Tanto vacillò che cadde
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dopo le dimissioni di delbono
Maroni: elezioni subito, se tutti le vogliono
Bersani: ma ci sono problemi tecnici
Berselli: noi lavoriamo per un 'election day' in marzo
Delbono pronto a dimettersi (ufficialmente) in tempo
Su elezioni anticipate a Bologna «sono disponibile ad un provvedimento d’urgenza, ma voglio consenso di tutte le parti politiche». Lo ha detto il ministro degli Interni, Roberto Maroni. In questo modo, dopo la decisione di Delbono di dimettersi, si può evitare il rischio di un anno di commissariamento. Il consenso bipartisan c'è, visto che anche Pd e Idv sono d'accordo con il ministro. Resta da capire se il voto anticipato sarà il 28 e 29 marzo, in concomitanza con le Regionali, oppure in autunno. Spinge per la prima soluzione il Pdl: «Sto lavorando per un election day a marzo tra Regionali e Comunali», dice il responsabile regionale (nonché presidente della commissione Giustizia in Senato), Filippo Berselli. Ma il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, prende le distanze dall'ipotesi a più breve termine: «Siamo favorevoli a votare al più presto, ma ci sono problemi tecnici con rilievo costituzionale» da risolvere.
LA LEGGE - Secondo il ministro Maroni «non c’è discrezionalità, ma una legge che prevede tempi precisi. Il termine ultimo per votare il 28 marzo è scaduto il 21 gennaio ma non mi risulta che a tutt’oggi le dimissioni siano state formalizzate». «So che qualcuno ha chiesto un provvedimento d’urgenza come quello che è stato fatto per esempio all’Aquila - conclude Maroni - Non sono contrario ma prima è necessario che siano formalizzate le dimissioni. Ripeto: sono disponibile ad un provvedimento d’urgenza ma in un cosa così delicata voglio il consenso di tutte le parti politiche».
DELBONO - Flavio Delbono stamattina ha lasciato il Comune senza rispondere ai cronisti sulle dichiarazioni di Maroni, ma il suo staff conferma che è sua intenzione presentare ufficialmente le dimissioni in tempo per far andare la città al voto anticipato. Lo ribadiscono anche due assessori, Milena Naldi e Simonetta Saliera, all'uscita della riunione di giunta.
SCAJOLA - E' d'accordo su elezioni anticipate anche il ministro per lo Svilippo economico, Claudio Scajola: «Rispetto la decisione del sindaco di Bologna, sicuramente sofferta. Ma mi pare che nobiliti l’uomo. Certo è che, se la decisione è stata quella delle dimissioni, credo che il grande senso democratico debba prevalere e non mi muoverei per un commissariamento per più di un anno ma cercherei di fare andare al più presto gli elettori al voto affinchè al più presto ci sia una nuova amministrazione con la legittimazione popolare».
CASINI - «Si vada il più presto a nuove elezioni», dice anche il leader nazionale dell'Udc, Pier Ferdinando Casini. Perchè «è fondamentale per evitare un blocco programmatico alla città. Bologna viene da cinque ani paralisi amministrativa con Cofferati e non può permettersi un anno di commissariamento».
BERSELLI - In caso di elezioni anticipate, i bolognesi potrebbero essere chiamati a votare di nuovo per il sindaco in marzo, lo stesso giorno delle Regionali, oppure in autunno. «E' difficile ma non impossibile - dice il coordinatore regionale del Pdl Filippo Berselli - abbianare Regionali e Comunali. Mi sto adoperando affinché il governo, se possibile, approvi in Consiglio dei ministri un decreto legge che consenta un election day a fine marzo».
BERSANI - Anche il Pd si dice favorevole a votare presto per il Comune, anche se, dice il segretario nazionale Pierluigi Bersani, ci sono «problemi tecnici e costituzionali» che non vanno ignorati. «Noi - ha spiegato il segretario - siamo per votare prima possibile. Tuttavia come sa bene il ministro Maroni su queste scadenze esistono profili giuridici e costituzionali da garantire». Bersani su questo punto insiste: «Ripeto: il problema tecnico è complesso, e Maroni lo conosce; al netto dei problemi tecnici e costituzionali noi siamo favorevoli a votare al più presto».
DE MARIA (PD) - Sul fronte bolognese, è positivo il commento alle parole di Maroni del segretario del Pd Andrea De Maria, il primo - ieri - a lanciare un appello bipartisan per andare a elezioni «entro l'estate». «Ribadisco che per noi prima si vota meglio è. Questa è la cosa giusta da fare per Bologna», dice.
MURA (IVD) - Favorevole a elezioni subito anche Silvana Mura, coordinatrice dell'Idv per l'Emilia Romagna: «Riteniamo che Bologna debba poter eleggere quanto prima un nuovo sindaco».
MAZZUCA (PDL) - Dichiara «apprezzamento» per le parole di Maroni anche Giancarlo Mazzuca, deputato del Pdl e candidato per il centrodestra alle Regionali in Emilia Romagna: «Serve sbloccare l'empasse perchè la paralisi sarebbe molto dannosa per Bologna».
26 gennaio 2010