Kerigma_3

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maxis35
00sabato 24 settembre 2011 20:31
3 - Proclamazione di Gesù come Salvatore e Signore

3a - Gesù ti ha già salvato.

 

Preghiera :

La mia anima si è destata, le prime luci hanno rischiarato il mio volto e i miei occhi hanno visto il tuo splendore levarsi all’orizzonte, la fresca brezza del tuo Spirito ha riempito il mio cuore. Corde dell’anima mia suonate riconoscenti un canto meraviglioso a Dio. Voglio svegliare l’aurora con note vibranti d’amore ; voglio ridestare il sorriso sui volti dei bimbi, voglio riaccendere il canto nel cuore di mio fratello.[1]

 «Chi è Costei che sorge come l'aurora, bella come la luna, fulgida come il sole, terribile come schiere a vessilli spiegati?».[2]grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge[3] E’ interessante notare come questi due passi della Bibbia possano fondersi assieme mirabilmente a significare che il Signore Dio ha disposto Maria come l’aurora che porta con se Gesù, sole fulgido della nostra salvezza. Il ruolo della Santa Vergine è di importanza fondamentale nella storia della conversione dell’umanità, ognuno di noi può darne testimonianza. La misericordia dell’Altissimo realizza il suo progetto di salvezza proprio mediante Maria che da al mondo Gesù, il Cristo (= Consacrato, Unto di Dio), il Figlio di Dio. Egli tornerà ad aver pietà di noi,calpesterà le nostre colpe.Tu getterai in fondo al mare tutti i nostri peccati.[4] Uno solo, infatti, è Dio e uno solo il mediatore fra Dio e gli uomini, l'uomo Cristo Gesù[5],            Occorre tenere sempre presente l’origine e la caratteristica universale della Salvezza.  Come è vero che Dio ha voluto salvare l’umanità intera, così è altrettanto vero che ha realizzato la sua volontà solo tramite Gesù, suo Unigenito Figlio. Proprio per l’universalità di questo atto di misericordia, nessuno può dirsi escluso dalla salvezza, nessuno è lontano da Dio e dalla sua volontà salvifica perchè il Verbo di Dio è rimasto e continuerà a rimanere in ogni uomo e in ogni paese di ogni angolo della terra.[6]  In nessun altro c'è salvezza; non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo essere salvati».[7] Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti per i vostri peccati e per l'incirconcisione della vostra carne, perdonandoci tutti peccati, annullando il documento scritto del nostro debito, le cui condizioni ci erano sfavorevoli. Egli lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce;[8] anche per noi, ai quali sarà egualmente accreditato: a noi che crediamo in colui che ha risuscitato dai morti Gesù nostro Signore, il quale è stato messo a morte per i nostri peccati ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione.[9] Va cioè rimarcato che questa salvezza si è realizzata tramite il Verbo fatto carne, cioè Gesù, inviato dal Padre per la redenzione dal peccato di tutta l’umanità. Lo spiega chiaramente Giustino nella sua prima apologia :     “Ci è stato insegnato che Cristo è il primogenito di Dio e abbiamo dimostrato che è il Verbo del quale ha beneficato l’intero genere umano. Coloro che hanno vissuto seguendo il Verbo sono cristiani, anche nel caso in cui siano stati considerati atei : così per i greci Socrate ed Eraclito, e per tutti quelli che a loro somigliarono, e per i barbari Abramo, Anania, Azaria, Misaele, Elia...”[10] La Chiesa è la comunità escatologica[11] voluta da Gesù, essa costituisce il mezzo perfetto di salvezza cristiana, le altre comunità religiose che sono per contenuto orientate verso di essa, possono anche se in maniera imperfetta portare alla salvezza.[12] Infatti le altre tradizioni religiose non avendo avuto la possibilità di conoscere Gesù, non sono in grado di riconoscere il mistero di Cristo, ma possono averne comunque un esperienza implicita. Questa condizione basta già per raggiungere la salvezza. Il privilegio di conoscere Gesù e la sua rivelazione che possiedono i cristiani, non solo dà con certezza la salvezza ma concede anche di sperimentare e scoprire la vita in pienezza ed abbondanza già da adesso.  E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna». Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna.[13] Non potrebbe comunque essere diversamente. L’infinito amore di Dio che è stato realizzato nell’uomo stesso, tramite Gesù suo Figlio e nostro Signore, il Verbo che si è fatto carne ed è venuto ad abitare fra di noi, ha voluto condividere addirittura la vita terrena delle sue stesse creature, scegliendo di amarci fino a donare per noi la sua stessa Vita. Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi perché, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.[14] Questa decisione tragica e meravigliosa al tempo stesso, ci consente per la stessa natura divina e umana di Gesù di poter assurgere tramite la sua morte e la sua resurrezione alla sua stessa natura, noi indegni e peccatori possiamo finalmente, per sua grazia, condividere in Lui l’amore immenso che si riversa dallo Spirito di Dio, realizzando pienamente quell’immagine alla quale, per suo volere, fummo conformati fin dall’inizio.  Ma Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amati, da morti che eravamo per i peccati, ci ha fatti rivivere con Cristo: per grazia infatti siete stati salvati.[15] Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato.[16] Vi ho detto queste cose perché abbiate pace in me. Voi avrete  tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo!.[17] La rivelazione che Gesù ci ha donato della SS Trinità non è solo il mistero principale della nostra fede ma è anche la modalità che noi cristiani siamo chiamati a vivere. Allo stesso modo in cui le tre Persone uguali e distinte vivono in un’unica Entità divina, così noi siamo tenuti a vivere in un solo corpo, pur con le nostre distinzioni ma di uguale dignità davanti a Dio. Questo corpo in cui l'umanità intera è tenuta a fare comunione è il corpo stesso di Cristo, noi ne siamo gli arti, gli organi e le membra, Gesù ne è il capo e la mente. Noi siamo quindi chiamati all’azione, alla pratica cioè delle indicazioni che Egli ci chiama a seguire con gioia. Questa solidarietà coi nostri fratelli ci porta di conseguenza ad essere l’Uomo nuovo che è attento ai bisogni di ognuno nel rispetto dell’uguaglianza e delle distinzioni di tutti.


