[Bosco driadi] La caverna dietro la cascata

ALIAS.ALIAS
00mercoledì 28 gennaio 2015 00:25
[QUEST START - ATTENDERE RESPONSO]

Vi era n tempo in cui nulla di tutto ciò che ora esiste esisteva, vi era un tempo in cui su queste terre vagavano liberi esseri di ogni genere e specie, vi era un tempo in cui questo punto lontano ospeso in un universo parallelo ancora non era nemmeno fonte di immaginazione. I draghi volavano alti in un cielo terdo. distruggevano con la forza delle loro predominanza e della loro avidità >>

ogni cosa che non era consona a ciò che loro stessi erano. Ma ora vi è solo silenzio in quel cielo stellato. Il bosco delle driadi riposa silenzioso al tepore di quella primavera eterna che dondola noiosa i figli della Triade. Una radura, una cascata, il buio della notte, un sentier che sbuca da sinistra facendo si che la cascata sia innanzi a noi a destra, un uomo >>

che vi è quasi giunto in solitarie elucubrazioni mentali (//distanza da radura 5mt). Silenzio, un silenzio rotto solo dai rumori notturni, nulla sembra cambiato ma nulla è mai come vorremmo che fosse.

[GDR PLAY, VAI ZUZ]


FEHRER [Bosco | Folto] La stella che fu l'elfo malvagio scintilla ancora nella mente del Nordico, ma non è né l'ora di riflettere né di soffermarsi sui singoli eventi che, di qui alla fine dei suoi giorni di guerriero, le cervella registreranno. Il Nordico ha svestito i panni della sua neutralità e, da quella notte, non possiede un briciolo di tempo da perdere. E' come se le ali nere, là, al Tempio, ->

FEHRER -> durante la maledizione, avessero risvegliato una parte di lui sopita da lunghe lune; i fatti riguardanti le bestie, poi, hanno definitivamente scosso il Fantasma, che ha deciso immediatamente d'agire. Indaga. O meglio. Lo faceva. Il sentiero è sparito da un pezzo, sostituito dagli anfratti lussureggianti del sottobosco e dalle cantilene notturne d'un cicaleccio che stenta a estinguersi. ->

FEHRER -> S'è allontanato parecchio dalla via maestra e dal teatro entro il quale le scene dei mannari hanno ottenuto la parte principale. Egli, tuttavia, cerca tuttora di mantenere un'andatura leggera - nonostante la grossa mole -, che vorrebbe prevedere i nei del terreno tutt'altro che brullo [Agilità II], e di mantenere i sensi vigili, quasi attendendosi di vedere spuntare da un momento ->

FEHRER -> qualsiasi un altro dono del maleficio. Un altro viso squarciato dal rito. Stavrogin non l'aveva, ma crogiolarsi nell'ignoranza, ebbene, purtroppo fa parte delle attuali, mortali condizioni. Rudra, l'inseparabile lama lunga incastonata in un fodero tanto spellato quant'è pregevole il filo d'acciaio, giace fra le scapole, e il fu Ishtuk ne tiene l'estremità col braccio sinistro che, di polso ->

FEHRER -> aggrappato alla porzione di punta che sbuca dallo stesso lato, dovrebbe evitarne al minimo il rintocco al ritmo coi suoi passi. Gli fosse dato di giungere nello spiazzo che s'affaccia al diradarsi della vegetazione, si fermerebbe, gettando uno sguardo alla cascata. Riprendendo fiato.

[ATTENDERE ESITO]

Il nero alfiere, perlomeno ciò che resta di colui che era giungerebbe senza indugio e senza che nulla lo possa disturbare o possa, in qualche strano modo, intralciare i suoi passi. Il sentiero è libero, ben curato, gli alberi lussureggianti come se vi fosse qualcuno che si prende cura di que pezzo di foresta e la rendsse così splendida. Inutile negare che così non sia, non si è mai >>

vista una foresta o, perlomeno, un tratto di essa senza foglie appassite, fiori secchi o alber malati. Qui sembra quasi che sia una entitùà a sorvegliare. Nel mentre una grassa, grassissima nana, sbuca esattamente da in mezzo agli alberi, si sta districando a 10 mt dalla radura, in n punto che si trova in diagonale dx rispetto alla cascata osservandola, incastrata dentro un cespuglio di more >>

con conseguenti rovi che le si sono incastrati, non solo nei capelli ma anche negli abiti e che la stanno già graffiando ben bene.

[GDR PLAY, TURNI: FEHRER, QUAI...]


FEHRER [Bosco | Folto] Il passato l'ha incoronato quale nero alfiere d'una scacchiera sita in cima al mondo, fra serpeggianti cunicoli d'un labirinto; il presente lo relega, pur sempre guerriero, fra mura edificate nei tempi dei tempi; non è consueto, per lui, abitare foreste e boschi. Ma, sebbene egli sia un insolito teatrante di questi palcoscenici, ben si presta alla parte, i passi attutiti, ->

FEHRER -> la mente affilata, le membra sicure. Volge l'attenzione alla fonte alla sua destra e, quando ancora alcun suono dovrebbe graffiargli le orecchie, vi si porterebbe, tagliando in due la radura con una traiettoria diagonale. Non dovrebbe distare molto. Giunto nei pressi del ruscello allegro, si chinerebbe per bagnare la mano destra, che a conca ospiterebbe un po' d'acqua. Lo sguardo ->

FEHRER -> sullo spiazzo, il Fantasma porterebbe l'arto alla faccia, bagnando la pelle e i capelli. Poi, il chiasso. Gli sarà dato d'udirlo? Se così fosse, e accantonando ora la magia del luogo, che pare narrare di guardiani silenti a guisa di custodi, si rialzerebbe, lasciando che le dita della stessa mano corrano in alto, a stringere l'elsa di Rudra. Si lecca le labbra.

QUAIPHASSA [rovi] ''bastardi troll! colpa vostra e dei vostri peti fetenti!'' sbraiterebbe come suo solito la giovane nana, mentre s'agita nel tentativo di uscir fuori da lì, nella mano destra stringe forte l'ascia ricevuta in dono. ''e se fossi io a farne uno? un peto così potente da bucare questi rovi marrani'', spalancherebbe la bocca mostrando i denti serrati e il buco dell'incisivo destro. Il rumore>>

QUAIPHASSA della cascata l'avrebbe condotta fin lì, alla ricerca di una montagna e di un buco nella stessa in cui potersi infilare. se ci sono orecchie che possono udirla potrebbero pensare che è quella situazione a farla sbraitare, orecchie che appartengono di certo a chi non lo conosce. cercherebbe di sollevare il braccio destro in modo tale che il gomito sia all'altezza del petto e piegato di circa >>

QUAIPHASSA 90°, per poi stenderlo nuovamente verso il rovo, nel tentativo di colpirlo, avrebbe i piedi ben piazzati in terra e le gambe divaricate quanto le spalle.

[ATTENDERE RESPONSO]

Ma Fehrer non è l'unico d aver sentito quei dolci suoni femminili uscire dalle labbra della nana. Vi è anche qualcuno che se ne stava appena fuori della radura, un vecchio uomo dai tratti arabi di una certa età che, ora, richiamato dallo stridore, si farebbe avanti camminando lentamente, Si avvierebbe vero Ferher spuntando alla sua sinistra, esattamente distante 4 mt dal punto in cui lui>>

se ne sta con il suo vecchio ferro in mano. Camminerebbe sorretto da un bastone e pgni volta che la punta del bastone tocca il suolo, dei fiori nascono esattamente nel punto in cui ha sfiorato. Non vi è alcun saluto ma solo osservazione mentre la nana combatte, come Don Chischiotte contro dei mulini a vento immaginari che con le loro irte punte continuano a sferzarla e a morderle le >>

carni. Inneggia ad una assurda guerra contro dei troll e i loro peti minacciandoli in modo che nessuno potrebbe resistere alla paura. Prenderebbe a pugni, letterlamente a pugni, il rovo con la mano destra e la risposta sarebbe solo quella di una acuminata spin che si infilerebbe nell carne graffiandole. Uno a zero per il cespuglio.

[GDR PLAY, TURNI PRECEDENTI, PER ENTRARE MISSIVA AL MASTER]


FEHRER [Bosco | Folto] Troll! Peti fetenti! Tanto basta al Nordico, che coglierebbe magari soltanto i punti salienti delle imprecazioni della femmina di nano, per mettersi in allarme. Che diamine! C'ha avuto a che fare, con quelle bestie, e preoccuparsi in merito alle loro flatulenze è più che mai lecito. Infatti, mica si limiterebbero a bucare i rovi: la vegetazione circostante non esisterebbe ->

FEHRER -> più. Vuole estrarre, e se un istante prima l'intento era puramente desiderio, quello dopo, ché mente e braccio son collegati da un sottilissimo filo d'intesa, dovrebbe divenire realtà. L'arto destro si distenderebbe avendo cura di condurre Rudra verso il basso, sul fianco destro, onde poi essere portata perpendicolare al corpo, a puntare la via dinnanzi a sé e, così, la creatura che ->

FEHRER -> stia per spuntare dal fitto. Ci mette un poco per capire che Quaiphassa non sia né un troll né un barattolo armato, ma quell'ascia è grossa, e questo è un maledettissimo terreno benedetto (?). ''Calmati, signorinella!'' O ti faccio calmare io. Questo non lo aggiunge, ma le occhiaie peste, gli occhi arrossati e un'evidente tendenza alle risse farebbero il resto. Istanti. Questione di ->

FEHRER -> istanti. Il chiasso prodotto ha spento qualsiasi suono proveniente dall'ambiente circostante, così i passi dell'individuo lo colgono di sorpresa. Ruoterebbe di scatto il corpo in senso antiorario, trascinandosi la lama per indicare stavolta lo scellerato della situazione che rischia di scatenare una guerra personale solo per lo sfizio di una bella - no, davvero: bella - entrata a ->

FEHRER -> sorpresa. I sensi di guerriero dovrebbero suggerirgli che nessuno dei due sia un pericolo. E' senza parlare di più, dunque, che il vecchio alfiere rinfodererebbe la spada, facendo tacere lo stridio lamentoso con uno scatto finale oltre le spalle. Guarda in terra. Il fatto che i fiori nascano tanto facilmente la dice lunga sulle condizioni assai curate del luogo.

QUAIPHASSA [rovi] “figlie di un cane!” continuerebbe ad inveire contro il rovo e le sue spine, decidendo che potrebbe lanciare l’ascia invece di colpire i rovi, evitando di farsi strappare ancora la carne. Il piede destro verrebbe arretrato rispetto al sinistro e distanziato di circa mezzo passo (30 cm), avrebbe i talloni allineati in direzione del rovo più vicino. mentre i piedi formerebbero un angolo>>>

QUAIPHASSA poco più largo di 45°. Piegherebbe entrambe le ginocchia, cercando di distribuire il peso sulla pianta del piede posteriore, il sinistro. Le braccia dritte all’altezza del petto e allineate verso quello che ora è il suo bersaglio. Il braccio destro, quello la cui mano stringe l’ascia, compirebbe un movimento rotondo e deciso indietro piegando e sollevando il gomito e portando l’arma appena>>>

QUAIPHASSA oltre la testa. Quindi ripeterebbe il movimento in avanti nel momento del lancio, come se volesse tagliare con un colpo d’ascia il rovo che si trova esattamente di fronte. Contemporaneamente il busto si sposterebbe in avanti e il peso distribuito sul piede destro avanzato. La spalla destra resterebbe ferma, ma allineata con la sinistra. Quando le braccia sarebbero quasi allineata, la destra>>


QUAIPHASSA punterebbe il bersaglio e rilascerebbe rapidamente l’ascia, facendo attenzione a non bloccare il braccio al momento del rilascio, ma lasciare che prosegua il suo movimento. E in tutto questo continuerebbe a fare boccacce all'indirizzo del rovo.

[ATTENDERE ESITO]

Innegabilmente il fatto che una nana armata se la prenda con un cespuglio di rovi potrebbe essere considerato uno sprezzo verso la Triade ma innegabilmente non si tratta di terra benedetta nel vero senso del termine ma solo di un luogo a lei caro e, di certo, il fatti di prendersela con un rovo che ora vince strappandole il vestito mentre cerca di lancioare l'ascia che crolla miseramente a >>

terra a meno di un metro da lei (per una azione di tiro servono tre turni) ma che le permette di liberarsi anche se ne esce decisamente malconcia, piena di more spiaccicate ovunque addosso, il vestito strappato e tanta, tanta rabbia insana dentro di lei. Fehrer la sente, inizialmente sull'attenti pronto a reagire, aha sentito parlare di Troll e, dopo la sua esperienza con i mannari in >>

foresta di luce non si può certo dire che non abbia motivo di non essere cauto e pronto ma tutta la situazione gli fa sfuggire l'ingresso trionfale di Seminaj, un vecchio mago piantatore d'alberi che da anni, secoli dice qualcuno ma non si sa con certezza, cura la foresta di luce e, a quanto pare, cura anche la foresta delle driadi. Si fermerebbe ad osservarlo *Non credo che sia nulla di male->

o che ci possa far del male, lascia che lei sfoghi la sua rabbia, tu hai altro a cui pensare ora...* mormorerebbe con una calma assurda *Sono anni che attendo qualcuno che per dargli qualcosa, chissà se sarai tu il fortunato o..* e alzando il bastone risistemerebbe il cespuglio di rovi mezzo sdradicato da Quai e un enorme ramo, vista la mole di lei, la sospingerebbe dalla schiena cercando di >>

farla avanzare sino a porla a destra di Fehrer a solo 2 mt *se sarà la nostra signorinella così gentile* un sorriso radioso mentre spunterebbe un fiore giallo enorme dalla punta del suo bastone e lo allungherebbe verso la nana in segno di saluto gentile.

[GDR PLAY, TURNI QUAI, FEHRER]


QUAIPHASSA [fuori dai rovi] lei non sa che tutta l'isola è benedetta, ha già problemi ad accettare che non si entra nel tempio con le armi, così continuerebbe a borbottare e inveire contro ogni cosa, e contro i troll in particolare. ''stupido rovo e maledette spine''. solleverebbe il braccio sinistro, portando la mano all'altezza del volto, e si passerebbe il dorso della stessa cercando di pulirsi, lo >>>>

QUAIPHASSA sguardo catturerebbe il colore delle more e la pelle ne sentirebbe i semini e il liquido, così si leccherebbe la mano fino a renderla linda, e poi ricomincerebbe a passarsi il dorso sul volto. piccoli passi sul posto per piccole gambette, cercherebbe di mantenersi in equilibrio dopo lo spintone ricevuto. ''per la barba che mi verrà!?!'' strabuzzerebbe gli occhi alla vista del fiore, stupita >>>

QUAIPHASSA di quel gesto ''non è che tiri fuori anche denti d'oro? vedi?'' e piegherebbe il collo in avanti, spalancando la bocca per mostrare il dente mancante ''SFNE SFOGLIO SUSNO... qui'' e tornerebbe in posizione più o meno normale. ''voi due chi siete? oh... la mia arma!!!'' quindi si volterebbe in cerca dell'ascia.

FEHRER [Bosco | Folto] L'istinto raramente sbaglia. E i suoi moniti, pure. La figura barbina della femmina di nano è seguita con distacco dal Fantasma, concentrato piuttosto sulle azioni presenti e su quelle future dell'individuo appena giunto. Avalon pare sfornarne a bizzeffe, di elementi fuor del comune, tanto che ormai raramente alle genti figlie della primavera è dato di stupirsi. Con la ->

FEHRER -> spada nuovamente infoderata, ma familiarmente a contatto con le scapole, che avvertono l'effetto benevolo dell'acciaio a pesarvi, il biondo presta attenzione alle parole altrui, limitandosi a levare un sopracciglio, come spesso s'è trovato a fare dinnanzi alle stranezze e alle scarse prese di convincimento. L'opera di distruzione è annullata dal bastone del figuro: la natura che si ->

FEHRER -> risana, con la facilità attraverso la quale la fitta trama di barba ritrova il mento dell'uomo, in un circolo incondizionato, fa tacere a lungo il guerriero, che infine schiude le labbra. Ha visto abbastanza: Seminaj l'ha convinto. ''In cosa ti posso aiutare?'' Non è tanto la promessa d'un premio in palio, che alletta il fu Ishtuk. Negli anni, non gli è risultato difficile imparare la ->

FEHRER -> lezione più antica del mondo. Dare per ricevere. Ma non dare una volta. Dare, e dare, e dare. E lui darà. Con serenità. Attendendosi chissà quale altra diavoleria. Dopotutto, la testa è come la pancia: quello che conta non è quanto riesci a buttarci dentro, ma quanto riesci a digerire. ''Il mio nome è Fehrer.''

