MotoGP Preview Barcellona:

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feromoto
00giovedì 5 giugno 2008 21:45
Preview Barcellona: occhio al 91!


Rossi al Gp d'Italia davanti a Stoner e Pedrosa: nel derby Spagna-Italia, a Barcellona si inserirà facilmente l'australiano

91 come le vittorie di Rossi in carriera, 91 come i podi del team Gresini. Sia Valentino sia De Angelis hanno la possibilità di aumentare il numero. Ma li ostacoleranno gli spagnoli e un australiano con gli attributi…

Numero guida di questa gara, settimo appuntamento di stagione è il 91. Come le vittorie in carriera di Rossi, come i podi conquistati dal team Gresini che a Barcellona disputerà il Gp numero 200.
Due storie diverse con il pilota che punta al battere il record di Giacomo Agostini, ma soprattutto a vincere il mondiale 2008. Inutile far finta di non capire (o non voler capire, che è peggio): Rossi da quando ha messo a punto testa, moto e gomme è tornato quello di tre anni fa. Viene da tre vittorie di fila ed è in testa al mondiale con 122 punti, in più corre su una pista che gli piace e sulla quale ha già vinto. Ma a Barcellona, anzi a Montmelò, sobborgo industriale a nord dal capoluogo catalano, ci sono anche i piloti locali, su tutti Dani Pedrosa, secondo a quota 110 con la Honda. Uno che ha motivazioni forti e non solo perché si corre a pochi chilometri da casa. Il catalano vuol ribadire la sua leadership in casa Honda, continuando a rifiutare la più veloce e potente 212 "pneumatica" che forse verrà utilizzata da Nicky Hayden.
Ma attenzione anche a un pilota che al Mugello ha raccolto solo delusione e rabbia: Jorge Lorenzo, terzo in classifica a quota 94. La sfida tra spagnoli sarà a livelli stellari, ma il rivale più tosto per Rossi (favorito d'obbligo) è Casey Stoner. Il campione del mondo al Mugello è stato grande: nonostante sapesse che la partita era persa, ha continuato a crederci e ad attaccare. Bravo, uno con le palle davvero. La Ducati è Stoner, quindi occhio alla (sua) Rossa. Le altre Desmosedici forse arriveranno, ma ad oggi - parla la classifica - l'australiano ha 76 punti contri i 24 di Elias e Melandri e i 12 di Guintoli.
Tra quelli che vedo bene ci sono anche le Yamaha del team Tech 3 che tra l'altro è terzo nella classifica a squadre con 101 punti contro i 150 del team HRC e i 216 della squadra top Yamaha. Quindi Edwards e Toseland da tenere d'occhio.
Gli altri? E qui viene fuori il team Gresini che cerca un podio, magari con Alex De Angelis, il leone del Mugello. Gara fantastica quella del pilota di San Marino, una spanna sopra l'immaginabile, due oltre ogni più rosea aspettativa.
Speriamo che Suzuki e Kawasaki imbrocchino la giornata giusta, soprattutto per Loris Capirossi che, pur avendo già fatto 4 punti in più rispetto allo scorso anno, non è certo soddisfatto della sua moto.
Andrea Dovizioso, se riuscirà a fare qualifiche di buon livello è un altro che può andare in alto in classifica. Ecco, Andrea è un altro bomber giovane che può far bene nel classico derby Italia-Spagna.

250: niente vendette



Barbera attende Simoncelli dopo lo 'sgarro' subito al Mugello. Tra i due si inseriranno Kallio, Pasini, Debon e Bautista…

Speriamo che non ci siano veleni dopo il Mugello e che Hector Barbera e Marco Simoncelli chiudano la storia con una stretta di mano. Sarebbe bello per due motivi: il primo che le vendette in pista sono pericolosissime, il secondo riguarda la classifica che vede in testa Mika Kallio e la KTM a quota 106. Quindi attenzione perché il finlandese, in crisi tecnica in Italia, a Barcellona corre per vincere.
La risposta è nelle mani di Mattia Pasini - debuttante di lusso, secondo a quota 88, nonostante una gara quasi persa per un infortunio al braccio - di Alex Debon, terzo a 79, e soprattutto di Marco Simoncelli, due secondi posti, un quarto e una vittoria in quattro gare. Unico privato in mezzo agli ufficiali, Marco corre svantaggiato, ma in pista non si vede.
Naturalmente attenzione al pilota di casa Alvaro Bautista che ha nel polso destro la vittoria con distacco, ma nella testa… Beh, lo spagnolo anche al Mugello ha buttato via una gara vinta ed è fermo a quota 41, bilancio in rosso per Alvaro. Davanti a lui, a 53 punti, un altro che non ha nella tattica il suo punto di forza, Hector Barbera.

125: forza Corsi!



