L’arte giapponese del sesso. Manuale per aspiranti geishe
La finalità è quella di elevare il piacere del sesso dal livello di monotona attività biologica a quello di nobile e divertente ricerca. Il concetto giapponese di piacere è qualcosa di raffinato che vuole trascendere la quotidianità. Un rito secolare di seduzione, usi e tradizioni che coinvolgono sempre tutti e cinque i sensi.
Il volume, dopo aver introdotto le sette affascinanti Imperatrici che fino all’VIII secolo dopo Cristo avevano retto il Paese, passa poi alle dame di corte tra cui molte letterate e le cortigiane, organizzate in una gerarchia definita dal costo delle loro prestazioni, giunge fino alle geishe, creature misteriose e bellissime considerate la figura femminile più raffinata e colta della storia giapponese.
Nove i punti della bellezza che le geishe curano con grande attenzione: gli occhi, la bocca, la pelle, la testa, le mani, i piedi, il portamento, l’aria seducente, la camminata e la voce.
Il bagno e il massaggio sono piaceri da gustare con grande rilassatezza e a creare la giusta tensione è possibile anche dedicarsi a un momento meditativo, naturalmente di meditazione erotica. Tutto l’ambiente però, non solo la donna, devono essere adatti ad accogliere il momento dell’amore, specchi, colori che stimolano le emozioni, luci, suoni e profumi adeguati, cibi sensuali e bevande moderatamente inebrianti.
Molti i suggerimenti e le suggestioni che vengono rivolti a quelle donne che, ignare dell’arte giapponese della seduzione, vogliono porsi come attente allieve della antiche maestre dell’eros.Traduzione di Claudia Di Vittorio. Edito da Castelvecchi
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