Katrina, apocalisse a New Orleans

principenero717
00lunedì 29 agosto 2005 01:52

"Katrina" ha già fatto gravissimi danni a Cuba (dove sarò tra una settimana [SM=x520493] [SM=x520493] !!)
Il presidente: "Lasciate la costa, mettetevi al sicuro". Il sindaco Nagin ha ordinato lo sgombero della città della Louisiana, che ha 500.000 abitanti

Probabilmente siamo di fronte ad un'emergenza senza precedenti, si parla di vento a quasi 300 km all'ora, onde di 10 metri e devastazioni incredibili.
Il clima è impazzito ci dicono ormai da anni ,ma sembra che questo non basti per far sedere davantiad un tavolo i "potenti" e mettere nero su bianco una sorta di piano d'emergenza per il clima, un vero e proprio documento a sfondo ecologico.
10 tornadi in meno di 6 mesi non si sono mai visti dall'epoca dei dinosauri forse.
Bush è uno di quelli che ha deciso di non firmare alcun protocollo.
Non so cosa succederà domani pomeriggio o sera( oggi per chi legge) a new orleans, parlano di vera e propria apocalisse, ma credo fermamente che qualche arrivista senza scrupoli abbia fatto male i calcoli, non parliamo di anni o secoli, o adirittura millenni, forse il blocco della corrente del golfo e i devastanti effetti è questione di poco tempo.
Visto che non abbiamo ancora la tecnologia per andarcene su altri pianeti e alzare il dito medio alla cara vecchia terra forse conviene tenercela buona e magari preservarla, se siamo ancora in tempo.







Tidus forever
00lunedì 29 agosto 2005 10:13
Fonte Ansa:

NEW ORLEANS - Almeno 30 mila persone aspettano l'arrivo dell'uragano Katrina, forza 5, la massima possibile, nel SuperDome di News Orleans, lo stadio del football, considerato il rifugio piu' sicuro della citta', una sorta di Arca di Noe' di questo diluvio 2005. Gli ultimi ad arrivare sono stati investiti dalle piogge che precedono l'uragano. Gli altri se ne stanno al riparo delle gradinate: hanno portato con se' acqua, cibo e medicinali per cinque giorni, il tempo che si calcola ci vorra' perche' le acque si ritirino e la citta' torni praticabile.

Gli esperti sono da anni consapevoli che il sistema di argini e di pompe che protegge la citta', costruita al di sotto del livello del mare, non ha capacita' di reggere all'impatto di un uragano forza 5. La situazione s'e' aggravata negli ultimi decenni, perche' la Lousiana ha progressivamente perso per fattori naturali e per fattori umani milioni d'ettari di terreni paludosi costieri che facevano da tampone agli effetti di un uragano. C'e' il timore che stia per realizzarsi lo scenario peggiore temuto da tempo. Simulazioni al computer dicono che vaste aree della citta' potrebbero trovarsi, domani, sotto metri d'acqua.

[SM=x520499]

[Modificato da Tidus forever 29/08/2005 10.14]

Tidus forever
00lunedì 29 agosto 2005 10:29
Re:

Scritto da: principenero717 29/08/2005 1.52

Il clima è impazzito ci dicono ormai da anni ,ma sembra che questo non basti per far sedere davantiad un tavolo i "potenti" e mettere nero su bianco una sorta di piano d'emergenza per il clima, un vero e proprio documento a sfondo ecologico.
10 tornadi in meno di 6 mesi non si sono mai visti dall'epoca dei dinosauri forse.