[ATTENDERE RESPONSO]

La nana si lecca le ''ferite'' sono dolci, dolci ferite che sanno di more e come un gatto cercherebbe, nello stesso modo, di pulirsi la faccia simile ad un grosso gatto che, di certo, non può dirsi sornione. MOstra Quai la mancanza di un dente ma il vecchio mago semplicemente scuoterebbe il capo muovendo il bastone verso Fehrer quando lei si volge per cercare la sua ascia che giace a terra>>

ALIAS /dietro di lei a 4 metri. Il fu cavaliere dei draghi si lascia affascinare, si lascia clamare dal vecchio che ora gli regala un mazzo di fiori di melo bianchi e candidi dalla punta del suo bastone e che lo porge profumato *Vi è una caverna dietro la cascata..* e il suo viso si storcerebbe in una espressione infastidita *Dentro vi è custodito qualcosa che mi venne lasciato da un passante*>>>

tanto, tanto tempo fa. Ma io non posso prenderlo e anche se lo prendessi non saprei che farmene...* mormorerebbe avvilito per poi sorridere di nuovo *Li dentro c'è un animale, niente più niente ci meno che un animale ma è talmente devoto a ciò che custodisce che non permette a nessuno di avvicinarsi per evitare di perdere ciò che nasconde tra le sue zampe* osserverebbe Quai cercare >>

e trovare la sua ascia *Credi di portarti anche lei o che io la debba intrattenere?* e batterebbe il bastone al suolo facendo spuntare un piccolo albero di melo *Sai..* è uno dei semi di quello che cresce fuori del tempio * orgoglioso il tono con cui pronuncerebbe quelle parole osservando la nana *E' un pò che mi devo liberare di ciò che nasconde l'animale, a volte è un peso anche se >>

appare molto utile..a voi la scelta se cercare di recuperarlo o rimanere qui con me a sistemare la foresta*.

[GDR PLAY, TURNI: FEHRER, QUAI]


FEHRER [Bosco | Folto] Oh, che dolce. Che romantico. Nient'affatto propenso a cambiare il suo gusto in fatto di amanti, il Nordico tuttavia accetta l'omaggio floreale del figuro dalla pelle scura, protendendo un braccio per pigliare i fiori e, li avesse recuperati, per farli scomparire nelle vesti. Gli dedica un cenno del capo, che poi scatta diverse volte verso il basso, ad invitarlo ad andare ->

FEHRER -> e assieme ad indicare che stia comprendendo quanto gli viene detto. Un animale. Un oggetto misterioso. Un bastone che crea germogli mirabili. Ce n'è abbastanza per musici e poeti e, poiché il Fantasma non è né l'uno né l'altro, guarderà al lato prettamente pratico della questione. ''E' pericoloso?'' Naturale a chi, o cosa, si riferisca. Il fatto che non abbia terminato le domande, non ->

FEHRER -> significa che non abbia di già deciso il suo piano d'azione. A prescindere dalla natura della creatura, come ulteriore appunto lo Scandinavo non è neppure un botanico - come tese, volenteroso, a ribadire perfino al Decano, antipatico e acidulo. ''E' grosso?'' Slaccerebbe le cinghie di cuoio che assicurano la spada al corpo, e getterebbe tutto momentaneamente a terra, sfilandosi poi ->

FEHRER -> la camicia sdrucita da sopra la testa, per rimanersene soltanto con gli indumenti inferiori. Sì, accetta e sì, sceglie un abbigliamento tutt'altro che fornito. Recupererebbe solo Rudra, che impugna poggiandone l'estremità in spalla. ''Mi seccherà?'' A giudicare dal tono del quesito, egli pare Quasi sperare che sia così. Alza un angolo delle labbra e sposta lo sguardo verso Quaiphassa: ->

FEHRER -> ''Scelta sua. Io vado.''

QUAIPHASSA [spiazzo] l'ascia è lì, pochi metri e potrebbe prenderla, ma non c'è nessuno a parte loro, l'ha trovata e andrà dopo a recuperarla. solleverebbe il braccio destro, con la mano stretta a pugno, sorride mostrando tutti i denti, tutti quelli che ha per lo meno, guarda il melo, ma non è certo per questo che sta esultando. la mano sinistra intanto si porterebbe dietro la schiena, all'altezza del>>>

QUAIPHASSA posteriore per togliersi da lì i mutandoni che indossa sotto il vestito strappato dai rovi. ''è qua, è là, è di sotto è di sopra... che moradin mi fulmini! Cos'è uomo? una montagna, una caverna... è vita quella!!! chi c'è, c'è!?! si va e basta'' certo, deve recuperare l'ascia prima di entrare. ''gli stessi del tempio? conosci Inwe? quella là è brava, lei li apprezzerà i tuoi doni'' lo dice >>>

QUAIPHASSA convinta, certa che quelle parole possano far piacere al vecchio. ''e poi, non so se lo hai notato, sono una nana IO'' esclamerebbe con fierezza. ''ah troll bastardi, ora si, ora si...'' continuerebbe a borbottare visibilmente entusiasta.

[ATTENDERE RESPONSO]

Domande, mille domande che escono dalle labbra dell'alfiere *E' grande rispetto a viò che è il concetto di grande, è pericoloso quanto può essere pericoloso qualsiasi animale, morirai se le norne decideranno che è ora di recidere la tua vita* una risposta inconsapevolmente veritiera *Io sono un mago piantatore e custode di alberi, non sono un indovino, so solo che è un posto strano e che ciò>>

accade passando sotto la cascata non è ciò che accade rimanendo qui e, visto che non ho alcuna intenzione di lasciare incustodita la mia foresta mando voi ma non vi è obbligo anche se vedo* e lo direbbe osservando Fehrer spogliarsi e prepararsi ad andare in guerra. La nana recupera la sua ascia senza problemi e si toglie i mutandoni che restano li enormi. Farfuglia, parla, impreca, grezzamente>

meravigliosa anche se un pò agitata. Parla di Inwe ma il vecchio solleva solo le spalle, non esce dal bosco così spesso da conoscere qualcuno se quel qualcuno non sia giunto alla radura quando lui ha deciso di mostrarsi. La cascata è alla destra di entrambi, 4 mt per Fehrer e 3 per la nana, un laghetto di 5 mt di diametro è tutto intorno, una parete scoscesa innanzi da cui cade l'acqua. In>>

mezzo al laghetto alcuni sassi piatti, che distano uno dall'altro 1 metro. *Andate* indicherebbe Seminaj.

[GDR PLAY, TURNIO PRECEDENTI]


FEHRER [Bosco | Folto | -> Cascata] Non ha bisogno d'altro. Il vecchio è fin troppo esaustivo, e non lascia nulla al caso. Il Nordico, spada in spalla, prova a muoversi in direzione del laghetto, disegnando falcate ampie che possano fargli divorare velocemente la distanza - nei panni di quei 4 mt che lo dividono dall'acqua. Che la nana stia o meno già seguendolo, l'invito dell'individuo è ->

FEHRER -> giunto e, fortunatamente o meno, il Fantasma ha smesso di prestare attenzione ben presto. Elucubrazioni inutili, in fondo, per chi ha già scelto. Per chi fa della guerra le proprie fondamenta. I sassi disposti sul letto trasparente non dovrebbero essere una sfida troppo ardua per il vecchio Alfiere, che ha gambe lunghe e una fluidità di movimenti che non tutti possono vantare. Infatti, ->

FEHRER -> con perizia e coordinazione [Agilità II], e mentre un piede, il sinistro, s'aggrappa bene alla sponda che si lascerà alle spalle, la gamba destra vorrebbe distendersi in avanti, in direzione del primo appiglio, che la punta - per saggiarne la consistenza -, prima, e la pianta, poi, del piede stesso conquisterebbero. Egli richiamerebbe il piede d'appoggio con una spinta, un saltello, ->

FEHRER -> che porterebbe le gambe allineate e i piedi nuovamente paralleli. E' come fare un passo lungo. La somma di due passi.

QUAIPHASSA [verso il ventre della cascata] stupita, sarebbe stupita, se non altro per il fatto di essersi… spogliata, troppa foga, l’entusiasmo a volte gioca brutti scherzi. Ma non demorde la giovane nana. Ascolterebbe con attenzione le parole del vecchio, decisa a recuperare l’ascia mentre si avvicinerebbe ai sassi, piegando il busto quel tanto che le basterebbe perché la mano destra possa riafferrare>>>

QUAIPHASSA l’arma dal terreno, prima di ritirarsi su. “ehi, Coso, non correre, là dentro è zona mia”. Così si appresterebbe a porre il piede destro sul sasso semisommerso più vicino, facendo attenzione a non sbilanciarsi, allargherebbe anche un poco le braccia per aiutarsi a mantenere l’equilibrio. Quello saltella, ma lei è una nana. Così cercherebbe di posizionare il piede sinistro su un altro sasso,>>>

QUAIPHASSA non troppo distante dal primo, cercando di posizionare prima la punta del piede, e una volta trovato l’equilibrio, tutta la pianta, lasciando il piede destro libero di lasciare il sasso, e continuare a camminare. “troll maledetti, sono le vostre teste questeeee” borbotta e al tempo stesso cerca di incitarsi. “e io le schiaccio, tièèè” la mano destra terrebbe sempre ben stretta l’ascia, pur>>>

QUAIPHASSA mantenendo le braccia allargate per non perdere l’equilibrio, così come tutto il corpo tozzo cercherebbe di mantenersi stabile. E se avesse trovato il modo, continuerebbe a camminare sui sassi. “oh, te l’ho detto? Sono Quaiphassa Roccianera, figlia di Thal Roccianera”. Non saltelli i suoi, ma passi ben ponderati. “immagino che il tuo nome non sia Coso…”.

QUAIPHASSA // spogliata = spogliata dei mutandoni

[ATTENDERE RESPONSO]

Fehrer parte, non sbaglia un passo, determinato, deciso e pronto, brucia i metri sul terreno e con agilità e capacità inizierà la traversata di quel laghetto. Non succede nulla, è solo un calmo laghetto in mezzo al bosco delled riadi. Ora lo scroscio dell'acqua è forte, gli spruzzi lo raggiungono, è fredda, forte, sferza già dove colpisce come ranti aghi che accarezzano la pelle. Ormai >>

è vicino, ancora tre metri e sarà SOTTO la cascata. Non vi sono passaggi segreti, non vi è nulla se non il coraggio di passare sotto l'acqua gelida e poi..e poi sarà buio, una enorme caverna buia e rumorosa. La nana..forse la sua idea era semplicemente di liberare i mutandoni dalla presa ferrea dei muscoli delle sue terga ma lo ha fatto in modo fin troppo plateale e ora si trova senza mutande>>

pronta ad entrare in un luogo strano, insieme ad un umano sxonosciuto e armato, per affrontare qualcosa che nemmeno, forse, ha ben compreso...senza mitande..gioventù strana su queste terre. Seminaj nel mentre continuerebbe la sua opera svanendo nel verde, lo ritroveranno all'uscita SE usciranno. Le gambe di Quai sono molto piùù corte di quelle di Fehrer, e anche se lei cerca di andare veloce >>

il suo passo non lo consente e nemmeno la sua stazza. 3 erano i metri che la dividevano dal laghetto e sino a li li ha percorsi con calma e a quanto pare con buona riuscita ma il primo sasso è ad um metro dal secondo...un pò complesso considerata la sua agilità..pesante..se +è consentito dirlo e le sue gambe corte...sassi scivolosi, pieni di muschio...ce la farà?

[GDR PLAY, TURNIO QUAI, FEHRER]


QUAIPHASSA [sassi nel laghetto] ''questo corre... ma che ... oh moradin, tappami la bocca'' sembra aver cambiato il suo sbraitare aggiungendo Coso ai troll, ma è apparenza, se non parlotta lei non si concentra. ''un sasso, un passo'' e le braccia della giovane nana si allargano per poi abbassarsi appena, seguendo l'andamento del suo andare, così che possa mantenersi in equilibrio. ''un passo, un metro'' li

QUAIPHASSA >>

QUAIPHASSA conterebbe sempre per incitarsi, prima la punta del piede destro a toccare l'altro sasso, poi la pianta, e una volta che avrebbe raggiunto l'equilibrio, staccherebbe il piede sinistro, con un piccolo slancio, per permettere a quest'ultimo di raggiungere l'altro sasso, sempre prima la punta, e poi la pianta. ''regina reginella quanti passi devo fare per arrivare alla cascata?'', forse qualche>>>

QUAIPHASSA reminescenza della sua fanciullezza. e intanto farebbe attenzione a distribuire il proprio peso in maniera uguale su entrambi i piedi. Il piede sinistro dovrebbe aver raggiunto il sasso, quindi sposterebbe il peso su questo, così che possa slanciare, si fa per dire, il destro in avanti, una falcata grande un metro per poter raggiungere l'altro sasso, che toccherebbe con la punta del piede per>>>

QUAIPHASSA prima, per poi piazzare la pianta. ''quattro sassi, quattro passi, quattro metri'' e le braccia continuerebbero ad aiutarla per mantenersi in equilibrio, così come farebbe il busto per equilibrare il baricentro.

FEHRER [Bosco | Laghetto] Per quanto fredda e pungente, l'acqua non può punire chi nella neve e nel ghiaccio ha forgiato il suo fisico [Resistenza II]. Più che gli schizzi della cascata, al Nordico occorre buona forza interiore per impedirsi di voltarsi per dedicare uno sguardo alla sua compagna d'eccezione, che ha scelto l'indumento sbagliato da togliere. Un'altra occhiata potrebbe costargli ->

FEHRER -> una caduta fragorosa. E' per questo che, sia per rimanere concentrato sulla via da seguire, sia per evitarsi di prestare momentaneamente attenzione alla femmina di nano, il Nordico tira dritto, decidendo di prestarle cura soltanto quando avrà raggiunto la ripida. I movimenti si ripetono: egli conquisterebbe i sassi salto dopo salto, con le gambe che, alternativamente, farebbero prima ->

FEHRER -> da appoggio, dunque da molla, nel primo caso con una buona dose di coordinazione [Agilità II]. Se la logica non è una sconosciuta, tre balzi dovrebbero garantirgli l'accesso alla caverna. E' un momento prima di varcarne la soglia, che aprirebbe la bocca. ''Fehrer. L'ho detto poco fa.'' Non c'è irritazione nella voce dell'uomo, che, piuttosto, osserverebbe curioso l'ingresso invisibile. ->

FEHRER -> ''Signorinella...'' accennerebbe nient'affatto disposto a ricordare la sequela di nomi, o anche solo il primo - altamente improbabile è che una memoria tutt'altro che servizievole cominci a funzionare di colpo, e fluidamente. ''Oltre la cascata voglio cautela. Anche da parte tua. Zitta e punto. Mmh?'' Non attende repliche. Allungherebbe il braccio sinistro verso il getto freddo, facendo ->

FEHRER -> infine per violarlo con tutto il corpo... verso l'ignoto.

[ATTENDERE ESITO]

La nana è come un elefante in un negozio di cristalli e, di certo, il suo arrivo non è silenzioso mai. Con cautela ma sempre blaterando come una pazza passerebbe da un sasso all'altro, di certo non evitandosi di scivolare o di rischiare di farlo ad ogni piè sospinto ma incredibilmente ce la farebbe senza nemmeno cadere ad arrivare all'ultimo sasso ora che Fehrer, dura scorza nordica>>

che nulla teme, dopo averle ripetuto il suo nome..ricordandole che dovrà stare zitta - non ce la farà mai - passa dall'altra parte. L'acqua che come un peso enorme lo schiaccia per il tempo necessario al passaggio, la sensazione di freddo assoluto sull carni morse da quella potenza , i capelli che cadono sul viso che gocciola l'acqua, frastornato, la sua vista momentaneamente disturbata>>

non solo dal buio in cui si trova proiettato ma anche dall'acqua che ancora gocciola dal suo viso. La caverna è calda, rumorosa, proprio come ha detto Seminaj, l'odore è quello di muschio, acqua, una caverna alta due metri appena e larga tre, nulla di particolarmente grande da poter nascondere qualche mostro di incommensurabile potenza ma pare non ci siano vie di uscita se non quella da >>

cui è entrato Fehrer. Le pareti frastagliate, alcune stalattiti e Stalagmiti...ma nessuna apertura, nessuna bestia, nulla di custodito...una soffusa luce violacea e chiara che proviene da alcuni funghi lungo le pareti. Nulla di particolarmente interessante...apparentemente.

[GDR PLAY, TURNI: QUAI, FEHRER - DISTANZA QUAI DA CASCATA 1 MT DAL GETTO DI ACQUA, DUE METRI E MEZZO DAL PUNTO IN CUI SI TROVA FEHRER]


QUAIPHASSA [verso la cascata] l'ultimo sasso è andato, la cascata è ora vicina, un passo, ma anche due, che di falcate ne avrebbe fatte già abbastanza. ''Fehrer, Quaiphassa, no signorinella'' questo proprio non riesce a non ribadirlo, in fondo lei non ha voluto continuare a chiamarlo Coso, un minimo di rispetto, no? Così avanzerebbe la giovane nana, due passi decisi, l'entusiasmo di entrare dentro una>>>

QUAIPHASSA caverna non ha prezzo, e poi è una nana. L'acqua le arriverebbe addosso tutta insieme, una doccia fredda che sembrerebbe ritemprarle il carattere, e non dovrebbe essere difficile per lei, continuare a camminare con passo deciso (resistenza 2), e oltrepassare la cascata, quel che resta della sua veste si sarebbe inzuppata, ma controllando il respiro, non dovrebbe pesargli. Una volta dentro>>>

QUAIPHASSA riuscirebbe a vedere la figura di Fehrer, dopo pochi attimi (skill di razza scurovisione), ancora un metro e mezzo e dovrebbe raggiungerlo. ''li vedi i funghi Fehrer l'alto? stai attento alla testa'' eh si, essere nana ora sembra manifestare tutti i suoi vantaggi. il cuore nel petto della giovane batte forte, la mano sinistra si solleva fino al volto, e l'indice con il pollice inizierebbero a>>>

QUAIPHASSA attorcigliare la poca peluria sopra la sua bocca. ''bast...'' abbaserebbe il tono di voce, continuando ad imprecare nella mente *di troll, stalagmiti, stalattiti, luce viola...*. e l'odore di muschio arriverebbe alle sue narici.