Ci si aspetta molto dal romano che divide il comando dell'ottavo di litro con Di Meglio. Un incitamento agli altri italiani

Due appaiati al comando a quota 87: Mike Di Meglio e Simone Corsi inseguiti da Terol, Olive, Bradl e Espargaro. Ci si aspetta molto dai due ragazzini (Bradl e Espargaro), ma attenti anche a Smith che su questa pista in pratica è cresciuto. Nel dubbi, tifo alle stelle per Corsi, pilota di grande talento e che ora ha anche squadra e consapevolezza dalla sua. E teniamo d'occhio anche Iannone che ha una moto buona - non buonissima - ma grande voglia di fare e De Rosa che paga la stagione disastrosa della KTM in 125.
feromoto
00giovedì 5 giugno 2008 21:47
La MotoGP arriva a Barcellona. Rossi corre in azzurro: “Gioco in trasferta, ma voglio la vittoria”



Dopo aver trionfato sul circuito di casa, questa domenica Valentino Rossi giocherà in trasferta. Il pesarese scenderà in campo al Montmelò, tana di Pedrosa e Lorenzo, vestendo la maglia azzurra della Nazionale di Calcio, deciso a sconfiggere gli spagnoli, ma anche Casey Stoner che l’anno scorso gli soffiò la vittoria dopo una bellissima battaglia durata tutta la gara.

Con tre vittorie consecutive alle spalle, il “Dottore” è arrivato in Catalogna bello rilassato, anche se ha avuto ben poco tempo per riposarsi dopo le fatiche sui saliscendi toscani: “Per me il Mugello è uno dei circuiti più impegnativi dal punto di vista fisico – ha affermato – comunque sono riuscito a riposarmi, sono abbastanza pronto. Domenica sera ho dormito direttamente nel paddock, la mattina quando mi sono svegliato ho notato gente che affettava salame e formaggio... erano gli amatori che giravano in pista. E' stato bello”.

Valentino, insomma, è pronto per tornare a indossare la tuta. O meglio, maglietta e calzoncini… “Sì, in effetti avrò una gran bella tuta: la livrea sarà simile alla divisa da calciatore”, ha rivelato. L’obiettivo, come sempre, è la vittoria: “Non so se sia una fortuna o un peccato avere due gare così belle così ravvicinate: dovendo fare un confronto, per noi il Mugello era più favorevole, però anche questo circuito mi piace molto. Nel 2007 ho combattuto corpo a corpo con Stoner, quest’anno voglio la rivincita”.



Nel frattempo, a fargli… pressing ci hanno pensato i due padroni di casa, Pedrosa e Lorenzo, seduti proprio di fianco a Valentino nella conferenza del giovedì. Rossi si è così ritrovato in mezzo ai due litiganti che, se possibile, si odiano ogni giorno di più. Pedrosa, all’ennesima domanda su come stiano andando i suoi rapporti con “Por Fuera”, non ha voluto rispondere, affermando di aver già affrontato l’argomento troppe volte.

Il pilota della Honda, secondo in campionato a 12 punti da Rossi, ha preferito parlare della corsa e della sua moto: com’era immaginabile, il motore con le valvole pneumatiche rimarrà fermo tutto il weekend. Lo spagnolo, come ha sempre sostenuto, preferisce non rischiare di perdere tempo in prove che nel vivo del fine settimana di gara potrebbero portare soltanto confusione nel box. “Useremo il motore a valvole pneumatiche soltanto nei test in programma lunedì – ha affermato – in modo da poterlo provare con più calma così da farci un’idea più chiara del suo potenziale”.



Jorge Lorenzo è tornato sull’errore commesso al Mugello: “Ho sbagliato io, sono entrato troppo veloce in curva”, ha detto, aggiungendo però che dopo una caduta un pilota deve subito rialzarsi, lasciando intendere che anche lui punterà al risultato più importante per riscattare la delusione dell’ultimo Gran Premio. Per riuscirci lo spagnolo e il suo team hanno già qualcosa in mente: “Torneremo al setting del Portogallo – ha spiegato Jorge - perché dopo l’incidente in Cina abbiamo effettuato alcune modifiche al traction control che ci hanno fatto soffrire nelle ultime gare. Crediamo di poter risolvere questi problemi tornando all’antico, ma riusciremo a verificarlo soltanto domani”. Jorge, che qui ha vinto lo scorso anno in 250, si fermerà anche lunedì per i test: i primi dell’anno dopo aver saltato quelli di Jerez per l’operazione al braccio destro e quelli di Le Mans per via dell’infortunio cinese ancora “fresco”.

Nei test dopo la gara debutta la nuova Ducati GP9
Lunedì (e martedì) sarà in pista anche la Ducati che ha in serbo parecchie novità per la GP8, ma soprattutto metterà in pista per la prima volta, dopo i collaudi effettuati a porte chiuse al Mugello con i tester Guareschi e Canepa, la moto per la stagione 2009, la GP9 con il telaio in carbonio. Un debutto importante, che dimostra come la Casa di Borgo Panigale stia accelerando i tempi: far provare la nuova moto all’australiano già a giugno potrebbe far pensare a un debutto in gara della GP9 prima di fine stagione.

In ogni caso, prima dei test bisogna pensare alla gara, nella quale Casey è chiamato a recuperare punti su Valentino, distante 46 lunghezze. “In queste ultime tre gare siamo andati in crescendo – ha spiegato il campione del mondo in carica – In questo momento non abbiamo niente da perdere, quindi spingeremo al massimo per puntare alla vittoria. Qui non sarà facile: ci sono tante curve veloci dove serve una moto stabile, ma nel contempo le Formula 1 hanno creato molte sconnessioni sull’asfalto. Bisognerà trovare un buon compromesso per il set-up, non sarà facile”.

Alberto Cani
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