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Sono sotto la doccia e non posso non pensare ad Angela, se tutto va come deve andare questa sera cercherò di allacciare un rapporto più profondo dell’amicizia… voglio che stasera lei s’accorgo in modo indelebile di come e di chi sono io veramente.
Finisco di farmi la doccia, mi faccio accuratamente la barba, mi profumo come non mi ero mai profumato prima, scelgo il vestito migliore e sono pronto per incontrare la dea che risponde al nome di Angela!

Arrivo al Red Rosses un ora prima dell’ora prefissata per l’appuntamento, entro nel locale e mi avvio verso il bancone, ordino da bere e m’accorgo che mi tremano le mani per l’agitazione, anche il barista se né accorge e dopo un’insulsa battuta mi comunica che me lo offre lui ciò che sto bevendo, ringrazio e sorseggio con tutta la calma di questo mondo il mio cocktail, i minuti sembrano anni e la mia agitazione che sarebbe tipica di un liceale e non di un uomo fatto come sono io… mi sento un idiota ad essere così agitato, ho appena arrestato un pericoloso serial killer niente e nessuno mi dovrebbe far paura ma questa sera ho paura di sbagliare, di mettere il piede in fallo, di non essere all’altezza e altre stronzate varie.

Eccola, puntuale come un orologio svizzero, m’avvicino a lei e la saluto con tutta la dolcezza di cui sono capace, lei sorride ed io mi sciolgo come un goccio d’acqua nel mare, ci sediamo e ordino da bere per tutti e due, il barista mi fa un sorriso ammiccante, chi sa quante coppie a servito nella sua vita e noi siamo l’ennesima di questa lunga fila.

Non voglio andare subito al sodo dichiarando tutto il mio amore, in fin dei conti ci conosciamo da soltanto un giorno e mi sembrerebbe avventato da parte mia e questa sera non voglio esserlo anche se sento il cuore che mi sta per esplodere e poi lei mi prende di sorpresa.

“Sai che ieri sera ti ho pensato molto?”
“…Davvero?…”
”Si… da quel poco che so di te mi sembra che tu sia una persona dolce e sensibile…”
“…Grazie!…”
“E’ difficile per me dirlo…”
“Dire cosa… (ecco adesso mi dirà che suo marito è geloso ed è meglio non vederci più…!”)?…”
“Che insomma tu mi piaci…”
“Scusa?”
“Si insomma… non è da me… ma su certe cose non si possono avere leggi…”

Sorrido da ebete, lei mi guarda ed io ricambio il suo sorriso… dopo pochi secondi le mie labbra sono sulle sue e dopo due ore lei è nel mio appartamento sul mio letto… ora come ora niente e nessuno può negarmi né togliermi questa felicità!