https://www.facebook.com/pages/Evangelium/447120875339778?fref=ts
Cerca nel forum
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

FIORI DI BACH - OMEOPATIA

Ultimo Aggiornamento: 22/06/2013 18:03
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
10/06/2011 17:59
 
Quota
Post: 228
Post: 222
OFFLINE
L’INTERPRETAZIONE DI BACH
Edward Bach (Moseley, 24 settembre 1886 – 27 novembre 1936) nel  1934 Scriveva:
"Fiori, cespugli e alberi non coltivati di ordine superiore hanno, grazie alla forza delle loro vibrazioni, la capacità di aumentare le nostre e di aprire i canali di comunicazione col nostro Io Spirituale; di inondare la nostra spiritualità con le virtù di cui abbiamo bisogno e di purificare con ciò le carenze caratteriali che sono all'origine delle nostre sofferenze. Come la bella musica e tutto ciò che è grande e ispirato, essi possono elevare la nostra spiritualità e portarci più vicino alla nostra anima. Per questo tramite esse ci danno pace e ci liberano dalle sofferenze. Non ci guariscono per il fatto di agire direttamente sulla malattia, ma perché inondano il nostro organismo con le vibrazioni positive del nostro Io Superiore, di fronte al quale la malattia si dissolve come neve al sole. Non vi è una vera guarigione senza un cambiamento del modo di vivere, senza la pace dell'anima, senza una sensazione di gioia interiore".

*** Già da questi curiosi presupposti  si  notano  le somiglianze con le teorie dei new agers. Anche se qui non si parla più di energia e ci si riferisce ad ipotetiche vibrazioni, il concetto è lo stesso. Il pensiero di Bach appare subito come la  sofisticata elaborazione dell’idea originale di
Hahnemann con l’aggiunta di tutte le sdolcinatezze di carattere new-age.
 
 
LA CLASSIFICAZIONE DI BACH (i 38 fiori di Bach divisi per categorie)

