Il mistero della donna dietro il faraone

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Merytaton62
00sabato 4 settembre 2010 08:52
Dal sito ufficiale di Nichola Reeves (www.nicholas Reeves. com)

Norman Hammond
(The Times, 19 giugno 2010)

Il mistero della donna dietro il faraone

La grande maschera d'oro di Tutankhamon è una delle opere d'arte simbolo della civiltà umana.Fin dalla sua scoperta, avvenuta nel 1922, appare su qualsiasi tipo di oggetti, dai testi scolastici alle T-shirt, alle bottiglie di bourbon.
Quindi desta scalpore scoprire che la maschera è stata originaraamente costruita per un'altra persona, sia pure la grande sposa reale Nefertiti.
Un esame ravicinato della maschera -che, curiosamente, non è stato eseguito dai tempi del primo inventario del corredo funebre ad opera di Howard Carter, effettuato a più di dieci anni di distanza dall'iniziale scoperta, avvenuta nel 1922 - dimostra che la faccia, sebbene sia quella del re fanciullo, è stata sovrapposta (lett: attaccata) a dei preesistenti testa e copricapo.
Le due parti sono fatte in oro di composizione e colore leggermente diversi, e la rivettatura e saldatura sono chiaramente visibili.
"L'interesse limitato che la maschera di Tutankhamon ha sempre suscitato nel corso degli anni tra gli egittologi è difficile da spiegare .Forse, a causa del suo evidente fascino, c'era l'impressione che ci si potesse aspettare da essa qualche piccola veritiera informazione".
Il dottor Reeves è stato in passato il curatore della collezione egizia di Lord Carnavon presso il castello di Highclere, che comprende reperti trovati da suo nonno (quinto conte) e da Howard Carter nella Valle dei Re, prima e dopo la prima guerra mondiale.La scoperta della tomba di Tutankhamon è stata l'apice della loro annosa ricerca".

(SEGUE)
Merytaton62
00sabato 4 settembre 2010 09:07
(SEGUE)

"Quanto di più simile ad un esame archeologico forense è stato trovato tra le annotazioni originali di Howard Carter.Sembra che pochi esami tecnici degli oggetti siano stati effettuati , sia dal team di Carter , sia dai ricercatori che sono venuti dopo, e di questi ancor meno siano stati dati alle stampe, sicchè è difficile ricavare dati attendibili."dice il dottor Reeves.
Ciò che è risaputo, è che la maschera è fatta in oro di elevata caratura.Si è detto che due distinte tonalità sono distinguibili ad occhio nudo- una azzurrognola argentata (bluish-silver)per il viso ed il collo, ed una più carica per il resto.
Questo contrasto riflette una diversa composizione, riconosce Reeves.
Delle prove hanno dimostrato che la superficie della faccia è in oro 18 carati, che il copricapo nemes è in oro 22,5 carati (l'oro puro è di 24 carati).La sottostante matrice in oro è ancora leggermente diversa, essendola faccia in oro 23, 2 carati, ed il copricapo in 23,5 carati.
"La faccia stessa è una versione idealizzata della realtà
diffusa nei ritratti ufficiali di Tutankhamon", dice Reeves .Come un'immagine standardizzata del re, queste stesse fattezze si riscontrano ovunque, dentro e fuori la tomba." Testi sul retro del LIbro dei Morti citano specificatamente il nome di Tutankhamon.
Il fatto che sia stata attaccata ad un preesistente copricapo è suggerito dall'evidenza della saldatura, visibile nelle foto più recenti".

(SEGUE)
-francis-
00sabato 4 settembre 2010 10:08
Del fatto che la maschera fosse stata riadattata a Tutankhamon sono anni che se ne parla...
Merytaton62
00sabato 4 settembre 2010 13:25
(SEGUE)