Meno di una settimana fa c'è stato un congresso di scienziati, tra i quali Zichichi, che ha analizzato il problema dell'inquinamento atmosferico, tra cui l'effetto serra. Guarda caso, gli americani hanno dimostrato con numeri, dati e statistiche che siamo ancora ben lontani dalle più nere previsioni: l'inquinamento umano è insignificante, mentre il nostro pianeta è soltanto in una sua fase evolutiva naturale. Non vorrei che anche Zichichi si fosse bevuto amo e filo, poichè la sua apparizione in TV, in un servizio per il telegiornale, lasciava molto ad intendere riguardo le sue conclusioni. E' vero che ci si deve basare sui dati scientifici, ma molto dipende da come vengono formulati e da chi li divulga, visto che gli USA non hanno firmato il protocollo di Kyoto per ovvi motivi economici. Se invece avessero ragione, motivo in più per non insistere sul menefreghismo americano riguardo Kyoto: perchè se adesso la situazione ci sembra intollerabile, poi come sarà? 100 uragani al mese?

[SM=x520499]
EffeCi61
00lunedì 29 agosto 2005 12:33
Da studioso della natura e dei fenomeni ad essa connessi, devo ammettere di essere in parte d'accordo con Zichichi (per il quale peraltro non nutro particolare simpatia), e in parte no...
Il problema è che noi tutti, superscienziati compresi, manchiamo tendenzialmente di una prospettiva temporale corretta: siamo abituati a considerare un certo tipo di eventi basandoci sulle nostre (purtroppo assai limitate) conoscenze documentate che, quando va bene, risalgono sì e no a duemila anni fa...
La scala temporale del pianeta è molto più dilatata, e noi siamo troppo effimeri per comprenderla dappieno.
Tutti voi sapete che la Terra, per motivi vari, è soggetta a mutamenti climatici ciclici, che prevedono una macroalternanza di periodi caldi e freddi (glaciazioni)... questo andamento sinusoidale teoricamente semplice, ahimè, è in realtà una sorta di frattale... la linea sinusoidale che lo rappresenta graficamente è anch'essa costituita da una microalternanza di periodi freddi e caldi, all'interno dell'andamento generale.
La morale della favola è che la Scienza con la "S" maiuscola ancora non sa dire se stiamo andando incontro ad una fase tropicale piuttosto che ad una glaciazione, e in quale tipo di microfase ci troviamo attualmente... tenete presente che una microfase si sviluppa in migliaia di anni...
Non è corretto neanche affermare che gli attuali cambiamenti hanno soltanto ed esclusivamente cause antropiche... si parla tanto di ridurre le emissioni di anidride carbonica in modo da ridurre l'effetto serra... considerate però che un fenomeno naturale come la cataclismica eruzione del Krakatoa, nel 1883, causò nel giro di poche ore una emissione di CO2 parecchie volte superiore alla totalità di quella prodotta dall'uomo dai tempi della sua comparsa sul pianeta, e che la polvere vulcanica dispersa nell'atmosfera provocò per diversi mesi una diminuzione delle temperature dell'emisfero Nord di 3°C...mica ceci...
Altro esempio:
Qualche anno fa venne scoperto dagli scienziati il "buco dell'ozono", e il mondo intero entrò in fibrillazione, prendendo immediate misure per l'abolizione dei CFC (Cloro-Fluoro-Carburi)... ciò che nessuno può o sa dire è se questo fenomeno esisteva già prima o era di genesi recente...
Lo stesso accadde dopo la il terribile incidente nucleare di Chernobyl... vennero forniti al mondo in ambasce i valori preoccupanti della radiazione cosiddetta "di fondo"... che però, nella maggior parte dei casi non era mai stata misurata precedentemente...

