Re:
Zirbia, 23/03/2009 20.42:
Ehi Pino...
Il tuo post è tanto interessante quanto vago...
Non so se l'ho capito bene, quello che so è che da quando sono stata disassociata ho sentito un incolmabile vuoto dentro, che sento tutt'ora, il che mi ha creato non pochi problemi, anche a livello di salute psico-fisica...
A sprazzi sento questo vuoto di meno, quando riesco a "dimenticarmene" godendo delle gioie quotiane...
Ma lo trovo ancora molto, molto difficile...
Che ne dici?
Ciao Zirbia,
Capisco molto bene come ti senti, l'ho provato anch'io.
Quando finisce un'amore e la decisione è unilaterale, ma anche quando "entrambi" decidono concordemente di chiudere una storia, anche quando si è traditi da un amico che ci delude e ci abbandona, il senso di vuoto, di sconforto, di tristezza, pervare ogni fibra del nostro essere .
La religione a volte causa tali forti disagi.
Ho però capito che spesso è una questione di aspettative, poichè la delusione è figlia dell'illusione, se non mi illudo ho meno probabilità di restare deluso.
Facile a dirsi ma difficile ad applicarsi!
Dici molto bene, le gioie quotidiane aiutano, chiodo scaccia chiodo, nuovi amici sostituiscono quelli persi.
Il vuoto che senti è comunque non solo inevitabile, ma anche fisiologico e, se me lo permetti, direi anche benefico.
Perchè?
Hai provato a far pulizia dentro un armadio? la miglior cosa da fare è svuotarlo completamente, quindi pulirlo a fondo, e poi selezionare cosa vuoi reintrodurre, eliminando il superfluo e ciò che le tarme hanno assaggiato.
Nel nostro cuore a volte dobbiamo "resettare" e ripartire.
Non è facile ricominciare da zero ma spesso è la cosa migliore che possiamo fare.
Personalmente, dopo molto tempo guardo le cicatrici che ho nel corpo e di alcune ho letteralmente dimenticato cosa le ha provocate.
Il trascorrere del tempo non guarisce tutto ma certamente mitiga molte sofferenze.
Con affetto e simpatia