FEHRER [Bosco | Nella Grotta] La sensazione è fastidiosa. Un piccolo strappo. Una... doccia gelata. I capelli s'inzuppano, inzaccherati d'acqua, la pelle è ora completamente bagnata, gocce cadono sulla roccia. E lo sguardo tarda a riaversi dal passaggio, e ad abituarsi al lucore soffuso all'interno. Scuote la testa, provando a riconquistare la lucidità, e cercando nel frattempo di mantenere i ->

FEHRER -> sensi vigili e la mente sgombra da qualsiasi pensiero che non riguardi il desiderio di scoprire immediatamente cosa si celi oltre il getto violento [Volontà I]. Se gli fosse concesso, come primo movimento scarterebbe a sinistra di due passi (1 mt), abbassando istintivamente le spalle per la percezione di battere la testa, tanto ridotta è l'altezza della grotta. Vuole spostarsi. Sia mai ->

FEHRER -> che la nana, seguendolo e tenendogli dietro, non gli frani addosso, rendendo vano qualsiasi tentativo annunciato all'esterno. Si passerebbe poi una mano sul volto, scostando la chioma bionda all'indietro, recuperando lentamente le facoltà visive. Nulla di speciale. Almeno, d'impatto iniziale. Una grotta non troppo ampia, vuota per giunta, della quale dovrebbe poter vedere ogni angolo. ->

FEHRER -> Aggrotta la fronte. ''Ssh...'' sussurra in direzione di Quaiphassa, qualora dovesse scorgerla sul lato destro, zittendola nel modo più cortese che gli riesce. Fischia, alcuni istanti dopo. Un verso basso ma prolungato, attraverso cui è intenzionato ad avvertire l'eventuale eco e le sponde entro le quali rimbalzerà. Se esistono passaggi segreti, il duo sta per scoprirlo.

[ATTENDERE RESPONSO]

La nana resiste bene al getto d'acqua, in fin dei conti i nani sono resistenti e temprati. Ha i capelli appiccicsti alla faccia e ancora parla e da consigli a Fehrer che piano piano di riabitua mentre la sua vista di umano si addentra in quella oscurità, curioso e guardingo intimandole di parlare piano. La voce della nana per quanto basa rimbomba ripetendosi mille volte e sbattendo loro >>

addosso. Per loro fortuna non è un luogo congeniale ai pipistrelli o si sarebbero ritrovati fra ali svolazzanti. I funghi illuminano la stanza. Restano fermi, dopo lo spostamento l'alfiere e la nana non fanno nulla per capire cosa potrebbe accadere ma anche la loro posizione e la scelta potrebbe essere una strategia..o forse si stanno chiedendo se il piantatore di alberi possa averli>>

tratti in inganno. Ma devono cercare, innegabilmente cercare, la parete sinistra dista da Fherer un metro circa, quella destra ds Quaipassa di un metro e mezzo circa, quella di fono circa di unmetro frontale a entrambi...e ora?

[GDR PLAY, TURNI: FEHRER, QUAI - ULTIMO TURNO PER STASERA POI PAUSA E RIPRENDIAMO PROX SETTIMANA]


FEHRER [Bosco | Nella Grotta] La vista è tornata buona. Le percezioni, pure. Non gli resta che cominciare a muoversi. ''Io di qua, mmh?'' mormora indicandole la parete prossima a lui, come ad invitarla automaticamente a occuparsi di quella opposta. Con buone probabilità, poi, convergeranno al centro, sul fondo della piccola grotta. Egli prova ad accostarsi alla roccia, muovendo due ulteriori passi ->

FEHRER -> laterali a sinistra, affinché le mani vi si facciano prossime. Qui giunto, lo sguardo si farebbe accorto. Poggerebbe gli arti sul muro di pietra: se al primo, volutamente lento, contatto non crollasse loro la caverna in testa, le dita proseguirebbero nella loro opera, tastando e cercando e, talvolta, chiudendosi a pugno, per consentire alle nocche di picchiare colpi deboli. E i funghi? ->

FEHRER -> Pure quelli desidera sfiorare. Carpirne la consistenza, comprendere se realmente la loro figura sia ad emanare lucore violaceo. Provando a staccarne un paio, per esaminarli e per verificare che gettino luce pure distanti dalla roccia, una e una volta soltanto ci pensa. Realmente. E se li avesse gabbati? A che pro, poi? S'accovaccia, a seguito dello studio iniziale, per scrutare pure ->

FEHRER -> il pavimento. Iniziando poi ad avanzare, ginocchia ancora piegate, per seguire con una sorta di mezzo arco la sua parte di spelonca.

QUAIPHASSA [caverna] *niente, questo Fehrer è un musone. Fischia… hum… lasciamo stare va, moradin non mi mollare ora, che se esco da qui… non se, io ESCO da qui* pure quando pensa la giovane nana sbraita, solleva le spalle, e si sposta verso destra, niente falcate, in fondo deve muoversi per un metro e mezzo e potrà farlo agilmente, per quanto agile possa essere una nana. Presterebbe attenzione agli >>>

QUAIPHASSA ostacoli naturali della grotta, soprattutto alle stalagmiti girandoci intorno quando le incontra, mentre le stalattiti le eviterebbe piegando appena il capo o spostando la testa. Una volta raggiunta la parete di roccia inizierebbe a scrutarla per bene prima con lo sguardo, in cerca di anfratti o di sporgenze strane (skill di razza scurovisione), quindi si aiuterebbe con le mani allargando >>>

QUAIPHASSA bene le dita, e tastando ogni singolo punto della parete. Lo sguardo di solleverebbe in cerca di qualche luce diversa che provenga dal soffitto, forse la luce viola proiettata dai funghi potrebbe aiutarla in questo, tremolando per via di qualche spiffero d’aria. Si volterebbe verso la parete sinistra, con la curiosità di spiare l’altro, e dovrebbe vederlo mentre è intento a staccare qualche>>>

QUAIPHASSA fungo. “potrebbe averli messi il vecchio lì…” il tono di voce sarebbe basso, ma udibile all’altro, in fondo sì, potrebbe essere così, solo un altro gioco del mago, anche se non ne capisce il senso, così come ignara la magia (malus di razza). Riporterebbe l’attenzione alla parete, continuando a saggiarne la consistenza, sorriderebbe poi, battendo i piedi in ogni punto, cautamente, per capire se>>

QUAIPHASSA ci possa essere anche un passaggio sotto di loro, in fondo le città dei nani sono sottoterra.


[GDR PAUSA - VI ADORO - BUONANOTTE :*]


ALIAS.ALIAS
00mercoledì 11 febbraio 2015 23:10
[GDR RESTART - FEHRER - QUAIPASSA]

Fehrer studia tutto, ogni piccola porzione di roccia, di anfratto, le mani diventano i suoi occhi, il senso del tatto è lo strumento che lo guida alla scoperta così come la sua curiosità che lo rendono attento ad ogni minimo particolare. Non esclude nulla, tutto il lato sinistro, sino a dove la sua nordica altezza concede, viene controllato in quella capillare ricerca. I funghi. I funghi sono>>

di consistenza diversa da qualsiasi altro fungo lui abbia mai toccato, non sono morbidi e spugnosi al tatto, non sono umidicci e molli come ci si potrebbe aspettare. Non conosce nulla il guerriero di erbe e di quanto di naturale viva ma è innegabile che non sono funghi normali. Sono freddi al tatto, duri come se si trattasse di cristalli e lasciano sulle mani una polverina bianca. Quando >>

li tocca la loro luminescenza varia, dal violaceo ad un colore arancione che illumina tutta la piccola grotta. Mentre Fehrer comverge verso il punto in cui reincontra Quaipassa che, a sua volta, si è dedicata ad una analisi del suo lato della grotta. E quando alla fine sbatte i piedi per terra qualcosa succede, dopo aver evitato stalattiti e stalagmiti, dopo aver indagato la luce in allto>>

dopo aver visto il fungo tra le mani di Fehrer spegnersi una volta colto...ecco che battendo i piedi le si aprirebbe una botola sotto i piedi, una specie di scivolo naturale in cui scivolerebbe, dolcemente e senza rendersene conto, da un passaggio nascosto sotto il punto in cui sono passati loro, ripassando sotto la cascata si ritroverebbe all'esterno. la botola si irichiude e il fu alfiere >>

rimane solo....con un fungo in mano.

[GDR PLAY, VAI FEHRER]


FEHRER [Grotta dietro la Cascata] Quei funghi... che roba è? Non si intende di flora, ma non ci vuole un suo erudito per comprendere che non siano banali funghi. Funghi colorati. Funghi che paiono abat-jour. Viola, poi arancioni. Quello che ha fra le mani non sembra poter servire a qualcosa una volta che avrà abbandonato questa grotta: si spegne, perdendo la sua fioca luminosità ma non la sostanza ->

FEHRER -> polverosa e biancastra che gli lascia sulla pelle. Così lo abbandonerebbe su una roccia sporgente, e perché non dovrebbe servirgli e per valutare la sua reazione, quando non sarà più a contatto con la mano. Il luogo non custodisce altro, alle apparenze, e la fine del mezzo giro che compie vuole suggerirgli questa ipotesi. Cerca con lo sguardo la figura tarchiata della nana, ma questa... ->

FEHRER -> sparisce. Dopo aver pestato i piedi. Le aveva detto di non fare l'elefante. Che diamine. Alla sua caduta segue il suo istintivo tentativo di allungarle il braccio libero dalla spada, ''NO!'', ma Quaiphassa crolla come un sacco di patate chissà dove. La botola si richiude, e per alcuni istanti il Nordico resta col dubbio che potesse condurre al livello successivo della caverna. La compagna ->

FEHRER -> di quest'avventura potrebbe dunque aver proseguito o trovarsi nei guai, ma una cosa è certa: ora è solo, e momentaneamente impossibilitato a recuperarla. Arrafferebbe la sua lucidità proverbiale [Volontà I] e, naturalmente, qualunque movimento eseguirà da adesso in poi avrà cura di condurlo con grazia ed equilibrio [Agilità II], per non vedersi sparire il terreno sotto i piedi. Deve ->

FEHRER -> continuare la sua personale esplorazione... e lo farà cominciando dalla polvere che non ha dimenticato. Non è, si diceva, un esperto di erbe e composti, ma si comporterà come gli animali, che dall'odore degli elementi dell'ambiente provano a tracciare il disegno della loro comprensione. Pertanto, annuserebbe la sua stessa mano. Accostando la sostanza alle narici. E poi?

[ATTENDERE ESITO]

La nana è scomparsa, è perfettamente in forma fuori della cascata bestemmiando la sua stupidità ma il mago seminatore la distrae con una buona birra. Tornano a Ferrero posa il fungo e questa cosa non provoca assolutamente alcun cambiamento, la luce, mano a mano che si allontana nel tempo il suo tocco, vira di nuovo fino al violaceo e guardadosi la mano che sta portando verso le narici>>>

per annusare la polvere, si renderà conto che la polvere, biancastra alla luce arancione ora è rossa come il sangue. L'olfatto è ora la sua guida, prima il tatto, ogni senso del fu alfiere stasera viene sollecitato. L'odore è acre, pungente, simile a quello del vino che è stato lasciato aperto, acetato quindi. Vi è però un sottofondo che gli ricorda l'odore delle mele, delle mele dell'albero >>

di cui parlava Seminaj, quello che sorge innanzi al tempio. Non riesce a riconoscere nulla. annusando ne inala una dose minima, le pareti interne del naso bruciano ma una sensazione di piacevole scoperta si apre nel suo intelletto...non sene rende conto ma un piccolo cambiamento in lui è avvenuto, guardandosi intorno si renderà conto che il fungo spento che ha posato prima su una sporgenza >>>

di roccia, ora appare..più lontano....

[GDR PLAY, VAI FEHRER]


FEHRER [Grotta dietro la Cascata] In tempi consoni, preda della lucidità totale, probabilmente sorgerebbe il pensiero riguardante il più semplice dei parallelismi: è più fatto lui, adesso, o le Sacerdotesse del Vespro, approssimandosi a una visione? La risposta non può darla certo l'uomo, che non conosce lo sballo delle figlie del Tempio e ignora di essere a cavallo fra due mondi. Sbaglia, del ->

FEHRER -> resto, o la grotta pare... espandersi? Il fungo era ben più vicino di quanto lo sia ora e, a ben vedere, il profilo della roccia sul quale l'ha posato non distava tanti passi. Né tanti ne ha compiuti per provare a recuperare la femmina di nano. ''Aspetta... aspetta...'' Tenta saggiare la consistenza dell'elsa di Rudra, stringendola nella mano destra, mentre la sinistra colpirebbe un poco ->

FEHRER -> la testa, per recuperare brillantezza, qualora si rendesse conto d'essere in procinto di perderla in tante piccole briciole colorate. La luce arancione proietta sulla polvere bianca venature rossastre. O è la sostanza stessa ad esser cangiante, come il riverbero danzante fra le pareti? Tira su col naso per combattere il bruciore, poi decide di muoversi. Verso il corridoio che s'è ->

FEHRER -> appena allungato. Per misurare la nuova ampiezza, e soprattutto per saggiare le sue condizioni, lucido forse abbastanza da comprendere che il problema stia nella sua testa, e non tanto nell'ambiente circostante [Agilità II]. Chissà che, raggiunta la pietra, non possa sfiorarla e scoprirne ora una consistenza diversa. Chissà che non possa spingerne un'estremità, per rivelarne segreti!

[ATTENDERE ESITO]

E' un viaggetto che Fehrer fa dentro la sua testa, la spada è ancora al suo posto e la dimensione che lui percepiva prima è la stessa che percepisce ora. Si da dei colpi in testa il Biondo e ciò facendo non fa altro che spargere la polvere che ha sulle mani intorno al suo capo e, quindi, involontariamente ne inala ancora. Confonde anche la luce che era già diventata violetta ma ciò che ora >>>

la polvere sta innestando nel suo sistema nervoso è talmente enorme che gli manca quasi la concezione della stessa realtà. La vista si fa lievemente sfumata, la mente un pò confusa ma nulla che non sia controllabile ancora. Come un ballerino che durante i giri sulle punte lascia che lo sguardo si posi su un obbiettivo ben definito così cghe la testa sia l'ultima parte del corpo a girarsi >>

per poi tornare a quel target, così lui prende, come spunto di riferimento quel fungo che si fa sempre più distante e, incredibilmente sempre più grande..ma quando inizierà a misurare la stanza..si renderà conto, con fatica...che le dimensioni della grotta non sono cambiate, sono le sue ad essersi notevolmente rimpicciolite sino a renderlo ora alto come un folletto..una prospettiva >>

diversa da cui osservare la realtà in cui si trova immerso.

[GDR PLAY, VAI FEHRER]


FEHRER [Grotta dietro la Cascata] I passi sembrano non finire mai. La grotta pare enorme e priva di barriere, uno spazio aperto; non la piccola spelonca che ha misurato da cima a fondo alcuni istanti addietro. Fa una fatica immane a raggiungere la parete che si è preposto di raggiungere, e diamine, se non se lo spiega! Col fiatone di chi ha appena macinato chilometri, si piega sulle ginocchia, ->

FEHRER -> gettando inevitabilmente un'occhiata di sguincio agli stivali e, più in generale, al suo corpo. Gli gira la testa, perde sensibilità a riconoscere i colori e la vista non ha i colpi dei tempi migliori, ma non dovrebbe sfuggirgli... questo. E' cambiato, e se l'ambiente ha le stesse dimensioni, allora è l'uomo dei ghiacci ad aver abbandonato la sua altezza e le sue spoglie possenti. ->

FEHRER -> Pesante poco più d'un pensiero, delle dimensioni d'un bottone e con in mano uno spillo, il vecchio Alfiere - che ad oggi potrebbe vantare una simbiosi unicamente con un grillo o una lucertola - sgrana gli occhi e si lascia sfuggire un piccolo verso soffocato, che a confronto col suo timbro profondo non è altro che uno squittio timido e sparuto! Attimi di crisi vedono cedere lo smalto ->

FEHRER -> delle cervella, che abdica in favore della confusione totale; poi, poco a poco, lo spirito folle del Fantasma si adatta a queste nuove proporzioni e a questa prospettiva. ''E ORA?!'' domanda più a se stesso che alla grotta, ma la voce si alza di qualche tacca, come se lui si aspettasse di non poterla far rimbombare fra le pareti di roccia, non più roboante come un tempo. Un vantaggio c'è. ->

FEHRER -> Se prima il luogo era chiuso e insondabile, ora qualunque fessura avesse potuto precedentemente saggiare è alla portata della sua statura. Fosse nei pressi dell'estremità di pietra col fungo, l'analizzerebbe con ancor più accortezza - e maggiore adrenalina nel sangue -, alla ricerca di una benedettissima via di fuga per abbandonare questo spicchio d'avventura e affrontare il livello ->

FEHRER -> seguente. Su, a destra, a sinistra, perfino sul terreno sotto i suoi piedi: trovasse un passaggio illuminato ci si fionderebbe all'istante, pronto a tutto!

