Kerigma_2

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maxis35
00sabato 24 settembre 2011 20:29
2 - Incontro personale con Gesù per la fede e la conversione.

2 -  Incontro personale con Gesù per la fede e la conversione.

2a - Tu sei un peccatore che ha bisogno della salvezza

Le preoccupazioni e le illusioni del mondo, il confidare solo nella mia intelligenza e non nella Provvidenza di Dio, generano in me angoscia e offuscano i miei pensieri, impedendomi di vedere.

 
C
i costruiamo spesso un Dio a nostra immagine e somiglianza ; razionale, logico ma alla nostra maniera. Ma la Sapienza di Dio non è la nostra sapienza. La sapienza umana si preoccupa di giungere alla conoscenza scientifica di tutto il mondo fenomenico. Vogliamo sempre rapportare tutto alla razione umana, togliendo ciò che c’è di misterioso e di Divino. Rifiutiamo tutto ciò che non possiamo capire. Ma facendo così non ci accorgiamo che ci figuriamo Dio in maniera diversa da quello che invece veramente è. Lo spirito , componente essenziale dell’uomo assieme al corpo e all’anima, si nutre soprattutto di speranza e non di ragionamenti noiosi e sbiaditi. La Sapienza di Dio consiste invece nei suoi precetti, che se sono accolti con gioia bastano da soli a donare una vita nuova, piena e significativa. In questo consiste il peccato : nel volerci sostituire a Dio, nel voler essere sempre al primo posto, nel pensare esclusivamente al proprio tornaconto ; dalla insoddisfazione di queste ansie spesso nascono comportamenti ed atteggiamenti sbagliati. L’edonismo,[1] l’egoismo, la depressione, l’alienazione,[2] il vizio, non sono che le possibili conseguenze dell’incapacità angosciosa di raggiungere la serenità e la pace interiore, capaci di placare la sete di chi non riesce a vivere la sapienza di Dio.   tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio,ma sono giustificati [resi giusti] gratuitamente per la sua grazia, in virtù della redenzione realizzata da Cristo Gesù.[3] Perché il salario del peccato è la morte; ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù nostro Signore.[4] Non voglio infatti che ignoriate, fratelli, questo mistero, perché non siate presuntuosi: l'indurimento di una parte di Israele è in atto  fino a che saranno entrate tutte le genti. Allora tutto Israele sarà salvato come sta scritto: Da Sion uscirà il liberatore, egli toglierà le empietà da Giacobbe. Sarà questa la mia alleanza con loro quando distruggerò i loro peccati .Quanto al vangelo, essi sono nemici, per vostro vantaggio; ma quanto  alla elezione, sono amati, a causa dei padri, perché i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili! Come voi un tempo siete stati disobbedienti a Dio e ora avete ottenuto  misericordia per la loro disobbedienza, così anch'essi ora sono diventati disobbedienti in vista della misericordia usata verso di voi, perché anch'essi ottengano misericordia. Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per usare a tutti misericordia! [5] Ecco, nella colpa sono stato generato, nel peccato mi ha concepito mia madre.[6]  ...tutto quello, infatti, che non viene dalla fede è peccato.[7] “...ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti”.[8] Avremmo potuto assaggiare di tutto senza che ci procurasse alcun danno. Ma la presunzione dell’uomo ci ha portato a voler sperimentare la differenza che vi è tra il bene e il male. La disobbedienza alle ispirazioni che erano nel nostro cuore ha portato alla rottura del rapporto intimo che era all’origine tra l’uomo e la Grazia del Signore. Dio discorreva piacevolmente con l’uomo, che a causa della sua diffidenza non è stato più in grado di continuare ad ascoltare la sua voce. Il desiderio di affermazione indipendente da Dio, ha posto tragicamente l’umanità in un volontario rifiuto di ogni valore religioso, togliendo qualsiasi senso alla vita stessa. Ogni aspettativa di divenire come Dio è fallita inevitabilmente, la delusione della morte ha lasciato un vuoto incolmabile dietro di se. Questo tragico errore (= peccato) trasforma l’uomo da gioioso confidente nella provvidenza ad arrogante protagonista di una inarrestabile corsa verso un successo irraggiungibile e insensato. La frustrazione che ne consegue spegne la vitalità che vi è nell’uomo.   Gesù rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: Noi vediamo, il vostro peccato rimane».[9] chi pecca contro di me, danneggia se stesso;quanti mi odiano amano la morte».[10] Gesù mostra chiaramente quali siano le modalità per poter riacquistare la Grazia di Dio, ma chi ancora rifiuta le sue indicazioni rinnova l’errore iniziale, mostrando di preferire la freddezza della morte al calore della Vita.