 I "12 guaritori":
    • Agrimony (Agrimonia), per chi nasconde ansia e tormento dietro gaiezza e cortesia;
    • Centaury (Centaurea minore), per chi, debole e privo di forza di volontà, viene sfruttato dagli altri;
    • Chicory (Cicoria), per chi è possessivo e ricatta gli altri perché stiano con lui;
    • Rock Rose (Eliantemo), per chi è preso da grande paura e panico;
    • Gentian (Genzianella autunnale), per chi si abbandona al pessimismo, si scoraggia e si deprime per motivi conosciuti.
    • Mimulus (Mimolo giallo), per chi ha paura delle cose del mondo;
    • Impatiens (Balsamina), per chi è impaziente e non sopporta interferenze nel suo ritmo;
    • Cerato (Piombaggine), per chi non ha fiducia in sé e chiede continuamente consiglio;
    • Scleranthus (Fiorsecco, Scleranto o Centigrani), per chi è indeciso tra due vie e si abbandona all'insicurezza;
    • Vervain (Verbena), per chi si lascia trasportare troppo dall'entusiasmo e dal fanatismo;
    • Water Violet (Violetta d'acqua), per chi è orgoglioso e ama stare da solo;
    • Clematis (Vitalba), per chi sogna ad occhi aperti, è indifferente alla vita e fugge dalla realtà.
  • I "7 aiuti":
    • Rock Water (acqua di fonte), per chi si autoreprime per essere d'esempio;
    • Wild Oat (Forasacco o Avena selvatica), per chi è scontento o insicuro sul ruolo da svolgere nella vita;
    • Heather (Brugo o Erica), per chi odia la solitudine e attacca bottone usando gli altri;
    • Gorse (Ginestrone), per chi prova grande disperazione e si sente senza speranza;
    • Olive (Olivo), per chi è completamente esausto a causa dello stress o della fatica mentale;
    • Oak (Quercia), per chi non riesce a staccare dal lavoro;
    • Vine (Vite), per chi prova desiderio e ambizione di dominare inflessibilmente gli altri.
  • I "19 assistenti":
    • Holly (Agrifoglio), per chi ha sfiducia nel prossimo, prova invidia e odio;
    • Honeysuckle (Caprifoglio), per chi si rifugia nella nostalgia del passato, ricordando solo le cose belle;
    • Hornbeam (Carpino bianco), per chi si sente stanco, debole, e dubita delle sue capacità di fronte ad un problema;
    • White Chestnut (Ippocastano bianco), per chi ha pensieri e preoccupazioni costanti e indesiderati;
    • Sweet Chestnut (Castagno dolce), per chi prova un'angoscia estrema, una disperazione con coraggio, però, che non tende al suicidio;
    • Red Chestnut (Ippocastano rosso), per chi prova apprensione per gli altri e si aspetta sempre il peggio;
    • Beech (Faggio), per chi è intollerante, polemico e arrogante;
    • Chestnut Bud (Gemma di Ippocastano bianco), per chi ripete sempre gli stessi errori e non vuole crescere;
    • Larch (Larice), per chi ha paura di fallire ed è affetto da complessi di inferiorità;
    • Crab Apple (Melo selvatico), per chi si sente sporco, nel corpo o nella mente;
    • Cherry Plum (Prugno), per chi ha paura di perdere la ragione;
    • Walnut (Noce), per chi deve affrontare grandi cambiamenti (es. pubertà, menopausa, vecchiaia, trasferimenti, lutti, divorzi, etc.) e per chi teme di essere vittima di malefici;
    • Elm (Olmo inglese), per chi si sente momentaneamente sommerso di responsabilità;
    • Pine (Pino silvestre), per chi tende a caricare su di sé anche le colpe altrui;
    • Aspen (Pioppo), per chi ha paura di cose vaghe, indistinte, e senza motivo;
