Dini non entra nel PD

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-Giona-
00martedì 18 settembre 2007 16:58
www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/09_Settembre/18/dini_partito_democrati...

«La lotta Ds-Popolari ha schiacciato le altri componenti»
Dini: «Non entro nel Partito democratico»
«Restiamo nel centrosinistra, auguriamo successo al Pd. Saremo a fianco del governo quando sarà in linea con le nostre richieste»

ROMA - «La componente liberaldemocratica della Margherita non entrerà nel Partito democratico». Lo ha annunciato Lamberto Dini. L'ex primo ministro ha ufficializzato la nascita dei Liberaldemocratici, che resteranno nel centrosinistra continuando ad appoggiare il governo, al cui operato guarderanno però con attenzione. Oltre a Dini, nei Liberaldemocratici entrano i senatori Willer Bordon, Roberto Manzione, Natale D'Amico, Salvatore Scalera, Domenico Fisichella, la sottosegretaria alla Giustizia Daniela Melchiorri e Italo Tanoni. «La lotta tra Ds e Popolari ha schiacciato le altre identità politiche all'interno del nascente Partito democratico», ha detto l'ex governatore della Banca d'Italia. «Non cerchiamo posti e i presenti non saranno iscritti alle cosidette primarie anomale del 14 ottobre. Le chiamo anomale perché non si voterà per il candidato premier ma per liste predisposte dai partiti».

VELTRONI - «Walter Veltroni è la persona più adatta a guidare il Partito democratico», ha aggiunto Dini. «Vogliamo essere sostenitori del Pd e saremo al suo fianco. Auguriamo al Pd di avere successo. Saremo a fianco al governo ogni qualvolta sarà in linea con le nostre richieste che mirano a superare il declino dell'Italia».
«DINI SBAGLIA» - «Dini sbaglia: il Pd è occasione per i liberaldemocratici», ha replicato il senatore Ds Stefano Passigli. «Quanti come noi si sono riproposti di dare vita nel Partito democratico a un'area politico culturale di ispirazione laica, confermano di considerare il Pd come la sola via per rendere maggioritari questi valori. Prendere le distanze dal Pd significa indebolirli e perdere un'opportunità di dar loro sostanza». «Ogni rinuncia rappresenta un'occasione mancata, soprattutto per quelli che scelgono di non partecipare», ha detto Antonello Soro, coordinatore della Margherita.
18 settembre 2007
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Ma Dini non era stato nominato nel comitato dei saggi per la costituente del PD? A questo punto l'annuncio potrebbe essere il prologo ad un abbandono anche della coalizione.
=Mimmoxl=
00martedì 18 settembre 2007 19:55
Insomma volevano diminuire il numero di partiti e se ne sono creati almeno un paio... E il partito democratico non è nemmno nato...

Che schifo stò PD...
DarkWalker
00martedì 18 settembre 2007 20:48
per la diminuzione delle forze partitiche ormai conto sull'assorimento progressivo, nel lungo periodo.
Ma cred che solo una legge elettorale, maggioritaria o con alte soglie di sbarramento, fatta e applicata onestamente, poss guarire la situazione
Red Night Seer
00mercoledì 3 ottobre 2007 13:05
Re:
DarkWalker, 18/09/2007 20.48:

per la diminuzione delle forze partitiche ormai conto sull'assorimento progressivo, nel lungo periodo.
Ma cred che solo una legge elettorale, maggioritaria o con alte soglie di sbarramento, fatta e applicata onestamente, poss guarire la situazione




Tu credi? Basterebbe, invece, a mio avviso, una cosa molto più semplice: mandare a casa questo governo.

Se si fa un confronto si noterà che, col governo di centro-destra precedente, queste ramificazioni partitiche erano assolutamente nulle. Questo fatto, poi, ha inciso sull'attuale questione denominata "costi della politica", quando si dice che quello italiano è un governo con troppi ministri, sottosegretari, viceministri, capiufficio generali ecc...

I problemi sono a monte, ossia provengono dal governo attualmente in carica. Tolto questo, andrebbe al potere il centro-destra che con FI, AN, Lega, UDC (4 partiti contro i 2500 dell'Unione) ridurrebbero a zero le dispersioni politiche di questo paese.

