanza, salvo poi venire costrette ad abortire.
E mi fermo qui, ma ce ne sono ancora.
Questi sono casi di cui ho diretta conoscenza o informazione.
Nella mia attività in seno alla Federazione Italiana Shiatsu, come responsabile del Gruppo di studio su Shiatsu e Sport, mi sono occupato anche dell'aspetto relativo al doping, in collegamento con la Commissione antidoping della FIGC, ed è da questo che mi permetto di riportare alcune informazioni (peraltro verificabili, dato che sono state a suo tempo pubblicate da organi di stampa. Magari non tutti hanno fatto caso all'articolo. Io si...).




cazzarola che schifo...

quack [SM=x48915]

teo12
00venerdì 8 agosto 2008 12:24
Re: Re:
PaperoTonino, 07/08/2008 19.17:



d'accordo... perseguire penalmente chi prescrive farmaci dopanti vietati e, soprattutto, chi li vende... dopotutto è come vendere la droga... no?

quack [SM=x48915]






aspetta un attimo...

io ci penserei su due o tre volte prima di fare un paragone del genere...

pensa che nel caso del doping stiamo parlando del mondo dello sport;
un atleta si dopa, magari riesce a fare cose che di suo non avrebbe mai fatto, per dirne una vincere una medaglia olimpica, e poi morta lì...ok magari avrai la coscienza sporca ogni volta che la lustri, ok magari se ti beccano ci fai una gran figura di merda, ok quelli che ti sono arrivati dietro (sempre che siano puliti, vero Sella?) potrebbero rivalersi e saresti costretto a ridare medaglia e qualche soldino, ma comunque morta lì...
anche perchè sono passati i tempi in cui il povero Simpson ha scoperto che la salita del mont Ventoux (spero si scriva così) era un pochino troppo lunga per il suo corpo pieno di "bombe"... [SM=g27834] e penso che comunque le società adesso monitorino costantemente gli atleti, anche quelle che hanno il doping come "filosofia aziendale", perchè se ti beccano che "bari" il danno è relativo e l'omertà che c'è in quel mondo ti permette di scaricare tutte le colpe sull'atleta, ma se percaso quest'ultimo dovesse ammalarsi o peggio i rischi sarebbero maggiori...
la droga invece, almeno per me, è una cosa decisamente più seria:
per iniziare spesso l'uso di sostanze stupefacenti nasconde un'insoddisfazione del mondo così com'è, una sorta di tristezza interiore per le cose, i rapporti e la vita tutta che ti porta a cercare di cambiarlo e molto spesso gli unici regali che ti fa sono una bella dose di alienazione e una vita finta che prima o poi si scontrerà in malo modo con quella vera.
secondo la droga è molto più pericolosa del doping, anche solo perchè quelli che te la vendono non sono medici e quelli che la prendono spesso lo nascondono o, ancora peggio, sono abbandonati a se stessi, sarà veramente dura che uno sportivo ci lasci le penne o si ammali perchè gli hanno dato dell'epo tagliato male.
terzo il doping difficilmente può nuocere a terzi, l'unica cosa che mi viene in mente è un lanciatore talmente pieno di roba che fa una strage sugli spalti mandandò troppo in là il martello, mentre purtroppo spesso chi piglia qualcosa la sera deve tornare a casa in macchina...
detto questo anch'io penso che bisogna investire un po' dei tanti soldi che girano nello sport per cercare di scoprire chi imbroglia, perchè non barare è stata una delle prime cose che mi hanno insegnato
(è lecito solo se stai giocando a strip poker con una gnocca paura e non ti sale una coppia nemmeno per sbaglio), però i due problemi, secondo me, ci azzeccano veramente poco...


PaperoTonino
00venerdì 8 agosto 2008 18:15
Re: Re: Re:
teo12, 08/08/2008 12.24:




aspetta un attimo...

io ci penserei su due o tre volte prima di fare un paragone del genere...