Non prendetemi per cinico...(magari un po' eretico, questo sì...ma ci tengo)
Se da un lato è sacrosanto preoccuparsi per il destino della nostra "astronave Terra" e adoperarsi in tutti i modi possibili per garantirle un viaggio lungo e felice in termini temporali e spaziali, d'altro canto è pur vero che la nostra comprensione della gran parte dei fenomeni che la caratterizzano e delle leggi che ne regolano il funzionamento ci è tutt'ora preclusa, e spesso le nostre soluzioni al riguardo sono dilettantistiche, imprecise ed imperfette...qualche volta persino patetiche...
Ben vengano le iniziative per ridurre emissioni varie, inquinamenti & c.
Ma tenete ben presente che chi pesa e decide le azioni da intraprendere non è mosso da sentimenti caritatevoli o da un'anima ecologista (termine che odio in quanto usato impropriamente)... e che le informazioni che ci vengono ammannite dai media sono controllate, deformate e manipolate per interessi molto più materiali ($ o potere...).
E, senza sufficienti competenze a far da filtro, è arduo capire dove stia la verità, sempre ammesso ne esista una...
Un altro problema è costituito dalla nostra visione "statica" del mondo che ci circonda come noi lo conosciamo...nella generalità dei casi siamo persone che si "affezionano" ad uno status quo, e tendiamo a spaventarci quando ci sono dei cambiamenti più o meno improvvisi, soprattutto se sono al di fuori del nostro immediato controllo.
E' un po' come quando si torna, a distanza di anni, nel posto dove si è nati e si è vissuti per qualche tempo... ci si aspetta che tutto sia uguale ad allora, e (quasi) ogni mutamento ci sembra un errore, un insulto all'immagine che ne conserviamo nella memoria...
Il pianeta Terra è un sistema omeostatico (che tende quindi a mantenersi in equilibrio) dinamico... continua quindi a funzionare, ma cambia in continuazione...questi cambiamenti non sono per forza favorevoli o piacevoli...avvengono e basta, in una prospettiva che non siamo in grado di cogliere e comprendere.
Faccio un altro esempio...
Ci agitiamo come matti per l'estinzione (o la possibile estinzione) di alcune specie animali o vegetali. E' un sentimento nobilissimo e romantico. Sta di fatto però che l'estinzione di una specie è un fenomeno squisitamente ([SM=x520501] )naturale... ogni anno scompaiono per cause naturali e non (ma gli umani fanno parte del sistema...) diverse specie, e altrettante ne compaiono o vengono scoperte. Funziona così da milioni di anni...
Fosse solo per noi, avremmo ancora in giro dinosauri e mammuth... sarebbe estremamente interessante, anche se forse non esattamente pratico...

Perdonatemi la logorrea [SM=x520490], e cerchiamo di tirare le fila di questa non sempre piacevole digressione...

Il mondo cambia e sta cambiando: è un fatto.
E' importante correggere i nostri comportamenti (come se fosse facile) e le nostre attività in modo da non esasperare questo cambiamento, ma è necessaria una notevole base di conoscenze, e un atteggiamento mentale diverso, che la maggior parte di noi (incluso spesso il sottoscritto...mica sono perfetto) non possiede.
Prima di intraprendere qualsiasi tipo di iniziativa, o di sostenerne qualcuna, cercate di documentarvi bene, e non fidatevi MAI in toto di ciò che propinano i canali ufficiali di informazione.
Soprattutto non date troppo ascolto agli scienziati "da palcoscenico" che su detti canali furoreggiano... è gente che spesso esce dal seminato e, di conseguenza, dal proprio ambito di competenza (Rubbia docet)...
Ricordatevi che le azioni correttive davvero efficaci (quelle cioè che cambiano il mondo) raramente partono dai governi, dalle multinazionali o dai partiti politici, ma devono per forza aver inizio da mutamenti, anche minimi, della nostra vita di tutti i giorni. Se non cade la prima tesserina del domino, non cadranno neanche tutte le altre, a meno di un terremoto (ma non è un'eventualità simpatica da considerare, vero?).
Osserviamo, documentiamoci, cerchiamo di comprendere, discutiamone, chiariamoci le idee (qui e altrove), cerchiamo di non farci mettere troppo nel sacco...
Pianino pianino, qualcosa succederà...
O, almeno, spero.

