I frati neri

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stealthisnick
00venerdì 6 aprile 2007 16:07
Il 17 giugno 1982 venne trovato impiccato sotto il Blackfriars Bridge di Londra Roberto Calvi, direttore generale e poi presidente del Banco Ambrosiano.

Calvi è uno dei protagonisti di una delle vicende più torbide della storia italiana recente, il crack del Banco Ambrosiano.
Sullo sfondo di questa vicenda di speculazioni finanziarie si stagliano le ombre del Vaticano, della mafia nonchè della nomenklatura politica di allora.

Stamattina in libreria ho comprato un libro sull'argomento e quindi mi è venuta l'idea di aprire questa discussione su un fatto che, vista l'età, probabilmente non molti conoscono.

L'invito a tutti coloro che ne avranno voglia è di informarsi sulla faccenda e di contribuire di conseguenza alla discussione.
El Gab
00venerdì 6 aprile 2007 16:13
Nella mia infinita ignoranza in materia, mi ricordo che anni fa uscì un film sulla vicenda.
Se non ricordo male si intitolava "I Banchieri di Dio", o una cosa simile.

Sull'argomento non so nulla, era giusto per segnalare il film.
Zahk
00venerdì 6 aprile 2007 18:58
Pr ora non mi esprimo, ma chi volesse iniziare ad informarsi, può iniziare da qua: it.wikipedia.org/wiki/Roberto_Calvi
krusty.il.clown
00sabato 7 aprile 2007 01:39
un mese fa circa ho visto un documentario sulla massoneria
e si è parlato di questo fatto...hanno ricostruito la sua storia, gli "impicci" con la massoneria e le testimonianze del figlio..
però non ricordo molto..dovrei leggere qualcosa..
stealthisnick
00lunedì 9 aprile 2007 16:49
Settembre 2003 - Le autorità inglesi hanno riaperto le indagini sulla morte di Roberto Calvi, presidente del Banco Ambrosiano. I due precedenti processi svoltisi in Inghilterra si erano chiusi con l'avallo dell'ipotesi di suicidio il primo e con un verdetto aperto il secondo. L'ipotesi di reato è omicidio.

Ottobre 2003 - I pm hanno chiesto il rinvio a giudizio per Giuseppe Calò, Flavio Carboni, Manuela Kleinszig e Ernesto Diotallevi ritenuti responsabili della morte di Calvi.

Maggio 2005 - L'indagine londinese giunge alla conclusione che il banchiere fu strangolato da due o più persone con una corda e impiccato ad una impalcatura collocata sotto il ponte dei frati neri.
In Italia è stata rivista la posizione di Silvano Vittor, il quale avrebbe avuto un concorso nell'omicidio, e di Licio Gelli che sarebbe stato mandante dell'omicidio.

Ottobre 2005 - Prima udienza del processo. Ernesto Diotallevi è difeso dall'avvocato Carlo Taormina
stealthisnick
00lunedì 9 aprile 2007 18:50
Giuseppe "Pippo" Calò, detto il cassiere della Mafia. Negli anni '70 a Roma ricicla denaro sporco per la mafia e intrattiene legami con la Banda della Magliana. Coinvolto nell'attentato al rapido 904 Napoli-Milano costato la vita a 16 persone. Arrestato nel 1985

Flavio Carboni, imprenditore sardo. Legato alla loggia massonica P2. Arrestato nel 1999 per riciclaggio.

Manuela Kleinszig, compagna di Carboni.

Ernesto Diotallevi, esponente di spicco della Banda della Magliana.

