INTERVISTA A DOMINUS

1- LA POLITICA INTERESSA SEMPRE MENO LE MASSE, E' SEMPRE PIU' VISTA CON SOSPETTO, COME MAI? E SOPRATTUTTO, TU, PUR MOLTO GIOVANI, SEI MOLTO ATTIVO POLITICAMENTE, COSA TI HA COINVOLTO E COME SEI ARRIVATO ALLA POLITICA

Personalmente credo che la politica non interessi alle masse perché è ingiustamente considerata un affare per pochi e per persone che lo fanno solo per il proprio benessere. Questo concetto, già latente, si è radicato nella popolazione con gli scandali, tangentopoli su tutti, che portarono alla fine della seconda repubblica. I giovani d’oggi sono cresciuti, quindi, con quest’idea in testa, non avendo conosciuto, praticamente, null’altro che la seconda repubblica. Il problema della mancata partecipazione dei giovani in politica è stata anche la caduta dei grandi ideali, successivi alla caduta del muro di Berlino che animavano le coscienze politiche dei giovani, purtroppo infatti solo questi grandi sogni riescono ad animare le masse che sono state, e probabilmente sempre saranno, poco pragmatiche.
Oggi come oggi la coscienza politica dei giovani si sta senz’altro risvegliando a causa della crisi economica e sociale in cui il paese è precipitato che si ripercuote molto sui giovani appunto e di un antiamericanismo diffuso, oltre che da un opposizione alla globalizzazione, causato dalle scelte dell’amministrazione Bush. La scarsa informazione dei giovani sui temi della vera politica e quella mancanza di pragmatismo a cui accennavo sopra, però, fanno di queste masse in movimento un soggetto altamente plagiabile da parte di persone più abili e meglio informate, ciò non mi induce a vedere di buon occhio questi movimenti che si stanno connotando, sempre più come estremistici.
Io personalmente mi sono avvicinato alla politica per piacere personale e perché considero la gestione del potere, conferito dai cittadini, un incarico di responsabilità molto utile. Non credo alla favola secondo cui i politici sarebbero tutti ladri, certo amano la loro posizione e la sfruttano anche per il proprio benessere, ma chi non lo farebbe? Però questa gente deve sapere guidare un paese e svolge un ruolo molto impegnativo. Credo che molti politici siano davvero “puliti” da questo punto di vista e non facciano il loro lavoro per benessere personale. Per questo mi interesso di politica da ormai diversi anni e mi accorgo sempre più di quanto sia interessante. Poi amo la dialettica, la discussione politica, la retorica e tutte quelle arti politiche che si vanno perdendo per lasciare spazio a una comunicazione di massa di tipo americano. Diciamo che la politica che amo è quella Europea, quella che ha dominato l’Italia della prima repubblica.

-2 HO NOTATO CHE SPESSO "DIFENDI" GLI AMERICANI A SPADA TRATTA PEGGIO DI BUSH..E' UNA SCELTA POLITICA DA CENTRISTA O SOLO UNA CONVINZIONE PERSONALE?
La mia difesa degli Americani è dettata da una convinzione di fondo: loro sono comunque una democrazia che, pur con tutti i suoi limiti, garantisce libertà ai propri cittadini. Nonostante questo sono il primo a criticarli e ad essere antiamericano per la maggior parte delle loro scelte politiche. Solo tendo a battermi a spada tratta contro i pregiudizi che si vanno formando in una certa sinistra contro la politica Americana, a prescindere di quello che faccia. Credo che molti occhi vengano offuscati da scelte ideologiche, senza valutare obbiettivamente la situazione.
Però tendo a ribadire il mio antiamericanismo. Io infatti sono specialmente contro il nostro vassallaggio nei confronti dell’America, davanti alla quale siamo sempre supini. Siamo colonizzati economicamente e, fatto molto più grave, culturalmente. La superiore, perché di questo si tratta, cultura europea viene sempre più messa da parte a favore dei modelli di oltreoceano. Quello che più mi lascia allibito è il fatto che coloro che più a parole si definiscono antiamericani siano i primi a seguire i loro modelli, sono persone plagiabili che non hanno vere e proprie idee, soprattutto questo succede nei giovani.
Non credo comunque che la mia sia una scelta politica centrista ma solo una posizione presa tirando conclusioni personali.