[ATTENDERE ESITO]

La confusione è molta, il nordico scorda il sangue freddo del nord e scorda anche che la forza e la lucidità si trovano nell'utilizzo della mente e nel cercare di estraniarsi dalle situazioni per permettere al proprio cervello di indagare oltre ciàò che sembra. e' affaticato, la grandezza della grotta per lui è diventata enorme, nonostante le sue dimensioni lineari non siano variate per nulla.>

Si trova vicino alla parete sinistra, esattamente il punto da cui è partito e non è grazie alla sua prontezza di riflessi o alla sua idea di indagare che trova la soluzione ma per un mero colpo di fortuna. Posandosi alla pietra sentirà, i una fenditura lunga abbastanza per contenere il suo braccio minuscolo qualcosa di simile ad una leva, lo percepisce sotto le dita poco prima di passare>>

ad analizzare il pavimento preso dalla confusione della situazione in cui si ritrova. La leva è alla sua sinistra, in un anfratto in alto, 10 cm appena sopra la sua spalla, la parete è distante appena 5 cm (//corrispondono ai 5 mt di un umano così trasponiamo alle dimensioni attuali di ferrero e semplifichiamo gli spostamenti). Ci vuole coraggio e lui ne ha.

[GDR PLAY, VAI FEHRER]


FEHRER [Grotta dietro la Cascata] Fenomeno! Quella cosa che gli riesce di sentire sotto i polpastrelli pare servire a qualcosa. In fondo è differente da qualunque cosa abbia toccato negli ultimi istanti. Qui non si tratta neppure troppo di coraggio o d'eroismo; i rimasugli del suo onore, che ha promesso al vecchio là fuori d'andare in fondo alla questione, bazzicano in qualche anfratto della testa, ->

FEHRER -> a ricordargli, nonostante la confusione e le condizioni non certo nitide delle cervella, che un barlume di lucidità sia forse ancora a portata di pensiero [Volontà I]. La lingua a leccare il labbro superiore mentre il braccio lavorerebbe attraverso la fenditura, il Nordico prova a raggiungere la leva sfiorata casualmente, raggiungendola a tentoni immaginando il tragitto appena compiuto. ->

FEHRER -> In pratica, la porzione sinistra del corpo del vecchio Alfiere sarebbe ''tagliata'' dalla roccia, che agli occhi dell'osservatore parrebbe in procinto d'inghiottirlo. Invece, sulla punta dei piedi, lui tirerebbe la leva verso di sé. Una sciocchezza? Una svolta? Dèi del cielo, aiutatelo voi!

[ATTENDERE ESITO]

E la leva si abbassa, non serve usare alcuna potenza, la leva si abbassa e se esattamente di fianco al punto in cui il Biondo sosta, si aprirà una fenditura sulla roccia, alta poco più di lui e larga quanto basta per permetterglio di insinuarsi, guardandola si renderà conto che sono solo 5 cm da percorrere e che dall'altra parte si apre una strana stanza, vede una vecchia..grande come lui>>

seduta su una sedia a dondolo alla fine del tunnel, che si dondola con un bimbo fra le braccia, un bambino biondiccio che scalcia da tutte le parti e ridacchia. sente con chiarezza la sua voce, dolce e delicata ammonirlo, vede le sue mani fargli il solletico *Vuoi che ti racconto una storia piccolo mio?* la sente chiedere...I fumi della polvere ancora obnubilano i suoi sensi >>

ma la sua mente già si fa strada verso una lucidità che glio permette non solo di camminare con decisione e prontezza ma anche di vedere e sentire alla perfezione. Solo le dimensioni che ha assunto non cambiano. Che farà Fehrer? Entrerà nel tunnel?

[GDR PLAY, VAI FEHRER]


FEHRER [Grotta dietro la Cascata] Evitandosi di assumere una - molto poco - ortodossa posa difensiva, il Nordico si limita a seguire con occhi interessati la fessura che mostra la sua luce e la strada al suo interno spalancare i suoi battenti. Sospira piano, scuotendo la testa poiché avverte tornare poco a poco lo smalto dei tempi migliori, e prova a comprendere in che condizioni siano le sue ->

FEHRER -> gambe, ora, dopo aver messo alla prova la testa, che pare rispondere positivamente dopo attimi di tenebra assoluta. E di vuoto totale. Gli fosse dato di consumare la strettoia fra le mura di pietra, allora percorrerebbe i 5 cm che lo separano dalla stanza successiva, chiedendo alla forza di volontà un'ulteriore prova d'appello. Dunque. Questa vecchina che parla. Che racconta storie. ->

FEHRER -> E questa risata cristallina, che gli ricorda la piccola Haynes. ''Salve...'' si annuncerebbe cauto, rigirando nella mano la presa della lunga e, nel frattempo, dedicando un'occhiata tutt'intorno. ''Dove siamo?''

[ATTENDERE RESPONO]

Passa dalla parte opposta e se si volgerà si renderà conto che della fessura nella roccia non resta nulla e che ora sta guardando una parete di legno completamente intatta. La sua voce rieccheggia forte e chiara, saluta, cortese, gentile e chiede pure informazioni ma....non avrà risposta alcuna ma non perchè la nonna non voglia parlare con lui ma perchè semplicemente lei non lo vede e non>>

lo sente. E' come se colui che si fa chiamare il Fantasma ora lo fosse diventato sul serio, come se la sua stessa essenza fosse volatile ma se controllerà il suo corpo si renderà conto di essere una presenza tangibile. La vecchina continuerà nella sua storia al suo nipotino dondolandolo per accompagnarlo al sonno probabilmente *Molto tempo fa viveva una donna che desiderava moltissimo avere>>

un bambino. Disperando ormai di poterlo avere, si recò a trovare una vecchia strega molto conosciuta. - Vorrei avere un bambino; dimmi come posso fare. - Niente di più facile, - replicò la maga. - Ecco questo granello d'orzo: non appartiene ad una specie comune di cui si cibano gli uccelli. Piantalo in un vaso di fiori e vedrai... - Grazie - disse la visitatrice.* è la voce della vecchia che >>

narra una favola. Una storiella da bambini ma nascosta dietro ad ogni storia ve ne è sempre una più grande e molto si può scoprire ascoltando gli anziani. *Pagò la strega con dodici monete e poi ritornò a casa dove, piena di speranza, piantò il granello d'orzo. Ben presto spunto dalla terra un grande fiore simile al tulipano, ma con i petali chiusi intorno al pistillo. All'improvviso risuonò>>

un leggero scoppio; i petali rossi e gialli si aprirono mostrando all'interno una piccolissima bambina delicata e graziosa. Alta come una pulce, graziosa come la principessa di una favola, la bambina fu chiamata Pollicina. Il suo lettino era un guscio di noce colorato; il materasso era di foglie di violette; la coperta un petalo di rosa. Di giorno la bambina giocava sulla tavola dove c'era >>>

bicchiere colmo d'acqua. Pollicina si sedeva sul bordo di una foglia del tulipano, poi aiutandosi con due crini bianchi di cavallo usati come remi, si spingeva da una parte all' altra del recipiente. Offriva così uno spettacolo affascinante mentre cantava con voce pura e melodiosa. Con grande gioia della sua mamma adottiva, che l'adorava, alla bambina piaceva molto cantare! * continuerebbe la >

nonna. e se il Buon Alfiere si guarderà intorno vedrà, alla sua sinistra a 5 cm proprio una perfetta riproduzione della scena che la nonna descrive..ciò che manca è solo Pollicina...

[GDR PLAY, VAI FEHRER]

[GDR PAUSA]

ALIAS.ALIAS
00sabato 20 giugno 2015 00:22
[QUEST RESTART]

[ATTENDERE RESPONSO]

Passa dalla parte opposta e se si volgerà si renderà conto che della fessura nella roccia non resta nulla e che ora sta guardando una parete di legno completamente intatta. La sua voce rieccheggia forte e chiara, saluta, cortese, gentile e chiede pure informazioni ma....non avrà risposta alcuna ma non perchè la nonna non voglia parlare con lui ma perchè semplicemente lei non lo vede e non>>

lo sente. E' come se colui che si fa chiamare il Fantasma ora lo fosse diventato sul serio, come se la sua stessa essenza fosse volatile ma se controllerà il suo corpo si renderà conto di essere una presenza tangibile. La vecchina continuerà nella sua storia al suo nipotino dondolandolo per accompagnarlo al sonno probabilmente *Molto tempo fa viveva una donna che desiderava moltissimo avere>>

un bambino. Disperando ormai di poterlo avere, si recò a trovare una vecchia strega molto conosciuta. - Vorrei avere un bambino; dimmi come posso fare. - Niente di più facile, - replicò la maga. - Ecco questo granello d'orzo: non appartiene ad una specie comune di cui si cibano gli uccelli. Piantalo in un vaso di fiori e vedrai... - Grazie - disse la visitatrice.* è la voce della vecchia che >>

narra una favola. Una storiella da bambini ma nascosta dietro ad ogni storia ve ne è sempre una più grande e molto si può scoprire ascoltando gli anziani. *Pagò la strega con dodici monete e poi ritornò a casa dove, piena di speranza, piantò il granello d'orzo. Ben presto spunto dalla terra un grande fiore simile al tulipano, ma con i petali chiusi intorno al pistillo. All'improvviso risuonò>>

un leggero scoppio; i petali rossi e gialli si aprirono mostrando all'interno una piccolissima bambina delicata e graziosa. Alta come una pulce, graziosa come la principessa di una favola, la bambina fu chiamata Pollicina. Il suo lettino era un guscio di noce colorato; il materasso era di foglie di violette; la coperta un petalo di rosa. Di giorno la bambina giocava sulla tavola dove c'era >>>

bicchiere colmo d'acqua. Pollicina si sedeva sul bordo di una foglia del tulipano, poi aiutandosi con due crini bianchi di cavallo usati come remi, si spingeva da una parte all' altra del recipiente. Offriva così uno spettacolo affascinante mentre cantava con voce pura e melodiosa. Con grande gioia della sua mamma adottiva, che l'adorava, alla bambina piaceva molto cantare! * continuerebbe la >

ALIAS nonna. e se il Buon Alfiere si guarderà intorno vedrà, alla sua sinistra a 5 cm proprio una perfetta riproduzione della scena che la nonna descrive..ciò che manca è solo Pollicina...

[GDR PLAY, VAI FEHRER]


FEHRER [Grotta dietro la Cascata] Non lo vedono. Non lo sentono. Non si accorgono di lui. A meno che non si trovi davanti degli egregi attori, vecchia e bimbo fanno parte di un'altra dimensione, e l'uomo dei ghiacci ne è estraneo. Osserverebbe dietro di sé la fenditura divenuta ormai invisibile: la ''porta'' è scomparsa ed egli si ritrova lì, bloccato in questa minuscola parte di mondo. Il Nordico ->

FEHRER -> si allaccia al discorso dell'anziana figura grossomodo a un quarto di racconto: l'inizio l'ha perduto, eppure l'ha registrato in un anfratto della memoria, come se appartenesse a una fioca rotazione d'un sessantotto giri e la musica stesse cominciando ora. Starebbe immobile a fissare la scena poco distante, aggrottando la fronte. Se uscirà da questa storia, potrà usare la fiaba con ->

FEHRER -> Haynes. Pollicina. Prova a guardarsi attorno per cogliere nell'ambiente un indizio per fuggire, ma tutto ciò che risalta allo sguardo del fu bianco è un bicchiere che, nelle dimensioni che ha assunto, pare una polla d'acqua. Non c'è la piccina della favola. Piega la testa, ragionando un momento. ''Non mi dire'' mormora rivolto a se stesso, facendo per incamminarsi alla sua sinistra. ->

FEHRER -> Si lascia alle spalle le due: percorrerebbe quei 5 cm in direzione calice e, una volta raggiunto, studierebbe la scena, che, se riproduce perfettamente la descrizione, non dovrebbe mancare di foglia e crini. La sua imbarcazione? Si isserebbe sulla foglia [Agilità II], accorto a non mancarla e a bagnarsi prima del dovuto - poiché qualcosa gli dice che finirà in acqua. Si metterebbe con ->

FEHRER -> un ginocchio poggiato e l'altro piegato in modo che il piede aderisca bene sulla superficie morbida e, remi alla mano, tenta di muoversi con coordinazione, per raggiungere l'altra sponda del ''lago''. Cosa accadrà?!

[ATTENDERE RESPONSO]

E sale Fehrer, sale per quel viaggio che nella sua mente di adulto è un viaggio confinato entro un bicchiere, un viaggio che non ha nullla di avventuroso, che è confinato entro uno spazio limitato. sale senza nessun problema, non vi sono onde che increspano la superficie del bicchiere e pare che le acqua siano tranquille. Il remo entra nell'acqua e la fende. sospinge la forza delle>>

braccia del draconico l'insolita imbarcazione sino a farlo muovere di circa 10 cm ma se saprà guardare con occhi che sono gli occhi di sua figlia e se lascerà che la sua mente non sia imbrigliata da lacci che gli adulti impongono alla sua mente allora si che si renderà veramente conto della reale situazione. Non vi è ancora nulla di mutato manca ancora un piccolo sforzo da parte sua>>

sgombrare la mente e ricordare ciò che Pollicina fa mentre pagaia dentro il suo bicchiere così che tutto si capovolga in un istante di meravigliosa follia...

[GDR PLAY, VAI FEHRER]


FEHRER [Grotta dietro la Cascata] Poco a poco, le braccia del Nordico prendono il ritmo per remare con maggiore fluidità, e il bicchiere espande la sua superficie. Nel frattempo, l'uomo dei ghiacci si guarda attorno: non cerca le figure della vecchia e del bimbo, ma scruterebbe la stanza che lo circonda come se non s'attendesse di scorgervi mobilia, legno o rocce, ma vegetazione, draghi, scie ->

FEHRER -> d'arcobaleno e chissà quale altra diavoleria voglia partorire questo sogno dalle tracce fantasiose. Sta sognando. E, se sta sognando, tanto vale sognare in grande. Ci sono delle creature, sott'acqua. Alcune benevole, altre meno. Questa è una chiatta, e la vela che troneggia a mo' di bandiera si gonfierà presto sulla spinta del soffio di un titano. Soprattutto, lui sta interpretando una ->

FEHRER -> parte che non dovrebbe essere sua e, per far sì che il mondo onirico in cui è confinato non s'avveda troppo della differenza, deve farlo con cura dei particolari. Sorride leggermente, dunque, le labbra schiuse, prenderebbe a intonare una canzone delle sue terre, che, sebbene abbia parole dure e dall'intonazione fredda, nel complesso risulterà godibile e melodica.

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E si leva la voce del Nordico, canta mentre pagaia e la sua mente cerca di organizzare quel sogno che però gli sfugge dalla mente perchè è il sogno di altri che si avvedono di come il bicchiere d'acqua ora sia uno sconfinato oceano, di come lui stia navigando su una barca a vela veloce e rapida e di come all'orizzonte all'improvviso appaia una imponente nave. contorni ancora indistinti ma>>

la grandezza già si può notare. Dista da lui circa 50 mt ma avanza veloce sospinta dal vento che gonfia la sua vela bianca e rossa, una enorme prora che assomiglia a una testa di drago e molti remi che la spingono a velocità impressionante verso di lui, guadagnando 20 mt come se a sospingerla ci fosse una enorme mano e non remi. La stessa canzone che esce dalle labbra del nordico si ode>>

in lontananza. Il drakkar del drago si avvicina ma porta buone o cattive nuove? Fehrer lo vede alla sua destra, in diagonale, a circa 40 mt da lui, le onde sospingono contro la sua carene creandogli difficoltà nell'avanzare, la sua vela è piena di vento. ha innanzi una barra con cui decidere di manovrare la vela rimanendo seduto se lo desidera e dietro di lui, gli basta allungare la mano >>

sinistra una barra del timone. Il vento si gonfia mentre le nuvole si addensano basse lungo l'orizzonte e le parole della sua canzone sbattono in eco di voci maschili dal drakkar.

immagine:

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FEHRER [Grotta dietro la Cascata] I particolari del bicchiere, della stanza e della superficie piatta, sfumano colando come acquerelli cui sia stata concessa una sbavatura di troppo. Non ci sono più limiti: la grotta è evaporata in un nugolo di fantasia e, senza che egli possa frenarla, probabilmente disegnata dalla mano della sua immaginazione o di quella dei titani che sospingevano le vele della ->

FEHRER -> sua imbarcazione, quest'ultima ha assunto le tonalità delle terre del Nord, là dove i flutti divorano le leghe e il coraggio dei marinai dai volti impestati di salsedine. Si lecca le labbra quando s'avvede dell'imponente drakkar dalle spoglie draconiche. Nulla di più attinente al suo passato, presente, futuro. L'uomo dei ghiacci ha ormai smesso di credere che questo sia un sogno. Come ->

FEHRER -> spesso accade nei viaggi onirici, ben presto la mente si distacca dal pensiero verosimile che la realtà sia un'altra e s'immerge nel disegno del sonno. Ecco. E' questa, la verità. A poche decine di metri ha una nave probabilmente piena di vichinghi, nella migliore delle ipotesi esploratori e non banali conquistatori, che farebbero della sua chiatta un sol boccone. Allungherebbe dietro ->

FEHRER -> di sé il braccio sinistro, in cerca del ''timone'' che stringerebbe nella stessa mano per manovrare, non senza difficoltà, l'imbarcazione. La manterrebbe stabile, cercando di dirigerla in diagonale - sempre a sinistra - rispetto all'altra ma stringendo la traiettoria al fine di ''tagliare'' l'acqua per vedere chi sia a bordo e quante anime la guidino. La mano destra, invece, correrebbe ->

FEHRER -> all'elsa della spada oltre le spalle, saggiandone per il momento soltanto la consistenza. Continua a cantare. Come a non voler spezzare quel legame che pare affondare radici nella sua voce e nella sua anima. Tanto vale andare fino in fondo.