    • Wild Rose (Rosa canina), per chi si abbandona alla rassegnazione e all'apatia;
    • Willow (Salice giallo), per chi prova amarezza e risentimento;
    • Mustard (Senape selvatica), per chi è ammalato di depressione, anche passeggera, ma grave e spesso per motivi sconosciuti;
    • Star of Bethlehem (Ornitogalo o Latte di gallina), per chi ha provato ogni tipo di shock o dolore fisico, mentale ed emotivo.
I DISCEPOLI DI BACH
Mechthild Scheffer è la discepola per eccellenza di Edward Bach che da trentasei anni si dedica con profitto alla diffusione della terapia omeopatica ma con la variante dei petali dei fiori. Dal 1981 dirige il centro “Dr. Edward Bach Centre” per la Germania, l’Austria e la Svizzera. Scrittrice specializzata nella terapia dei Fiori di Bach ha scritto diversi libri sul tema: Una chiave per l’anima, Uso pratico dei fiori di Bach, Esperienze con i fiori di bach, Grande libro dei fiori di Bach e Terapia con i fiori di Bach.
Se dobbiamo conoscere meglio questa branca delle medicine omeopatiche dovremmo chiederci : Edwar Bach chi era costui ? Edwar Bach è stato il discepolo di Samuel Hahnemann(1755-1842). Vi ricordate cosa insegnava Hahnemann? "Similia similibus curantur" letteralmente «I simili si curano con i simili.» Era il motto di Samuel Hahnemann il padre della omeopatia ...volendo significare che "i malati si curano con le malattie".
Da qui è derivata l’acqua distillata dinamizzata con l’imposizione delle mani che contiene la fotografia del morbo della malattia che si vuole curare etc, ma non voglio annoiarvi ripetendo ciò che ho scritto precedentemente in altri articoli. Ritorniamo ai petali dei fiori…che aggiungono una nota di colore e di poesia al brandy e all’acqua distillata che trasporta un milionesimo della fotografia del morbo da combattere. 
L’omeopatia, dopo il periodo di turbolenza iniziale in cui Hahnemann fu addirittura radiato dall’ordine dei medici, ha avuto in seguito una fortunata espansione nel mondo delle medicine alternative dolci (non invasive), tanto che  Hahnemann fu riammesso nel suo ordine, vista la popolarità che il nuovo fantasioso sistema stava guadagnando. L'omeopatia fu tanto fortunata da guadagnarsi un posto privilegiato in tutte le farmacie del mondo che cominciarono ad esporre il logo “Omeopatia”. Si fa una certa confusione tra erboristeria e omeopatia, si tende cioè a far delle due materie un'unica cosa; ancora una volta va chiarito che le due realtà  sono ben distinte; se l’erboristeria ha una base scientifica, l’omeopatia ha esclusivamente una base filosofica che vorrebbe essere metafisica. Forse i figli dei fiori hanno contribuito alla nascita di questa moderna branca della paramedicina olistica. Cosa v’è di meglio di una sostanza innocua o di una terapia o provvedimento non farmacologico non invasivo che male non fa e che può addirittura  in alcuni casi avere un effetto placebo? Agli ipocondriaci i medici dell’ottocento somministravano acqua e zucchero con effetti veramente sorprendenti. Se la malattia è immaginaria l'effetto placebo può anche funzionare, però se la malattia è seria non bastano quattro petali di un fiore e gli stessi omeopati consigliano, molto saggiamente, di affidarsi alla medicina tradizionale solida e affidabile. Come per l’omeopatia originale anche per i fiori di Bach esiste un test preliminare a cui occorre sottoporsi che assomiglia anche se è molto più sofisticato.

