I TESTIMONI DI GEOVA

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maxis35
00lunedì 6 giugno 2011 13:58
Origine del nome Geova

Tratto DA : Andrea Menegotto - Massimo Castelli, «I TESTIMONI DI GEOVA, Origine del nome Geova», in Andrea Menegotto - Massimo Castelli - Tarcisio Mezzetti, Il problema delle sètte e delle nuove religioni (Introduzione di M. Introvigne), ed. per l’Associazione «Una voce grida...!» e per il Comitato Regionale di Servizio del Rinnovamento nello Spirito Santo della Lombardia da Cesare Mignani, Castellanza (Varese) 1996. 

In Esodo 3,14 si legge che quando Mosè chiese a Dio come rispondere agli Ebrei, schiavi in Egitto, se avessero preteso di sapere il nome del “Dio dei nostri Padri”, Dio ha risposto : “Dirai : “Mi manda ‘IO SONO’ ”. Questa espressione in ebraico si rappresenta con 4 lettere. Gli Ebrei non usavano scrivere le vocali ma solo le consonanti. Col tempo, per rispetto al comandamento : “Non nominerai il nome di Dio invano”, quando nella lettura incontravano il sacro tetragramma indicante il nome divino non lo pronunciavano, ma lo sostituivano con la parola che aveva il significato di “Signore” (Edonah). Per cui nel tempo si  sono dimenticate le vocali che erano legate a quelle consonanti rendendone possibile la pronuncia (le consonanti, infatti, si chiamano così perché consuonano con le vocali). I Masoreti (i primi studiosi, che hanno introdotto le note per la spiegazione dei Testi Sacri) hanno inventato le vocali per facilitare la lettura e le hanno poste sotto le  consonanti di ogni parola della Bibbia. Ma non conoscendo neppure loro le vocali legate originariamente al sacro tetragramma (le quattro lettere del nome di Dio : YHWH), per risolvere la questione decisero di porre sotto le consonanti le vocali della parola EDONAH (=Signore), che era solitamente letta in luogo del sacro tetragramma. Di questo fatto è al corrente lo stesso Corpo Direttivo dei T.d.G. (cfr. l’opuscolo geovista  Il Nome Divino che durerà per sempre , pag. 8).   Scelsero così le vocali di EDONAH, che per oltre 1000 anni gli Ebrei avevano pronunciato in luogo di YHWH quando cioè incontravano il sacro tetragramma.Difatti l’antichissima traduzione dei “Settanta”, volta in greco dall’ebraico , traduce sempre “Kyrios”( cioè “Signore”) il sacro tetragramma.   Le vocali di EDONAH sono :  E, O, A, esse furono poste perciò sotto le consonanti di YHWH.  I T.d.G, volendo riscrivere la loro “bibbia”, hanno letto queste vocali indicate sotto le consonanti insieme alle consonanti stesse e perciò hanno trascritto, senza alcuna conoscenza dell’ebraico, impropriamente la parola  YeHoWaH,  semplicemente leggendo assieme consonanti e vocali che non sono per nulla pertinenti fra di loro. Ne è risultato un ibrido che nella nostra lingua suona come : “Geova” cioè Yehowah.Pertanto "Geova" è un nuovo termine, inventato dai T.d.G., che non trova alcun riscontro nella sacra Bibbia. Del resto a pagina 7 del fascicolo Il Nome di Dio che durerà per sempre (nel quale sono riportate foto di chiese cattoliche in cui c’è il sacro tetragramma, oppure la parola Jehowah o addirittura Jeova) hanno scritto : “... a dire la verità nessuno sa con certezza come si pronunciasse in origine il nome di Dio”.Comunque anche il Corpo Direttivo dei T.d.G. sembra essersi reso conto che la parola     “Geova” sia un’aberrazione letterale, per cui ora sta tentando di introdurre in luogo di “Geova” il nome che è più vicino, anche se non con sicurezza, al nome reale di Dio e cioè Jahwéh. Però non lo potrà fare in tempi brevi perché il Corpo Direttivo sa anche che l’eventuale cambiamento di nome potrebbe accelerare la fine della Società.Come in ogni ditta affermata il nome originario viene conservato anche al cambio di proprietà per sfruttarne la notorietà e non perdere i vecchi clienti abituati alla vecchia denominazione, così è per il logo : “Testimoni di Geova” anche se il nome è nato da una traduzione piuttosto aggrovigliata. Si noti che  il Corpo Direttivo dà notevole importanza al nome Geova come mezzo di pressione per il proselitismo. Infatti insegna che non vi sarà salvezza per chi non potrà entrare in contatto con Dio e che l’unico mezzo per farlo è proprio quello di pronunciarne il vero nome, cioè di chiamarlo “Geova”. Per sostenere tale argomentazione fa citazioni a sproposito come ad esempio quando dice in Potete vivere per sempre su una terra paradisiaca, pag. 44 :  “Ciò che è sbagliato è non usare questo nome. Perché coloro che non lo usano non possono essere identificati con quelli che Dio sceglie come ‘popolo per il suo nome (Atti 15,14)’ “. Leggiamo integralmente nel verso citato dai T.d.G. : “Fratelli, ascoltatemi. Simone ha riferito come fin da principio Dio  ha voluto scegliere tra i pagani un popolo per consacrarlo al suo  nome.” Con tutta la fantasia possibile non si riesce a capire quale nesso ci sia tra le argomentazioni T.d.G. e quanto asserisce Giacomo.

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