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Si muove come desidera fehrer e la barca si piega nella direzione che lui desidera darle, i mt che lo dividono ormai dal drakkar sono solo 10 e costeggiando il bordo potrà vedere ai remi degli uomini nerboruti che li sospingono. sarà chiaro capire che si tratta di uomini liberi, nessuno è ai ceppi. Una voce si leverà dal drakkar, un uomo altissimo e biondo, le labbra spaccate dal sole>>>>

che farà un fischio e alzerà la mano destra muovendola da una parte all'altra *Capitanooooooooooooooo* griderebbe con foga mentre già è palese che il drakkar stia rallentandoper fermarsi e rimanere a dondolare nelle acque mentre la barchetta di Feherer sarà li. Un scaletta di corda sarà lasciata calare dal lato in cuio fehrer sta costeggiando il drakkar, l'uomo che ha gridato ancora >>

muove la mano destra mentre nella sinistra stringe una ascia bipenne. Ma non pare essevi nessun segnale negativo verso il nordico...

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FEHRER [Grotta dietro la Cascata] Ammirando - qualora ce ne fosse bisogno - la bontà delle storie che si tramandano sulle fattezze di queste imbarcazioni, maledettamente veloci nelle inversioni e nelle ''frenate'', l'uomo dei ghiacci getta un'occhiata alla disposizione dei vichinghi ai remi, al marinaio che lo indica e alla scaletta che gli viene porta con intento apparentemente benevolo. In ->

FEHRER -> effetti avrebbero avuto molteplici modi - e tempo per attuarli - qualora avessero desiderato bersagliarlo ancora in mare, ma... la prudenza non è mai troppa. E lui, quanto a fiducia, non è certo il primo fra gli sprovveduti. Si inclina sulla sua imbarcazione, facendo per alzarsi non appena sarà a portata di corda, dunque si solleverebbe del tutto, provando a issarsi sul fianco del drakkar ->

FEHRER -> con la cautela che lo contraddistingue, contrastata da un desiderio d'avventura che aveva sepolto nella sua appartenenza ad Avalon. Avesse raggiunto il bordo nella nave e, quindi, il suolo rigido, lancerebbe un'occhiata rapida a perlustrare il cielo: gli uccelli che i vichinghi portano generalmente nei propri viaggi non volano sulle loro teste, pertanto non si sono persi. Hanno chiara ->

FEHRER -> la direzione da raggiungere. Farebbe per incrociare lo sguardo dell'uomo che l'ha avvistato e innalzato la voce per accoglierlo a bordo, e a lui offrirebbe il braccio destro. E' armato, ma innocuo. E ha capelli e barba lunghi e biondi: è uno di loro.

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L'avventura scorre nelle vene di Fehrer, scorre veloce e rapida e non si lascia prendere alla sprovvista anche se è cauto. lascia il rifugio di pollicina per salire agile sul drakkar ma di certo lo lasceà stupito il vichingo che lo ha richiamato che gli si getterà addosso cercando di stringerlo in un caloroso abbraccio degno di un orso *Capitano finalmente, abbiamo girato i 7 mari per >>

ritrovarti* e appena l'altro lo lascerà andare potrà vedere l'atmosfera festante degli altri che cercheranno, accalcandosi, di farsi vicini per battergli sulla spalla *Dove ti eri cacciato?* *hai conquistato tesori?* *hai visto i draghi volare?* e una infinità di domande che si susseguono a raffica verso Fehrer sommergendolo, come se si ritrovasse in mezzo alla sua famiglia, ai suoi fratelli.

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FEHRER [Grotta dietro la Cascata] L'accoglienza che gli riserva l'equipaggio del drakkar lo lascia inizialmente privo di parole. E' grazie alla sua proverbiale inespressività [Sangue Freddo III] che dovrebbe poter celare il suo stato d'animo, che si tinge di sorpresa. L'uomo del Nord, infatti, dapprima immobile, stringerebbe poi il marinaio in un abbraccio non meno energico, dicendosì che sì, in ->

FEHRER -> nome del suo passato di condottiero, di capitano e di comandante, può interpretare molto bene questo ruolo e sì, questa nave potrebbe essere tranquillamente la sua, qualora il mondo non avesse deciso di sporcargli il futuro ed esiliarlo dalle sue terre. Se l'individuo che gli si è fatto incontro veste una di quelle pelli tipiche dell'Armrinn, gliela sfilerebbe dalle spalle e la metterebbe ->

FEHRER -> sulle sue, nude dopo l'immersione nella polla sotto la cascata, invitandolo con cortesia, silenziosamente, a prenderne un'altra. Che diamine. Per un Capitano questo ed altro! ''In effetti, ai confini di questo mare i draghi volano, fratelli miei'' mormora prima di volgersi alla direzione imbastita finora dal drakkar. Camminerebbe fino alla testa sulla prua, prima di volgersi nuovamente ->

FEHRER -> ai membri della nave. ''Ebbene, qual è l'obiettivo?!''

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E tutto viene concesso al capitano, per una sera e una notte o per tutto il tempo che vorrà non più esule. La pelle si poserà sulle spalle coprendole come se fosse l'unica cosa che un uomo possa indossare, un boccale di rhum gli finirebbe tra le mani mentre avanza osservando il mare. Entusiastii marinai lo ascolterebbero parlare di draghi dandosi di gomito. *Vi è una terra est di qui, >

li vivono uomini che hanno osato depredare il nostro villaggio mentre eri lontano, cercandoti li abbiamo intercettati e abbiamo dato loro battaglia ma poi sono riusciti a fuggire, se tu lo comandi capitano andremo al loro villaggio e ci riprenderemo le nostre donne e ciò che hanno preso senza che fosse loro* ringhierebbe il primo marinario che si chiama jherhin e che è il secondo >>

del capitano *Ordina, mettiti al timone e guidaci, remeremo fino allo stremo. Loro posseggono un tesoro, lo ha sussurrato nella notte lo stregone del villaggio, un potente amuleto che se cadesse nelle nostre mani ci permetterebbe di vedere oltre il buio* e si abbasserebbe nella ultime frase il suo tono così che questa confessione sia solo per Fehrer.

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FEHRER [Grotta dietro la Cascata] L'uomo che prende parola è lo stesso che gli ha gettato la scala. E' a lui che deve principalmente ascolto, lui che l'ha sostituito nei suoi giorni, mesi, anni d'assenza. Il suo secondo. Perché il sogno sta divenendo realtà e, a ogni istante che passa, il fu bianco si adegua a questo mondo, e alle sue regole. Gli basta sforzare soltanto un poco la mente per ->

FEHRER -> comprendere che questo sia un libro dalle pagine consunte, ma non per questo dimenticate. Conosce il nome di quel marinaio, perché nella storia di ogni condottiero c'è un Jherhin o qualsivoglia altro fedele pronto a raccogliere le ceneri di un mondo, per costruirne un altro. Gli poggerebbe una mano sulla spalla, vuotando il bicchiere che gli è stato offerto e porgendolo poi all'equipaggio. ->

FEHRER -> Aspettano un suo ordine. Pendono dalle sue labbra. ''Andiamo a riprenderci ciò che è nostro'' mormora per lui, con uno sguardo d'intesa, prima di disegnare un ghigno sul volto e di levare alta la voce, per spronare gli altri membri della nave. ''Voglio che remiate come non avete mai fatto, bastardi! Stanotte saremo NOI i draghi; questo mare, il NOSTRO territorio!'' Null'altro. Auspicando ->

FEHRER -> ciò sia bastevole per far spuntare delle ali di scaglie sui dorsi degli addetti ai remi, autorizzati a sbracciare con quante più grida e fiato abbiano nei polmoni, lo Scandinavo si metterebbe al timone. Verso est. Verso la guerra.

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*E così sia* griderebbe la ciurma intera, i marinai corrono ai remi mentre fehrer si mette al timone, gli addetti si muoverebbero verso le vele e le isserebbero. Veloce un ragazzetto salirebbe lungo il pennone arrampicandosi come una scimmia e mettendosi di vedetta mentre il drakkar inizierebbe a muoversi sospinto dai potenti colpi di remo che aiutano le vele che ora che vira prendono il vento>

filerebbe ad una velocità impressionate, canti e suono di tamburi si leverebbero dal fondo della nave mentre le zavorre inutili verrebbero buttate a mare. Diritti ora verso le nuvole che si addensano all'orizzonte e dietro le quali si cela la luna. la testa di drago cesellata nel legno che romperebbe il buio mentre la velocità si fa incalzante portandoli alla guerra. Il tempo si dilata>>

in una notte lunga una eternità mentre si avanza verso il villaggio nemico e solo quando la vedetta griderà terra tutto si arresterà. Il villaggio è li illuminato da falò e lanterne e una leggera pioggia inizia a scendere. Sono alla rada a 80 mt sottocosta per non farsi vedere e ora si attendono gli ordini. Ancora non è chiara la situazione a terrra.

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FEHRER [Grotta dietro la Cascata] Il drakkar divora il mare e, presto, la terra s'affaccia allo sguardo della vedetta. Solleva gli occhi sull'albero dove sta il marinaio, poi li punta dinnanzi a sé, sforzandoli per distinguere la macchia avvistata. Comincia a piovere. Può essere un bene. Grosse nuvole si addensano nel cielo. La visibilità sarà scarsa soltanto per loro, se sapranno sfruttare ->

FEHRER -> per bene l'effetto sorpresa che si sono guadagnati. ''Ci divideremo'' ordina d'un tratto, voltandosi verso i suoi. ''Chi rimarrà a bordo avrà il compito di distrarre il villaggio; quelli che verranno a nuoto con me saranno il cardine principale dell'attacco. Ma dobbiamo muoverci ancora, o arriveremo a terra troppo stanchi. Voglio che circumnavighiate la costa fino alla metà di questa ->

FEHRER -> distanza, nascosti dalla rada e al riparo delle correnti. Quando vi avvisteranno, voi...'' aggiunge indicando tre uomini, perché eseguano subito. ''...avrete già smontato la testa di drago. Non attaccare una nave non minacciosa è il minimo che possiamo attenderci; nel caso contrario, il loro dubbio avrà permesso a noialtri di guadagnare altro spazio e, col favore degli dèi, quando avranno ->

FEHRER -> deciso il da farsi saremo a meno di trenta metri.'' Non ha dubbio che i suoi desideri vengano esauditi immediatamente: si accerterà che rimuovano il puntale della prua come richiesto, che remino senza tamburi e lo facciano con maggiore cautela rispetto alla galoppata sfrenata che ha concesso loro di giungere a destinazione. Prenderebbe con sé almeno dieci uomini; il resto interpreterà ->

FEHRER -> la parte dei mercanti come concordato. Se tutto andasse liscio, l'uomo del Nord si spoglierebbe attendendo che gli assaltatori facciano altrettanto: devono essere leggeri, senza correre il rischio di colare a fondo, e portare con sé giusto un'arma e uno scudo, come lui. Presto, il drakkar senza testa di drago sarà visibile al villaggio, che concentrerà l'attenzione sulla nave e sul ->

FEHRER -> suo equipaggio apparentemente non ostile; prima di allora, e a quaranta metri - o meno - dal villaggio, egli si sarà già tuffato, e avrà preso a nuotare con velocità e determinazione [Potenza III - Agilità II - Resistenza II] verso terra, col suo manipolo di guerrieri vichinghi.

[ATTENDERE RESPONSO]

FEHRER TIRA DADO PER STABILIRE SE L'AVVICINAMENTO SIA NOTATO DAL VILLAGGIO

RANGE 0 -50 SI

DA 51 IN SU NO

FEHRER ha ottenuto: 59

Gli ordini vengono impartiti, tutti si muovono come indicato, la testa di drago viene smontata e nascosta così che non possa rappresentare una minaccia per il villaggio. I tamburi tacciono e i remi affondano silenziosi nelle acque mentre il drakkar, fingendosi una nave mercantile, si avvicina alla costa con lentezza. Nessuno lo nota, il villaggio non si aspettava un attacco, tutti paiono >>

riposare nelle loro case e forse le sentinelle sono dalla parte opposta rispetto al mare o sono distratte. Se fosse giorno sarebbe molto più difficile imbrogliarli, anche la lenta pioggerellina che scende aiuta. Il drakkar comandato da Fehre è particolarmente elegante ed elaborato, lungo 25 mt, con una testa di drago che serve a spaventare i mostri della mitologia norrena e a incutere timore >>

ai nemici. Ha un pescaggio molto basso, solo un metro ed è fatto apposta per garantire sbarchi vicini alla riva senza incagliarsi sul fondale. Ma l'alfiere ha scelto la sua strategia e tutto verrà eseguito alla perfezione, anche la pantomina che dovrebbe garantire l'imbroglio. Si getta inmare Fehrer con i suou uomini e iniziano a nuotare, sono a 40 mt dalla riva e nulla pare accadere>>

armati leggeri e pronti allo scontro.

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FEHRER [Grotta dietro la Cascata] Da buon comandante, il Nordico capeggia il gruppo che sbraccia per accostarsi alla riva. Per quanto fosse discretamente certo della buona riuscita del suo piano, non poteva rischiare di mettere a repentaglio ogni cosa restando a bordo con qualsiasi membro. In effetti, loro avrebbero rappresentato lo scacco matto o i guerrieri di riserva a seconda della contingenza. ->

FEHRER -> Continuerebbe a nuotare verso terra, imprimendo alle bracciate non meno energia di quanta ne abbia impressa al momento del tuffo. Ha la stessa, violenta determinazione [Potenza III] di quell'istante e, quanto al fiato, il suo vigore [Resistenza II] dovrebbe potergli garantire sostegno nonostante la lunghezza del tragitto e gli unici pesi rappresentati dalla spada e dallo scudo. Se ->

FEHRER -> qualcosa fosse andato storto, avrebbe già udito i corni risuonare lungo la costa e i tamburi picchiare i ritmi della guerra incombente. Invece tutto tace. E il Nordico, che prova a coprire lo spazio massimo consentito, spera la situazione rimanga tale. Silenzio. Velocità, ma silenzio.

[ATTENDERE RESPONSO]

Tira un dado per stabilire se la sentinella veda il drakkar da 0 -50 si da 51 in su no

FEHRER ha ottenuto: 24

Ma mentre nuota e avanza, a bracciate sicure e decise mangiando i mt che lo dividono dalla spiaggia con i suoi uomini che silenziosi e altrettanto vigorosi lo seguono, quando si trovano a 35 mt dalla spiaggia sentiranno un corno risuonare, un corno di allarme di una delle sentinelle che nella sua ronda ha visto, attraverso la notte e il manto di pioggia che ora cade più costante la barca >>

alla rada. Per fortuna il drago è stato smontato e i tre uomini a cui ha lasciato il compito di fare i mercanti, sentito a loro volta il corno, hanno messo le lanterne sui parapetti così da non dare l'impressione di volersi nascondere ma anzi di voler attirare l'attenzione. Al primo suono di corno ne risponderà un secondo e nel villaggio inizieranno movimenti, per ora ancora indistinti per >>

l'alfiere e i suoi di torce e gente in movimento.

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FEHRER [Grotta dietro la Cascata] Un corno. Due. Movimenti confusi oltre la superficie dell'acqua, che infrange col volto e con le braccia. Bene. Ci siamo. Il fermento per la nave mercantile, che catturerà gran parte dell'interesse del villaggio dormiente, è ciò in cui si confonderà il gruppo da terra non appena sarà tanto vicino da offendere. Lui continuerebbe a sbracciare, in cuor suo consapevole ->

FEHRER -> di non poter fare altro che rispettare il piano e di spingere il proprio corpo oltre i propri limiti [Potenza III - Resistenza II] per nuotare spedito, ma pure per non affaticarsi troppo in vista del combattimento che incombe sulle loro teste.

