-18 Nixon-

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n9p
00domenica 23 novembre 2003 16:22
"Nixon"

Una notte qualsiasi in un albergo di Washington un telefono squilla... il presidente in carica risponde lentamente... niente potrebbe farli paura in questo momento.
"Presidente Nixon... abbiamo un problema!"
"Che tipo di problema?"
"Con la p maiuscola!"
Il presidente riattaccò la cornetta, adesso aveva paura... sapeva di non potersi fidare di quei gira carte della C.I.A., il Wattergate hotel da lì a momenti sarebbe stato l'inferno per il presidente che era stato sconfitto anni prima dal presidente martire.

"Il piano Nixon fuziona?"
"Certo... ha fatto molto male a calpestarci i piedi... come ha osato sbraitarci in faccia che avrebbe reso publica la nostra esistenza... questo è quello che si merita!"
"Hai perfettamente ragione... stasera molte teste cadrano..."

In pochi sapevano il gioco sporco che il presidente aveva giocato in quell'albergo... i comuni cittadini avrebbero permesso tutto ma non lo spiare le telefonate altrui, visto che l'ipotesi della colpa della C.I.A. nell'omicidio dei Kennedy aveva preso piede sempre più nella mente comune... Nixon si era letteralemnte segato le gambe con le proprie mani... da lì a poco l'opinione pubblica si sarebbe avventata su di lui e tutto il mondo avrebbe saputo la sua colpa!

"I telefoni fuzionano qua dentro?"
"Certo... sono puliti come la fedina penale di certi giudici!"
"Ottimo... sapete già chi controllare vero?"
"Certo futuro presidente... si fidi di noi... abbiamo fascicoli e fascicoli sui suoi avversari... non si preoccupi... nessuno lo verrà a sapere!"

Si riempì un bicchiere di whisky e lo bevette nervosamente di un sorso, dopo questo scandolo non avrebbe più potuto ricandidarsi alle presidenziali, la sua vita da politico era finita in un albergo... la cosa lo fece irritare, Kennedy all'epoca della sua sconfitta aveva interpellato la C.I.A. per batterlo e lui il presidente in carica non poteva fare lo stesso? Odiava Kennedy, lo odiava con tutto se stesso... non poteva pensarci per più di due minuti prima che l'acidità di stomaco lo colpisse, alla sua morte aveva stapapto una bottiglia di Cristal per festeggiare, senza di lui tra i piedi la sua scalata verso la White House era assicurata...

"Avete già mandato la soffiata ai maggior organi di stampa?"
"Signor si..."
Il capo della C.I.A. e futuro presidente degli U.S.A. non poteva fare altrimenti... l'organizazione ombra li aveva dato un'ultimatum pesantissimo... o divulgava la notizia dell'intercettazioni telefoniche di Nixon oppure loro tiravano fuori un certo fascicolo con il suo nome scritto sopra e subito sotto la parola Vietnam... non poteva non accetare di buttar giù un presidente, le cose che aveva fatto segretamente in Vietnam era troppo spinose per far si che tutti le sapessero!

Era presidente da troppo poco non se ne era ancora abituato all'idea quando quei buoni a nulla della C.I.A. avevano deciso di distruggerlo come uomo e come presidente... buttò verso una parete il bicchiere ormai vuoto che si frantumo in mille pezzi... di solito non bestemiava ma li uscì quasi meccanico la bestemia che disse subito dopo il frantumarsi del bicchiere...

"Siamo in diretta con l'albergo Watergate in una camera di questo albergo alloggia il presidente Nixon... da una soffiata sicura al cento per cento sappiamo che Nixon fece controllare i telefoni (all'insaputa di tutti) dei suoi maggior avversari... facendo si che la sua canditatura a presidente si potesse avverare... ricordiamo ancora una volta che la sua prima canditatura venne fermata dal presidente Kennedy!"