[1] Preghiera ispirata dal canto di Elena Remigi, Alessandro Martinez, Lidia Stefani, “Saldo è il mio cuore Dio” (282), Soc. Coop.del canto e della Musica del Rinnovamento a r.l.- Via degli Olmi 62 - 00172 Roma - 
[2] Cantico 6,10.
[3] Lc 1,78
[4] Michea 7,19
[5] 1Tim 2,5
[6] Cfr. Luis Augusto Castro Quiroga, Perchè la gioia sia piena, 2 Dove siamo inviati - La dimensione planetaria e cosmica della missione, E.M.I. della Coop SERMIS (1995 Bologna)
[7] At 4,12
[8] Col 2,13-14
[9] Rom 4,24-25
[10] Cfr. Giustino,1 Apol. 46,2s   (vedi Appendice 4)
[11] Escatologica = Che riguarda gli ultimi tempi ; tempi futuri e di salvezza, di terra nuova e cieli nuovi. Con il mistero della sua resurrezione Gesù dona a tutti la grazia della salvezza, assicurando la sua seconda venuta, la resurrezione dell’umanità e il giudizio finale che Egli compirà. La sua Chiesa ha il compito di condurci al traguardo finale della gloria del suo Regno, quando tutto sarà ricapitolato in Lui (Cfr. Antonio Mistrorigo vescovo, Guida Alfabetica alla Bibbia, Edizioni PIEMME [1995 Casale Monferrato]).  
[12] Cfr. LG 17
[13] Gv 3,14-16
[14] Rom 5,8
[15] Ef 2,4-5
[16] 1 Gv 1,7
[17] Gv 16,33
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