"La più notevole tra le scoperte finora prese in considerazione è la serie di rivettature alla base della gola, assieme alle evidenti linee di saldatura attorno al contorno del volto, del collo, e proprio sopra la linea delle sopracciglia".
E poi ci sono le orecchie. Queste presentano i lobi forati, successivamente riempiti con piccoli dischi d'oro.I faraoni indossavano raramente orecchini una volta usciti dall'infanzia,annota Reeves,ma le donne li portavano spesso.Questo suggerisce che le orecchie appartengono al precedente copricapo,non alla maschera di Tutankhamon.
Ma soprattutto, suggerisce che la cornice originale e l'interno sarcofago d'oro, sono stati costruiti per una donna.
Questa supposizione è corroborata dalla presenza, all'interno di esso, delle bande di sospensione di uno scarabeo sul cadavere e di due strisce ornamentali con intatti i cartigli recanti il nome di Ankhkheprure Neferneferuaton.
Questi nomi sono stati confermati dalla recente ricerca epigrafica essere quelli di una donna, una delle mogli del faraone Akhenaton, che ha avuto funzioni di coreggente ; se ne deduce che la donna in questione è la principale consorte Neferneferuaton Nefertiti, dice Reeves.
Molti altri spettacolari reperti provenienti dalla toomba di Tutankameon recano visibili i cartigli con il nome di Nefertiti sovrapposto da quello del sovrano scomparso, compresi dei minuscoli sarcofagi destinati a contenere le sue viscere.Numerosi altri oggetti sono stati chiaramente fabbricati per un altro defunto, e messi in uso quando Tutankhamon morì improvvisamente.
"La maschera d'oro di Tutankhamon è, attualmente, l'emblema della sua sepoltura.Essa stessa è, forse, l'oggetto più conosciuto dell'antico Egitto,"dice il dottor Reeves.
"Accecati dalla sua evidente bellezza e dall'enorma valore dell'oro, tuttavia, il mondo ha guardato ma completamente omesso di accorgersi che il capolavoro è stato originariamente creato per una donna.La maschera d'oro non è mai stata ideata per Tutankhamon, assolutamente".
L'ipotesi più azzardata, che molti egittologi confuteranno, è che questo corredo funebre di Nefertiti si sia reso disponibile perchè, quando è stata sepolta, qualche tempo prima della morte di Tutankhamon, essa non era un a"grande sposa reale", e neppure una coregente,ma un faraone; essa sopravvisse ad Akhenaton, e nel caotico periodo che seguì la sua morte, nel 13334 a.C, salì al potere.
Ancora più polemicamente, Reeves suggerisce che "sembra sempre più verosimile che Nefertiti sia stata sepolta e riposi nella Valle dei Re, in una tomba che potrebbe non solo essersi conservata intatta, ma forse contenere un corredo funebredegno di un faraone, tale da far sfiguarare quello di Tutankhamon, sostanzialmente simile a quello di una regina". [SM=x1764359]
Merytaton62
00sabato 4 settembre 2010 13:32
L'articolo di Norman Hammond (pubblicato sul Times e riportato sul sito di Nicholas Reeves) non dirà nulla di nuovo ai frumisti di vecchia data, ma chissà, forse può incuriosire i neofiti ed i visitatori "di passaggio"... [SM=x822735]

Per completezza, pubblico l'immagine di fantasia che riproduce le possibili fattezze della maschera originale (sempre dal sito www.nicholasreeves.com ).
-Kiya-
00sabato 4 settembre 2010 15:02
Ma tutti i dettagli posti in evidenza non potrebbero essere semplicemente spiegati con il fatto che la maschera fu confezionata in parti singole, successivamente assemblate?

Si vede benissimo, ad esempio, che la barba posticcia è un elemento a sé e così potrebbe essere anche per ogni orecchio, per il nemes, il cobra e l'avvoltoio.

L'unica vera anomalia che lascerebbe supporre che l'oggetto, in origine, non raffigurasse Tut (e che Reeves sembra, peraltro, non citare), sono le 3 rughe presenti sulla parte alta del collo. Un giovane uomo, nemmeno ventenne, non poteva avere il collo solcato da rughe così evidenti.
Un tale dettaglio, inoltre, rientra perfettamente nella tipologia artistica Amarniana, che tendeva a rappresentare la realtà.
Merytaton62
00sabato 4 settembre 2010 15:20
Giusta osservazione! [SM=g999097]
Bisognerebbe poterlo chiedere a Reeves...io mi sono limitatata a tradurre 8come meglio ho potuto) ciò che dice l'articolo.
-Kiya-
00sabato 4 settembre 2010 16:19
e tu, dunque, come la pensi?
-francis-
00sabato 4 settembre 2010 16:23
Re:
Merytaton62, 04/09/2010 13.32:

L'articolo di Norman Hammond (pubblicato sul Times e riportato sul sito di Nicholas Reeves) non dirà nulla di nuovo ai frumisti di vecchia data, ma chissà, forse può incuriosire i neofiti ed i visitatori "di passaggio"... [SM=x822735]



Il mio commento era riferito a Reeves, non certo al fatto che non se ne può discutere, anzi, è sempre positivo tirare in ballo argomenti interessanti per gli utenti che, all'epoca, non erano presenti sul forum...


