Re: Re:
Scritto da: maured 20/01/2005 4.44
...
Mi sembra anche che su certe cose dipendiamo molto da ciò che ci dice la Scienza e vogliamo vedere gatti con la coda anche quando non è così...
Se non vado errata, questa cosa ha a che fare con la teoria della relatività, ma è meglio che mi fermi qui perchè non ne so assolutamente niente
Abbandonando teorie fisiche non alla portata di tutti, direi che sul fatto che il gatto abbia la coda, non ci piove. Insomma, ci sono delle cose che sono
reali e
certe, altre no.
Ed è sugli eventi non ancora spiegabili dalla scienza che ci dibattiamo come anguille nella cesta del pescivendolo. Gli scienziati fanno del loro meglio, ma la scienza è dinamica, nuove leggi fisico-matematiche sono dietro l'angolo, e sempre più scoperte ci aggiornano su quello che è stato, che è e che sarà.
E le cose inspiegabili? Dobbiamo dargli una risposta, un senso. Allora subentriamo con il nostro credo, che però non è verita assoluta (ammesso che esista la verità assoluta, ma è vero che esiste la verità assoluta o non è assolutamento vero che è la verità?
).
Il nostro credo ci da le risposte, ci fa star bene con l'evento avvenuto, ci indica la via e ci da sostegno e conforto per eventuali eventi futuri. Ma è corretto? Stiamo facendo davvero la cosa giusta? Non è forse una temporanea copertina di Linus, protettrice fin che vuoi, ma che ci impedisce di provare a vedere oltre, ad assaporare il piacevole dubbio che le cose potrebbero stare diversamente?
Io amo il dubbio, e chiedendomi sempre il perchè, sono stimolata ad andare a fondo (fin dove riesco), e a volte scopro nuove cose, nuove possibili spiegazioni, più vicine alla realtà del gatto con la coda, e per me (ma solo per me) più gratificanti dell'ignoto.
E se fossero solo degli attacchi di panico o attacchi d'ansia?