PER RICOMINCIARE UNA LETTERA DI IGNOTO

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maxis35
00domenica 3 aprile 2011 19:12

Mi  capitò di assistere ad un convegno rivolto ai responsabili di un movimento religioso da parte del responsabile generale.
Dato che non ho la possibilità di contattarlo per chiedergliene il permesso, ho pensato di pubblicare il riassunto del suo intervento sottoforma di lettera scritta da un anonimo. A voi di leggerla e di goderne la bellezza...a me è piaciuta molto, piacerà anche a voi, aspetto i vostri commenti.
ECCOLA E' SUCCESSO DAVVERO

Quando sarò Parroco o Pastore della tua comunità. (di ignoto)

Caro parrocchiano, fra trent’anni, quando sarò Pastore o Parroco che poi per me è la stessa cosa.
Io non vorrò che ti innamorerai di me caro amico, perché tu non lo sai ma non sarò io il tuo parrocco, il tuo pastore rimarrà sempre e solo Gesù il nostro Signore ed unico Pastore.
Se questo tu lo sapevi già prima che te lo dicessi io, non avrai difficoltà a che io sostituisca don Piero o il p. Marco, perché sai meglio di me che essi non sono altri che strumenti della Grazia di Gesù e dello Spirito Santo. E che quindi non dovrai battere i piedi o fare il diavolo a quattro per far si che essi rimangano lì ed io non li sostituisca; io non sarò altri che uno strumento che sostituisce quello che c’era prima.
Verrò nella tua comunità e sai la prima cosa che farò quale sarà ?
Spaccherò tutte le sedie e le porte e le finestre della tua Parrocchia….. non ti spaventare è solo una metafora, una parabola.
Comincerò con le sedie, perché non vorrò più che voi possiate sedervi e dire ..”ecco vedi io sono qui in mezzo al gruppo del pastorale della mia comunità e questo è bello, mi fa sentire molto a posto con me stessa, con me stesso, “ no!
 Non potrai più sederti dovrai camminare perché se i poveri non vengono a te, sei tu che devi andare verso loro. Si! Dovrai camminare sempre, avanti e indietro per curarti di loro, perché i veri poveri sono pigri a venire a questuare, preferiscono vivere di stenti hanno ha cuore la loro dignità.
Ma tu che sei missionaria e missionario di Gesù devi fare l’interesse del Maestro e il suo interesse lo obbligava a camminare da un villaggio all’altro senza mai fermarsi. Mi viene in mente questa frase: ”Vuoi essere di Cristo? Fai il suo interesse!”; è stato il motto di Giuseppe Marello, fondatore degli “Oblati Giuseppini” .
Poi quando tu comincerai a camminare, allora sarà venuto il tempo che io spaccherò tutte le finestre. Si! Le spaccherò, perché voglio che tutti vedano come agite fra di voi, che vi amiate veramente l’un l’altro e che possano dire “Ecco, guarda come si amano!
Veramente costoro sono amici di Gesù che ha amato tutti fino a dare tutto se stesso e la vita e morendo per noi, addirittura sulla croce…Lui, a solo poco più di trenta anni!”
Ma se quando le finestre non ci saranno più, vedranno che tu sei in competizione con l’altro e l’altro lo è con te, diranno che è meglio starsene fuori tanto è uguale ed almeno fuori c’è più spazio! Tutti vedranno voi che vi darete da fare nella gioia e nell’amore?
Tutti diranno “come loro anche noi vogliamo essere gioiosi ed innamorati l’uno dell’altro!” e vorranno unirsi a voi. Ecco perché spaccherò anche le porte, perché non ci sia fra voi e loro che verranno alcuna barriera! Quand’ero piccolo la suora mi diceva sempre “stai attento Dio di guarda, Dio ti spia, Dio ti punisce, Dio ti manderà in purgatorio se fai i peccati, ti manderà all’inferno”.
 Ed io mi dicevo “ma proprio a me mi guarda sempre, mi spia, e vuole punirmi?”, “ma perché mai?”.