Merytaton62
00sabato 4 settembre 2010 16:53
Io scinderei ciò che "mi piace" pensare da ciò che ritengo probabile.
Istintivamente, per qualche insondabile motivo, questo Reeves mi affascina;quindi mi piace pensare che abbia avuto una geniale intuizione, che avvalorerebbe l'ipotesi di una Nefertiti-faraone dopo la morte di Akhenaton...ma, si sa,raramente le nostre fantasticherie coincidono con la realtà storica.Soprattutto non me la sento di condividere il suo ottimismo riguardo la possibilità che che Nefertiti giaccia ancora indisturbata sotto la sabbia contornata dal suo favoloso tesoro. Il dettaglio dei lobi forati è, secondo me, poco significativo: oltretutto ho letto da qualche parte che, di piercing per gli orecchini, Nefertiti ne avrebbe dovuti avere due. [SM=x1764359]
Penso che, se effettivamente la maschera è stata ideata per un altro sovrano, probabilmente si trattava di Akhenaton.
Devo dire, però, che l'osservazione di Kiya mi ha fatto sorgere dei dubbi a cui non avevo pensato... [SM=g1621246]
-Kiya-
00sabato 4 settembre 2010 17:08
Io sono tra quanti ritengono che Nefertiti sia sopravvissuta ad Akhenaton. E' questa una delle ragioni per cui (secondo me) Tutankhaton fu incoronato, per la prima volta, ad Akhetaton e, solo successivamente si trasferì con la corte a Menfi, prima che il Consiglio di Reggenza, "patteggiasse" il ritorno a Tebe, dove, pare, ebbe luogo la definitiva incoronazione.
Per maggiori dettagli e conferme a riguardo, dovrei andare a riprendere testi letti molto tempo fa, in cui si evidenziava una doppia titolatura del Re, la prima delle quali incompleta.

Confermo anche il dettaglio del lobo col doppio foro, indicato come un vezzo delle donne Amarniane. Ma confermerei anche che gli uomini indossassero abitualmente orecchini, affidandomi ai reperti rinvenuti nella tomba di Tutankhamon, (dalla quale abbiamo ereditato esemplari di questi monili semplicemente stupendi e decisamente troppo grandi per essere indossati nell'età dell'infanzia) e alla statuaria raffigurante Akhenaton, dalla quale si può evincere che i lobi risultano chiaramente forati (ma privi di orecchini, forse perchè rappresentati da castoni che col tempo sono andati perduti).

Tuttavia ho grande stima per il dott. Reeves e questo mi impone di non prendere alla leggera le sue osservazioni. Quindi vado a sfogliarmi il suo testo (l'unico che posseggo tra quelli che ha pubblicato, "Akhenaten, Egypt false prophet") per cercare eventuali dettagli in merito a una possibile usurpazione della maschera da parte di Tut.

-Kiya-
00sabato 4 settembre 2010 17:14
Intanto vi lascio un'immagine della maschera, vista di profilo, dove è possibile cogliere bene i dettagli.

Personalmente fatico ad individuare la linea di saldatura posta sopra le sopracciglia, come il dott. Reeves ha sottolineato. Ma la stessa è appena percettibile a lato, sotto l'orecchio, proprio all'attaccatura col nemes. La stessa potrebbe contornare l'orecchio e, quindi spostarsi posteriormente allo stesso.

E' evidente la barba posticcia come elemento indipendente.

Rettifico, inoltre, una mia precedente errata indicazione: le "rughe" alla cima del collo sono due e non tre.
roberta.maat
00lunedì 6 settembre 2010 10:12
Avevo sempre pensato che la maschera fosse il risultato dell'assemblaggio di vari componenti quindi le varie tracce di "sutura", secondo me erano assolutamente normali.
Adesso però, pur ammettendo che non significa nulla nè l'eventuale somiglianza nè tanto meno il farne riferimento con una immagine ricostruita (quella del post di Meryt), guardate questa :



non è impressionante la similitudine con il presunto interno della maschera di Tut ?
-Kiya-
00lunedì 6 settembre 2010 13:31
Roby: mi devo essere persa qualche dettaglio.... perchè ti rifai all'interno della maschera, richiamando i tratti di questa Nefertiti "in età avanzata"?
roberta.maat
00lunedì 6 settembre 2010 16:36
Mi era parso di capire che se Reeves offre una ricostruzione di quella che poteva essere in origine la maschera di Tut, vista l'attenzione che il prof rivolge ai particolari, lo stesso abbia potuto esaminare dettagli ignoti a noi, per esempio il rovescio della maschera e lavorando su questi e con l'aiuto della fantasia, supporre che quello fosse il volto della precedente destinataria.
Probabilmente sfugge a me qualcosa giacchè non ho visito il sito di Reeves da cui è tratta quella immagine della maschera. Sorry.
-Kiya-
00lunedì 6 settembre 2010 17:15
No, direi che la maschera proposta con l'articolo sia un'elaborazione di fantasia che intende sottolineare la tesi del dott. Reeves e per la quale il grafico deve essersi proprio ispirato alla testa di Nefertiti che hai proposto tu ;)

