!maro!
00giovedì 11 giugno 2009 15:56
Pastore è contento.
Giocherà Bennett?
«È inutile concentrarci su chi metterà in campo il Losanna. Sono soddisfatto di quanto la squadra ha mostrato a Losanna in gara-2: ho rivisto lo stesso gioco che ci ha permesso di dominare il campionato». Analizza così il match di oggi Rodrigo Pastore che per l’occasione potrà contare su tutti i propri giocatori. Per Stéphane Jung dubbio-extracomunitari: il coach francese potrebbe recuperare Bennett, che si affiancherebbe a Freeman e Brown. Turnover per Block.
© Corriere del Ticino
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ALL’ULTIMA SPIAGGIA
Wes Molteni (a sin.) cerca di liberarsi di Blaz Cresnar.
(Keystone)
SAV-LOSANNA.
Il Losanna di Molteni si sente un po’ con le spalle al muro.
di A.S.
Quella di oggi al Palapenz (inizio ore 17.30) potrebbe essere l’ultima partita della serie dei quarti di finale tra la SAV Vacallo ed il Losanna. Inoltre, in caso di sconfitta, i vodesi andrebbero anticipatamente in vacanza.
«Ci sentiamo un po’ con le spalle al muro», ammette l’ex gialloverde Westher Molteni, approdato in riva al Lemano a stagione in corso dopo aver cominciato il campionato a Lugano.
«La speranza è l’ultima a morire, ma se dobbiamo essere onesti la differenza tra noi e loro c’è e si vede».
Eppure il mese scorso in «regular season» avevate quasi battuto i ticinesi: cosa vi è mancato in questa serie di playoff ?
«Pastore, lo sappiamo bene, prepara ogni partita nei minimi dettagli e dopo aver sofferto contro di noi in campionato ha sicuramente preparato ogni contromossa. Inoltre abbiamo la panchina più corta rispetto a Vacallo che, volendo, potrebbe mettere in campo addirittura due quintetti base».
Vi ha destabilizzato il continuo ballottaggio tra gli extracomunitari ?
«Sinceramente non ho capito perché la società ha investito in cinque giocatori che devono alternarsi per essere messi a referto. Probabilmente perché quando si è infortunato Freeman i nostri dirigenti erano convinti che stesse lontano dal parquet per più tempo. Poi però quando è tornato a disposizione si è infortunato Bennett, rientrato in gara-1 al Palapenz ma subito fermatosi di nuovo».
Bennett che però oggi potrebbe giocare…
«Questa settimana si è allenato, poi starà al coach decidere chi scenderà sul parquet».
Come si trova Westher Molteni a Losanna ?
«Mi trovo bene, il cambiamento rispetto al Ticino ci voleva. Mi sento meglio e, da quando sono lontano da casa, sono un po’ stato “obbligato” a cambiare il mio atteggiamento in palestra».
Rimarrai a Losanna anche il prossimo anno ?
«Non lo so ancora. Molto dipende dalle possibilità finanziarie del club. Per il momento i dirigenti non hanno preso contatto con nessun giocatore. Non escludo un ritorno in Ticino, ma mi piacerebbe comunque rimane in Romandia. Qui si vive il basket in maniera diversa». In che senso? «Ci sono più squadre, l’ambiente rispetto a Lugano mi sembra più professionale, anche se non abbiamo molto pubblico. Forse è solo una mia impressione e, come si dice in questi casi, l’erba del vicino sembra ai miei occhi sempre più verde...».
Da ex bianconero sei sorpreso dalla strada fatta in queste ultime giornate dai Tigers ?
«No, non sono sorpreso. Rispetto all’inizio dell’anno il Lugano ha cambiato tre giocatori, è arrivato Mladjan che tutti conosciamo e, individualmente, sono una buonissima squadra. Sono contento che Renato abbia ritrovato una panchina, ma nel contempo mi dispiace per Franco».
Carettoni avrebbe fatto carte false per trattenerti a Lugano...
