De res publica...

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max/offspring
00lunedì 17 settembre 2007 16:08
Questi sono giorni di calma apparente, apparente appunto perchè a guardare la televisione e a leggere i giorni quasi niente trapela... C'è Garlasco, con quella povera ragazza morta ammazzata, che forse sarebbe anche l'ora di non tormentare più; c'è l'Iraq, dove ogni giorno ci sono i soliti 50 morti ammazzati in qualche modo, con i deliri di onnipotenza di Bush da una parte e Ahmadinejad dall'altra; la Cina che produce schifezze di infima categoria, di cui tutti si sono accorti adesso; il clima che va a rotoli, o almeno così dicono, e allora tutti a cercare di migliorare, a parole; la sinistra da una parte che dice "noi faremo!" e la destra a becerare dall'altra "dimissioni! elezioni!".

Quasi nessuno però parla della piccolo, minimo, infimo miracolo in atto nel sub-strato della società. Gli Italiani, i caproni dell'Italietta, ultimi in Europa in tutto, a parte forse il numero di morti sulle strade, incredibilmente, dopo 12 secoli di dominazione, straniera e non, sembrano dare segni di vita. Certo l'elettroencefalogramma non è ancora stabile, ma non c'è neanche una linea piatta in stile morte celebrale (a parte che secondo quello che dice il Papa anche quella è vita, mah...)
Insomma per farla in breve, un timido accenno di primavera dopo il letargo.
Forse sarà la moda o forse no fatto stà che non si può non parlare di quello che è successo dopo l'8 settembre, di cui per fortuna qualcosa si comincia a sapere e soprattutto dei clamori sollevati.
E' notizia di poco fa la nuova idea lanciata ancora una volta da Beppe Grillo, anche se più che un idea si tratta di un incoraggiamento: liste civiche, con una specie di certificato di trasparenza, per far si che i liberi cittadini riprendano in mano almeno le politiche della propria città, presentandosi alle elezioni amministrative locali.
Le liste civiche non sono certo una novità ma sono anni ormai che si sentono i cittadini dire " se potessi candidarmi farei..." Bene, è questo il momento. Ognuno ci può provare e al punto in cui siamo forse può fare di più un uomo comune che non un politico di professione. Almeno i comuni così non saranno più soggiogati ai giochi della politica e della partitica e forse almeno a questo livello qualcuno ascolterà a problemi della gente.
Poi ovviamente c'è sempre tempo per rimanere delusi, per fallire, per far si che quelli che voglioni cambiare tutto diventino a loro volta dei traditori, ma già il pensiero di potersi rimboccare le maniche, partecipare attivamente e cambiare qualcosa è il primo passo perchè il paese dei "pecoroni" e del "tengo famiglia" possa un giorno aspirare a diventare qualcosa di più...
max/offspring
00lunedì 17 settembre 2007 16:13
Pareri e critiche sono come sempre bene accetti.
Da parte mia intanto posso solo fare un paluso a quesi due/tre politici (due tre su oltre 800) che cercano almeno di incoraggiare l'idea, forse anche perchè non hanno niente da perdere ma alla fine chissene...

Non credo mi sarà possibile partecipare a liste civiche nella mia città, ma a loro, se ce ne saranno, andrà comunque il mio pieno appoggio...
max/offspring
00martedì 18 settembre 2007 19:46
[SM=g27813]
Sabagod
00martedì 18 settembre 2007 20:36
anarchico sovversivo.
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