Una Poesia, scritta qualche anno fa, sull'Unità Spirituale

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soffiodipoesia
00mercoledì 5 novembre 2008 19:12
Carissimi.
Oggi vorrei donarvi una Poesia, che avevo scritto alcuni anni fa.
Era un periodo in cui avevo lasciato un Gruppo Spirituale, per andare in un altro.
Fortunatamente, niente "Geovismo", e comunque, anche se i primi si ritenevano i migliori, e mi hanno guardato con un moto di superiorità, vi era comunque tolleranza per coloro che sceglievano vie differenti nella Vita. E nessuna emarginazione, ma anzi, desiderio di conoscere quello che stavo facendo, con la segreta speranza che sarei tornato con loro.

Questa Poesia vuole proprio significare che i cammini possono divergere, a tratti, E talvolta sembrare cozzare uno contro l'altro. Talvolta si appare come separati.
Ma è soltanto illusione. In realtà stiamo camminando assieme, e possiamo davvero definirci tutti "Fratelli". Non solo con quelli di un Gruppo, ma con tutti.

Gli Indiani d'America, quando parlano di "Fratellanza", non intendono soltanto le persone, ma anche gli animali, le piante, le rocce, il vento, tutto ciò che ci circonda e fa parte di quella bellssima cosa che è Emanazione del Tutto.

Credo che questo possa essere un monito per persone, come i Testimoni di Geova, che generano separazione, che mettono le persone contro le persone, che separano, creano barriere, torri inesistenti, che poi si rivelano vacue, ed un soffio di vento le può abbattere.

Le cattedrali del nulla che queste strutture creano cozzano davvero con una visione di Popoli che hanno costruito saggezza, bellezza, ricchezza interiore più che ricchezza materiale.

Credo che chi genera queste divisioni, chi alza muri, chi divide e genera sofferenza e costrizione possa avere una lezione da tutto ciò, e da chi, invece, ha capito che l'unica strada è vivere in Armonia con il Tutto. E con tutto ciò che ci circonda.

Vi lascio alla Poesia, ora.
Buona lettura. Attendo i vostri commenti. E vi saluto con gioia e con l'invito a cercare sempre la Verità, proseguendo in quel cammino di Consapevolezza che, ora, è parte di voi.

Sergio


CI INCONTREREMO

Ci incontreremo, amico mio, là dove la luce è intensa.
Ci incontreremo, amico caro, dove tutto è bellezza.
Ci rivedremo, fratello, là dove tutto è unità.

Cammineremo, su sentieri diversi, ma tutti vicini.
Con un cenno di mano, con un sorriso, ci saluteremo, quando le nostre strade si incontreranno.
Con una frase, magari appena sussurrata, o con il silenzio, denso di parole, toccheremo insieme la bellezza profonda di un istante, respireremo la dolcezza del giorno, ci immergeremo nell’assoluto, presente in noi.

Forse, poi, ci separeremo, ma è tutta un’illusione.
Forse, le nostre strade si divideranno, ma è solo un’impressione, siamo ormai nell’Eterno.
Con un sorriso del Cuore ci diremo arrivederci, portandoci uno dentro l’altro, sentendoci insieme.
Ci sorrideremo, in profondità, sapendo che non ci potremo perdere. Magari ci ritroveremo, sul sentiero, in un soffio di vento al mattino, o magari in un caldo pomeriggio estivo, o, quando il vento sembrerà spazzarci via, ci sosterremo, come parti di un tutto radioso, che mai ci lascia.

Gioiremo insieme, quando, in un istante, grande come l’infinito, ci ritroveremo alla fine della strada, tutti insieme, non più divisi, ma parte di un’unica, immensa, eterna luce, dove il giudizio, il bello, il brutto, e tutti gli opposti saranno annullati. E solo bellezza eterna, che nulla potrà scalfire, esisterà.
E, liberi da tutti i cicli, ci immergeremo in questa luce senza fine, luce pura. Liberi dai pellegrinaggi su terre sovente ostili, ci troveremo per sempre nella pace, in un sole che mai potrà tramontare. Nel tutto, nell’infinito.

(Lecco ; 21/12/2004)

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