-Antefatto-

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n9p
00giovedì 12 aprile 2007 18:57
-Antefatto-

Berlino
Dieci maggio millenovecentoquarantacinque

Sotto un oceano immenso di detriti e macerie c’è una cantina oscura, umida, angusta e maleodorante; dentro questa sotto specie di loculo è rinchiusa una bambina di quattro anni che sta urlando a squarciagola se esiste qualcuno che può liberarla da quella prigione.
La bambina urla ormai da giorni e sta perdendo ogni speranza di rivedere il cielo, il sole e tutto il resto, questa bambina dopo l’esplosione che ha fatto saltare il palazzo a cui apparteneva la cantina ha completamente perso la memoria, non sa né come si chiama né dove è nata né tanto meno chi sono i suoi genitori, l’unica cosa che sa con certezza è che non vuole trovarsi lì e urla a squarciagola.
Passano i giorni e dopo una settimana la bambina ha perso ogni speranza fino a quando un raggio di sole la colpisce in pieno viso, qualcuno o qualcosa ha sentito le sue urla ed ora sta cercando di liberarla da quella diabolica trappola.
“Franz guarda! Una bambina!”
“Piccola hai avuto fortuna che ti abbiamo trovata… riesci a parlare?”
“Si signore… grazie.”
Ora la bambina può finalmente dormire sonni tranquilli.
Non conoscendo niente della sua vita precedente al crollo del palazzo la bambina finisce in un orfanotrofio e qui i giorni passano tranquilli e abbastanza sereni se non fosse per la scarsezza del cibo e per l’immane freddo quei giorni sarebbero trascorsi molto ma molto meglio, i giorni si trasformano in mesi e finalmente la bambina può uscire dall’orfanotrofio con dei nuovi genitori… ora la bambina ha un nome… Agatha.

Los Angeles
Dieci maggio millenovecentosettantacinque

In quella zona leggermente periferica le case sono tutte o quasi villette a schiera, in una di queste ci vive un’anziana signora che per cognome fa Levi, la signora Levi è originaria della Germania e sono ormai più di trent’anni che vive in America, la signora Levi ha un figlio che risponde al nome di Naum.
Levi Naum è un capitano dell’esercito americano e oggi sta andando a trovare (come fa ogni settimana da anni!) la sua anziana madre.
“Ciao mamma!”
“Ciao Naum… come va?”
“Abbastanza bene… te?”
“Eh cosa vuoi che ti dica ormai aspetto solo la morte!”
“Non dire così mamma!”
“Tu non capisci, tu sei giovane ma io ormai sono vecchia e a queste cose ci devo pensare!”
“Mamma piantala e subito!”
“Come ti permetti a parlarmi con quel tono, sono tua madre non un tuo soldato è chiaro?”
“Scusa mamma!”
“Naum c’è una cosa che mi rende triste, molto triste, è una pena che mi porto dentro dal quarantacinque ormai!”
“La morte del papà?”
“No… affatto…”
“Allora cosa?”
“Ti ricordi tua sorella Dalia?”
“Vagamente ero troppo piccolo, l’unica cosa che so è che è nata due anni prima di me e basta! Ma perché ti viene in mente Dalia…”
“Perché so che è viva!”
“Mamma lo sai benissimo che è morta quando è caduto quel palazzo dove papà e Dalia si nascondevano dai nazisti!”
“No… la mia piccola Dalia non è morta lo sento che è viva!”
“Mamma!”
“Faresti un piacere alla tua vecchia madre Naum?”
“Se è nelle mie possibilità più che volentieri!”
“… voglio rivedere la mia piccola Dalia prima di morire!”
“Mamma non è possibile questo…”
“Per favore… ho qui una sua foto da piccola… dovresti fare una piccola ricerca in Germania e basta!”
“Mamma sono passati trent’anni… è praticamente impossibile che io possa ritrovarla!”
“Ma tu fai parte del più grande esercito del mondo per voi militari niente è impossibile!”
“Mamma…”
“Per favore Naum è importantissimo per me promettimi che la cercherai…”
“…”
“Naum?”
“Ok… ok cercherò d’avere informazioni!”
“Grazie Naum grazie…”
Il resto della giornata scorre piacevolmente e senza malinconie varie, Naum e sua madre cenano tranquillamente e dopo un caffè molto forte Naum si congeda e va verso la caserma che lo ospita, ha milioni e milioni di pensieri in testa ma uno di questi è più forte di un altro, Dalia.
Come potrà trovarla?
Sarà viva?
Sarà morta?
Se è morta dovrà dare questo ennesimo dispiacere alla sua anziana madre?
Non bastava la perdita del marito?
Quella sera faceva molto caldo ma per fortuna di Naum una leggera brezza oceanica riusciva a rinfrescarlo leggermente… ormai aveva fatto una promessa e doveva mantenerla a tutti i costi, si era ficcato in un gran bel pasticcio!
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