Draugceleb - Erellont
RIASSUNTO
Giunto in foresta dalla quale ormai non si separa se non per pochissimo tempo, l'areldar incontra il nuovo silvano. Insieme hanno modo di trattare diversi argomenti, dai rangers, al capo razza, alla difesa della natura e a cosa fare d'ora in avanti. L'areldar parla, illustra, ma il silvano è distratto e risponde solo a parte delle sue domande, tuttavia, si prospetta un nuovo incontro.
COMMENTO
Ci abbiamo messo un po' per fare questa role, colpa mia che ho avuto problemi off e non ho potuto più ruolare, per il resto, grazie lo sai, alla prossima. ;)
REGISTRAZIONE
ERELLONT [Foresta] Se ne sta su un albero a quanto pare li è dove ci sono gli altri elfi come lui elfi silvani che condividono tutto e per tutto le stesse cose. Non sa cosa pensare ma prima deve trovare un riparo un boccolo dei suoi capelli leggermente mossi si posa sull'occhio destro mentre sta scendendo dall'albero ed eccolo li in mezzo alla foresta sentire la natura la terra è come una benedizione per lui mentre osserva con le celesti iridi l'ambiente e non dice niente altro mentre la guarda con un pò di nostalgia non è il posto dove è nato ma è comunque il posto che gli ha salvato la vita. Se ne sta per un minuto fermo, mentre guarda le foglie e i rami ... ha girato tutto il giorno ma deve trovare un posto dove stare , anche se non definitivo almeno stare in un alloggio o casa sull'albero giusto per avere un luogo in cui riposare.
DRAUGCELEB [folto pressi fonte] Tarkien gli ha detto che ha riferito il messaggio e che il silvano si è mosso verso il folto, verso la foresta di luce, là dove anche Herualdar e altri controllano che la madre non subisca danni da bracconieri o esseri senza animo. Corre sui rami più potenti, su quelli che lo sono meno, senza fare rumore, abitante impercettibile della foresta che oramai conosce molto bene. (manto di Yavanna/ agilità + 4) Segue il forte odore di salmastro che ancora è presente sui vestiti dell'altro, forte e penetrante, mentre i capelli d'argento seguono i suoi movimenti, leste ragnatele sottili che si muovono al sottile vento che questa notte spira tra le fronde. Non ha mantello, solo la solita tunica nera, e la lunga elfica ben legata sul dorso mentre continua velocemente a seguire quella scia. Presto lo raggiunge, lo vede scendere e per un attimo rimane a osservarlo, curioso, ben nascosto nell'ombra, con il proprio odore che sa di fresco, che sa di verde. E' a circa quattro metri dal suolo, un'unica corsa, un unico forte messaggio alle gambe e si lancia giù senza problemi, con il fisico lesto e pronto a quel tipo di movimenti atterrando con grazia e senza rumore alcuno di fronte all'altro. [Aaye Erellont.] Usa il saluto della propria gente mentre le iridi cangianti si posano fredde sull'altro, strano che non abbia ancora avuto modo di sistemarsi in alcun modo.
ERELLONT [Foresta] Sta per fare un passo avanti e ovviamente non può sentire i passi dell'altro essendo impercettibili ma quando atterra sente il fruscio delle foglie forte e chiaro per quanto sia comunque un fruscio flebile si tratta di un essere dotato di udito elfico. Si ferma e si vorrebbe spostare sul lato sinistro rispetto al punto dove l'altro elfo sta scendendo mentre ecco che vorrebbe osservare l'elfo che lo saluta , scuote la testa leggermente e i boccoli si muovono sul suo viso [ Suilad (// Salve)] dirà mentre guarda il suo interlocutore [Pensavo fossi rimasto alla tenda ] uno poco lo sorprende il fatto che sia li ma forse è anche ovvio che voleva assicurare che stesse bene. Lo osserva e attende una risposta mentre porta la mano destra al petto giusto per giocherellare con il suo medaglione.