Statemi sani e...diffidate...
Franco

[Modificato da EffeCi61 29/08/2005 12.36]

focaone
00lunedì 29 agosto 2005 12:43
Complimenti Franco, la tua disamina mi è piaciuta. [SM=x520497] [SM=x520497] [SM=x520556] [SM=x520499]

[Modificato da focaone 29/08/2005 21.30]

Petgirl
00martedì 30 agosto 2005 10:42
Diciamo pure che la vita media di un umano (80 anni?) è una caccola rispetto all'esistenza dell'intero pianeta, e diciamo pure che con le possibilità di comunicazione che ci sono oggi, se un panda ha starnutito in Cina lo sappiamo dopo neanche cinque minuti. Però, interessi economici a parte ([SM=x520570] ) guai se non ci interessassimo a quello che ci circonda, anche perchè se una specie sparisce per fatti suoi è un conto, se sparisce perchè noi intelligentoni abbiamo deciso di cementificare il suo habitat, è un altro.
Dopodichè teniamoci (purtroppo) i nostri cataclismi, sempre che siano naturali e non "provocati". Mi spiacerebbe un giorno rivoltarmi nella tomba per le maledizioni delle generazioni future rispetto al mondo che gli abbiamo lasciato [SM=x520486]
Tidus forever
00martedì 30 agosto 2005 12:54
Molto bella e vera l'analisi di Franco nel suo insieme: che fase evolutiva del nostro pianeta stiamo vivendo? Non è un problema da poco. Ammesso, però, che il clima stia mutando per cause naturali (ossia una nuova era geologica che si affaccia all'orizzonte), quanto contribuisce l'uomo ad accelerare questa fase? Poco o molto? Il problema, a mio parere, è che anche quel "poco" (ammesso che lo sia), magari insignificante a livello "catastrofe planetaria" (come l'eruzione di un vulcano più potente del Krakatoa o una pioggia di meteoriti di notevoli dimensioni), sta scombussalando gli habitat naturali e gli equilibri geofisici: in questo mi trovo in perfetta sintonia con Stefania. Il disboscamento delle foreste amazzoniche, autentico polmone mondiale, è un dato di fatto, così come gli esperimenti nucleari sotterranei (quanto incidono sui fenomeni sismici?); oppure l'inquinamento selvaggio da fonti elettromagnetiche (vedi ripetitori per cellulari et similia), i disastri ecologici dovuti al greggio fuoriuscito dalle navi in avaria, la cementificazione che si mangia gli argini naturali o la capacità di assorbire un fortunale al di fuori della norma, ecc...Per ogni specie animale scomparsa, legata ad un equilibrio zoologico naturale (io mangio te, lui mangia me ecc..), quante altre sono messe in pericolo di estinzione? Pensare che tutto questo sia "poco incisivo" rispetto alla globalità del fenomeno (che però possiamo almeno affrontare e rimediare) è quantomeno fuorviante, in special modo quando madre natura ci insegna che tutte le cose sono legate tra loro da un equilibrio: più lo si altera, anche nelle cose più insignificanti, più drammatiche sono le conseguenze.

[SM=x520499]
Tidus forever
00martedì 30 agosto 2005 13:41
La situazione
Fonte Ansa:

Ha ceduto un argine, gente sui tetti per paura di alligatori e serpenti. Ora Katrina sta perdendo di intensita' e va verso nord. Almeno 55 morti nel solo Mississippi. Devastata anche la Louisiana (40 mila case allagate) e l'Alabama. Un milione senza luce. Sara' uno dei più letali e costosi nella storia Usa.

Come si misurano?

Si chiama Saffir-Simpson la scala che misura l'intensità di cicloni e uragani nell'oceano Atlantico e nel nord-est del Pacifico. Attualmente il ciclone Katrina è stato declassato a categoria 3.

- Ciclone categoria 1 - minimo: venti da 119 a 153 km/h, livello del mare che sale da 1 m a 1,70 m. Rischi leggeri per le abitazioni senza fondamenta. Strade costiere inondate.

