Assisi, marcia per la pace in Medioriente
I pacifisti si sono dati appuntamento ad Assisi nel prossimo ottobre in occasione del seminario che ha aperto oggi l' iniziativa contro la guerra
26/8/2006
ASSISI. Con un'ora di ritardo rispetto al programma è partito il corteo pacifista per le vie di Assisi.
Durante l'assemblea iniziale gli organizzatori della tavola della pace hanno proposto la data dell'8 ottobre per un appuntamento durante il quale dichiarare la contrarietà ad ogni guerra.
Marina Sereni per i Ds e Franco Giordano per Rifondazione Comunista, hanno, intanto, fornito il loro appoggio in vista di questo prossimo appuntamento.
PROSSIMO APPUNTAMENTO A OTTOBRE
I pacifisti si sono dati appuntamento ad Assisi nel prossimo ottobre in occasione del seminario che ha aperto oggi l' iniziativa contro la guerra in Medioriente promossa dalla Tavola della pace e dal Coordinamento degli enti locali per la pace.
«Sarà l' 8 ottobre, molto probabilmente - ha detto il portavoce della Tavola della pace, Flavio Lotti - la data di un nuovo appuntamento ad Assisi. Vedremo poi in che forma, ma saremo in tanti. Nel frattempo lavoriamo su quello che ci siamo detti oggi e vedremo a che punto saremo». Oggi è stato inoltre proposto che il primo giorno di scuola del prossimo settembre sia dedicato alla pace in Medioriente, e che vengano promosse iniziative il 4 ottobre, «giorno della pace, della fraternità e del dialogo», secondo una legge approvata dal parlamento italiano.
Sono, invece, 19 le proposte politiche concrete per la pace in Medioriente lanciate in occasione dell' incontro di oggi. La prima è proprio quella di «inviare in Libano la forza di pace e gestirla bene». La seconda è di «affrontare subito la questione di Gaza. Va riaperto - ha detto Lotti - il processo di pace con il popolo palestinese». «Va anche disinnescata - ha continuato - la bomba iraniana». Inoltre, è stato proposto di convocare la Conferenza dell' Onu per la completa denuclearizzazione del Medioriente e di riaprire il negoziato politico con la Siria e con l' Iran.
Infine, Lotti ha sottolineato che «Israele e la Palestina sono figli dell' Onu, sono nati da risoluzione dell' Onu e i due popoli hanno diritto di vivere in pace e in sicurezza. La madre di questi due stati - ha aggiunto - si prenda cura della sicurezza di questi due figli. Questa forza di interposizione potrebbe essere un primo passo e poi forse potremo anche - ha proposto infine - decidere di trasferire la sede delle Nazioni unite a Gerusalemme».
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[Modificato da vanni-merlin 26/08/2006 15.40]