3 COME VEDI L'UNIONE? SECONDO TE E' GIUSTO TENERE UNITA LA SINISTRA ITALIANA AD OGNI COSTO PUR DI ARRIVARE AL GOVERNO O PREFERIRESTI NON SCENDERE A COMPROMESSI CON I BERTINOTTIANI?
L’Unione è frutto di molti compromessi, ma dovrebbe funzionare se il programma verrà preparato come previsto. Il problema è che questo programma condiviso e sottoscritto prima delle elezioni è un’ arma a doppio taglio: infatti se da un lato consente stabilità al nuovo governo di centrosinistra dall’altro lega a doppio filo la lista uniti nell’Ulivo ai Bertinottiani senza possibilità di muoversi dopo la vittoria. Personalmente, infatti, credo che se la lista unitaria dovesse superare, come spero, il 50% potrebbe fare governo a sé senza l’estrema sinistra. Questo consentirebbe di inserire un importante fattore di stabilità al nuovo governo. Infatti è già difficile per l’area socialdemocratica, secondo me la vera anima della sinistra, venire a patti con gli ex democristiani della margherita, quindi sarebbe il caso di non far intervenire un altre variabile, tra l’altro molto vincolante, come PRC e lo stesso PdCI nel governo.
Non bisogna tenere unita ad ogni costo la sinistra se questo porta ad instabilità e a compromessi che ledono alla capacità decisionale di un esecutivo, insomma meglio pochi ma buoni!

4- OCCHETTO, D'ALEMA, FASSINO, PRODI E RUTELLI...QUALI DI QUESTI LEADER E' PIU' VICINO AL TUO IDEALE POLITICO, QUALE NON VORRESTI MAI VEDERE A CAPO DELL'UNIONE, QUALE HA GIOVATO MAGGIORMENTE E INVECE QUALE HA NUOCIUTO DI PIU' ALLA SINISTRA ITALIANA.

Il leader, di questi elencati, nel quale mi riconosco di più è senz’altro il segretario Fassino. Infatti ha saputo imprimere la giusta svolta socialdemocratica ad un partito alla ricerca di un ideale portante, come i DS, ed è stato premiato dagli elettori che hanno portato il suddetto partito ad essere, ad oggi, il primo del paese. Questo risultato indica che la svolta socialdemocratica e liberaldemocratica del partito piaccia, a dispetto degli estremismi che alzano la voce. Insomma la moderazione ancora ottiene consensi, questo è senz’altro positivo. Spero che Fassino continui su questa strada portando alla creazione di un vero polo liberaldemocratico in Italia. Anche D’Alema è un politico che apprezzo molto, credo infatti che sia davvero il più abile politico del paese. Il suo problema è stato essersi “bruciato” quando gli si affidò l’esecutivo ma secondo me il suo operato fu ottimo e credo che sarebbe potuto essere un’ ottima guida per la sinistra Italiana, senz’altro superiore a Prodi. Quanto a quest’ultimo lo appoggio e lo apprezzo poiché lo considero l’unico in grado di portare l’unità alla sinistra, inoltre si tratta di un ottimo tecnico e di una persona di carattere. Purtroppo non posso dimenticare quali siano le sue origini, cioè Prodi rimane sempre e comunque un ex democristiano. Preferirei senz’altro alla guida uno dei due politici di cui ho parlato precedentemente, purtroppo questo non sarà mai possibile per gli intrinseci limiti della repubblica Italiana.
Quanto ad Occhetto………………………….no comment! Il suo operato lo considero censurabile da praticamente tutti i punti di vista. Ha saputo affossare il PCI quando questo stava arrivando al suo massimo storico, ha effettuato la svolta, questo è vero, ma la sua svolta è stata solo a livello nominale, non nei contenuti. Inoltre tutta quella serie di semibrogli per rimanere alla guida del partito mi risultano davvero patetici. Rutelli poi…………………non vorrei mettere troppi improperi nel commento! Credo che sia un venduto e un incapace e che metterlo alla guida della coalizione nel 2001 sia stato uno dei più grandi errori della sinistra. Per quanto mi riguarda potrebbe anche passare a destra, così crea un po’ di casini a loro (modello kamikaze…). Purtroppo servono anche i suoi voti nella coalizione perciò si sopporta……