- Ciclone categoria 2 - medio: venti da 154 a 177 km/h. Il mare si alza da 1,80 m a 2,60 m. Tetti sollevati, strade costiere e situate sotto il livello del mare inondate da 2 a 4 ore prima dell'arrivo dell'occhio del ciclone.

- Ciclone categoria 3 - intenso: venti da 178 a 209 km/h, acque più alte di 2,70-3,80 m. Alberi grossi sradicati, cartelloni rovesciati. Molti tetti danneggiati. Inondazioni sulle coste, molte abitazioni costiere distrutte. Strade basse inondate da 3 a 5 ore prima dell'arrivo dell'occhio del ciclone. Terreni fino a 1,5 m sul livello del mare inondati.

- Ciclone categoria 4 - estremo: venti da 210 a 249 km/h, livello del mare più alto da 3,90 a 5,60 m. Alberi sradicati, tabelloni rovesciati. Danni gravi a tetti, porte e finestre. Terreni fino a 3 metri s.l.m. inondati. Danni gravi ai piani inferiori delle abitazioni dovuti alle inondazioni. Evacuazione della popolazione consigliata fino a tre km dalla linea di costa.

- Ciclone categoria 5 - catastrofico: venti oltre i 250 km/h, livello del mare cresciuto di oltre 5,60 m. Poche porte e finestre resistono, i vetri esplodono, numerose abitazioni distrutte. Danni gravi ai piani inferiori delle abitazioni fino a 1 km dalla linea di costa e fino a una quota di 5 m sul livello del mare. Evacuazione della popolazione consigliata fino a 6 km all'interno. I cicloni della categoria 5 sono rari.

[SM=x520499]
Tidus forever
00martedì 30 agosto 2005 13:51





[SM=x520499]
Guapix
00mercoledì 31 agosto 2005 09:54
Una vera tragedia, in alcuni punti New orleans è stata sepolta da nove metri d'acqua e nonostante la città fosse stata evacuata ci sono stati lo stesso dei morti [SM=x520489]
principenero717
00mercoledì 31 agosto 2005 19:46
Re:

Scritto da: Guapix 31/08/2005 9.54
Una vera tragedia, in alcuni punti New orleans è stata sepolta da nove metri d'acqua e nonostante la città fosse stata evacuata ci sono stati lo stesso dei morti [SM=x520489]



Si, la situazione tra l'altro sta peggiorando di ora in ora, si parla di centinaia di morti.
Sembra di rivedere le immagini strazianti dello Tsunami.....

Tidus forever
00giovedì 1 settembre 2005 11:35
La situazione
Estrapolato dall'Ansa:

L'uragano Katrina è "uno dei peggiori disastri naturali della storia degli Stati Uniti, ci vorranno anni per riparare i danni", ha detto Bush che ha illustrato le misure prese a livello federale. Tre le priorità: salvare la vita alle persone ancora in pericolo, garantire la sopravvivenza degli scampati e compiere uno sforzo di ricostruzione globale. Il presidente ha anche sorvolato i luoghi del disastro dove si contano centinaia di vittime, ma se ne temono migliaia stando a quanto dichiarato dal sindaco di New Orleans, Ray Nagin. La capitale del jazz non tornerà alla normalità per almeno 12 o forse 16 settimane. Intanto emergono anche le polemiche perché la città mancava di un piano di emergenza per circostanze del genere.

NEW ORLEANS: FORSE MIGLIAIA DI MORTI, EMERGENZA SANITARIA
Nelle acque torbide come la morte che ancora ricoprono all'80% New Orleans, marciscono "centinaia, forse migliaia, di cadaveri". L'affermazione è del sindaco Ray Nagin, tre giorni dopo il letale passaggio dell'uragano Katrina sulla città fino ad allora più spensierata degli Stati Uniti.