La fede :

Questo termine nel tempo ha acquisito una serie di differenti significati ; molti intendono la fede come una o più delle espressioni seguenti : credere semplicemente che Dio esista, praticare le funzioni e le cerimonie in chiesa, essere sempre ossequienti alla gerarchia ecclesiastica, curare l’aspetto esteriore comportandosi in maniera da non dare addito a critiche, valutare qualsiasi affermazione in funzione di chi l’ha detta[11]. Tra i tanti significati si è perso però quello vero, cioè quello di intendere la fede come abbandono totale a Dio e alla sua provvidenza. Chi ha fede, sceglie di far guidare la propria vita da Gesù anche nei minimi particolari.[12] Senza questa completa fiducia in Lui non si può sperimentare la Grazia. Senza la sua Grazia si cade nell’errore (= peccato) di confidare solo nelle proprie capacità, relegando a Dio solo una funzione simbolica. La fede non è una conquista che uno può fare e nemmeno è come un oggetto che si possa passare da una mano all’altra. La fede è piuttosto un dono, una rivelazione gratuita, una grazia che il Signore desidera dare a tutti, solo che gliene si offra l’occasione.  Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta»[13] Anche noi, come Filippo, vogliamo una prova, non ci accontentiamo di stare a fianco del Maestro. Gesù sembra risponderci : “Guardami, osservami, vedi la mia gioia ? Se vedi la mia serenità, il mio amore per te, il mio volerti bene, tu hai visto il Padre ! Amico mio credimi, chi ha visto me ha visto il Padre ! ”[14]   Si tratta di fare noi il primo passo e desiderare di conoscere Gesù, e lui ci chiederà : “Che vuoi che ti faccia ?” .  Se saremo in grado di rispondere : “ Rabbuni [= dolce maestro] che riabbia la vista !”, allora  la sua pietà non tarderà a mostrarsi. Oggi nessuno può definirsi ateo nel senso letterale della parola ; tutti credono all’esistenza di un Essere Superiore. Per cui per aiutare il nostro prossimo non ci è richiesto di convincerlo dell’esistenza di Dio, è invece necessario riuscire a comunicargli la nostra esperienza di Dio, cioè far conoscere Gesù come è accaduto a noi. I mussulmani elencano più di un centinaio di caratteristiche di Dio per definirne la magnificenza e la grandezza, noi cristiani se abbiamo conosciuto Gesù, il Signore, dovremmo usarne almeno due: Amore e Misericordia senza di cui  inevitabilmente cadremmo nell’angoscia e nell’alienazione.  

Gesù ama tutti ma soprattutto guarda con misericordia :

 ·       gli emarginati, i diseredati, i perseguitati, gli uomini e le donne perse, che compiono per vivere le cose più abbiette. ·       i giovani che Lo cercano e non Lo trovano e soffocano la loro sete, nella droga, nel sesso, nelle discoteche, nella musica assordante. ·       gli adulti che si sono buttati nel vortice della società e del lavoro sordi ad ogni sentimento, che  ricercano la chimera del successo e del prestigio per realizzarsi. ·       i vecchi nei cui occhi non vi è serenità ma solo angoscia. ·       gli ultimi, quelli che devono dipendere dalla pietà dei propri fratelli per vivere !  Oggi ci sono tanti bisogni umani scoperti, tante domande di solidarietà senza risposta, tante richieste d’amore inevase... Perchè non prendere  ...di petto il problema degli audiolesi ? O il problema dei non vedenti. O quello dei dimessi dal carcere. O quello dei portatori di handicap. O quello dei minori a rischio. O quello delle famiglie dei tossicodipendenti. O quello dei terzomondiali presenti nel territorio. O quello dei circensi e degli operatori dei Luna-park che arrivano in città. O quello della promozione di una cultura nuova dell’esistenza, che inverta certe direzioni di marcia imboccate dalla pratica dell’aborto...  [15] 

2b - Chi mi può salvare ?

La salvezza :

