Scienziato Tedesco,lui
io rudere stanco di farmi abitare
da figura ossessiva
che mai salutava parlava,
cavia all’operazione
d’asportare al cervello
molecola d’amore
Il luminare diede garanzia
di felicità...facendo a meno
forzare denti al sorriso
diventavo preciso orologio
senza sobbalzo alle ore
e le stagioni ininfluenti sul cuore
fornivano solo più a lungo
misura del tempo tranquillo
Mi sottoposi all’operazione
e al mattino seguente
come rinato,leggero
col cranio fasciato
pervaso d’indescrivibile pace
sentii il riposo degli occhi
insensibili al circostante
ma a un tratto al canto
di un merlo associai
al suo nero piumaggio
i creoli capelli setati di lei
fonte del mio tormento
prefisso alla dimenticanza
e la rividi in selvaggia
malvagia bellezza al che sgomento
un urlo spalancò la bocca serrata
e il respiro chiese aiuto
alla saliva bollita
Iintervenne il Professore
e con voce rauca asserì
...è troppo tardi
cacciare la donna dal sangue
ignaro s’era già
impossessata dell’anima
S’allontanò claudicante
e dopo qualche minuto
uno sparo raschiò le pareti
-Accorsi tremante
e vidi l’uomo riverso
in una pozza di sangue
e alla morsa di mano una foto,
capii era un suo ricordo
e io solo ultimo tentativo
a sperimentare
ad estirpare il suo male
molto più radicato del mio
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Da:Vite Tremule
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