INTERRELIGIOSITA

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maxis35
00martedì 23 agosto 2011 19:25
IL DIALOGO INTERRELIGIOSO

Il Concilio Vaticano II ha anche aperto la via al dialogo interreligioso : “La Chiesa Cattolica nulla rigetta di quanto è vero e santo in queste religioni. Essa considera con sincero rispetto quei modi di agire e di vivere, quei precetti e quelle dottrine che, quantunque in molti punti differiscono da quanto essa crede e propone, tuttavia non raramente riflettono un raggio di quella Verità che illumina gli uomini” .
Il dialogo interreligioso si fonda teologicamente sia sulla comune origine di tutti gli esseri umani creati a immagine di Dio, sia sul comune destino che è pienezza di vita in Dio, sia sull’unico piano divino di salvezza mediante Gesù Cristo, sia sulla presenza attiva dello Spirito divino tra i seguaci di altre tradizioni religiose. La presenza dello Spirito Santo non si dà allo stesso modo nella tradizione biblica e nelle altre religioni, poiché Gesù Cristo è la pienezza della rivelazione. Tuttavia esperienze e intuizioni, espressioni e comprensioni diverse, provenienti a volte dallo stesso “avvenimento trascendentale”, danno grande valore al dialogo interreligioso. Proprio attraverso questo si può svolgere il processo personale di interpretazione e di comprensione dell’azione salvifica di Dio. I Padri della Chiesa sin dai primi tempi avevano adottato lo stesso atteggiamento, infatti Giustino (II sec.) parla di “semina Verbi”, cioè asserisce che la Rivelazione di Dio è presente, anche se in maniera frammentaria e incompleta già nella tradizione filosofica e religiosa greca e che chiunque fa la volontà di Dio, secondo l’insegnamento di Gesù Cristo, può beneficiare della salvezza anche nel caso non sia cristiano. Leggiamo dalla sua prima apologia :

“Ci è stato insegnato che Cristo è il primogenito di Dio e abbiamo dimostrato che è il Verbo del quale ha beneficato l’intero genere umano. Coloro che hanno vissuto seguendo il Verbo sono cristiani, anche nel caso in cui siano stati considerati atei : così per i greci Socrate ed Eraclito, e per tutti quelli che a loro somigliarono, e per i barbari Abramo, Anania, Azaria, Misaele, Elia...”

E’ con questo spirito che la Chiesa desidera operare per la pace e la conversione di tutto il mondo a Dio, disponibile di buon grado a lavorare con le altre realtà religiose, nel rispetto reciproco delle proprie fedi per costruire un mondo migliore, rimanendo comunque salda nella convinzione della propria fede e nel rispetto della Verità.
Essa riconoscendo che vi sono diversi valori autentici presenti anche nelle altre religioni promuove con esse un dialogo costruttivo :
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