DRAUGCELEB [folto pressi fonte] Si muove verso la sacra fonte, di due passi, facendo cenno col capo perchè possa seguirlo e aspetta che gli si affianchi prima di continuare per poi poter rispondere alla sua affermazione, sarebbe il secondo che instrada oggi. [Non sto mai in uno stesso posto per troppo tempo.] Sospira a lungo, chiudendo le braccia dietro la schiena e congiungendo le mani senza perdere di vista il tragitto di fronte. [Immagino ti stabilirai qui nella foresta di luce.] Dopo l'incontro con la mezza aveva assistito a diverse cose al tempio per poi tornare di nuovo in questo luogo e semplicemente assistere anche ad altro che non fosse la legge della natura, della madre. L'osservazione che fa non è del tutto casuale ma di certo ben calibrata perchè conosce bene i silvani, più schivi forse degli areldar, così legati ai boschi, agli animali e ben poco propensi a passare del tempo con gli uomini. Ascolta il fruscio della foresta, ascolta anche quello dei propri passi e dei respiri delle creature e pensa e cammina tranquillamente.
ERELLONT [Foresta] Alza le spalle e non dice niente lascia intendere a lui quello che in fondo ha già dedotto mentre osserva la sua faccia e aggiunge [ Comunque .. sia mi fa piacere che siete in salute] lo guarda mentre tace e aspetta una risposta.
DRAUGCELEB [pressi fonte ] Si accorge che è sul suo volto che si sofferma, nell'osservarlo e forse comprende anche il perchè, certo non è normale o usuale vedere un immortale, specie se areldar con quelle cicatrici. [Fa piacere anche a me vedere che siete in salute.] E' sincero, gli importa invero che l'altro sia un silvano, ma limitatamente rispetto alla sua giovinezza. Con Herualdar si erano riproposti di creare un clima di vera unione tra i fratelli e non sarà lui di certo a rovinare questo proposito, ma l'animo è pesante, più di altre volte. Forse il suo futuro cambierà da qui a poco e il monte Calvo potrebbe essere la sua casa oppure Valinor o chissà. [Vedo che vi interessate al mio viso.] Un sorriso malinconico, solca i suoi tratti ma solo per qualche attimo per lasciare spazio ancora alla tristezza. I passi si avvicinano alla sacra fonte, qualcosa è cambiato in quel luogo, si guarda intorno per vedere se vi siano missive nascoste da qualche parte. Quando si tranquillizza che così non è, sa già che l'incontro tra il silvano e la mezza per entrare nei rangers è già avvenuto. [Dal momento che vivrete qui, potreste aiutare il caporazza nella difesa della foresta stessa.] Sa che lo farà, da silvano quella è la sua indole più degli areldar ed è per questo che glielo propone.
ERELLONT [Foresta] Lo guarda e annuisce [ si ] è distratto adesso comunque sia tutto si colloca nella sua testa nei brutti ricordi , non sa chi è li e non sa come ci è arrivato l'unica cosa che si ricorda la momento è il dolore che porta con se. Che però non dice. [La vostra faccia è utile esattamente come le altre , almeno so chi è amico o nemico ] si porta una mano alla testa e vorrebbe scacciare una ciocca boccolosa dall'occhio destro poi vorrebbe prendere una striscia di cuoio e inzia a legarsi i capelli , non c'è espressione sul volto solo una maschera emotiva che indossa sempre con se. [Può darsi , ma la cosa che mi preme adesso è un'altra e poi chissà se lo incontrerò, non so nemmeno che faccia ha] Si guarda intorno è concentrato alla ricerca dell'albero che diventerà la sua casa.
DRAUGCELEB [pressi fonte] Vede la sua distrazione, la nota bene. [Chi o cosa considerate come vostro nemico?] Cerca di comprendere di più del silvano, di chi sia effettivamente e quali intenzioni abbia, o meglio di come consideri anche le altre razze, non devono esserci problemi, quelli che ci sono già adesso sono anche troppi e forse ce ne saranno ancora proprio con lui. Saranno tempi difficili, ma per ora, si limita a trattenere queste notizie ben chiuse a chiave nel proprio animo. [Non siamo che tre, il suo nome è Herualdar. Lui è il Brannon, il signore del popolo eletto.] Spiega all'altro di modo che sappia cosa e come dovrà muoversi e come si articola in questo momento la loro essenza. [Cosa cercate?] Potrebbe essergli di aiuto, sa bene come ci si senta spaesati all'arrivo ad Avalon.