Il concetto di salvezza è decisamente trascurato dalla nostra cultura, forse perchè lo si è relegato più a particolari frangenti di pericolo fisico e a disastri di immane portata. Effettivamente nessuno sente l’esigenza di essere salvato da alcun che in questa era di opulenza economica e di apparente pace sociale. Provate a chiedere a chiunque se vuole essere salvato, ed osservate le sue reazioni. Vi guarderà certamente senza capire. Chiedetegli allora delle sue preoccupazioni ; non mancherà di farvene un lungo elenco. Parlategli degli insuccessi, delle realizzazioni mancate, delle sofferenze, delle incomprensioni coi vicini, coi colleghi di lavoro ; avrete di che discutere per ore e ore. Ora domandategli se non desidererebbe veramente essere liberato da tutte queste oppressioni. Vi risponderà che non c’è scampo ; ecco allora sarà il momento adatto per parlargli della salvezza. Ma, attenzione..., la salvezza viene da Gesù e solo da Lui, inutile sperare nelle nostre forze umane. Vi sono nuovi movimenti religiosi che proclamano che la salvezza deve essere raggiunta coi mezzi umani ; da questa affermazione, però, possono nascere nevrosi e depressioni dovute alla deludente constatazione di questa impossibilità.[16]  
A
nche in alcuni ambienti cattolici vi è la convinzione che ci si possa salvare coi propri mezzi. Questo concetto è sbagliato ; noi non siamo in grado con i nostri mezzi di salvare noi stessi e tanto meno gli altri. Purtroppo molte sono le cause di questa convinzione e alcune provengono proprio da certe filosofie di origine orientale che si vogliono far confluire a tutti i costi nella tradizione cristiana. Dio e solo Lui opera la salvezza, indipendentemente dalle iniziative buone o cattive degli uomini. Occorre qui fare un po’ di chiarezza rileggendo la Parola e l’insegnamento della sacra Bibbia a partire dal vecchio testamento fino ad arrivare al nuovo testamento. Durante il diluvio universale  la salvezza viene donata a Noè da YHWH (= nome non pronunciabile di Dio[17]) (Gen 7,7) ; nel deserto Agar ed il suo fanciullo vengono salvati da un angelo inviato da YHWH (Gen 21,17). Gli israeliti vengono salvati dalla schiavitù degli egiziani per mezzo di prodigi compiuti da YHWH. I salmi cantano l’inno alla salvezza operata dal Signore per il suo popolo (Salmi : 30,2 40,3 ; 40,11 ; 66,9 ; 116,16 ; 118,5 ; 136,23 ). YHWH giura ad Abramo di salvare il suo popolo (Lc 1,73). Le promesse di YHWH sono di salvarlo come giurato nella sua alleanza (Deut. 4,31 ; 32,11). A chiunque si pente umilmente il Signore concede sempre il suo perdono (2 Cronache 12,7). A chi ha pietà del prossimo il Signore dimostra misericordia (Tobia 8,17). YHWH  è Salvezza per chiunque si rifugi in Lui (Salmi 32,7 ; 37,40 ; 60,7 ; 85,8 ; 91,16 ; 132,16). I profeti acclamano alla salvezza che verrà perchè promessa dal Signore (Isaia 29,6 ; 49,8 ; 61,10 ; Geremia 31,7 ; Gioele 2,18). Finalmente YHWH attua in pieno la salvezza dell’intera umanità tramite il suo unigenito Figlio Gesù (= “il Signore è salvezza”), come profetizzato nelle Sacre Scritture (Isaia 53,5). Gesù dona gratuitamente la salvezza semplicemente a chi crede in Lui, si converte e segue la sua parola (Gv 3,14 ; 6,32 ; 8,12 ; 8,51 ; 10,9 ; 10,28 ; 17,2 ; Atti 11,18). Questi sono solo alcuni dei passi della Bibbia in cui si narra della salvezza. Per cui a chi dispera e si sente perduto è dato il lieto annuncio. Va precisato che Gesù ha garantito che il peccatore  pentito godrà di una particolare benevolenza da parte di Dio, infatti Egli non rimane indifferente davanti ad un cuore contrito. Una cosa però è richiesta: è indispensabile assumere l’atteggiamento proprio della conversione interiore e della giustizia : “Cessate di fare il male ! Impegnatevi nella strada del bene e della giustizia, abbiate compassione dell’oppresso, soccorretelo, difendete la causa dei deboli e dei piccoli.”(cfr. Isaia 1, 16). Dalla lettura dei Sacri Testi della Bibbia risulta chiaro che la salvezza arriva indubbiamente da Dio. Ma l’uomo postmoderno ancora una volta vuole agire senza di Lui, pensando che bastano le proprie risorse per realizzarsi e per giungere alla liberazione ; lo propagandano  alcune credenze di origine orientale diffuse dalle nuove religiosità e dalla New-Age.[18] Ma il Signore non si stanca di esortare i suoi figli a guardare a Lui come al Padre Buono :       “Figlio mio, non dimenticare il mio insegnamentoe il tuo cuore custodisca i miei precetti,perché lunghi giorni e anni di vitae pace ti porteranno.Bontà e fedeltà non ti abbandonino;legale intorno al tuo collo,scrivile sulla tavola del tuo cuore,e otterrai favore e buon successoagli occhi di Dio e degli uomini.Confida nel Signore con tutto il cuoree non appoggiarti sulla tua intelligenza;in tutti i tuoi passi pensa a luied egli appianerà i tuoi sentieri.Non credere di essere saggio,temi il Signore e stá lontano dal male.Salute sarà per il tuo corpoe un refrigerio per le tue ossa.Onora il Signore con i tuoi averie con le primizie di tutti i tuoi raccolti;i tuoi granai si riempiranno di granoe i tuoi tini traboccheranno di mosto.Figlio mio, non disprezzare l'istruzione del Signoree non aver a noia la sua esortazione,perché il Signore corregge chi ama,come un padre il figlio prediletto.[19]


