Tuthmosi e Tutankhamon
Continuerò a scrivere Tuthmosi, come ho sempre fatto, ma sarebbe giusto scrivere Thothmes.
Tuthmosi e Tutankhamon
Tuthmosi si usa scriverlo con la h perché è riferito al dio Thoth, (lo psicopompo!), anzi per essere precisi bisognerebbe scrivere proprio Thothmosi, col significato di “figlio di Thoth”.
A dirla tutta, per analogia con Ramses e con l’usanza di intercalare le consonanti con le “e” dove non compaia già un suono vocale semiconsonantico, ci porta alla soluzione più corretta Thothmes, perché la seconda parte del nome, con la “m” fatta a fascio di tre giunchi e la “s” a spranga di porta, che si leggono convenzionalmente MeS ed è un altro modo per dire “figlio”. In questo caso il nome del dio si dice prima perché si forma una frase con una specie di genitivo, analogamente a quanto succede in inglese (passatemi il paragone).
Non so perché “figlio di” lo troviamo scritto dentro ai cartigli con il MeS suddetto, mentre fuori dai cartigli con con l’oca, tipo “Sa” come nel titolo “Sa Ra”, probabilmente sono sinonimi ma negli scritti ufficiali esiste una tradizione non opinabile?
Un’altra cosa da notare è che continuando a scrivere Tuthmosi, almeno noi italiani, tenderemo a pronunciare la “s” come in casa, invece quella è una “s” dura, come in suola, il che non corrisponderebbe con la spranga da porta, che in geroglifico sarebbe stato scritto in un altro modo.
Tutankhamon invece è diverso, è proprio scritto come traslitterato, TUT, con pane, pulcino, pane e non c’è traccia di “h” né dopo la prima “t”, né dopo la seconda; segue poi il segno di ankh, questo si con la “h” e i tre segni che significano Amon, cioè IMN. In questo caso Amon lo prendiamo per buono, tutto intero perché sappiamo che quei segni messi così indicano proprio il dio, così nella frase che costituisce il nome del re non leggiamo le lettere singole, altrimenti sarebbe Tutankhimen, che non avrebbe senso, invece TutAnkhAmon ha un senso e vuol dire "immagine vivente di Amon".