Polveri sottili, danni alle arterie

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
vanni-merlin
00domenica 12 agosto 2007 18:56
Polveri sottili, danni alle arterie

Cristiana Pulcinelli


Vivere vicino a una strada trafficata non fa crescere solo il rischio di infarto, ma anche di arteriosclerosi. Uno studio pubblicato recentemente sulla rivista New England Journal of Medicine ha mostrato infatti che ogni aumento di 10 microgrammi per metro cubo delle cosiddette Pm 2.5 (ovvero le polveri di diametro inferiore a 2,5 micron che vengono prodotte dai processi di combustione dei motori a scoppio e degli impianti di riscaldamento, ma anche dall´usura dei pneumatici e dell´asfalto) comporta un incremento del 24% di incidenza di eventi cardiovascolari collegati all´arteriosclerosi e un incremento del 76% di morte per patologie cardiovascolari.

Questi dati sono stati presentati lunedì 23 luglio oggi da Francesco Forastiere, epidemiologo della Asl Roma E e presidente del Comitato Ambiente e salute della European Respiratory Society, nel corso del secondo simposio internazionale Accent «I cambiamenti climatici e la variazione della composizione dell'atmosfera». Il simposio è organizzato dal Consiglio nazionale delle ricerche e dal Network Europeo Accent (Atmospheric composition change: the european network of excellence), in collaborazione con l'Università degli Studi di Urbino e si terrà da oggi al 27 luglio presso il palazzo Battiferri di Urbino.

«La novità dello studio - spiega Forastiere - sta nel fatto che mentre finora si sapeva che l´inquinamento atmosferico ha un effetto acuto sulla nostra salute, ora si è constatato anche un effetto cronico, in particolare una più veloce progressione dell´arteriosclerosi. Questa novità è stata confermata da un altro studio pubblicato pochi giorni fa sulla rivista Circulation: i ricercatori in questo caso hanno trovato che chi vive in una strada trafficata ha l´arteria della carotide più spessa del normale».

L´Organizzazione mondiale della sanità ha stabilito che il valore massimo delle Pm 2.5 debba essere di 10 microgrammi al metro cubo per evitare danni irreparabili alla salute. Nel caso delle polveri Pm 10, che comprendono tutte quelle di diametro inferiore a 10 micron (ovvero 10 millesimi di millimetro), il limite non superabile deve essere 20 microgrammi al metro cubo. La nocività di queste polveri dipende infatti dalla loro dimensioni: le più grandi si fermano alla cavità nasale, le più piccole arrivano agli alveoli polmonari creando danni molto più gravi.

«Le grandi città italiane - dice Forastiere - sono decisamente sopra i parametri individuati dall´Oms: hanno infatti valori intorno ai 40-45 microgrammi per metro cubo per il Pm 2.5 e 225-230 per il Pm 10. Ma la cosa più grave è che il Parlamento europeo sta per discutere una direttiva che porta il limite di Pm 2.5 tollerato a 25 microgrammi per metro cubo, ben al di sopra di quello individuato dall´Oms». E al di sopra anche del limite fissato dagli Stati Uniti che è di 15 microgrammi di Pm 2.5 per metro cubo. «Gli Stati Uniti, la cui politica ambientale è tanto contestata, sulla questione dell´inquinamento atmosferico si comportano meglio dell´Europa».


da: www.unita.it/view.asp?IDcontent=67684

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 14:40.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com