IL TEST OLISTICO  
Ecco un esempio molto ridotto del test che dovrete affrontare se deciderete di affidarvi ad un omeopata specializzato in fiori di Bach.
1. Hai delle paure indefinite, che non riesci a spiegare?
2. Ti senti talvolta stressato o ansioso e non sei capace di affrontare il problema?
3. Ti capita di svegliarti con un senso di oppressione o di preoccupazione e con la sensazione che ti potrebbe accadere qualcosa di spiacevole che non sai?
4. Hai delle paure specifiche, o da identificare e che vorresti superare?
5. Sei timido ed impressionabile a particolari circostanze o fatti?
6. Quando ti si presentano cose che ti spaventano diventi nervoso e sei paralizzato nell'agire?
7. Hai paura di perdere il controllo della mente e del corpo?
8. Sei impulsivo o comunque avverti lo stimolo a fare delle cose e pur sapendo che sono sbagliate non riesci a controllare le tue azioni?
9. Temi di perdere il controllo e d fare così del male a te stesso e agli altri?
10. Ti preoccupi della salute dei tuoi amici e familiari?
11. Hai paura che possa accadere qualcosa alle persone vicine?
12. Pensi che le tue preoccupazioni o il tuo interessamento particolare per gli altri possa causarti uno stress considerevole?
13. Soffri di estremo terrore?
14. Tendi a diventare isterico ed in preda al panico?
15. Hai problemi di incubi?
16. Hai dei problemi di indecisione, incertezza ed esitazione?
17. Hai difficoltà a scegliere fra una cosa e l'altra?
18. Sei soggetto a dei cambiamenti drastici di umore o hai difficoltà nel trovare il tuo equilibrio?
19. Sei scontento del tuo modo di vivere e senti che la tua vita sta scorrendo via?
20. Hai tentato diverse direzioni nella vita ma niente ti soddisfa?
21. Ti piacerebbe trovare un nuovo stile di vita, una nuova carriera o cambiare quello vecchio, ma trovi difficile decidere cosa fare?
22. Manchi di fiducia nelle tue capacità di giudicare da solo cose o fatti e nel prendere decisioni?
23. A volte chiedi consigli quando invece sai già quello che vuoi?
24. Dopo aver avuto un consiglio da altri ti trovi confuso al momento di scegliere, e cambi costantemente direzione rispetto all'ultimo suggerimento ricevuto?
25.      etc.
Queste ed infinite altre le domande molto scontate che potreste sentirvi rivolgere.
Senz’altro vi capiterà di essere emotivamente coinvolti in uno di questi questionari e sarete sorpresi di come lo specialista floreale colga nel segno, un po’ come quando capita di ricorrere allo psicologo o nel caso malaugurato al mago.
C'era una volta (e purtroppo non è l'inizio di una fiaba) il parapsicologo poi la moda è cambiata e ci si è un po’ scordati di questo personaggio inquietante ed oggi  si ricorre di più all’omeopata, meglio ancora se specializzato in una delle branche post moderne inventate nel secolo scorso.
Oggi si ricorre all'auto rigenerazione ed alla salute fisica da ottenersi mediante la così detta medicina alternativa che comprende alcune discipline orientali di una certa efficacia quali l'agopuntura, lo shiatsu (pressione delle dita), la yurvedica(medicina indiana) e le diete a base di macrobiotica.
A queste si aggiungono purtroppo alcune oscure pratiche dal sapore magico quali il reiki, l'omeopatia, l'iridologia, i fiori e i profumi di Bach, la terapia dei cristalli e dei minerali, le vibrazioni dei suoni speciali e dei colori e la visualizzazione e le cure taumaturgiche dell’angelo personale durante il volo extracorporeo immersi in una  dimensione extranaturale.
Anche per i fiori di Bach è stata sviluppata una teologia particolare che prende spunto, semplificando molto,  dai chacra di origine induista, anche qui fa di nuovo capolino il concetto dell’Io Superiore di chiara matrice new-age.
Comunque una volta effettuato il vostro test sarete classificati inevitabilmente in una di queste quattro categorie:
Eterico, Emozionale/Astrale, Mentale, Transpersonale.
Quattro categorie e di conseguenza vi toccheranno i petali dei fiori che più vi si addicono a seconda di quale dei 38 stati d'animo, individuati dai fiori di Bach relativi, in cui ti trovi. Questi petali però li vedrete solo sull’etichetta del prodotto che dovrete comperare in quanto sembra che il principio attivo che essi contengono sia stato sintetizzato in granuli che avrete cura di assumere con, l’avvertenza però di non toccarli altrimenti potrebbero perdere il loro effetto taumaturgico.