Poi un giorno ho incontrato Gesù ed allora ho capitò che mi avevano detto una bugia, senz’altro anche in buona fede, però sempre una cosa non vera.
 Ho letto il Vangelo ed ho visto come Gesù parla di DIO.
Lo descrive bene in una pagina dedicata alla parabola del “Padre Buono e del figlio prodigo”
Lì ecco che il figlio dissoluto dopo aver speso tutta la sua eredità (papà ancora in vita!) si pente e torna a casa.
Il padre lo vede dalla finestra, prende il bastone che teneva in serbo per questa evenienza, gli corre in contro e giù botte da orbi al figlio incosciente che aveva dilapidato proprio tutto, come giustamente meritava!
...... E’ davvero andata così?
No care amiche, no cari amici egli lo accoglie in casa come un principe dimenticando tutto il male ricevuto dal figlio scapestrato e insensato.
E’ questo il vero Volto di DIO !
Quello del Padre Misericordioso della Parabola che Gesù ci ha insegnata.
E allora?
E allora se vogliamo essere come Gesù è così che dobbiamo descrivere il Padre, ma se noi non conosciamo il Vangelo,
 MA SE NOI NON CONOSCIAMO GESU’   !!!!!!!!!,
come potremo mai raccontarlo agli altri fratelli che ne hanno bisogno, che ne hanno nostalgia, che senza DIO non possono più vivere?
Noi dobbiamo conoscere cosa vuol dire essere di Cristo!
 Di Cristo è chi viene chiamato comunemente cristiano. Il cristiano ha due gambe, beh tutti hanno due gambe.
E vero anche i non cristiani ce ne hanno due, però anche i cristiani vestono come gli altri, mangiano come gli altri, ma allora in che cosa differiscono dagli altri?
Differiscono da come si relazionano gli uni con gli altri, da come si amano potete capire che sono alunni del Maestro. Veri Figli del DIO, Padre di Gesù Cristo con lo Spirito Santo.
La Santissima Trinità ! Due gambe si !
Una gamba si chiama “spiritualità” e l’altra si chiama “solidarietà”.
Se io, cristiano, prego sempre tanto e faccio poca attenzione ai bisogni dei poveri allora avrò una gamba più lunga dell’altra e zoppicherò in modo evidente, viceversa se mi prodigherò molto per i poveri ma senza preghiera senza attenzione a DIO allora sarò egualmente claudicante.
Gesù era sempre in comunione con il Padre quando camminava (non seduto sulla sedia) Era sempre attento a parlare di LUI, a farlo conoscere come veramente E’ !
Attento a guarire gli ammalati sia materialmente, sia spiritualmente.
Questo era l’interesse , questo è l’interesse, questo sarà l’interesse di Gesù sempre !
E voi miei futuri parrocchiani fate l’interesse di Gesù ?
L’interesse di Gesù è camminare per far conoscere l’Amore di DIO, guarire gli ammalati, sanare le piaghe dei lebbrosi, perdonare il peccato dell’uomo.
DIO che è Padre oltre che di Gesù suo unico Figlio anche nostro per adozione per i meriti di Gesù, non manda nessuno all’inferno! Chi è quel Padre che manda all’inferno i suoi figli?
Chi va all’inferno ci va per sua scelta, perché lo vuole con tutta la sua volontà.
(Dissertazioni di Ignoto, riportate da M. Castelli)

Vilucchio.
00lunedì 4 aprile 2011 20:33
Davvero un messaggio evangelico!Da meditare.
Cristina.
enrico monticelli
00sabato 23 aprile 2011 15:20
Chi va all'inferno ci va per sua scelta, perché lo vuole con tutta la sua volontà.
Vero! Difatti peccatore non é tanto chi pecca ma chi ama il proprio peccato.
Vilucchio.
00sabato 23 aprile 2011 21:02
Condivido , Enrico!
maxis35
00mercoledì 27 aprile 2011 09:38
Fatela girarenei vostri pastorali, gente.... è ora di darci una scossa! o no ?

Stampatela e datela al vostro pastore (parroco, diacono, catechista, membro del pastorale, etcc..),
però ..... assicuratevi  che la leggano. 
Vi garantisco che piacerà anche a loro (se sono di Cristo) !

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