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Tutto va secondo i piani, tutti nuotano veloci ma senza che nessuna energia vada sprecata, nuotano per un tempo pari a 2 giri di clessidra e finalmente, leggermente stanchi ma ancora in forze giungeranno al fondale basso dove potranno posare i piedi. Il villaggio si stende alla destra di Fehrer a circa 20 mt dal punto in cui lui e i suoi stanno toccando terra. Subito a destra vi è una >>

delle sentinelle (alla tua destra in diagonale a circa 7 mt) con una torcia che scruta il mare cercando di capire. Alle sue spalle uomini che si armano e si preparano con spade e asce, altri che sospingono una snekke di 17 mt in acqua. Ha un pescaggio bassissimo, 0,5 mt e può portare 25 uomini, rapida e veloce, perfetta per una incursione (//si trova sempre a destra parallela al punto in cui>>

toccate terra innanzi al villaggio che sui trova alle spalle della snekke a circa 30 mt, zona illuminata a giorno mentre quella in cui siete voi è buia, permane la pioggia).

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FEHRER [Grotta dietro la Cascata] I piedi toccano il fondo. Possono camminare. Possono attaccare. Possono sorprendere. In effetti, possono incrociare il loro assalto combinandolo a quello del drakkar, in una sorta di ''L'' rovesciata che incomba a mo' di tenaglia sull'imbarcazione che sta per immergersi e sul villaggio illuminato poco distante. Alla sua nave bastano i primi segnali di guerra, per ->

FEHRER -> armarsi, abbandonare il lido sicuro dell'attracco e aggiungere forze fresche a quello dei guerrieri a terra, e nell'ombra. Lui cerca di riprendere fiato, rimanendosene qualche istante a fissare la sentinella [Resistenza II] per riaversi dalla fatica. Ma poi si muove. Prova a farlo dando segnale ai suoi uomini, indicando loro la porzione territoriale alla destra - comprendendo dunque ->

FEHRER -> la snekke e il villaggio - e, subito dopo, mimando cautela e silenzio, poggiandosi l'indice sulle labbra. L'importante, e l'ampio cenno del braccio dovrebbe fare in modo di dettarlo, è che i dieci marinai si distendano come un ventaglio, l'ultimo di loro a muoversi ad arco da sinistra a destra per ''discendere'' sulla costa e, così facendo, per coprire ognuno le spalle dell'altro, ->

FEHRER -> distanti fra di loro due metri (//in pratica, la ''squadra'' coprirebbe una sezione di venti metri). Si tengono appiattiti come il Nordico, che flette le ginocchia e prova a muoversi di cinque metri in diagonale verso destra, in direzione dell'uomo con la torcia. Non estrae la spada. Farebbe gioco e scintillerebbe nel buio. Egli si muoverebbe con perizia, accorto a non inciampare o produrre -

FEHRER -> rumore [Agilità II]. Nel frattempo, dal drakkar dovrebbero far discendere la corda e cominciare ad abbandonare la nave. Sono armati, ovviamente. Prima scenderebbero i tre falsi mercanti, poi, al segnale che verrà presumibilmente scagliato di qui a pochi istanti, sciameranno come prodotti d'un vespaio tutti assieme.

[E PER STASERA GDR PAUSA :)]
ALIAS.ALIAS
00lunedì 22 giugno 2015 21:06
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La snekke è pronta per prendere il largo, i marinai sono già al loro posto, i remi vengono sollevati mentre alcuni uomini si preparano a sospingerla in acqua. Il villaggio non resta sguarnito, 25 combattenti e un diplomatico sono a bordo della snekke ma almeno una 20ina di uomini rimangono a proteggere le case, anche le donne si armano mentre vecchi e bambini vengono mandati nella grande>>

capanna centrale che sarà difesa sino allo stremo. Fehrer e i suoi uomini si muovono silenziosi, si aprono a ventaglio così come è stato ordinato, sono silenziosi ma la sentinella è pronta a carpire ogni singolo rumore, ogni singolo sospiro, è stato scelto appositamente per il suo ruolo e non gli è mai sfuggito nulla>>

TIRO DADO PER STABILIRE SE GLI UOMINI AL COMANDO DI FEHRER RIESCANO A NON FARSI NOTARE DALLA SENTINELLA - RANGE 0 - 50 RIESCONO DA 51 IN SU VENGONO NOTATI

ALIAS ha ottenuto: 20

ma stanotte è diversa, la pioggia e il buio sembrano alleati del draconico e dei suoi, il rumore della snekke che inizia a muoversi verso il drakkar al largo copre i suoni così come il suono di coloro che la sospingono mentre ancora i remi non hanno il pescaggio necessario per essere efficaci. Gli uomini di Fehrer riescono a coprire l'intera sezione di 20 mt che si sono prefissi, >>

camminano acquattati tenendosi distanti tra loro. Fehrer ora è a soli 2 mt dall'uomo che tiene stretta la torcia nella sinistra e una spada nella destra, scruta ancora le acque ma ad un tratto volterà la testa verso il drappello, non potrà non vederli, sono li e stanno avanzando. sarà abbastanza veloce l'alfiere da impedirgli di gettare la torcia e suonare il suo corno, da impedirgli la fuga?>>

i suoi distano due mt alla sua destra e alla sua sinistra della distanza che egli stesso ha decretato, attendono solo un suo ordine. Il villaggio è innanzi a loro a destra, la snekke sta per raggiungere il drakkar è a soli 15 mt ormai e già i finti mercanti sono sulla poppa a fare segnali benevoli mentre gli altri si tengono nascosti e pronti ad intervenire. Sta arrivando un drappello composto>

da 10 guardie armate, sono a 7 mt dal punto in cui si trova la sentinella e arrivano dalle sue spalle.

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FEHRER [Grotta dietro la Cascata] Velocità. Agilità [II]. Spietatezza. Saranno questi i capisaldi sui quali baserà la sua prossima strategia, tentando di coordinarsi col drappello di uomini scelto per attentare alla sicurezza del villaggio: all'imbarcazione penserà il drakkar, così che loro possano affrontare meno nemici. Anzitutto, chi gli sta innanzi va eliminato prima che intenti la mossa di ->

FEHRER -> suonare il corno. Proprio in virtù del fatto che la sorpresa, prima, e la necessità di gettare la torcia per arraffare l'aggeggio, poi - e soprattutto -, il Nordico cerca di sfruttare il vantaggio che s'è guadagnato nel migliore dei modi. Avendo imbracciato lo scudo a sinistra, egli incoccherebbe due rapide, ma ampie falcate (60 cm l'una), per piantare il piede sinistro sulla sabbia ->

FEHRER -> quando fosse giunto a 80 cm dalla sentinella. Senza farsi pregare troppo, complice la gamba mancina avanzata e una naturale rotazione del busto, da sinistra a destra, che accompagnerebbe il colpo, il fu bianco abbatterebbe con violenza [Potenza III] il disco di metallo sulla porzione destra del volto - o del collo, a seconda dell'inclinazione del corpo e della differenza eventuale ->

FEHRER -> d'altezze - altrui, distendendo completamente il braccio sinistro che traccerebbe una traiettoria orizzontale leggermente serrata sul gomito, per non perdere repentinità e forza ma, allo stesso tempo, per non subire eventuali contraccolpi sulla botta che ha il desiderio di stordire - nella migliore delle ipotesi per lui - o di eliminare definitivamente. All'assalto, cui verrebbe impressa ->

FEHRER -> un'energia micidiale, non mancherebbero precisione [Ambidestria II] e quella fluidità propria di movenze oliate e conosciute [Agilità II]. D'altra parte, quello sarebbe il segnale per gli uomini a terra. Se la sentinella crollasse, privata del suo scopo, gli alleati saprebbero che è giunto il momento di sguainare e di rovesciare le sorti della guerra.

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E la scelta del draconico è molto azzardata ma denota sempre quel senso di pietà che pare gli appartenga o, forse si tratta solo di una strategia. Prende di sorpresa la sentinella con un colpo di scudo che colpisce il suo volto ma non prima che questi, accorgendosi di lui, non abbia lanciato un grido con il tentativo di togliersi di mezzo da quel colpo di scudo attivo che lo abbatte >>

rompendogli la mascella. Ma è proprio quel grido, quel cadere della torcia a terra che scivola dalla sua mano che si muove in modo sconnesso, dal riverbero della luce che la lama della sua spada cattura che ora da il via al tutto. Alle spalle di Fehrer, lo sente chiaramente, la battaglia in mare è iniziata, il drakkar e la snekke hanno instaurato una ardua battaglia che avrà fine solo quando >>

l'equipaggio di una delle due riuscirà a sopraffare l'altro. Si sente il sibilo delle frecce infuocate che si stanno scambiando da una all'altra paratia, le grida di coloro che manovrano per accostare così che si riesca ad uncinare i fianchi e a calare le passerelle che permettano di passare dall'una all'altra, il suono del fasciame che geme sotto le manovre rapide e veloci che gli >>

sono imposte. Il drappello di uomini del villaggio è ora vicino a a loro volta si sono aperti a ventaglio. L'uomo che si trova a 4 mt davanti a Fehrer alla sua sinistra è un vichingo alto quasi due metri. Uno scudo medio al braccio sinistro e nella mano destra una spada lunga. E tutto ha inizio. sarà proprio l'uomo che lanciando un grido si getterà su fehrer mentre i suoi cercheranno di>>

intercettare gli altri. Una lieve corsa che lo porta a spostarsi prima di un metro alla sua destra per poi scartare a sinistra e cercare di bruciare i mt che lo dividono dal draconico. Durante la corsa lo scudo posto in diagonale così da coprire il petto e da non intralciarlo nella corsa. Il piede destro avanzato che si ferma possente una volta giunto vicino a Fehrer, uno sgualembro diritto>>

che cala a cercare la spalla sinistra del nordico che ha appena sferrato il colpo alla sentinella. La spada di Fehrer rivolta verso la sua destra con la punta in basso, lo scudo alto a sinistra, il busto ruotato verso destra, Il colpo del vichingo che cercherà di colpire fra spalla e clavicola con tutta la potenza concessa.

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FEHRER [Grotta dietro la Cascata] E sia. Comincia così. I suoi uomini hanno ordini e abilità indiscusse: non potrà guardare a loro dovendo, ora come ora, badare alla sua pelle. Il primo che gli si fa sotto è grosso e determinato, ma il Nordico si manterrebbe lucido e colmo di serena consapevolezza di sé [Sangue Freddo III - Agilità II]. Un colpo alto è un colpo alto, checché ne dicano le sue ->

FEHRER -> finte. Il fatto che alla prima - quando il vichingo scarta alla destra di Fehrer - l'uomo dei ghiacci provi ad arretrare in diagonale su quello stesso lato (di un passo), dovrebbe rendergli poi l'opera maggiormente semplice poiché avrebbe tentato la stessa difesa con un frammento di secondo di troppo: fortunato, dunque! Il nemico dovrebbe perdere tempo per levare la spada - dando, come ->

FEHRER -> detto, un piccolo vantaggio al fu bianco, che dovrebbe poter prevedere l'unico attacco fattibile -, tempo che egli impiegherebbe per frapporre lo scudo a protezione della giunta spalla-collo, inclinandolo quel tanto che basta per creare una sorta di discesa sulla quale l'arma altrui possa scivolare. Lo Scandinavo, le ginocchia leggermente flesse - il piede destro avanzato per donare ->

FEHRER -> maggiore stabilità all'eventuale parata e per far ''scomparire'' l'obiettivo dell'avversario, arretrandone le mire -, opporrebbe grande forza [Potenza III] allo sgualembro, spingendo nell'esatto istante in cui acciaio e disco dovessero impattare [Ambidestria II]. Lo scopo è sbilanciare il vichingo nella direzione (a sinistra) opposta al suo assalto.

[ATTENDERE RESPONSO]

La battaglia infuria in mare e a terra. I due equipaggi si fronteggiano tra loro così come gli uomini di Fehrer con il drappello del villaggio che si è fatto sotto. Ora è il tempo per ciascuno di difendersi per conto proprio, ora ognuno deve pensare alla sua vita e non preoccuparsi di nulla. E così fa anche l'alfiere che realizza immediatamente la situazione e regisce istintivamente.>>>

arretra e usa nuovamente lo scudo attivo che impatta lo sgualembro del vichingo facendolo scivolare. ma l'uomo è un abile combattente e non si fa certo pregare. Sfrutta la stessa spinta che il nordico gli da con lo scudo per arretrare e porsi a due metri da lui, in posizione di guardia, la spada parallela al suolo e aperta verso destra, lo scudo posto innanzi al corpo che ora si presenta >>>

defilato sul lato sinistro nascosto dalla spalla al ginocchio dietro la protezione. Ma non rimane fermo, a passi incrociati inizia a muoversi in circolo in senso antiorario mantenendo sempre la stessa distanza dal nordico e sfidandolo a parole *Su coniglio, di notte arrivate, come osate? Vi rimanderemo a casa con la coda tra le gambe* sibila sputandogli addosso il suo veleno.

[DISTANZA DA VICHINGO 2 MT, SI STA MUOVENDO VERSO LA SUA DESTRA E ORA LO TROVI FRONTALE A TE, IL MARE ALLE SPALLE A 8 MT, DIETRO DI LUI SPIAGGIA PER CIRCA 10 MT, A DESTRA RISPETTO A TE IL VILLAGGIO CIRCA 20 MT - GDR PLAY FEHRER]


FEHRER [Grotta dietro la Cascata] Saltella bene, la lepre. E ha la lingua affilata, tipica più dei diplomatici che non dei guerrieri. Eccola, la differenza fra gli uni e gli altri: i secondi sanno quando parlare. E la guerra non è uno di quei momenti. L'uomo dei ghiacci cerca di punire l'errore dell'avversario, che chiacchiera e si muove perdendo l'ago della bussola. Repentino sarebbe l'agire ->

FEHRER -> del fu bianco, che prova a scattare in avanti, ma leggermente in diagonale verso sinistra, per ''tagliare'' la traiettoria che li divide con un angolo stretto, ché la sua strategia è una soltanto: approfittare della protezione alta del nemico per nascondergli la manovra e, soprattutto, farlo mentre ancora la bocca altrui è aperta per vomitare assurdità. Egli lascerebbe spazio al braccio ->

FEHRER -> destro muovendo quello armato di scudo a seguito della rotazione del busto in senso antiorario, al fine di incrociare la lama dinnanzi al corpo, ancora bassa ma stavolta a puntare il lato sinistro [Ambidestria II]. L'uomo dei ghiacci prova a divorare 1,3 mt perché, se gli fosse dato di giungere a 0,7 mt dal fianco destro del vichingo, cui dovrebbe risultare difficile piantare di botto ->

FEHRER -> il movimento dei piedi per mettersi in una posizione più adeguata. Scopo dello Scandinavo sta nella gamba sinistra dell'opponente: torcerebbe infatti massimamente il busto nella direzione opposta alla precedente, imprimendo a Rudra un'ascesa diagonale, da sinistra a destra, per colpire col filo la porzione di carne altrui fra coscia e ginocchio e far crollare immediatamente le sue ->

FEHRER -> speranze. Il ridoppio roverso non peccherebbe né di potenza [III] né di precisione [Armi da guerra leggere III], e affonderebbe le radici della sua eventuale buona riuscita nell'inclinazione all'indietro del corpo, il piede destro avanzato e il gomito a spezzare lievemente la perfetta distensione del braccio che tenta di disegnarlo. Che l'assalto gli valga o meno la vittoria - consapevole ->

FEHRER -> inoltre della non proprio impeccabile posta dell'acciaio altrui, orizzontale e non a difesa -, lo scudo tornerebbe a coprire la giunta collo-coscia a sinistra nella seconda torsione del corpo e, inoltre, Gwynbleidd sfrutterebbe le proprie doti per indietreggiare subito dopo lo scarico del colpo [Armi da guerra leggere III: Attacco Mobile] per sgusciare di un metro riguadagnando la distanza.

FEHRER //gamba sinistra = gamba destra

[ATTENDERE RESPONSO]

La battaglia infuria, il drakkar e la snekke sono uniti uno all'altro e non pare che vi sia prevalenza di vittoria da nessuna delle due parti, non ancora perlomeno. Gli uomini i Fehrer si difendono ma non sono da meno i difensori che danno battaglia, già qualcuno è al suolo, la pioggia ha smesso di scendere ma il terreno sabbioso rende tutto più complesso. E' un abile stratega il >>

nordico, decide di sfruttare la posizione e la decisione del vichingo per portare un ridoppio che vorrebbe colpirlo sotto lo scudo. le opzioni sarebbero molte e di certo se il vichingo avesse portato con sè uno scudo a torre avrebbe potuto parare e creare dei seri problemi al nordico ma con quello scudo medio la situazione si mette male. ha anche la spada pronta per un torno ma in >>

questa situazione non gli è di nessuno aiuto. E gli rimane solo una cosa da fare, schivare, basta un veloce passo all'indietro per sottrarre la gamba dal colpo del nemico che lo sfiora con la punta proprio mentre arretra rompendogli la pelle in un graffio che non gli crea dolore ma solo fastidio. Un ringhio che uscirebbe dalle sue labbra, l'avversario è notevole e ben armato, si nasconde bene>>

dietro lo scudo e arretra senza dargli nemmeno un punto in cui cercare di entrare con un colpo. Cercherebbe di muoversi vero destra di almento tre metri e di girargli intorno e si rimetterebbe in guardia, la destra arretrata, profilato sul lato sinistro, la spada che in diagonale si posa sopra lo scudo con la punta rivolta verso fehrer *Che cosa volete?* ringhierebbe senza perderlo d'occhio >>

mentre vede i suoi uomini iniziare a cadere attorno a lui. Nel mentre fuoco sul mare a bordo della snekke.