QUALCHE ESEMPIO
Bach afferma che tutte le essenze dei fiori entrano direttamente in contatto con l’Io Superiore (scritto con l’iniziale maiuscola perché rappresenterebbe la divinità che risiede in noi - nell’ultima vertebra all’altezza del coccige - nei panni della dea Kundalini che sembra essere stata lì imprigionata fin dall’origine del mondo). Esse diventerebbero quindi attive nel nostro intero essere, in tutte le parti dell’aura. Da notare che la terminologia è la stessa dell’ormai obsoleto pranoterapeuta. Ancora una volta siamo in presenza della magia, dell’energia, dei simboli, del mondo mitico di un induismo occidentalizzato, amalgamato con una robusta dose di quella che nel medio evo veniva chiamata magia e in alcuni casi al peggio stregoneria, però con connotati più dolci e più solari.
I fiori diventano così un mezzo di trasporto, un avatar che consente di attraversare i livelli dell’aura che non seguendo le leggi temporali non ne è naturalmente soggetta. Per cui il passo successivo è facilmente intuibile, ecco che qualsiasi teoria propinata da questa fanta-farmacologia diventa possibile.
Quando si entra nell’irrazionale tutto è possibile. Ma qui non si tratta come abbiamo appena scritto sopra, di una favola, bensi della realtà che ogni giorno viviamo. Del resto in una società che si affaccia con curiosità ed entusiasmo al mondo virtuale della cibernetica, dove la realtà è mischiata alla fantasia, dove ognuno si può costruire un personaggio diverso e più accettabile, non può sembrare strano che si dia un valore irreale alle cose più semplici.
Meglio perciò che il vostro medico fiorista sia un sensitivo che possa vedere o avvertire nei suoi pazienti , subito dopo l’assunzione dei concentrati liofilizzati dei fiori, un aumento dell’energia di tutta l’aura.
Ecco che così il medium o il sensitivo saprà trovare il fiore giusto, però occorre che egli conosca bene il suo paziente prima di somministrargli la giusta terapia.
Se sei un emozionale/astrale forse il fiore della violetta d'acqua non ti si addice, forse è meglio il fiore del noce oppure quello dell'ulivo.
Una volta si parlava alla propria amata con i fiori, oggi si preferisce parlare alla propria salute con i petali del pino silvestre  piuttosto che con quelli della genzianella autunnale.
Analizziamo alcuni petali di alcuni fiori  per avere una pallida idea di quale minestrone di concetti new e post new-age siamo andati ad analizzare.
E’ mio dovere avvisare il botanico serio che avesse la ventura di leggermi che ciò che segue potrebbe inorridirlo, fatta questa doverosa premessa, addentriamoci pure nel meandro di questa dimensione fantastica che ahi me è diventata tragicamente  reale.
Mentre il fiore di noce sembrerebbe essere collegato al concetto della ripresa della disinvoltura, il fiore di salice giallo viene collegato alla responsabilità di se stessi. L’Eliantemo (Helianthemum mummularium)  viene  consigliato, con tanto di nome latino e classificazione floreale bachiana Rock Rose, a chi vuole avere coraggio ed ecco come viene suggerito da lla Mechthild Scheffer :
“Un fuggiasco attraversa il confine. Il terreno è minato. Inoltre dei fari illuminano tutta la zona. Improvvisamente egli sente abbaiare dei cani dietro di sé. L’hanno scoperto? Il cuore gli batte all’impazzata, è terrorizzato e, come una creatura inseguita a morte, corre e corre per salvarsi la vita…Questo è l’esempio limite di uno stato Rock Rose, che è comunque sempre portato al dramma…” [tratto da   Mechthild Mechthild Scheffer ,TERAPIA CON I FIORI DI BACH, il metodo naturale per ristabilire l’armonia tra il corpo e la mente, TEA Tascabili degli Editori Associati S.p.A. Corso Italia, 13 – 20121 Milano 1999  pagina 152 ]  … ah se avesse avuto a portata di mano un eliantemo certo avrebbe potuto padroneggiare l'angosciosa situazione, anziché fuggire come un disperato.  
Per cui attenti a quando passeggiate in campagna nel periodo di fioritura…a cosa annusate, potreste provare la terapia non adatta al vostro look. 
Trovo veramente spassoso questo nuovo modo di rivalutare il potere occulto dei fiori, quello che però non mi meraviglia è il costo di queste terapie, perché anche loro hanno un prezzo e che prezzo, un vero busines per chi sa trarne profitto. Quello che ci lascia perplessi è che medici con tanto di laurea si siano lasciati trascinare, forse anche in buona fede nel mondo delle meraviglie di Alice. Quello che mi sconcerta è di come l’uomo occidentale, così pratico e con i piedi per terra si sia fatto sedurre da queste filosofie prive di qualsiasi base scientifica.  
QUALCHE BRANO A CASO (tratto dal volume di Mechthild Scheffer: Terapia con i fiori di Bach )
(pag.80 libro citato)
...molti individui attendono un crollo totale, nella speranza che in seguito irrompa finalmente la "new age", una nuova era aurea.
(pag. 152 libro citato)
...i sensitivi affermano che il chacra del plesso solare "s'induriscein uno stato troppo aperto ". In questo caso, alcuni percepisono il plesso solare come un "buco aperto e dolorante", oppure come un "mattone nello stomaco".
(pag. 168-169 libro citato) [trattando del castagno dolce]    ... Principio: Sweet Chestnut è collegato al principio della liberazione. Nello stato Sweet Chestnut negativo, la persona arriva  al punto di essere convinta di non avere speranze di salvezza. ...
Bach scriveva di Sweet Chestnut : «È il fiore per lo stato interiore sofferente, in cui sembra minacciata l'esistenza stessa dell'anima; per coloro che pensano di avere raggiunto i limiti della propria capacità di sopportazione». Dal punto di vista dell'intensità della sofferenza, Sweet Chestnut è forse uno degli stati spirituali negativi più intensi, anche se esteriormente non si manifesta sempre così drammaticamente. Tutto avviene ai livelli interiori, che all'interessato rimangono in larga misura a livello inconscio. ..."Quando la sofferenza è massima,l'aiuto di Dio è più vicino" recita un passo della Bibbia che descrive assai bene l'effetto dell'energia  Sweet Chestnut....