Il dubbio espresso, infatti, presuppone che l'intero volto sia stato applicato in sostituzione dell'originale e non che ne sia stato applicato uno su quello preesistente.
Antonio Faricelli
00lunedì 6 settembre 2010 17:17
Merytaton62, 04/09/2010 13.25:

L'ipotesi più azzardata, che molti egittologi confuteranno, è che questo corredo funebre di Nefertiti si sia reso disponibile perchè, quando è stata sepolta, qualche tempo prima della morte di Tutankhamon, essa non era una "grande sposa reale", e neppure una coregente, ma un faraone[SM=x1764359]



Quindi Reeves suppone che per un Faraone una maschera di 10 Kg di oro massiccio (23,5 carati) non sia sufficiente?
Potevano modificarla per lei, e ne avrebbero avuto tutto il tempo. I 70 giorni dell'imbalsamazione sono più che sufficienti per "ridisegnare" il volto della maschera.
E poi Tutankhamon è morto da Faraone, perché avrebbe dovuto essere da meno a Nefertiti?
E nel sarcofago di Nefertiti cosa c'è allora? Una maschera di 100 kg di diamanti?

Ho anche io molta stima di Reeves, ma la vedo troppo forzata come giustificazione di quelle saldature.

-Kiya-, 04/09/2010 15.02:

L'unica vera anomalia che lascerebbe supporre che l'oggetto, in origine, non raffigurasse Tut (e che Reeves sembra, peraltro, non citare), sono le 3 rughe presenti sulla parte alta del collo. Un giovane uomo, nemmeno ventenne, non poteva avere il collo solcato da rughe così evidenti.


Le stesse rughe compaiono anche sui canopi trovati nella tomba di Tutankhamon. Forse ce le aveva davvero, è un caso alla Benjamin Button.
E sono presenti anche in alcune scene stile amarniano, sul collo di Akhenaton e Nefertiti. Sembrano abbastanza scontati come particolari anatomici, forse per questo Reeves non fa accenno.

E quella "palline" d'oro che dovrebbero essere gli orecchini non potrebbero essere dei porri? No, no. Questa è una cavolata!
-Kiya-
00lunedì 6 settembre 2010 18:04
Re:
Antonio Faricelli, 06/09/2010 17.17:


-Kiya-, 04/09/2010 15.02:

L'unica vera anomalia che lascerebbe supporre che l'oggetto, in origine, non raffigurasse Tut (e che Reeves sembra, peraltro, non citare), sono le 3 rughe presenti sulla parte alta del collo. Un giovane uomo, nemmeno ventenne, non poteva avere il collo solcato da rughe così evidenti.


Le stesse rughe compaiono anche sui canopi trovati nella tomba di Tutankhamon. Forse ce le aveva davvero, è un caso alla Benjamin Button.
E sono presenti anche in alcune scene stile amarniano, sul collo di Akhenaton e Nefertiti. Sembrano abbastanza scontati come particolari anatomici, forse per questo Reeves non fa accenno.




I canopi, infatti, rientrano tra quei reperti che si ritiene possano essere stati prodotti per qualcun'altro e successivamente adattati per Tutankhamon, perchè i linementi di colui/colei che vi è rappresentato/a non corrispondono a quelli della maschera.
Alcuni studiosi, sostenendo che il volto mostri chiare fattezze femminili, propongono Kiya come proprietaria originale. Altri, data la presenza dei fori per l'ureo, suppongono invece potessero appartenere a Smenkhkara. Ma siamo nel campo delle mere ipotesi....