[GDR PLAY, VAI FEHRER]


FEHRER [Grotta dietro la Cascata] Stavolta approfitta della pausa per riprendere fiato - dopo la lunga nuotata e gli scambi iniziali con questo guerriero -, prestando attenzione alle sue parole. Davvero non capisce. Se lui si muove verso destra, Gwynbleidd cerca di fare altrettanto, eseguendo azioni speculari a quelle del nemico, mantenendo la distanza di 3 mt. Terrebbe la spada bassa a destra, ->

FEHRER -> mentre la presa sullo scudo verrebbe ravvivata dalla mano sinistra: il disco rimarrebbe a proteggere quel lato, all'altezza dell'ipotetica linea che congiunge gola e coscia. ''Tutto'' ribatterebbe senza un'inflessione particolare nel tono, indicandogli col capo il villaggio e la zona ad esso antistante. Non lo dice, ma lo sguardo che resta sul nemico è eloquente: o scappa con quel resta ->

FEHRER -> della sua gente, che inizia a cadere intorno a loro come frutti maturi, o muore per andare incontro alla sua prima alba da cadavere.

[ATTENDERE RESPONSO]

La situazione di stallo, i due si studiano, si osservano, si guardano e Fehrer risponde. Ormai gli uomini del drakkar hanno vinto e fatto prigoniera la snekke e il suo equipaggio ma ancora in terraferma la battaglia infervora *parli come un assetato di sangue e di potere* risponderebbe rimanendo ora fermo e lasciando che il suo sguardo si fissi in quello di lui. *Credi che io mi debba >>

arrendere solo perchè mi minacci?* chiederebbe ormai circondato dagli uomini del nordico *Il mio è sangue di re e di drago e non sarai certo tu a dirmi cosa devo fare* si alzerebbe il tono della sua voce mentre i compagni di fehrer con i loro prigionieri inizierebbero a circondarlo ma rimanendo in un raggio distanti 5 mt. Ma all'improvviso sarà una voce vecchia, antica e vetusta di un >>

uomo a fare irruzione nella notte, un uomo accompagnato da un ragazzino che proviene dal villaggio, un uomo che una lunga tunica marrone, una cintura fatta di ossa di uccelli e teschi di serpe. Dal bastone pendono sonagli così come alle caviglie che tintinnano ad ogni suo passo. Spunterà nella notte accompagnato dalla flebile luce di una torcia *Pace fratelli, pace* direbbe con voce tremula >>

mentre il vichingo abbassa la spada innanzi allo sciamano.

[li sciamano è alla tua dx a 7 mt, il vichingo a 3 mt da te dove posizionato, intorno a voi il cerchio dei tuoi uomini ha un diametro di 10 mt - GDR PLAY FEHRER]


FEHRER [Grotta dietro la Cascata] Sangue di Re. Di Drago. Dinnanzi alle parole del nemico, l'espressione del Nordico rimane quella di sempre. Immobile. Tuttavia, prima ancora che il vecchio faccia la sua comparsa, egli si spoglierebbe della sua spada e del suo scudo, piantando la prima sul suolo sabbioso e gettando il secondo con un tonfo sordo. Poi, prenderebbe ad avanzare senza protezione ->

FEHRER -> verso il vichingo, col coraggio o la follia tipici del suo spirito. Lo sfida. Lo sfida a fronteggiarlo altrettanto apertamente. Ma poi, quella voce, giunto che fosse a meno di un metro dall'altro. Sposterebbe lo sguardo sulla fonte, cercando la figura dello sciamano e del suo piccolo accompagnatore. I suoi uomini tengono a bada i prigionieri fatti e stanno in cerchio attorno ai due, ->

FEHRER -> ma ora come ora ogni briciolo d'attenzione del fu bianco è per i nuovi giunti. Farebbe per rompere la circonferenza, attendendo che due dei suoi si aprano per concedergli di percorrere 5 mt in direzione dell'anziano, ma richiudendosi subito per non permettere la fuga al sopravvissuto. ''Pace'' ripete senza attribuire all'unica parola che pronuncia inizialmente un punto di domanda. ->

FEHRER -> ''Pace...'' farebbe di nuovo, squadrandolo e riportando alla memoria il volto del maestro delle rune, Mellon. Gli assomiglia. Forse per reale associazione, o per rinculo dei ricordi. ''E dov'era, la pace, quando le nostre donne venivano sottratte indebitamente? La guerra è la guerra, vecchio, e chi non la conosce è per metà ancora fanciullo.'' Nel suo rivolgersi allo sciamano, Gwynbleidd non

FEHRER -> usa sfrontatezza o ironia. Si potrebbe perfino dire che ci sia rispetto, nelle sue parole. Cos'altro attendersi stanotte?!

[ATTENDERE RESPONSO]

La situazione è ormai risolta a favore di fehrer e dei suoi a quanto pare ma il piccolo uomo che ha innanzi potrebbe essere la chiave di volta *Ho già redarguito i miei figli per il loro inutile gesto* mormorerebbe chinando il capo *Ma si sono comportati così solo perchè il nostro villaggio stava morendo e avevamo bisogno di donne per dare nuove vite..* una spiegazione quasi goffa >>

simile a delle scuse ma di certo la pura e semplice verità *Un mostro alato ha preso e portato via tutte le donne della nostra tribù prima che riuscissimo ad ucciderlo* e si volgerebbe verso il villaggio *vieni seguimi, potrete riprendere la strada di casa con le vostre famiglie se lo desiderate ma vi chiedo di lasciarci vivere, vi daremo qualcosa in cambio se..* e lascerebbe la frase>>

in sospeso dandogli le spalle e iniziando a camminare verso il villaggio, il ragazzino che timoroso avanza accompagnandolo dandogli le spalle..cosa si nasconde veramente dietro la cascata?

[GDR PLAY, VAI FEHRER]


FEHRER [Grotta dietro la Cascata] La spiegazione del vecchio non trova, nella testa dello Scandinavo, terreno fertile: la logica è distante dalla sua risposta, eppure Gwynbleidd non è più il ragazzino che inseguiva le ombre del suo fato e, con l'esperienza, è venuta la conoscenza del mondo e dei suoi anfratti più oscuri. Le linee del volto si ammorbidiscono, ed egli si volta verso i suoi, che ->

FEHRER -> tengono tuttora sotto tiro i prigionieri e i vinti. ''Offrirete da bere ai miei uomini: tutti possiamo cambiare.'' Il fu bianco non accenna a un'ipotetica, futura alleanza fra le due parti, ma la guerra sta cambiando e il vento che l'accompagna stanotte non porta più sentore di morte. Forse, in futuro. ''Lasciateli liberi: ognuno di loro ha una nuova storia da raccontare'' mormora ->

FEHRER -> saggiamente, cercando con lo sguardo prima il suo secondo, dunque il vichingo col quale ha scambiato un paio di colpi. Sciamano e ragazzino si incamminano verso il villaggio, chiedendo tacitamente che vengano seguiti. L'idea che possa essere una trappola gli attraversa rapidamente la coscienza; è immediato, tuttavia, il ritorno della tregua, che gli impone d'accompagnare l'anziano ->

FEHRER -> indossando nuovamente le vesti del conquistatore che ha sbaragliato le difese della sua dimora. Starebbe dietro, distante 3 mt, i due, avviandosi lungo la strada solo e disarmato.

[ATTENDERE RESPONSO]

Le parole di fehrer sono quelle del vincitore e come tale dimostra una clemenza che forse non gli sarebbe stata mostrata se le parti fossero state invertite. Il villaggio si apre innanzi ai suoi occhi, una decina di case con il tetto di paglia, una enorme capanna al centro del villaggio e un falò attorno al quale sono stati posati dei tronchi a formare un cerchio. Non vi è traccia di >>

alcuno in giro. Gli uomini erano impegnati nella difesa del loro villaggio e donne, vecchi e bambini sono ancora chiusi dentro la capanna del capovillaggio. Si siederebbe il vecchio stancamente in un tronco, il nordico lo ha seguito solo e disarmato mentre i suoi uomini, prima di liberare i prigionieri li hanno perquisiti facendo bottino delle loro armi. Strascicando i piedi li seguirà il>>

vichingo che ha combattuto con Fehrer schiumante rabbia *Padre avremmo potuto vincere* ringhierebbe gettando la sua spada a terra a piantarsi al suolo *perchè ci siamo arresi?* mentre una donna rtimidamente si farebbe avanti ad occhi bassi servendo a fehrer e allo sciamano due boccali di birra e ritirandosi in silenzio *Perchè io lo ho visto arrivare e so che è colui che DEVE averla!*.>>

L'unica risposta prima che scenda il silenzio.

[GDR PLAY, VAI FEHRER]


FEHRER [Grotta dietro la Cascata] Mano a mano che si incamminano nel ventre del villaggio, che leva la gola come una bestia ferita che stia leccandosi il sangue, nel Nordico cresce la sensazione tipica di chi ha vinto, ma è un estraneo del luogo. Accade quando non si hanno colpe, ma si è ugualmente consapevoli d'essere al posto sbagliato nel momento sbagliato. Avanzerebbe alle spalle dell'anziano, ->

FEHRER -> concedendo al vichingo che ha combattuto l'ultima parola: una sorta di trofeo d'onore, ché rispondergli sarebbe umiliarlo una volta di più. Si limita a fissarlo con la coda dell'occhio, per prevedere eventuali colpi di testa o, semplicemente, per mostrargli quale dovrebbe essere il cipiglio d'un guerriero, nella vittoria e nella sconfitta, nella vita e nella morte. Non c'è un'anima, ->

FEHRER -> qui. Non gli è difficile immaginare dove stia il resto della popolazione, ma Gwynbleidd, che non ha né sete di conquiste né voglia di mietere ulteriori vittime o prigionieri, non viene sfiorato neppure lontanamente dall'idea di abbattere l'ultima difesa della loro casa. Semplicemente, accoglie il dono della donna, che tenta di incoraggiare con un impercettibile sorriso. Prende la birra, ->

FEHRER -> ma non la beve ancora e non prende posto, osservando il vecchio da cima a piedi, e soltanto per un vuoto d'altezze. Non parla più. Rispetta il silenzio suo e del villaggio, perché sa che è questo che deve regnare ora.

[ATTENDERE RESPONSO]

Tutto tace, la notte inghiotte il silenzio, iL drakkar sta scortando la snekke verso riva vittorioso e festante. Non si siede il nordico ma accetta la birra anche se non porta il boccale alle labbra, è il vecchio che lo fa per primo levando il bicchiere *Che sia pace allora e hai la nostra parola che non succederà mai e se mai avrai bisogno di noi non dovrai fare altro che suonare>>

in questo corno e noi arriveremo, ovunque tu sia* e gli porgerebbe un corno semplice e privo di qualsiasi particolarità *Sappi che anche se tu fossi dall'altra parte del mondo noi lo sentiremo e se avrai bisogno verremo in tuo soccorso anche sulle terre di Avalon* e lo guarderebbe fisso negli occhi convinto che abbia capito come i suoi occhi possano vedere oltre la cascata *Ma non è finita*>>

e lentamente si alzerebbe in piedi, il vichingo suo figlio si alzerebbe chinando il capo in un cenno rispettoso verso entrambi *Vi è qualcosa che apparteneva al mostro alato che abbiamo sconfitto che devi avere, sarà tua se riuscirai a prenderla* e lento si muoverebbe verso il retro della casa comune facendogli cenno di seguirlo e li una polla d'acqua e nel mezzo un piccolissimo isolotto>>

che sembra fatto di canne illuminato di lanterne *E' una spada, si chiama Saevasĕctha, la tagliatrice crudele* spiegherebbe *mai nessuno ha potuto prenderla perchè si ribella...ma io SO che tu potrai essere il suo compagno* soppesa bene le parole *Devi solo prenderla*

[SI TRATTA DI UN PICCOLO STAGNO DI 10 MT DI DIAMETRO E LA SPADA STA NEL MEZZO, SIETE SUL BORDO ORA GDR PLAY, VAI FEHRER]


FEHRER [Grotta dietro la Cascata] Ciò che era nato per essere una storia intrisa di sangue e nel sangue bagnata, si sta rivelando una cospicua trama d'alleanze per lui e per i vinti, che hanno guadagnato la vita e un amico in più. Un dono mai banale. Il boccale passa in secondo piano poiché il Nordico fa spazio al corno che gli viene porto. Leva rapidamente lo sguardo all'accenno ad Avalon. ->

FEHRER -> Quanto tempo ha trascorso dall'altra parte della cascata? S'è adattato a questa parte di mondo, trovandosi ad agio nelle vesti del capitano e del conquistatore, tanto da dimenticare che il suo spirito appartenga altrove e che individui distanti ne possano conoscere l'esistenza. La memoria di quel che ha vissuto sull'Isola gli ritorna in mente con la violenza d'uno schiaffo. Dovrà ->

FEHRER -> fare ritorno, presto o tardi, rinunciando alla capacità di sognare che aveva perduto nell'istante in cui un battito d'ali gli ha sottratto la giovinezza, concedendogli la maturità. Annuisce piano, ringraziandolo silenziosamente, inserendo la testa nel cappio del corno affinché penda al collo. Gli tornerà utile. Verrà il giorno della guerra vera, reale, tangibile e, per allora, riscatterà ->

FEHRER -> il suo credito verso questo villaggio. Fino a quel momento, c'è tuttavia dell'altro da raccontare. Ci sono un anziano da ascoltare e una visione da rispettare. Una spada. Saevasĕctha, la chiama lo sciamano, e il nome dell'arma gli scivola di già a fior di labbra fluendovi come se vi fosse da sempre appartenuto. E' un soffio, il suo mormorio che ripete quel nome, come se soltanto ->

FEHRER -> pronunciarne la spinta affilata rendesse l'impresa un poco più fattibile. Lo segue. Gli va dietro, conquistando il retro della casa per avvedersi dello stagno e del piccolo isolotto sul quale troneggia la lama. Non sa cosa l'attende immergendosi nelle acque della polla, ma lo sguardo che tenta di scambiare con l'anziano è significativo: gli promette che farà ritorno, accettando la ->

FEHRER -> sfida. ''E sia...'' mormora prima di avvicinarsi allo stagno. Farebbe per toccarne la superficie con la punta d'un piede, prima di infilarcelo del tutto e di fargli seguire il compagno. Non sa se e quando i piedi cesseranno di toccare il fondo, o se l'acqua sia talmente bassa che non ci sarà bisogno di sbracciare per raggiungere la metà della polla. Che debba farlo camminando o ->

FEHRER -> immergendovi del tutto il corpo, il fu bianco avanzerebbe di quei 5 mt necessari per conquistare l'isolotto. La spada è vicina.

[ATTENDERE RESPONSO]

e nuovamente così sia..ma mentre si immerge il suo piede non troverà l'acqua ma il fondo duro di un gheriglio di noce come quello che trasportava pollciina attraverso il bicchiere. Ma stavolta non vi sono remi ma due redini che si perdono nell'acqua. La scena del villaggio perde quasi il contorni sfumando mentre tutto prende una altra dimensione. Non riesce ad avanzare Fehrer e proprio>>

in quel momento due teste enormi sbucheranno innanzi alla barca, due esseri che appaiono minacciosi, corpo di lontra ma feroci fauci irte di denti come un leone *Mirmiron* sarà un sospiro nella sua mente il loro sussurrare *Condividi te stesso con noi e noi ti porteremo* il suo delle loro voci silenti nella sua testa mentre una risata proverrà dall'isolotto dove la spada è infissa §SU FORZA >>

STUPISCIMI, ARRIVA QUI DA ME* ed è la stessa Saevasĕctha che parla. Saevasĕctha è una spada bastarda, quindi può essere impugnata agevolmente sia con una mano sola, per attacchi rapidi, sia con due mani, per attacchi potenti. Presenta il fregio di un drago rampante su entrambi i lati della lama e fra le molte particolrità ne ha una di particolarmente fastidiosa..parla.

[GDR PLAY, VAI FEHRER]


FEHRER [Grotta dietro la Cascata] Se il Nordico guarda dietro di sé, scopre che questa notte possiede dei punti in comune e dei particolari che hanno risvegliato l'evoluzione della storia che sta ancora vivendo. Le redini che sfuggono al controllo delle acque, lui tenta d'acchiapparle inclinandosi in avanti con coordinazione [Agilità II] per stringerne una con una mano, l'altra con la compagna. ->

FEHRER -> Stavolta non dovrà remare, ma gli sarà dato proseguire soltanto se ''condividerà se stesso con loro''. Le bestie comparse ai lati della sua imbarcazione di fortuna, che prospettano un'alleanza in cambio di qualcosa. Per l'uomo dei ghiacci, che chiuderebbe gli occhi se fosse riuscito a stringere le corde, l'unico modo plausibile per congiungere lo spirito a quello delle creature è... ->

FEHRER -> cantare. Indosserà nuovamente le vesti di Pollicina, della piccola narrata dalla voce della vecchia interpretando la parte della quale ha sviluppato quest'avventura. La stessa canzone che ha intonato in mare aperto, quella pronunciata dalle bocche dei vichinghi sul drakkar, fuoriesce dalle labbra di Gwynbleidd, che sgombrerebbe la mente da qualsiasi altro pensiero che non siano le ->

FEHRER -> del suo inno al Nord, all'Armrinn. Che le lontre dalle fauci di leone l'intonino assieme a lui. Questo chiede il suo cuore.