Lux-86
00mercoledì 3 ottobre 2007 13:35
mah, anche la destra ha visto fughe e nuovi micropartiti nascere. ne ha avuti di meno perchè non è al governo, la colpa è, ancora una volta, della legge elettorale.
Red Night Seer
00mercoledì 3 ottobre 2007 13:44
Re:
Lux-86, 03/10/2007 13.35:

mah, anche la destra ha visto fughe e nuovi micropartiti nascere. ne ha avuti di meno perchè non è al governo, la colpa è, ancora una volta, della legge elettorale.




la legge elettorale sta bene così com'è, non vedo perchè dovrebbe essere cambiata.
Lux-86
00mercoledì 3 ottobre 2007 15:57
forse perchè è una legge proporzionale che favorisce il proliferare di piccoli partiti [SM=x751526]
Arvedui
00mercoledì 3 ottobre 2007 23:38
Ecchè cavolo un'altro partito [SM=x751554] qui senza un maggioritario il parlamento diventa un formicaio di partitini minuscoli [SM=x751572]
DarkWalker
00giovedì 4 ottobre 2007 09:17
Re:
Arvedui, 03/10/2007 23.38:

Ecchè cavolo un'altro partito [SM=x751554] qui senza un maggioritario il parlamento diventa un formicaio di partitini minuscoli [SM=x751572]




diventa??


Con la prossima legge elettorale vorrei una la possibilità non solo di dare un voto a un partito, ma anche di toglierne ^^
Lux-86
00giovedì 4 ottobre 2007 09:53
asd, ci vorrebbe il voto negativo^^
-Giona-
00venerdì 5 ottobre 2007 11:31
Re: Re:
Arvedui, 03/10/2007 23.38:

Ecchè cavolo un'altro partito [SM=x751554] qui senza un maggioritario il parlamento diventa un formicaio di partitini minuscoli [SM=x751572]


Anche col maggioritario c'era una proliferazione di partitini, poiché i leader di quelli che non superavano lo sbarramento si facevano candidare in collegi maggioritari "blindati".

DarkWalker, 04/10/2007 9.17:




diventa??


Con la prossima legge elettorale vorrei una la possibilità non solo di dare un voto a un partito, ma anche di toglierne ^^


Nel sistema elettorale russo c'è (o per lo meno c'era lacuni anni fa; adesso non so) la possibilità di votare "contro tutti i candidati in un collegio". Se vinceva questa opzione il seggio non veniva assegnato.

-Kaname-chan
00sabato 13 ottobre 2007 11:25
Re: Re:
Red Night Seer, 03/10/2007 13.05:




Tu credi? Basterebbe, invece, a mio avviso, una cosa molto più semplice: mandare a casa questo governo.

Se si fa un confronto si noterà che, col governo di centro-destra precedente, queste ramificazioni partitiche erano assolutamente nulle. Questo fatto, poi, ha inciso sull'attuale questione denominata "costi della politica", quando si dice che quello italiano è un governo con troppi ministri, sottosegretari, viceministri, capiufficio generali ecc...

I problemi sono a monte, ossia provengono dal governo attualmente in carica. Tolto questo, andrebbe al potere il centro-destra che con FI, AN, Lega, UDC (4 partiti contro i 2500 dell'Unione) ridurrebbero a zero le dispersioni politiche di questo paese.




Forse ti sfugge che la destra ha governato con il maggioritario uninominale, invece Prodi ha ricevutola "porcata" del Berlusca, fatto apposta per paralizzarne l'attività. Comunque questa frammentazione finirà se sarà approvata una legge elettorale nuova o passerà il referendum, con la legge di Calderoli è entrato in parlamento pure Mastella che ha meno del 2% dei voti!


daetil
00sabato 13 ottobre 2007 12:47
Re: Re: Re:
-Kaname-chan, 13/10/2007 11.25:



Forse ti sfugge che la destra ha governato con il maggioritario uninominale, invece Prodi ha ricevutola "porcata" del Berlusca, fatto apposta per paralizzarne l'attività. Comunque questa frammentazione finirà se sarà approvata una legge elettorale nuova o passerà il referendum, con la legge di Calderoli è entrato in parlamento pure Mastella che ha meno del 2% dei voti!






Vedrai che faranno una leggina ad hoc anche per lui. Magari lo sbarramento su base regionale. Il Prode Prodi non se lo vorra certo inimicare e tanto meno il Buono Uolter.
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