ERELLONT [Foresta] [Un posto sicuro per costruire casa mia , ovviamente senza danneggiare la Grande Madre ] commenta mentre osserva l'altro e lo ascolta solo in tre dal posto da cui viene ce ne erano più di tre , ma non da la sua opinione di questo annuisce e non aggiunge altro sul nome del caporazza [ Mio nemico?] domanda e scuote la testa [ Darugceleb , non so dove mi trovo , sono arrivato qua mezzo morto e non so dove andare , a parte voi , di chi mi potrei fidare me lo dite? ] Diffidente e chiuso non è mai stato così ma si , adesso è così per difesa forse. Fa spalle comunque , non sa che ha vissuto una storia travagliata, e onestamente non ne vuole parlare.
DRAUGCELEB [pressi fonte] Lo lascia parlare, ascolta le sue perplessità e scioglie la posa delle braccia, lo invita a sedersi e quanto meno a rilassarsi sul bordo della fonte, ma lo comprende in parte. [Ti dirò una cosa, Erellont, qualcosa che dovrà rimanere tra la cerchia degli immortali ma è giusto che tu ne faccia parte...] Si prende il suo tempo per parlare, per spiegare perchè ciò che dice non confonda ancora maggiormente l'altro. [Da tempo il popolo eletto ha abbandonato queste sponde, la discordia fu' la malattia che minò le loro vite. E' desiderio mio e di Herualdar far rinascere il nostro popolo, areldar e silvani assieme e tu ne farai parte come è giusto che sia. Tempo fa, ho incontrato un elfo che ha vissuto qui, e mi ha mostrato un luogo, un regno beato, retaggio della presenza degli immortali. Io, Herualdar e tu ci occuperemo di trovarlo, sempre se vorrai accompagnarci. Tuttavia, non sono solito parlare senza pensare a diverse alternative o sviluppi. Ogni congrega ha un luogo dove vivere, e sicuramente anche i custodi dei boschi, ecco perchè ti ho detto di metterti in contatto con loro. Non so dove la loro casa si trovi, forse avrei potuto anche trovarla, ma è ben nascosta e non ho motivo di cercarla, nè è mio desiderio farlo. Con loro avresti una casa, uno scopo ben preciso e modo per difendere la madre.] Gli concede un sorriso lieve per passare poi a discorsi di altra natura. [Avalon è una terra a nord, molte sono le razze che qui vi vivono. Uomini, elfi, nani, centauri, draghi e molto altro. Se sei arrivato qua, vuol dire che c'è un motivo, non si giunge qui senza. La madre ha bisogno di voi, di un suo figlio, qui, nella foresta di luce dove ci sono ombre che si muovono e io lo so bene.] Cose strane si muovono ad Avalon, specie sull'isola. [Potrai fidarti di Herualdar, è un silvano come te. Fatti amica l'umana Lisirya, è una donna fidata. Per adesso, fa affidamento su di loro, è il miglior consiglio che posso darti. Per conoscere altre persone fidate, ci sarà tempo.] Conclude così il discorso o quasi effettivamente. [Ti piacerebbe vedere il luogo degli eterni?] Gli propone di vedere la loro casa, quella che devono cercare, quella che forse, porterà loro gioia.
ERELLONT [pressi fonte] Annuisce a tutte le sue parole e dice [Comprendo certo , ma se c'è un morbo forse è meglio identificarlo] Anche perchè ne va della loro sopravvivenza ed essendo elfo certo che gli importa , lo guarda con le celesti iridi e aggiunge [Se avrà bisogno del mio aiuto penso che me lo chiederà] commenta anche perchè non è lui che deve preoccuparsi ha già bastanza da risolvere al momento[ Grazie dei vostri consigli li cercherò]
DRAUGCELEB [pressi fonte] Nega col capo alle sue parole, sembra a volte che non lo ascolti proprio. [Il morbo della discordia è morto, lasciamo che non ritorni.] E' calma serafica la sua, felina in un certo modo ma cortese. Non lo comprende nelle parole pur tuttavia è arrivato il momento di porre fine a questo incontro, il tempio aspetta, già...il tempio. [Lasci in sospeso molte risposte Erellont. Se avrai bisogno di me sai dove trovarmi, una missiva andrà più che bene. Spero tu possa trovare ciò che cerchi.] E' con un lieve cenno del capo che lo saluta e poi andrà via con più domande che risposte effettivamente ma è sempre così.
ERELLONT [pressi fonte] Ancora non si fida a pieno non sa se schierarsi o meno mentre aggiunge [Certo che lo farò non ti preoccupare ] Ma adesso deve cercare un riparo e si ci penserà si alza in piedi e dirà [Ora vado , Lieta giornata] commenta mentre si addentrerà nella foresta.[Uscita]