Se accettiamo il presupposto che qualunque sovrano, appena indossata la corona, cominciava ad occuparsi della preparazione della sua tomba, dovremmo altrettanto dedurre che la stessa preoccupazione fosse rivolta a tutti quegli elementi ritenuti fondamentali nel corredo funebre. La maschera funeraria e i vasi canopi sicuramente rientravano tra questi.
La morte prematura del Re, quindi, avrà certamente avuto ripercussioni sulla quantità di oggetti da inserire nel corredo, ma penso in riferimento a quelli strettamente personali. Se dobbiamo cercare oggetti che non siano stati concepiti per lui, secondo me, è più probabile che vadano cercati tra quelli "affettivi".
roberta.maat
00lunedì 6 settembre 2010 18:18
Non avevo proprio capito e ritenevo che la ricostruzione fantasiosa della maschera fosse da attribuire all'equipe Reeves. Grazie del chiarimento.
-Kiya-
00lunedì 6 settembre 2010 18:22
di nulla, Roby ;)
-francis-
00lunedì 6 settembre 2010 19:13
Se è vero che Tutankhamen era malaticcio e pieno di difetti fisici fin da giovane, mi pare scontato che la sua tomba sia stata progettata subito... e la sua morte non così inaspettata...
-Kiya-
00lunedì 6 settembre 2010 19:14
che fosse "malaticcio" per i nostri standard è indubbio, almeno dai riscontri ottenuti di recente. Ma lo era altrettanto per gli standard dell'epoca?

... chi può dirlo con certezza?....
RAMSY
00giovedì 9 settembre 2010 13:51
Beh, vi dico la mia....

Tutankhamon è vissuto in un periodo di transizione tra le "leggi" amarniane e quelle tradizionali. Sappiamo che il giorno dell'incoronazione corrisponde all'inizio del progetto di una tomba per il sovrano su indicazioni, presumibilmente, dello stesso, nella valle dei re. Siamo certi che questa tradizione era attuata al momento dell'incoronazione di Tut? E' proprio vero che il periodo amarniano (con le sue regole di sepoltura, il suo dio, i suoi costumi) sia morto nell'istante della morte di Akenaton?
Non è concepibile che all'inizio la tomba di Tut fosse stata progettata in stile amarniano? che so....in un altro luogo, con un altro corredo con un altro tipo di sarcofago? Poi tutto è tornato come prima ma ormai era troppo tardi. Mi sembra risaputo che la tomba non fosse stata creata per un faraone, era troppo piccola, o forse doveva avere dimensioni maggiori. Sta di fatto che non fosse pronta ad accogliere il re bambino. Non mi sembra giusto parlare di tempi tecnici per realizzare una maschera funebre o un sarcofago. Può darsi che vengano sì preparati in anticipo, ma che restino senza volto perchè il faraone può morire giovane o anziano e solo allora viene fatto il calco col volto del sovrano. Oppure può anche darsi che ci fosse già la maschera di Tut ma rappresentava il re nello stile amarniano, cioè con le fattezze reali ma che il rientrante potere tebano non poteva tollerare, da quì la decisione di rifare il volto del re in stile idealizzato come si è sempre fatto.
Adesso torno dal mio pusher perchè quasta roba che mi ha dato mi fa dire un sacco di str....zate! [SM=g999108] [SM=g999108]
-Kiya-
00giovedì 9 settembre 2010 14:33
Sebbene sia un dato di fatto, o quasi, che Tutankhaton restò per uno o, forse, tre anni, ad Akhetaton prima di tornare a Tebe ("transitando" per Menfi) e divenire Tutankhamon, credo che l'abbandono della Città dell'Orizzonte fosse già una certezza quando il fanciullo salì al trono. Ragion per cui escluderei a priori che Tutankhamon possa aver tenuto in considerazione quell'area per cominciare la costruzione della sua tomba.
La scelta dovette necessariamente (a mio parere) cadere sulla Valle dei Re, in nome di una "tradizione" che fu probabilmente costretto a rispettare: restituire a Tebe l'antico potere significava anche garantirvi nuovamente l'ubicazione delle dimore eterne dei Re delle Due Terre, com'era previsto prima della parentesi Amarniana.

Certamente il ritorno al passato non fu brusco e ce lo dimostrano numerosi dettagli. A dire il vero, nemmeno ci fu un ritorno al passato in toto. La Rivoluzione di Akhenaton, volenti o no bisogna ammetterlo, lasciò un'eredità indelebile, nonostante i numerosi tentativi di cancellazione operati sui protagonisti.

Che la KV62 poi non fosse la tomba designata per Tutankhamon è un fatto che potremmo definire appurato: l'ipotesi più accreditata è che fosse il sepolcro destinato ad Ay e che si rese necessario operare uno scambio, a causa della prematura morte del re. La tomba che avrebbe dovuto accogliere la salma di Tut era, dunque, la WV23, poi occupata da Ay.
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