[1] Edonismo : dottrina che identifica la virtù col piacere, e sostiene non esistere altro bene che il piacere, altro male che il dolore. Fondatore di questa scuola di pensiero fu Aristippo
[2] Alienazione : Paranoia, schizofrenia. Nel senso del testo : estraniarsi dall’esistenza sociale, non avere più il gusto della vita, prendere le distanze da ogni radice  sociale ed avere in odio qualsiasi attività o pensiero sociale.
[3] Rom 3,23-24
[4] Rom 6,23
[5] Rom 11,25-32 Cfr. per una migliore comprensione anche : a cura di Horst Balz e Gerhard Schneider- Edizione italiana a cura di Omero Soffritti- volume I - Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento - Paideia Editrice (1995 Brescia) :”Paolo offre la soluzione di questo difficile problema (‘mistero’ : 11,25), come cioè - nonostante la Scrittura, i patti e la rivelazione dei salvifici piani divini - si sia potuto arrivare al rifiuto, da parte della maggioranza del popolo giudaico, del messaggio di fede annunciato da Gesù Cristo (Rom 9,I-II,36) : ciò che in II,28 s. è posto come dato di fatto (nemici di Dio, fedeltà di Dio all’elezione, irrevocabilità della vocazione e della grazia ;v.25 : parziale indurimento, chiamata della totalità dei pagani) è da Paolo motivato così: “infatti come voi un tempo foste disobbedienti  a Dio, ed ora invece avete ottenuto misericordia per la loro disobbedienza(v.30), così anch’essi ora sono diventati disobbedienti di fronte alla misericordia usata verso di voi, affinché anch’essi ottengano misericordia. Infatti Dio ha incluso tutti nella disobbedienza per usare a tutti misericordia(v.32)”. Come unico “movente” possibile perchè tutti avessero parte alla salvezza, Paolo conosce e riconosce la misericordia salvifica di Dio ( O. Kuss, Ròm. [Regensburg 1978] 818 s.). Questa misericordia si realizza unicamente ed esclusivamente in Cristo Gesù, ora per i pagani (v.11,30), poi anche per i giudei (v.11,31). La libera misericordia di Dio non sta in contrasto con la sua fedeltà al patto. I gentili possono lodare Dio per la misericordia che egli ha loro manifestata   mediante Cristo(Rom 15,9).”    
[6] Salmi 51,7
[7] Rom 14,23
[8] Genesi 2,17
[9] Gv 9,41 Cfr. Per una migliore comprensione :  Pietro Damasceno - in Nicodimio Algorita e Macario di Corinto a cura di, traduzione M.Benedetta Artioli e M.Francesca Lovato della Comunità di Monteveglio, La Filocalia, volume III, Piero Gribaudi Editore (Torino 1982) : “ Tutti noi, come se ci vedessimo, mentre siamo ciechi, diciamo di veder, alla maniera dei farisei, perciò - è detto - avranno una più grave condanna. Se infatti fossimo ciechi, non saremmo condannati : ci basterebbe la riconoscenza e la confessione della nostra inferiorità e ignoranza.”
[10] Prov 8,36
[11]   L’ ipse dixit riferito al fatto che se una affermazione proveniva da Aristotele doveva essere certamente vera, perchè lui stesso l’aveva detta ; Specialmente oggi capita di vedere che sono accettate da molti cattolici  certe teorie di provenienza orientale, giustificandole col fatto che sono state  avvalorate da alcuni religiosi. Bisogna fare il giusto discernimento per non cadere inavvertitamente in eresie contrarie alla Fede e nel dubbio riferirsi sempre al commento autorevole del Magistero
[12] Cfr Gruppo Don Milani - Calenzano, DON LORENZO MILANI - RIFLESSIONI E TESTIMONIANZE A TRENTA ANNI DALLA MORTE - Libreria Editrice Fiorentina (1997 Firenze)
[13] Gv 14,8
[14]  Cfr. Gv 14, 8-11 
[15] Don Tonino Bello, Il vangelo del coraggio, Riflessioni sull’impegno cristiano nel servizio sociale e nella politica, Edizioni San Paolo (Cinisello Balsamo - 1996)
[16] cfr. il mio “I Testimoni di Geova” in :  A. Menegotto - M. Castelli - T. Mezzetti, Il problema delle sette e delle nuove religioni.
[17] ibidem
[18] Vedi appendice A2 (Vie della liberazione)  e A3 (Classificazione nuove religiosità). 
[19] Proverbi 3.
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