Il sindaco lamenta una mancanza di coordinamento fra i soccorritori, protezione civile, Guardia Nazionale, Croce Rossa e organizzazioni statali e locali, attribuibile, in parte, alle difficoltà di comunicazione per la mancanza di elettricità e le difficoltà di movimento nell'area allagata. Ma emergono anche polemiche perché la città, pur costruita in gran parte sotto il livello del mare, mancava di un piano di emergenza per circostanze del genere. Altre polemiche mirano più in alto, alla Casa Bianca, con la Guardia Nazionale mobilitata in Iraq invece che schierata a difesa dell'Unione nelle catastrofi (ma nulla avrebbe potuto contro Katrina).

Decine di migliaia di persone rischiano di dovere essere alloggiate sotto le tende forse per mesi. Nel Mississippi, con la Louisiana lo Stato più colpito, e altrove, dove l'acqua non è più una minaccia, si fa la conta dei cadaveri (almeno un centinaio, ma potrebbero essere due o tre volti tanti) e s'avvia l'azione di sgombero dei detriti e di ricostruzione. New Orleans a parte, la maggiore concentrazione di perdite umane s'é verificata nella contea di Harrison nel Mississippi, dove ci sono Biloxi e Gulfport, due località molto colpite. Dopo un sopralluogo aereo, il governatore Haley Barbour dice: "E' come Hiroshima dopo la bomba". Washington si mobilita, per riparare al disastro e ridurre i disagi.

[SM=x520499]
mavala'
00giovedì 1 settembre 2005 12:45
Re: La situazione

Scritto da: Tidus forever 01/09/2005 11.35
... Dopo un sopralluogo aereo, il governatore Haley Barbour dice: "E' come Hiroshima dopo la bomba".

[SM=x520499]



Sempre di buon gusto i politici...[SM=x520501]

Un disastro, si. E senza contare che - secondo me - New Orleans non era comunque la cittadina spensierata che l'Ansa descrive... al contrario, c'è - e a maggior ragione ci sarà - tanta povertà e tanta gente allo sbando.
mavala'
00giovedì 1 settembre 2005 12:46
Re: La situazione

Scritto da: Tidus forever 01/09/2005 11.35
... Dopo un sopralluogo aereo, il governatore Haley Barbour dice: "E' come Hiroshima dopo la bomba".

[SM=x520499]



Sempre di buon gusto i politici...[SM=x520501]

Un disastro, si. E senza contare che - secondo me - New Orleans non era comunque la cittadina spensierata che l'Ansa descrive... al contrario, c'è - e a maggior ragione ci sarà - tanta povertà e tanta gente allo sbando.
EffeCi61
00giovedì 1 settembre 2005 21:32
Pare sia andato sott'acqua anche G.W.Bush...ma il prezzo è decisamente troppo alto...
Guapix
00venerdì 2 settembre 2005 11:17
Oltretutto nelle acque che hanno sommerso New Orleans si aggirerebbero dei caimani e dei serpenti [SM=x520491] [SM=x520491]
Tidus forever
00venerdì 2 settembre 2005 11:31
Fonte Ansa:

NEW ORLEANS - Trecento uomini con ordine di sparare e uccidere sono giunti oggi a New Orleans con il compito di fermare lo sciacallaggio che imperversa nella città colpita dall'uragano e impedisce ai soccorritori di raccogliere i cadaveri. Tra i molti che si dedicano al saccheggio dei negozi abbandonati vi sono uomini armati, che rendono difficili e rischiose anche le operazioni di salvataggio. Il governatore della Louisiana, signora Kathleen Blanco, ha avvertito che i militari giunti a New Orleans "hanno esperienza di guerra, sono armati di M-16 e sanno sparare e uccidere, e mi aspetto che lo facciano".
Imposta l'evacuazione totale. Il sindaco: serve cibo. Centinaia di morti per mancanza di soccorso. Il Congresso Usa verso stanziamento d'emergenza di 10 mld di dollari. Gara di solidarieta' da tutto il mondo. Gli Usa accetteranno aiuti esteri.