«La stessa sera che gli hanno comunicato che sarebbe diventato allenatore del Lugano io ho firmato con il Losanna. Forse non sarei rimasto lo stesso, ma sembra destino che le nostre strade seguano binari paralleli...».
© Corriere del Ticino
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UNA SPANNA SOPRA GLI ALTRI
Dusan Mladjan, miglior marcatore dei Tigers nei playoff.
(foto Maffi)
Mladjan, l’uomo in più di questi Tigers.
Con i suoi 26 punti di media Dusan ha steso quasi da solo gli Starwings.
Con il suo ingaggio le potenzialità e le ambizioni dei bianconeri sono radicalmente cambiate: sopra per 2-0 nella serie contro il Birstal, i Tigers potrebbero chiudere il discorso già oggi e raggiungere le semifinali dei playoff.
di Andrea Stephani
Questo pomeriggio (inizio ore 17.30 all’Istituto Elvetico) i Tigers potrebbero già archiviare la pratica Birstal. Alla compagine di Renato Carettoni, infatti, manca un solo successo per ottenere il ticket valido per l’accesso alle semifinali. Tra i migliori bianconeri in questo inizio di playoff vi è sicuramente Dusan Mladjan. Con i suoi 26 punti di media ad incontro, il talento dei Tigers è stato determinante nelle due recenti vittorie contro gli Starwings.
Dusan, ti aspettavi di integrarti così velocemente nella tua nuova squadra e di essere subito così determinante per il Lugano ?
«A dire il vero dopo l’infortunio pensavo di aver bisogno di più tempo per tornare in forma. Ma sono giovane e sono stato capace di riprendermi subito. Per quanto riguarda il mio ambientamento, conoscevo già alcuni giocatori come Stockalper e Verginella e anche gli altri ragazzi mi hanno accolto bene. In più vincere aiuta sempre a fare gruppo...».
Dopo esservi portati sul 2-0 pensate già alle semifinali o credi che gli Starwings possano ancora dire la loro in gara 3 ?
«Dovremo stare attenti e cominciare bene la partita. Se riusciremo a tenere alta la concentrazione sin dall’inizio credo che potremo a portare a casa la terza vittoria della serie. Per il Birstal sarà dura e se torneranno in corsa sarà più per demeriti nostri... Loro devono giocare la partita della vita e poi vincere per tre volte di fila di cui due a Lugano, mentre a noi manca davvero poco per raggiungere le semifinali».
Guardando più avanti, in semifinale preferiresti affrontare il Nyon o l’Olympic Friburgo ?
«Secondo me la squadra individualmente più forte è il Nyon, ma contro di loro avremmo il vantaggio del fattore campo con tre partite su cinque all’Elvetico. In definitiva Nyon o Friburgo si equivalgono e, se vuoi arrivare in finale e magari vincere, devi battere chiunque ti capiti».
Resti comunque fiducioso per la partita di domani ?
«Certo. Siamo in una fase positiva e abbiamo cominciato bene questi playoff. Vogliamo giocare sino in fondo il nostro ruolo di outsider. Solo qualche settimana fa lottavamo per entrare nei playoff e ora, dopo aver chiuso la regular season al terzo posto, possiamo dire la nostra».
Sei d’accordo quando si dice che si sta andando incontro ad una finale tutta ticinese ?
«Beh, penso che la SAV Vacallo abbia la vita un po’ più facile di noi in questi playoff. Nel prossimo turno, infatti, i gialloverdi, affronteranno o il Boncourt o il Monthey, mentre noi dovremo battagliare di più. Una finale tutta ticinese? Sarebbe bello per tutto il movimento cantonale e potrebbe rappresentare una vera e propria festa del basket ticinese». Insomma, chi vivrà vedrà. Anche se, per il momento, l’atto conclusivo di questi playoff è ancora molto lontano sia per la SAV di Rodrigo Pastore sia per i rinati Tigers di Renato Carettoni.
© Corriere del Ticino