pensa che nel caso del doping stiamo parlando del mondo dello sport;
un atleta si dopa, magari riesce a fare cose che di suo non avrebbe mai fatto, per dirne una vincere una medaglia olimpica, e poi morta lì...ok magari avrai la coscienza sporca ogni volta che la lustri, ok magari se ti beccano ci fai una gran figura di merda, ok quelli che ti sono arrivati dietro (sempre che siano puliti, vero Sella?) potrebbero rivalersi e saresti costretto a ridare medaglia e qualche soldino, ma comunque morta lì...
anche perchè sono passati i tempi in cui il povero Simpson ha scoperto che la salita del mont Ventoux (spero si scriva così) era un pochino troppo lunga per il suo corpo pieno di "bombe"... [SM=g27834] e penso che comunque le società adesso monitorino costantemente gli atleti, anche quelle che hanno il doping come "filosofia aziendale", perchè se ti beccano che "bari" il danno è relativo e l'omertà che c'è in quel mondo ti permette di scaricare tutte le colpe sull'atleta, ma se percaso quest'ultimo dovesse ammalarsi o peggio i rischi sarebbero maggiori...
la droga invece, almeno per me, è una cosa decisamente più seria:
per iniziare spesso l'uso di sostanze stupefacenti nasconde un'insoddisfazione del mondo così com'è, una sorta di tristezza interiore per le cose, i rapporti e la vita tutta che ti porta a cercare di cambiarlo e molto spesso gli unici regali che ti fa sono una bella dose di alienazione e una vita finta che prima o poi si scontrerà in malo modo con quella vera.
secondo la droga è molto più pericolosa del doping, anche solo perchè quelli che te la vendono non sono medici e quelli che la prendono spesso lo nascondono o, ancora peggio, sono abbandonati a se stessi, sarà veramente dura che uno sportivo ci lasci le penne o si ammali perchè gli hanno dato dell'epo tagliato male.
terzo il doping difficilmente può nuocere a terzi, l'unica cosa che mi viene in mente è un lanciatore talmente pieno di roba che fa una strage sugli spalti mandandò troppo in là il martello, mentre purtroppo spesso chi piglia qualcosa la sera deve tornare a casa in macchina...
detto questo anch'io penso che bisogna investire un po' dei tanti soldi che girano nello sport per cercare di scoprire chi imbroglia, perchè non barare è stata una delle prime cose che mi hanno insegnato
(è lecito solo se stai giocando a strip poker con una gnocca paura e non ti sale una coppia nemmeno per sbaglio), però i due problemi, secondo me, ci azzeccano veramente poco...






hai evidenziato la mia frase: "dopotutto è come vendere la droga..."

secondo me chi vende droga e chi vende o somministra sostanze dopanti col chiaro intento di defraudare lo sport in genere meritano di essere trattati allostesso medo!
Cosa c'è di sbagliato? Forse che la droga uccide e il doping no? non ne sarei così sicuro... è provato che gli effetti collaterali dei medicinali dopanti sono nocivi per la salute umana...
E poi mi fa schifo chi prova a barare per vincere nello sport,,,

quack

PaperoTonino
00venerdì 8 agosto 2008 18:17
CASO SELLA (Gazzetta dello Sport)
ROMA, 8 agosto 2008 - È durata all'incirca due ore l'audizione del ciclista Emanuele Sella presso la procura antidoping del Coni presieduta da Ettore Torri. Lo scalatore vicentino, accompagnato dal suo procuratore Claudio Pasqualin e dall'avvocato difensore Eriberto Rosso, all'uscita dagli uffici dello stadio Olimpico ha rilasciato un comunicato nel quale spiega di "aver chiarito il suo comportamento in relazione all'esito positivo delle analisi riguardanti un controllo fuori competizione da parte dell'Uci avvenuto il 23 luglio".
FUORI I NOMI - L'atleta, si legge nella nota, "ha lealmente confessato di aver avuto la disponibilità di un farmaco non consentito (la Cera, epo di terza generazione) ed ha spiegato il contesto nel quale ha ricevuto tale sostanza". Per rispetto della attività dell'autorità antidoping, Sella ha spiegato di non poter "rivelare le specifiche circostanze che rimangono consegnate al verbale della presentazione spontanea".
SOLLEVATO - "Oggi mi sono tolto un peso. Sono cosciente di quello che è avvenuto e per questo ho deciso di collaborare", ha dichiarato Sella al termine della sua audizione. Insieme al corridore anche il procuratore Claudio Pasqualin. "Sella ha assolutamente collaborato con la procura antidoping rendendosi disponibile - ha dichiarato Pasqualin al termine dell'audizione -. Il procuratore Torri ha apprezzato il suo atteggiamento, Sella ha ammesso l'assunzione di un farmaco spiegando il contesto entro cui questa assunzione è avvenuta. Delle altre cose non ne possiamo parlare perché sono presenti nel verbale di presentazione spontanea consegnato al procuratore".

mavvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVV

quack [SM=x48915]
teo12
00venerdì 8 agosto 2008 18:50
Re: Re: Re: Re:
PaperoTonino, 08/08/2008 18.15:




hai evidenziato la mia frase: "dopotutto è come vendere la droga..."

secondo me chi vende droga e chi vende o somministra sostanze dopanti col chiaro intento di defraudare lo sport in genere meritano di essere trattati allostesso medo!



secondo me no.
proprio per quello che te l'ho evidenziata,
e siccome non ero d'accordo neanche un pochino su quella frase mi sono messo lì e ho cercato di spiegarti il perchè
se non hai capito (e visto come scrivo non me ne stupirei) posso cercare di spiegarmi meglio,
se non sei d'accordo (e ne hai voglia) ne possiamo discutere,
se non te ne frega una mazza di quello che penso (e ne hai tutto il diritto) amen