Commento:
Tutto ciò nonostante si fosse preavvisata per tempo la popolazione: un uragano non arriva sotto casa di punto in bianco, come un Tornado che ha un preavviso di pochi minuti; esistono satelliti, foto elequenti e si sapeva che avrebbe puntato lì. Difficile evacuare un milione e mezzo di persone, ma siamo sicuri che non sia stata anche sottovaluta dalle stesse la portata distruttiva di questo uragano? Perchè non scappare in tempo? Oppure sono rimaste bloccate? Questa cosa mi brucia: se mi avvisano che sta per succedere un disatro, me la filo a gambe levate! E' successo negli Stati Uniti, non nella Repubblica delle Banane! Tanti bei sofisticati marchingegni e tecnologia all'ultimo grido per poi restare a contare i morti: chi sono e perchè erano lì?

[SM=x520499]
Guapix
00venerdì 2 settembre 2005 11:54
Già perchè erano rimasti lì?era vera la storia dell'evacuazione?solo nello stadio sono assiepate migliaia di persone.Gli interrogativi sono tanti. Bush ha toppato per l'ennesima volta. Una curiosità tra gli scomparsi c'è anche il cantante Fats Domino che non ha voluto abbandonare la sua casa.
Tidus forever
00venerdì 2 settembre 2005 12:16
Re:

Scritto da: Guapix 02/09/2005 11.54
Già perchè erano rimasti lì?era vera la storia dell'evacuazione?solo nello stadio sono assiepate migliaia di persone.Gli interrogativi sono tanti. Bush ha toppato per l'ennesima volta. Una curiosità tra gli scomparsi c'è anche il cantante Fats Domino che non ha voluto abbandonare la sua casa.



Le immagini della TV ci mostravano migliaia di automobilisti intenti a fuggire e così dev'essere stato, senza ombra di dubbio. L'unica cosa che avrei da ridire al riguardo sono le informazioni scientifiche: perchè ridimensionare il tutto, per diritto di cronaca, traslando l'uragano da F5 a F4 ed infine F3? Si fosse mantenuto alto il potenziale distruttivo, dubito molto che qualcuno se ne sarebbe stato serragliato in casa, Fats Domino compreso. Come ho detto, evacuare 1.5 milioni di persone è impresa ardua, ma il tempo materiale c'era e senza aspettare l'ultimo giorno.

[SM=x520499]

[Modificato da Tidus forever 02/09/2005 12.17]

focaone
00venerdì 2 settembre 2005 12:34
Pare che Fats Domino sia sano e salvo ![SM=x520505]
mavala'
00venerdì 2 settembre 2005 12:54
Re:

Scritto da: Guapix 02/09/2005 11.54
Già perchè erano rimasti lì?era vera la storia dell'evacuazione?solo nello stadio sono assiepate migliaia di persone.Gli interrogativi sono tanti. Bush ha toppato per l'ennesima volta. Una curiosità tra gli scomparsi c'è anche il cantante Fats Domino che non ha voluto abbandonare la sua casa.



Credo che tanta gente che non ha obbedito all'ordine di evacuazione lo abbia fatto per lo stesso motivo...
Sono convinta che si tratti principalmente di povera gente perchè quando sei povero in canna ti aggrappi a quel poco che hai e ti pesa moltissimo lasciarlo. E di poveri, a New Orleans, ce ne sono davvero tanti. Non tutti i neri sono fortunati come Fats Domino [SM=x520489]

Tidus forever
00sabato 3 settembre 2005 17:13
Re: Re:

Scritto da: mavala' 02/09/2005 12.54


Credo che tanta gente che non ha obbedito all'ordine di evacuazione lo abbia fatto per lo stesso motivo...
Sono convinta che si tratti principalmente di povera gente perchè quando sei povero in canna ti aggrappi a quel poco che hai e ti pesa moltissimo lasciarlo. E di poveri, a New Orleans, ce ne sono davvero tanti. Non tutti i neri sono fortunati come Fats Domino [SM=x520489]