"Il giornale di domani mattina riporterà in grande questa notizia... IL PRESIDENTE SPIONE! avrà il suo effetto sull'ordine publico... Nixon è finito... e presto sarà gettato nel dimenticatorio"
"Ottimo... avete fatto un lavoro eccelso mi devo congratulare con voi!"
"Grazie... ma questo è nulla potevamo fare molto peggio... che sò inventarci un suo coinvolgimento nell'omicidio Kennedy... in fin dei conti è risaputo che Nixon lo odiava e lo odia tutt'ora... quindi poteva essere un'ottimo mezzo!"
"Non bisogna mai esagerare... basta già ciò che abbiamo fatto!"
"E' sicuro... potremo per una volta esagerare!"
"Osi contraddirmi?"
"Mai... chiedo perdono!"

Se non fumasse quello era il momento giusto per incominciare... si verso un'altro bicchiere di veleno alcolico, i dottori e sua moglie li avevano consigliato caldamente di smettere con quel vizio ma adesso avrebbe voluto un segaossa qualsiasi proibirli di smettere di bere... diventò presidente del paese più importante del mondo era l'uomo più potente di ogni cosa... era dio e adesso per colpa di quattro agenti venduti ad un organizazione semi-terroristica doveva buttare via tutti i suoi sogni e ritornare al normale anonimato della sua casina in campagna... voleva essere PRESIDENTE, lo voleva con tutto il cuore... ma ora il sogno era infranto... cosa doveva fare appena fuori dall'albergo?
Scappare?
Provare ad emettere una scusa abbastanza plausibile per tutta l'opinione pubblica?

"Il presidente in carica è stato disegnato come una spia sovietica alle dipedenze della falce e martello solamente il K.G.B. è capace di tanto... non noi americani... i russi con le loro ideologie sbagliate e contorte avvelenano il nostro caro paese... non mi stupirei personalmente che il presidente Nixon sia uno dei tanti mandanti degli omicidi Kennedy anzi non ci scommeterei un dollaro bucato sulla sua innocenze... ma una domanda sorge spontanea... Perchè l'uomo più potente del mondo si è messo a spiare i suoi rivali in campagna elettorale?"

L'agitazione e il panico presero il sopravento... poteva benissimo scappare ma per andare dove? Poteva riuscire ad uscire dalla porta di servizio che dava sul retro dell'albergo... ma sarebbe stato tutto inutile... i mas media li stavano col fiato sul collo e finalmente decise di uscire dall'albergo... ormai l'importava un gran poco di cosa sarebbe successo, si alzò, si rimise la giacca e spense le luci della camera... si diresse verso l'ascensore e schiacciò il pulsante 0... tra pochi secondi il suo sogno di essere presidente sarebbe stato completamente distrutto.

"Presidente...presidente una domanda per favore!"
"Il presidente non ne vuole parlare... domani terrà una conferenza stampa sull'accaduto... quindi ora mi sembra inutile stressare il presidente con le vostre domande!"

Nixon salì sulla macchina presidenziale e in pochi minuti era alla casa bianca... disse alla moglie di preparare le valige e lei non poteva credere a ciò che aveva sentito poco prima alla televisione... lo accusavano di essere una spia russa, la cosa tormentò e fece affiorare un senso di paranoia nella moglie del presidente con chi stava nel letto? Con il suo solito marito o con una spia russa? Una parte della sua mente non accetava la seconda ipotesi e per qualche minuto si mise il cuore in pace.

"Cara so cos'hanno detto di me stasera ma sappi che è tutto falso!"
"Ci credo caro... non preoccuparti... le valige sono pronte..."
"Perfetto domani mi dimetterò dalla carica di presidente!"

"Cari colleghi e giornalisti dopo ciò che è accaduto ieri non posso non dare le mie dimissioni da presidente degli stati uniti d'America... se sia vero o no ciò che è stato detto sulla mia persona ieri lo farò appurare dai miei legali... questo è tutto... buongiorno!"

Nixon uscì dalla camera per gli appelli e si diresse con la moglie verso la macchina presidenziale, fuori dal cancello c'era una calca di giornalisti e curiosi e Nixon notò tra la folla un'agente dell'organizazione ombra che li sorisse sormionamente...
Un'altro presidente era caduto grazie alle amorevoli cure dell'organizazione ombra...
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