LA POSIZIONE DELLA CHIESA 

a proposito di “pranoterapia”, riporto da un libro di apologetica cristiana cattolica, intitolato “Il problema delle sette e delle nuove religioni” i cui autori sono Tarcisio Mezzetti, Massimo Introvigne, Andrea Menegotto, Massimo Castelli,  i il seguente testo a pagina 100 – 101 – edito da RnS nel giugno 1996 : 

Cito perciò da un’intervista di prossima pubblicazione del Card. Joseph Ratzinger, Prefetto della “Congregazione della Dottrina della Fede”, una sua autorevole e seria presa di posizione:



” D- Tra le varie ramificazioni della New Age c’è la cosiddetta “medicina alternativa”, nella quale ha un posto importante la pranoterapia. Alcune persone affermano di possedere un fluido nelle mani che può curare i malati, e lo confondono con il carisma delle guarigioni”.

 

R – Il carisma delle guarigioni si manifesta in primo luogo nella assenza totale di elementi di magia e si realizza in uno spirito di preghiera. Le guarigioni operate dal Signore e su suo mandato dagli apostoli sono espressione di preghiera. Non si usano mezzi e contesti spirituali alieni dalla fede e dalla ragione. I carismi, a differenza dei poteri e dei fluidi vantati da queste persone, si sottomettono alla verità e al potere di Dio  e non introducono altri elementi. Gli altri casi sono espressione di un terribile mondo sotterraneo, che – per molto tempo piuttosto nascosto – oggi di nuovo, in una fase di ripaganizzazione, viene allo scoperto.”

Mi sembra che gli ingenui sostenitori del benefico ed innocente della pranoterapia, omeopatia, etc.. possano sentirsi serviti.

 ________

CONCLUSIONI
Vi sono nella new-age alcuni punti contrastanti rilevanti con la nostra fede soprattutto per quanto concerne la definizione di Dio ed il nostro rapporto con Lui, infatti, il cristianesimo al contrario della new-age fà distinzione tra spirito e materia, crede in un Dio personale trascendente e distinto dal mondo, asserisce l’univocità e l’irripetibilità della vita dell’uomo, opera una distinzione tra il bene ed il male affermando un concetto di moralità, crede che Gesù è il figlio di Dio, vero uomo e vero Dio incarnatosi per la salvezza del mondo intero.

La new-age invece non opera alcuna distinzione tra Dio e la creazione; tutto è divino, non distingue lo spirito dalla materia ma vede tutto come energia totale (olismo), non vi è individualità e dualismo e pertanto non esiste nemmeno la distinzione tra il bene e il male, Gesù è considerato un personaggio della storia, degno d’ammirazione alla stessa stregua dei grandi saggi della storia.

L’ostacolo insuperabile, che la new-age oppone a qualsiasi dialogo interreligioso, è la sua convinzione di rappresentare l’unica religione universale che riunisce in sé e supera tutte le religioni, rendendone vana l’esistenza stessa.