Non avevo pensato alla situazione di quella regione: accanto ai benestanti ce ne sono moltissimi che vivevano in condizioni disagiate o di assoluta povertà e che non avevano nemmeno i mezzi per allontanarsi da quel poco che avevano. Adesso sono ancora più incazzato: ha ragione il sindaco di New Orleans a gridare all'inettitudine ed alla assoluta mancanza di coordinazione dei soccorsi.
Le polemiche sui ritardi comunque non si sopiscono: il Senato ha deciso un'inchiesta bipartisan per valutare ragioni e responsabilita' di quello che viene definito dalla senatrice repubblicana Susan Collins "l'immenso fallimento" della gestione dell'emergenza di Katrina.

[SM=x520499]
mavala'
00domenica 4 settembre 2005 01:37
Qualcosa di ancora più triste - se possibile - sta accadendo a New Orleans e dintorni ed è legata agli inevitabili saccheggi.
Ho letto oggi che due agenzie fotografiche di assoluto rispetto hanno pubblicata delle foto che ritraevano momenti di saccheggio. In una si vedevano dei neri intenti ad arraffare quel che potevano e la didascalia diceva "Autori di un saccheggio". L'altra foto ritraeva dei bianchi che a loro volta saccheggiavano un negozio di alimentari e la didascalia recitava "Hanno trovato del pane".
Siamo tornati ai "neri sporchi e cattivi" contro i "bianchi". Questa catastrofe sta riportando a galla un odio razziale che in quelle regioni non si è mai veramente sopito.

Sono stata una volta a New Orleans e non serve essere un esperto in questioni razziali per capire l'aria che tira da quelle parti. Altro che ridente e movimentata patria del jazz tutta musica e jam sessions... Soprattutto appena fuori dal French Quarter i poveri (tutti esclusivamente e rigorosamente neri) sono ovunque, puoi leggere la rabbia nei loro sguardi e non puoi non pensare che hanno tutte le ragioni per essere incazzati.
Tidus forever
00domenica 4 settembre 2005 13:35
Re:

Scritto da: mavala' 04/09/2005 1.37
...puoi leggere la rabbia nei loro sguardi e non puoi non pensare che hanno tutte le ragioni per essere incazzati.



[SM=x520497] [SM=x520499]
Tidus forever
00martedì 20 settembre 2005 11:14
Fonte Ansa:

WASHINGTON - L'assessorato alla sanità dello stato della Louisiana ha aggiornato in serata il bilancio delle vittime dell'uragano Katrina, con il numero dei morti nella regione colpita che ormai sfiora il tetto di mille. Secondo le autorità, il bilancio parziale e provvisorio della Louisiana, dove la città di New Orleans è stata devastata dall'uragano, è aumentato di 90 persone, per un totale di 736 morti. A tre settimane dal passaggio, il 29 agosto, di Katrina lungo la costa sul Golfo del Messico, il bilancio provvisorio delle vittime recuperate negli Stati colpiti ha ormai raggiunto quota 973. Ecco lo spaccato delle vittime secondo le cifre ufficialmente comunicate dalle autorità statali e locali competenti, suddivise Stato per Stato:


LOUISIANA (New Orleans): 736

MISSISSIPPI: 218

ALABAMA: 2

GEORGIA: 1

FLORIDA: 11

Se i numeri del Mississippi e degli altri Stati possono considerarsi definitivi, o quasi, quelli della Louisiana salgono ancora di decine ogni giorno, anche se i soccorritori hanno trovato meno cadaveri di quanti si era temuto a New Orleans allagata.

[SM=x520499]
EffeCi61
00lunedì 26 settembre 2005 00:13
A proposito di uragani e tornado

www.meteoestremo.com/sito/tornado/tornado6/tornado6.asp

piuttosto interessante...
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