stealthisnick
00martedì 10 aprile 2007 12:43
Michele Sindona, banchiere italiano nato in Sicilia e morto nel 1986 in carcere avvelenato da un caffè al cianuro.
Cosa Nostra aveva la necessità di investire ingenti quantità di denaro provenienti soprattutto dal traffico di stupefacenti. Sindona, promessa della finanza siciliana, era l'uomo giusto per tali operazioni. A fine anni '50 trasferitosi a Milano, attraverso un monsignore parente della moglie, viene in contatto con l'arcivescovo Giovanni Battista Montini (futuro Paolo VI). Nel '60 il Vaticano acquista la Banca Privata Finanziaria e ne gira il 40% a Sindona. Nel '64 si avvicina alla massoneria e sviluppa numerose conoscenze negli USA tra cui presidenti di banche, avvocati (per esempio Richard Nixon futuro presidente) e mafiosi italo-americani. In base alle ricostruzioni del giudice Ferdinando Imposimato il meccanismo del riciclaggio si sviluppava in tre fasi. Nella prima il denaro sporco veniva versato nelle banche di Sindona, in seguito passava per lo IOR (la banca Vaticana) che tratteneva degli interessi e infine questi soldi con l'aggiunta di investimenti del Vaticano stesso finivano nelle banche estere si Sindona. Il fratello del giudice Imposimato è stato assassinato nell'ottobre '83; i presunti mandanti sono Calò e Diotallevi. Nel '71 Sindona attraverso una banca tedesca a lui collegata tenta la scalata alla Bastogi, società finanziaria che deteneva partecipazioni nelle maggiori industrie italiane; la Banca d'Italia si oppone a tale scalata che fallisce. Nel '72 Sindona tramite una holding lussemburghese acquista la maggioranza della Franklin National Bank di New York, già in crisi, e la utilizza per speculazioni che ben presto affondano la banca stessa. Nel '73 alle prese con un pressante bisogno di liquidità la Finambro, società a lui collegata, effettua rapidi aumenti di capitale (da 500 milioni a 160 miliardi di lire). Da dove provengono questi soldi? L'operazione fallisce e le banche di Sindona crollano una dopo l'altra. La liquidazione della Banca Privata Finanziaria è affidata all'avvocato Ambrosoli. Giorgio Ambrosoli viene ucciso da un sicario nel luglio '79. I rapporti con Calvi sono frequenti, ma anche tempestosi soprattutto al termine della vicenda. In una lettera di Luigi Cavallo, personaggio ambiguo vicino a Sindona, diretta a Calvi si parla di una favola ugandese che parla di due scorpioni in una bottiglia impegnati in una lotta ad oltranza che ha un esito letale per entrambi gli scorpioni.
stealthisnick
00giovedì 12 aprile 2007 12:03
Lo IOR
L'Istituto per le Opere Religiose (IOR) ha lo scopo "di provvedere alla custodia e all´amministrazione dei beni mobili e immobili trasferiti o affidati allo IOR medesimo da persone fisiche o giuridiche e destinati a opere di religione e carità" (Art.2 dello Statuto). Viene considerato la banca centrale della Chiesa Cattolica Romana ed è situato nella Città del Vaticano. La banca è gestita da professionisti bancari CEO e guidata da un presidente, non necessariamente un religioso, che riferisce direttamente ad un collegio di 5 cardinali, nominati dal Papa e in carica per un quinquennio con lo scopo di vigilare sulla fedeltà dell'istituto agli obblighi statutari, e al Papa (o al cardinale Camerlengo durante un periodo di sede vacante). L'attuale presidente è Angelo Caloia che è stato membro dell'Opus Dei. Il vice-presidente è Virgil Dechant, un americano dell'Ordine dei Cavalieri di Colombo. Altre importanti personalità dell'istituzione sono: Theodor Pietzcker, uomo della Deutsche Bank; José Angel Sánchez Aslain, che proviene dallo spagnolo Banco Bilbao-y-Vizcaya; Robert Studer dell'UBS, Unione Banche Svizzere. (da wikipedia.it)


L'antenato dello IOR è la Commissione Ad Pias Causas, istituita nel 1887 da Leone XIII per convertire le offerte dei fedeli in un fondo. La svolta arriva con Mussolini quando l'istituto prende il nome di Commissione amministratrice delle opere di religione. Nel 1929 con i patti Lateranensi l'Italia riconosce allo stato del Vaticano l'esenzione dalle tasse e dai dazi sulle merci importate oltre a predisporre un risarcimento danni per la fine del potere temporale del Vaticano pari a circa un miliardo e mezzo di lire (di allora suppongo). Per gestire il patrimonio Pio XI di affida al banchiere Bernardino Nogara a cui affida l'amministrazione speciale per le opere di religione. Nogara trasforma l'amministrazione in un impero finanziario, edilizio e industriale. Nel '42 Pio XII cambia il nome dell'amministrazione speciale in Istituto per le Opere di Religione che diventa un ente bancario dotato di autonoma personalità giuridica. Il ministro delle finanze italiano di allora esonera il Vaticano dal pagare le imposte sui dividendi azionari. Alla morte di Nogara nel '58 il cardinale Spellmann disse «Dopo Gesù Cristo la cosa più grande che è capitata alla Chiesa cattolica è Bernardino Nogara».
Lo IOR non è tenuto a nessun tipo di informativa nè a pubblicare un bilancio o un consuntivo sulle proprie attività. Il patrimonio che lo IOR gestisce è stimato in 5 miliardi di euro. I clienti dello IOR possono essere solo esponenti del mondo ecclesiastico, laici con cittadinanza vaticana (e i dipendenti del Vaticano) e pochi altri selezionati con criteri non precisati. Gli interessi annui di chi deposita allo IOR sono molto elevati. Il cliente può ricevere o trasferire soldi in qualsiasi momento da e per qualsiasi banca estera senza alcun controllo dayo che lo IOR non aderisce alle normative internazionali. Nel corso dell'affaire Ambrosiano a capo dello IOR c'era monsignor Marcinkus, nato nei sobborghi di Chicago. La banca di Calvi era sull'orlo del collasso a causa della sparizione di ingenti quantità di denaro passati attraverso lo IOR e collegati al riciclaggio di denaro. Calvi si recò a Londra per ottenere un pacchetto finanziario proveniente da un rappresentante dell'Opus Dei, organizzazione estremamente potente e ricca. Si dice che il calcolo di certi ambienti vaticani fu che se l'Ambrosiano fosse stato lasciato affondare lo IOR avrebbe avuto molti problemi, ma se la cosa fosse stata gestita in maniera abile la banca vaticana sarebbe finita nelle mani dell'Opus Dei. L'Opus Dei si rifiutò di salvare finanziariamente Calvi.
Da vivo Calvi avrebbe avuto potere ricattatorio nei confronti di politici, di massoni e dello IOR.
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