PaperoTonino, 08/08/2008 18.15:


Cosa c'è di sbagliato? Forse che la droga uccide e il doping no? non ne sarei così sicuro... è provato che gli effetti collaterali dei medicinali dopanti sono nocivi per la salute umana...



grazie,
anche il prezzemolo è nocivo per la salute umana, ma nessuno ha mai denunciato il fruttivendolo che ne vende tre kili in una volta sola...
quello che ti volevo dire è che la droga è decisamente più pericolosa del doping, tutto qui

PaperoTonino, 08/08/2008 18.15:


E poi mi fa schifo chi prova a barare per vincere nello sport,,,

quack




su questo concordo


PaperoTonino
00sabato 9 agosto 2008 19:06
Re: Re: Re: Re: Re:
teo12, 08/08/2008 18.50:



su questo concordo





[SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]

quack [SM=x48915]

il prezzemolo?


Malacodina
00domenica 10 agosto 2008 00:26
teo... in effetti hai un modo di esprimerti, almeno in questo caso, che è più circonvoluto del mio... [SM=x48913]

Copio ed incollo qui sotto una parte di un documento che ho redatto a suo tempo, in veste di Responsabile nazionale del gruppo di studio della FIS "Shiatsu e sport", per iniziare una collaborazione con la commissione antidoping della FIGC, di cui si era parlato col Presidente Dott. Capua:

"Ogni federazione sportiva nazionale, professionistica e non, ha una propria legislazione anti-doping, nella maggior parte dei casi molto severa. Questo tipo di legislazione è diffusa a tutti i livelli, e in tutte le Nazioni, ed è presente anche a livello dei maggiori organi di Governo sportivo del Mondo (Federazioni sportive Internazionali, CIO). La definizione di doping più corretta appare quella stabilita dalla Conferenza di Strasburgo del 1969 in merito alla materia, che recita così: "E' considerato come doping, l'uso di sostanze e di qualsiasi mezzo destinati ad aumentare artificialmente il rendimento, in vista di o in occasione della competizione, e che può recare pregiudizio all'etica sportiva e all'integrità fisica e psichica dell'atleta". Le definizioni successive sono tutte riconducibili a questa. I dibattiti che si susseguono in occasione di casi eclatanti di doping, rilevano spesso che alla base della pratica del doping esista l’ansia da prestazione e la dipendenza psicologica dall’uso della pratica scorretta. [...]"

Giusto per parlare la stessa lingua. A suo tempo, io pensavo, per averne letto in tal senso, che il doping fosse qualsiasi pratica tendente all'alterazione della prestazione sportiva. Ma così dicendo, si sarebbroe implicati, ad esempio anche l'allenamento, e la dieta, che caspita! Invece, il discrimine delle pratiche dopanti, è la contemporanea presenza di tutte le condizioni soprasegnate.
Malacodina
00domenica 10 agosto 2008 00:28
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
PaperoTonino, 09/08/2008 19.06:



[SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]

quack [SM=x48915]

il prezzemolo?





Si, il prezzemolo. Se poi lo confondi con una piantina molto simile, ma dagli effetti un po' meno gradevoli, la cicuta, è ancora più dannoso... [SM=x48882] [SM=x48963]

PaperoTonino
00mercoledì 13 agosto 2008 11:08
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Malacodina, 10/08/2008 0.28:



Si, il prezzemolo. Se poi lo confondi con una piantina molto simile, ma dagli effetti un po' meno gradevoli, la cicuta, è ancora più dannoso... [SM=x48882] [SM=x48963]




snif snif


paolino4
00lunedì 25 agosto 2008 14:04
Considerazioni...
Lungi da me l'intenzione di difendere il ciclismo.
Uno sport in cui gli atleti sono costretti ad alzarsi di notte a pedalare sulla cyclette per evitare che il sangue diventi troppo denso, è indifendibile.
Cmq ci sono da dire un paio di cose:
1)Pantani non è MAI stato trovato positivo ad un controllo antidoping.
E' stato fermato due volte precauzionalmente per valore di ematocrito superiore a 50 (un dato che fa SOSPETTARE l'uso di doping), e da qui è partita la sua distruzione, come atleta e come persona.
2) In un'intervista, Sandro Donati, ex allenatore dalla Nazionale di Atletica, ora membro del consiglio antidoping del CIO, a grandi linee, dichiara che:
- il doping è sempre avanti all'antidoping
- se ci fossero controlli come nel ciclismo, in molti sport non ci sarebbe il numero di atleti per gareggiare.
- gli sport più sporchi sono atletica e nuoto.
Addirittura nel nuoto non è previsto il controllo incrociato sangue-urine.
E parlano dei costumi che danno secondi di vantaggio!
Quelli che vengono beccati o sono pesci piccoli, o sprovveduti che sbagliano completamente i tempi di assunzione.