[ATTENDERE RESPONSO]

Cantano con lui le lontre e rispondono al suo canto animandosi ma non si muovono ancora *Non solo la voce e la tua mente ma il tuo sangue* mormorerebbero lente continuando a cantare ma insinuandosi nei suoi pensieri *Mescolali al vino, bevilo e fallo bere a noi..* si tratta di due creature feroci che potrebbero attaccare chiunque ma non coloro che decidono volontariamente di servire >>

nel mentre la spada ridacchia *§LO SAI CHE IO SONO CALDA PERCHE' MI ANNO IMMERSO NEL SANGUE CALDO DI UN DRAGO NERO§ quasi uno sfottimento nelle sue parole che però si fanno speranzose §LA MIA LAMA DA ALLORA E' NERA E OSCURA E CHI SA LEGGERE L'AURA PERCEPISCE LA MIA AURA SINISTRA E MINACCIOSA* parla di sè la spada, si gloria di sè stessa §NON MI DOVRAI MAI AFFILARE E SE CHIUNQUE >>

MI TOCCA CHE NON SIA IL MIO PADRONE SI TAGLIA PROFONDAMENTE (+10 danni)*.

[GDR PLAY, VAI FEHRER - andiamo verso il finale]


FEHRER [Grotta dietro la Cascata] Nella penombra dei suoi pensieri, dove un tempo aveva accesso la Bestia di cui la spada decanta il calore, il Nordico ghigna. Non fallirà. Ciò che è meglio: non vuol perdersi l'occasione di fare suo lo sfoggio d'un così grande potere. ''Lo sai...'' mormora d'un tratto, riaprendo gli occhi e facendo in modo di quietare la canzone, almeno per un istante. ''...che ->

errata corrige anno= hanno :S

FEHRER -> sarai mia?!'' All'invito delle lontre, la testa del vecchio Alfiere macchina ingegnosamente per alcuni istanti prima di giungere alla soluzione. Non ha la spada; non ha lo scudo; è nudo dinnanzi alla bastarda che sbeffeggia i suoi tentativi di avvicinarsi. Con ancora il sorriso stampato sulle labbra, egli volge il capo verso la spalla sinistra, inclinandolo quel tanto che basta per farvi ->

FEHRER -> giungere la bocca, che, aperta, si richiude attorno alla sua stessa carne. Si morderebbe con forza, facendo appello alla sua resistenza [II] per non soccombere al dolore. Non allenterebbe la presa fino a quando le gocce di sangue non dovessero scivolare dalla pelle alle acque infestate dalle bestie, che dovrebbero avere così il compenso richiesto.

[ATTENDERE RESPONSO]

E il morso è decisamente la scelta più adatta (-10 ps) è profondo e andrà medicato per evitare infezioni ma nulla che un curatore non possa risolvere in 10 minuti. Il sangue scorre dalla spalla sino all'acqua e le creature si muovono veloci a berlo prima che si disperda nell'acqua e immediatamente si volgeranno a lui ed egli potrà vedere che le fauci e le loro espressioni minacciose >>

altro non sono che un sorriso *Siamo al tuo servizio ti porteremo veloci da lei, stai attento..punge* gli direbbero strattonando le redini e muovendosi. sarà lui a doverle dirigere. Avanzeranno veloci, 5 mt, si tuffano come delfini e lui potrà vedere il loro corpo immenso e si renderà conto che la distanza ora pare aumentata come se la spada fuggisse. E' un mare ora on uno stagno.>>

ALIAS La spada lo attende, mancano solo 10 mt e sarà sua..se riuscirà a sfilarla come un novello artù dalla roccia.

[GDR PLAY, VAI FEHRER]


FEHRER [Grotta dietro la Cascata] C'è il tempo per ogni cosa. Tempo per il dolore, per i sogni, per le canzoni e per le riflessioni. Quanto a lui, le necessità di medicare la ferita e di prestare attenzione alle fitte che richiama sono rimandate: la spada ha preso il largo, e così il vecchio Alfiere e i suoi trasportatori, nuovamente in mare aperto; nuovamente nella burrasca delle fantasie ->

FEHRER -> perverse d'un Fato che s'è spremuto energicamente le meningi, per formulare questo disegno distorto. Non la lascerà fuggire. Se le bestie sono al suo servizio, questo è il momento di scoprirlo. Lo Scandinavo tenta di impugnare a dovere le redini, stringendole con forza, dunque, strattonandole come volesse frustare la sua intenzione di spronarle al massimo della velocità, in avanti, ->

FEHRER -> darebbe uno schiocco deciso, inclinandosi egli stesso quasi a volersi protendere con loro verso la meritata conclusione della sua storia. ''Beh... io mordo!'' esclamerebbe puntando la lama con gli occhi. Non parli più, Saevasĕctha? Cominci ad avvertire il fiato di questo bastardo dalla pellaccia dura?!

[ATTENDERE RESPONSO]

Una risata sarebbe la risposta della spada alle sue parole, sono secoli che nessuno la impugna e il desiderio e la repulsione che ciò avvenga sono qualcosa che ribolle dentro la sua lama. I mirmiron ridono e allo sprone nuotano così veloci da raggiungere l'isolotto in men che nn si dita prendendolo con i denti per evitare che venga trascinato dalla corrente. E lei ora è li, innanzi a lui>>

i suoi compagni di viaggio non possono accompagnarlo negli ultimi 5 mt che lo dividono da lei *PRENDIMI SU UOMO CHE MORDI VEDIAMO SE TI PIACE IL MIO..SAPORE*.

[GDR PLAY, VAI FEHRER]


FEHRER [Grotta dietro la Cascata] Per un mortale che ha vissuto una simbiosi con la più atroce e abietta delle creature degli inferi, questa non è che un'avventura dal tono conosciuto, dalle tinte desiderate. Sa che la sensazione che sta provando, nel ricongiungersi alla spada come a una vecchia compagna, è la medesima avvertita da Saevasĕctha. Gli eroi avranno le proprie armi intrise di purezza -

FEHRER -> e di luce; lui, che ha il cuore nero ma avvolto da una patina d'invidiabile serenità, che gli consente la lealtà che molti possono soltanto sognare, e che possiede di già un filo d'acciaio con impressa la voce di Rhiannon, la sua spada prelevata nel cuore di tenebra d'un mondo partorito dalla mente d'un folle. Le bestie catturano l'isolotto, avvinghiandovi le bocche: l'uomo dei ghiacci ->

FEHRER -> le utilizzerebbe come passerelle, utilizzando il contatto mentale che tuttora dovrebbe collegarli per domandare il loro perdono, tuttavia certo che è ciò che vogliono. Percorrerebbe con solenne lentezza la distanza che divide le due anime, e lo farebbe col sorriso che scema poco a poco. Raggiunto l'isolotto e il trono che l'eleva quale regina di questa realtà, lo Scandinavo l'osserverebbe ->

FEHRER -> con meraviglia, attratto dalle sue fattezze. ''Ho un'altra proposta'' mormora carezzandone il filo: con ogni probabilità verserà altro sangue, ma è questo che desidera, imbevendola del suo affinché impari che i prossimi nei quali immergerà se stessa saranno nemici. Questo proprietario l'impugnerà fino alla morte. ''...assaggia il mio, che è niente più e niente meno rispetto a quello d'un ->

FEHRER -> drago.'' Poi, l'ultimo atto. Poi, la mano destra che tenta di chiudersi attorno all'elsa. Poi, lo strattone col quale l'estrarrebbe dalla sua tomba, donandole nuova vita.

[ATTENDERE RESPONSO]

E tutto si compie, quando il sangue di fehrer scenderà sulla lama mitigherà appena la scossa che percorrerà il suo corpo, la spada ha la capacità di portare un colpo di natura elettrica che tramortisce gli avversari ma il sangue che Fehrer le dona aprendosi uno squarcio nella mano destra la mitiga. Lui sentirà in ogni caso il dolore forte non solo del taglio ma anche della scossa stordente>>

della spada. L'elsa si adatta immediatamente e con una facilità assurda alla sua mano. Li dove il sangue è colato lungo la lama rimarrà il segno a rompere il nero colore. Ma ora è sua. *IO SONO TUA MA TU SEI MIO, RICORDA CHE DOVRAI SOPPORTARE LE MIE CHIACCHIERE E CHE SE FARAI QUALCOSA CHE NON DEVI TI INSULTERO'* riderebbe la spada lasciandosi soppesare tra le mani. Incredibilmente le armi di >>

Fehrer ricompaiono sul fondo della barca, Rudra e lo scudo e i suoi nuovi amici lo attendono per riportarlo a casa.

@GDR PLAY, VAI FEHRER, ULTIMO TURNO]


FEHRER [Grotta dietro la Cascata] Rudra, lo scudo, i suoi vichinghi. Tutto è in ordine; tutto, dove dovrebbe essere. I brividi che gli regala la spada sono stille d'adrenalina che gli colano dalla punta dei capelli alle dita dei piedi: nel mezzo, fra emozioni e viscere, il duetto uomo e spada già s'allaccia secondo una simbiosi cui il vecchio Alfiere è abituato. E' sua. Gli appartiene. E, a ->

FEHRER -> giudicare dalla parlantina, è un gingillo tanto potente quanto infame. Ma lui sa farsi rispettare, e comincerà già da ora, quando, recuperata la sua vecchia lama, lascerà cozzare la sua elsa contro quella di Saevasĕctha, là dove immagina stia la testa della creatura all'interno dell'acciaio. ''Buona, bambina!'' Recuperati i suoi averi e gettata un'ultima occhiata all'ambiente che gli ha

FEHRER -> concesso di rivisitare il Nord del mondo cui, un giorno, sarà destinato a tornare, si incamminerà verso l'equipaggio: sulle scapole di Gwynbleidd, la croce possente di due lame affilate. Il drakkar lo ospita, perché ne è capitano ma primo servitore. Il drakkar lo chiama, poiché ne ordinerà la direzione, ma si lascerà guidare. ''Siamo stati davvero i draghi di questa notte.'' Con un sorriso, -

FEHRER -> si ricongiungerà agli amici. Con lo stesso sorriso, vi prenderà congedo, con la promessa di far loro da comandante e da alleato.

[ATTENDERE RESPONSO]

E la spada griderà *AHIII* quando cozzerà con Rudra *VUOI CHE MI INFETTI CON UNA STUPIDA SPADA UMANA?* chiederebbe borbottando *TU NON CI SEI CON LA TESTA* iniziando a spegnere la voce per lasciarsi portare via. Si congederà Fehrer dai vichinghi suoi compagni e dallo sciamano e saranno i suoi nuovi amici a riportarlo sino alla cascata e a salutarlo pronti a nuove avventure se lui>>

vorrà.

[GDR END]


A breve riassunto e commento
ALIAS.ALIAS
00martedì 23 giugno 2015 10:08
PREMESSA
La giocata è antecedente al buio e a ciò che ne è conseguito, purtroppo si è protratta oltre il tempo causa l'instabilità prima della connessione di Fehrer e poi del mio trasloco. Nel mentre abbiamo perso la nana che, a sua volta, ha avuto problemi di connessione.
Per fortuna siamo riusciti ad arrivare alla fine di questa masterata che mi ha coinvolto molto e per la quale ringrazio la fantasia di Giuseppe che ha danzato insieme alla mia.
Spero di poter regalare le stesse emozioni che abbiamo provato noi, ognuno nella sua parte, a chiunque giocherà con me le prossime quest.
Sarà impossibile fare un riassunto degno di nota.

RIASSUNTO
Fehrer, inizialmente insieme alla nana Quaipassa, si trovano al bosco della driadi nella radura dove sorge la cascata.
Inizialmente appare Seminaj " Il coltivatore magico " (CLICK) che li invita ad andare a recuperare qualcosa di indefintio dietr la cascata. Lui no ha tempo, deve continuare a curare la sua foresta.
I due veloci si muovono e riescono a passare oltre e trovano una piccola caverna, all'apparenza vuota. La esplorano, la nana tocca qualcosa che non deve e viene cacciata fuori mentre Fehrer continua la sua ricerca. trova una piccola crepa e qualcosa si percepisce aldilà ma cosa? La sua stazza non gli permette di passare.
Vi sono dei funghi nella grotta e ciò permette all'uomo, inconsapevolmente, di divenire della dimensione giusta per passare oltre. Un tunnel che lo porta in una stanza dove una nonna cullando il bambino racconta la storia di Pollicina. E sarà proprio la storia di pollicina e un bicchiere in cui un gheriglio di noce dondola come una barchetta a far procedere Fehrer nella sua avventura.
All'inizio non succede nulla ma poi Fehrer lascia andare la sua fantasia ispirandosi alla sua bambina, canta come Pollicina nella favola che la nonna racconta al poppante e fa volare la mente ad immaginare una navigazione in mare aperto. E quello che è il suo sogno diviene realtà. Si trova catapultato nel mare del Nord e incontra un drakkar vichingo, non è ben chiaro cosa sia all'inizio ma poi comprende che è la sua nave e che chi lo accoglie è il suo equipaggio che lo aveva cercato in lungo e per largo lungo i 7 mari. Partono per una avventura, invadere un villaggio nemico che ha fatto razzia del loro e conquistare un epico premio di cui narrano le leggende. Navigano senza sosta e giounti in prossimità il comandate Fehrer organizza l'attacco. Alcuni uomini rimarranno sul drakkar fingendosi mercanti mentre lui e altri 10 raggiungeranno a nuoto la riva. Ci sono le sentinelle, sbarcano, si accorgono di loro, parte una snekke dal villaggio, si ingaggia battaglia in mare e a terra sino a quando non è un vecchio sciamano a chiedere la pace.
Ci sono dei doni per sugellare l'accordo tra i villaggi e una promessa che sarà mantenuta. E poi una sfida, conquistare una spade che "morde".
E cambia di nuovo tutto, una spada parlante conficcata in un isolotto in mezzo ad uno stagno, di nuovo la barca di pollicina. Ma non bastano più solo la fantasia o la voce a far muovere la barca. Die bestie giganti, due Mirmiron, esseri mitici dal corpo di lontra e dai denti aguzzi come quello di un leone se lui donerà loro il suo sangue. E Il nordico si morde una spalla e lascia spillare il sangue, loro lo bevono e partono trainando la barca. La spada molesta si allontana con il suo isolotto ma viene presto raggiunta. Fehrer la conquista ma lei lo punge con il suo attacco eletrico ma il sangue che cola dalla sua ferita bagna la sua lama e ne attenua la brama di sangue- Saevasĕctha ora è sua. E dopo il commiato tornerà nella sua casa ma con un ricordo in più da raccontare a haynes.


FEHRER HA UN CORNO, ALL'APPARENZA MUTO MA SUONANDOLO IN CASO DI PERICOLO E SOLO PER UNA VOLTA, POI PERDERA' IL SUO POTERE, SARA' RAGGIUNTO DA 10 VICHINGHI DEL VILLAGGIO CHE LO AFFIANCHERANNO IN BATTAGLIA.

FEHRER POSSIEDE SAEVASĔCTHA LA TAGLIATRICE CRUDELE

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E' una spada bastarda, quindi può essere impugnata agevolmente sia con una mano sola, per attacchi rapidi, sia con due mani, per attacchi potenti. Presenta il fregio di un drago rampante su entrambi i lati e, fra le molte particolarità, ne ha una fastidiosa... parla.
Ha una temperatura stranamente calda: da quando s'è imbevuta del sangue di un drago ha perduto la lucentezza e il gelo dell'acciaio ed è divenuta nerastra e oscura; coloro che siano in grado di percepire le aure, si avvedrebbero della sua, sinistra e minacciosa.
La lama è tagliente e non necessita d'essere affilata, e toccarla a mani nude consegue immediate ferite, come se bramasse sangue.

Saevasctha si è adattata alla perfezione alla mano del suo nuovo proprietario: nel mondo dietro la cascata il contatto col suo acciaio avrebbe tramortito chiunque l'avesse sfiorata, ma il sangue di Fehrer ne ha mitigato il potere e quest'ultimo, all'esterno, si è affievolito. La spada risulterà dunque semplicemente pesantissima e ingovernabile a qualunque individuo che non sia lui. Continuerà a mantenere la sua aura minacciosa e a parlare..e dha un carattere per nulla semplice ed è molto offensiva. [SM=g27816]

Caratteristiche:
Ferite 20, Maneggevolezza 0, Robustezza 0.

Prego di segnalare agli MDM per la costruzione della spada e per l'inserimento in scheda.

Fehrer si è morso la spalla sinsitra e ha perso del sangue, perde 35 ps da recuperare con una role di cure in cui dovrà essere medicato da mettere alla mia attenzione.

35 ps scalati.

COMMENTO
una bellissima masterata lunga in cui ho messo tanta, tanta fantasia e spero che sia piaciuta come è piaciuta a me. Alla prossima.
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