Lo IOR
L'Istituto per le Opere Religiose (IOR) ha lo scopo "di provvedere alla custodia e all´amministrazione dei beni mobili e immobili trasferiti o affidati allo IOR medesimo da persone fisiche o giuridiche e destinati a opere di religione e carità" (Art.2 dello Statuto). Viene considerato la banca centrale della Chiesa Cattolica Romana ed è situato nella Città del Vaticano. La banca è gestita da professionisti bancari CEO e guidata da un presidente, non necessariamente un religioso, che riferisce direttamente ad un collegio di 5 cardinali, nominati dal Papa e in carica per un quinquennio con lo scopo di vigilare sulla fedeltà dell'istituto agli obblighi statutari, e al Papa (o al cardinale Camerlengo durante un periodo di sede vacante). L'attuale presidente è Angelo Caloia che è stato membro dell'Opus Dei. Il vice-presidente è Virgil Dechant, un americano dell'Ordine dei Cavalieri di Colombo. Altre importanti personalità dell'istituzione sono: Theodor Pietzcker, uomo della Deutsche Bank; José Angel Sánchez Aslain, che proviene dallo spagnolo Banco Bilbao-y-Vizcaya; Robert Studer dell'UBS, Unione Banche Svizzere. (da wikipedia.it)
L'antenato dello IOR è la Commissione Ad Pias Causas, istituita nel 1887 da Leone XIII per convertire le offerte dei fedeli in un fondo. La svolta arriva con Mussolini quando l'istituto prende il nome di Commissione amministratrice delle opere di religione. Nel 1929 con i patti Lateranensi l'Italia riconosce allo stato del Vaticano l'esenzione dalle tasse e dai dazi sulle merci importate oltre a predisporre un risarcimento danni per la fine del potere temporale del Vaticano pari a circa un miliardo e mezzo di lire (di allora suppongo). Per gestire il patrimonio Pio XI di affida al banchiere Bernardino Nogara a cui affida l'amministrazione speciale per le opere di religione. Nogara trasforma l'amministrazione in un impero finanziario, edilizio e industriale. Nel '42 Pio XII cambia il nome dell'amministrazione speciale in Istituto per le Opere di Religione che diventa un ente bancario dotato di autonoma personalità giuridica. Il ministro delle finanze italiano di allora esonera il Vaticano dal pagare le imposte sui dividendi azionari. Alla morte di Nogara nel '58 il cardinale Spellmann disse «Dopo Gesù Cristo la cosa più grande che è capitata alla Chiesa cattolica è Bernardino Nogara».
Lo IOR non è tenuto a nessun tipo di informativa nè a pubblicare un bilancio o un consuntivo sulle proprie attività. Il patrimonio che lo IOR gestisce è stimato in 5 miliardi di euro. I clienti dello IOR possono essere solo esponenti del mondo ecclesiastico, laici con cittadinanza vaticana (e i dipendenti del Vaticano) e pochi altri selezionati con criteri non precisati. Gli interessi annui di chi deposita allo IOR sono molto elevati. Il cliente può ricevere o trasferire soldi in qualsiasi momento da e per qualsiasi banca estera senza alcun controllo dayo che lo IOR non aderisce alle normative internazionali. Nel corso dell'affaire Ambrosiano a capo dello IOR c'era monsignor Marcinkus, nato nei sobborghi di Chicago. La banca di Calvi era sull'orlo del collasso a causa della sparizione di ingenti quantità di denaro passati attraverso lo IOR e collegati al riciclaggio di denaro. Calvi si recò a Londra per ottenere un pacchetto finanziario proveniente da un rappresentante dell'Opus Dei, organizzazione estremamente potente e ricca. Si dice che il calcolo di certi ambienti vaticani fu che se l'Ambrosiano fosse stato lasciato affondare lo IOR avrebbe avuto molti problemi, ma se la cosa fosse stata gestita in maniera abile la banca vaticana sarebbe finita nelle mani dell'Opus Dei. L'Opus Dei si rifiutò di salvare finanziariamente Calvi.
Da vivo Calvi avrebbe avuto potere ricattatorio nei confronti di politici, di massoni e dello IOR.