Le federazioni dei paesi potenti, o organizzano direttamente le pratiche dopanti (esempio DDR, Cina, Paesi dell'Est), oppure coprono finchè possono gli atleti scoperti (es. USA con il caso Balco o Spagna con l'operacion Puerto, insabbiata, con la scusa che la Spagna non ha una legge penale anti-doping, dopo aver eliminato Basso ed Ulrich).
Cmq nessuno è senza peccato, ricordo negli anni passati le urine dei calciatori che dovevano essere analizzate al laboratorio dell'Acqua Acetosa di Roma, che finivano dirette negli scarichi dei lavandini.


lagrace23
00lunedì 25 agosto 2008 16:21
Re: Considerazioni...
paolino4, 25/08/2008 14.04:

Lungi da me l'intenzione di difendere il ciclismo.
Uno sport in cui gli atleti sono costretti ad alzarsi di notte a pedalare sulla cyclette per evitare che il sangue diventi troppo denso
è indifendibile.
Cmq ci sono da dire un paio di cose:
1)Pantani non è MAI stato trovato positivo ad un controllo antidoping.
E' stato fermato due volte precauzionalmente per valore di ematocrito superiore 50 (un dato che fa SOSPETTARE l'uso di doping), e da qui è partita la sua distruzione, come atleta e come persona.
2) In un'intervista, Sandro Donati, ex allenatore dalla Nazionale di Atletica, ora membro del consiglio antidoping del CIO, dichiara, a grandi linee che:
-il doping è sempre avanti all'antidoping
- se ci fossero controlli come nel ciclismo, in molti sport non ci sarebbe il numero di atleti per gareggiare.
- gli sport più sporchi sono atletica e nuoto.
Addirittura nel nuoto non è previsto il controllo incrociato sangue-urine.
E parlano dei costumi che danno secondi di vantaggio!
Quelli che vengono beccati o sono pesci piccoli, o sprovveduti che sbagliano completamente i tempi di assunzione.

Le federazioni dei paesi potenti, o organizzano direttamente le pratiche dopanti (esempio DDR, Cina, Paesi dell'Est), oppure coprono finchè possono gli atleti scoperti (es. USA con il caso Balco o Spagna con l'operacion Puerto, insabbiata, con la scusa che la Spagna non ha una legge penale anti-doping, dopo aver eliminato Basso ed Ulrich).
Cmq nessuno è senza peccato, ricordo negli anni passati le urine dei calciatori che dovevano essere analizzate al laboratorio dell'Acqua Acetosa di Roma, che finivano dirette negli scarichi dei lavandini.




QUOTO completamente!!!
[SM=x48859]

max-84
00martedì 26 agosto 2008 16:44
Re: Considerazioni...
paolino4, 25/08/2008 14.04:

Lungi da me l'intenzione di difendere il ciclismo.
Uno sport in cui gli atleti sono costretti ad alzarsi di notte a pedalare sulla cyclette per evitare che il sangue diventi troppo denso, è indifendibile.
Cmq ci sono da dire un paio di cose:
1)Pantani non è MAI stato trovato positivo ad un controllo antidoping.
E' stato fermato due volte precauzionalmente per valore di ematocrito superiore a 50 (un dato che fa SOSPETTARE l'uso di doping), e da qui è partita la sua distruzione, come atleta e come persona.
2) In un'intervista, Sandro Donati, ex allenatore dalla Nazionale di Atletica, ora membro del consiglio antidoping del CIO, a grandi linee, dichiara che:
- il doping è sempre avanti all'antidoping
- se ci fossero controlli come nel ciclismo, in molti sport non ci sarebbe il numero di atleti per gareggiare.
- gli sport più sporchi sono atletica e nuoto.
Addirittura nel nuoto non è previsto il controllo incrociato sangue-urine.
E parlano dei costumi che danno secondi di vantaggio!
Quelli che vengono beccati o sono pesci piccoli, o sprovveduti che sbagliano completamente i tempi di assunzione.

Le federazioni dei paesi potenti, o organizzano direttamente le pratiche dopanti (esempio DDR, Cina, Paesi dell'Est), oppure coprono finchè possono gli atleti scoperti (es. USA con il caso Balco o Spagna con l'operacion Puerto, insabbiata, con la scusa che la Spagna non ha una legge penale anti-doping, dopo aver eliminato Basso ed Ulrich).
Cmq nessuno è senza peccato, ricordo negli anni passati le urine dei calciatori che dovevano essere analizzate al laboratorio dell'Acqua Acetosa di Roma, che finivano dirette negli scarichi dei lavandini.





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