Terrorismo, il virus del vaiolo si può acquistare via Internet

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vanni-merlin
00mercoledì 14 giugno 2006 23:49
Il Guardian compra in Rete l'agente patogeno. Costo: 33 sterline
In assenza di leggi adeguate i laboratori vendono pezzi di Dna a chiunque


Terrorismo, il virus del vaiolo si può acquistare via Internet



LONDRA - Qualunque gruppo terroristico può acquistare con facilità via Internet alcuni dei maggiori agenti patogeni utili alla realizzazione di armi batteriologiche. E questo, a causa dell'assenza di regole certe che impediscano l'acquisto in Rete di virus mortali per l'uomo.

La scoperta è del quotidiano britannico The Guardian che, per provare come sia facile realizzare un'arma batteriologica, non ha fatto altro che acquistare via Internet una piccola sequenza di Dna del virus del vaiolo. Questo virus, essendo stato debellato circa 30 anni fa, esiste solo nelle versione realizzata in laboratorio.

Il Guardian ha acquistato online la sequenza di Dna dalla VH Bio Ltd, una società che ha sede a Gateshead (U.K.) e che fornisce strumentazioni e sostanze chimiche usate nei laboratori genetici. Attraverso una semplice email il quotidiano si è garantito una sequenza di 78 lettere di Dna della proteina del vaiolo al modico prezzo di 33 sterline e 8 centesimi, più 7 sterline di spese postali.

Uno studio dimostrerebbe che ormai è praticamente impossibile per l'uomo resistere al vaiolo e che anche se solo dieci persone fossero contagiate, il virus si propagherebbe velocemente: in 180 giorni sarebbe in grado di infettare due milioni di persone.

Secondo il Guardian in realtà, qualsiasi terrorista, può acquistare sequenze di Dna di agenti patogeni o virus mortali e poi assemblarle creando un arsenale micidiale. I laboratori che vendono questi piccoli pezzi di codice genetico, infatti, non sono tenuti per legge a verificare che tipo di frammento di Dna stanno vendendo, nè tanto meno chi lo sta acquistando.

Nessuna delle quattro principali società inglesi che operano in questo campo verificano in modo regolare l'origine degli ordini, spiega il Guardian. E lo stesso vale per le 39 società che lavorano negli Stati Uniti e in Canada.

Insomma, è la tesi del quotidiano, esiste un pericoloso gap tra tecnologia e legge che andrebbe colmato al più presto. In realtà il problema è sorto per la prima volta nel 2002 quando i ricercatori americani misero insieme il genoma della poliomielite usando, appunto, corte sequenze di Dna, mentre lo scorso anno un pool di ricercatori ha ricreato in laboratorio il virus dell'influenza che nel 1918 fece circa 20 milioni di morti, più della prima guerra mondiale.


(14 giugno 2006)


da: www.repubblica.it/2006/06/sezioni/esteri/guerra-batteriologica/guerra-batteriologica/guerra-batteriolog...

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