Milano: La Biblioteca e gli Archivi di Elmar Edel

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-Kiya-
00lunedì 15 maggio 2006 01:45
La biblioteca di Elmar Edel (1914-1997) (fig. 27), già professore di Egittologia all'Università di Bonn, è formata da oltre 9.000 volumi, di cui fanno parte più di 80 periodici completi e le principali collane egittologiche. Comprende anche oltre 6.000 estratti da riviste od opere collettive. La maggior parte dei volumi e degli estratti presenta la firma autografa dell'autore, talvolta una dedica, oppure l'ex-libris dello studioso cui il volume apparteneva.

La storia di questa biblioteca costituisce un capitolo importante della storia dell'Egittologia. Oltre ai volumi raccolti da Edel a partire dagli anni '40, comprende quelli di Hans Bonnet (1887-1972), che aveva a sua volta ereditato, alla fine degli anni '20, la biblioteca di Alfred Wiedemann (1856-1936). Bonnet aveva inoltre acquistato la biblioteca di Friedrich Bilabel (1888-1948) e, negli anni '30, quella di Walter Wreszinski (1880-1935). Edel, da parte sua, ricevette in dono parti significative delle biblioteche di Alexander Scharff (1892-1950) e di Hermann Ranke (1878-1953). Acquistò inoltre all'asta, nel 1956, gran parte della biblioteca di Friedrich Wilhelm von Bissing (1873-1956), e comprò anche i libri doppi dell'Università di Bonn e di altre università. Nel suo fondo sono infine conservati volumi già appartenuti a Erman, Grapow, Pietschmann, Schäfer, Sethe, Spiegelberg, come si evince dagli ex-libris o dalle dediche. In mancanza di eredi, Edel decise di vendere la sua biblioteca agli inizi degli anni '90 alla libreria antiquaria Ars Libri di Boston, da cui l'Università di Milano la acquistò nel 1999.

Il contenuto di questa biblioteca, costituita di libri antichi e rari da una parte, di numerosissimi estratti e della quasi totalità dei libri di uso corrente per la ricerca dall'altra, è già stato più volte illustrato in altre sedi. Il catalogo, che è ora consultabile in rete all'indirizzo



viene continuamente aggiornato con le nuove acquisizioni. Si stanno ugualmente inserendo on-line i titoli dei volumi rari e di pregio.

La consistenza degli archivi dell'illustre studioso, invece, è stata da poco determinata. In effetti, all'interno di moltissimi volumi si trovavano materiali di ogni sorta, che sono stati metodicamente tolti e ordinati in contenitori appositi. Questi documenti si aggiungono a un gruppo di lettere, disegni, manoscritti e fotografie raccolti in uno scatolone giunto a Milano con le casse contenenti i libri di Edel.

La porzione degli archivi Edel così recuperata è formata da 51 fotografie antiche e alcune moderne, già menzionate a proposito della fototeca; una quarantina di fac-simili e riproduzioni di testi geroglifici, in particolare delle iscrizioni geroglifiche della Qubbet el Hawa presso Assuan; circa 350 fra lettere e messaggi vari indirizzati a Edel o a Bonnet, e copie di lettere scritte da Edel a colleghi e amici. Interessante è la corrispondenza con Baer, Cerný, Fischer, Ranke, Sethe, Vycichl, oltre a un ricco carteggio, iniziato nel 1947, con Fritz Hintze, e a moltissime lettere di Gerhard Haeny e di Gorges e Paule Posener. Di recente, il Secrétaire perpétuel de l'Académie des Inscriptions et Belles Lettres, professor Jean Leclant, ha generosamente donato agli archivi le lettere che lui ed Edel si scrissero nel corso degli anni.

Di particolare importanza per ricostruire l'attività scientifica ed evidenziare la scrupolosità di Edel nel lavoro di ricerca sono le centinaia di fogli con note filologiche e bibliografiche manoscritte o dattiloscritte, e gli appunti vari ritrovati all'interno di più di 500 libri della biblioteca, oltre a commenti, note, correzioni, scritte direttamente sui volumi, a margine del testo. Negli archivi è conservato anche un centinaio di dattiloscritti e bozze di articoli e recensioni, di Edel e di altri autori, editi e inediti, e alcune tesi; circa un centinaio di ritagli di giornale e vari opuscoli relativi a scoperte o eventi egittologici; una quarantina di biglietti d'invito, utilizzati come segnalibro più che custoditi intenzionalmente, e infine documenti e materiali relativi alla formazione della biblioteca dell'egittologo: presentazioni di volumi, ordinazioni, sottoscrizioni e ricevute d'acquisto, comunicazioni editoriali, schede bibliografiche per catalogo mobile, nonché circa 200 biglietti di accompagnamento dei volumi, stampati, dattiloscritti o manoscritti, spesso con note e firma autografa del mittente. L'inventario completo degli archivi Edel conservati a Milano è attualmente in corso di stampa.

Nonostante la ricchezza di questo materiale, la maggior parte degli archivi Edel è stata ereditata dall'Accademia delle Scienze di Düsseldorf (Nordrhein-Westfalen), e affidata a Manfred Görg e a Karl-J. Seyfried, allievi e amici del Professore, per lo studio e la pubblicazione. Alcuni documenti, e una modesta quantità di estratti, sono infine conservati all'Università di Bonn.


Fonte: Archeogate.org
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