Anche se l'uomo rimane libero di spaziare con la sua mente in ogni dove, non può confondere la poesia con la scienza; la prima si occupa di elevare lo spirito a più alte considerazioni, la seconda invece è deputata ad analizzare con rigore ogni evento ed ogni manifestazione o accadimento tangibile. I pensieri degli studiosi talvolta vengono offuscati e confusi dalle loro stesse speculazioni mentali, quando addirittura pretendono di arrivare a scoprire il segreto della vita e di Dio. Dimenticano, che la scienza è in grado di analizzare solo la materia e le forze che le sono relative e non è certamente nemmeno immaginabile lontanamente di indagare l’Evoluzione Creatrice che procede da Dio e che ha dato origine alla materia e alla vita che la governa. Ma il rigore scientifico, inteso come strumento di misura, che noi uomini applichiamo a tutti i fenomeni e a tutte le cose oggetto dei nostri sensi, mal si adatta allo studio di Dio. Tantissimi scienziati e teologi si sono cimentati senza successo nel cercare di spiegare il segreto della Vita e di affermare la Verità e nel discutere le prerogative della Divinità si sono persi in speculazioni tanto sottili, quanto intricate. lo penso che il motivo sia molto semplice: si può misurare ciò che è costruito, ma non il costruttore. Il costruttore detta le regole e determina le leggi, definisce i parametri di lettura e di confronto. Ma i sistemi di misura sono relativi solo agli oggetti per i quali sono stati formati. La logica, che tutto analizza, chiarisce e spiega, è però impotente al mistero della vita e di Dio stesso. Gli scienziati di ingegneria genetica hanno impiegato quasi trent’anni a mappare il DNA della drosophila (moscerino del vino). Prima però ci sono voluti millenni di preparazione e studio. Di fronte alla complessità degli esperimenti che hanno portato a scoprire il DNA c'è da rimanere stupefatti della facililoneria di come certi esperimenti siano stati condotti nello "studio" dell'omeopatia, e ancor di più di quali conclusioni ne siano state tratte, frutto esclusivamente di speculazioni mentali, basate sulle emozioni di alcuni esperimenti empirici condotti dagli stessi fondatorii.
Quali strumentazioni  siano state usate è impossibile definire, semplicemente perchè non ne sono state usate, a parte la camera di kirlian il che è tutto dire!. Gli scienziati non hanno mai condotto ricerche cliniche sui rimedi con i fiori di Bach e nelle analisi chimiche hanno rilevato solo acqua di fonte ed alcol. Una vaga teoria attribuisce i loro effetti all'imprinting molecolare, ma si tratta di un'idea controversa. Sulla sua efficacia vi sono solo riscontri anedottici. 
Chi si intende di energie, parlo degli scienziati, sono concordi nel reputare l'omeopatia unicamente basata sul nulla scientifico, infatti l'omeopatia potrebbe essere definita più realisticamente una filosofia di vita (per quanto strampalata) piuttosto che una branca della para farmacologia. 
Massimo Castelli

Bibliografia:
Mechthild Scheffer - Terapia con i fiori di Bach - il metodo naturale per ristabilire l'armonia tra il corpo e la mente TEA - Tascabili Editori Associati 1995
Lucia Palmarini - Aromiterapia e Floriterapia - Gruppo Editoriale Futura 1998
Anne Woodham , David Peters - Il Grande Libro delle Terapie Dolci - Mondadori 1998

Per approfondimenti rimando al mio articolo sulla newage:
http://iesse35.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9726246
oppure al mio articolo sull’omeopatia:
http://iesse35.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9725431 
[Modificato da maxis35 22/06/2013 18:03]
Vota:
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
NUOVA DISCUSSIONE
 | 
AGGIUNGI COMMENTO
Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra | Regolamento | Privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 11:01. Versione: Stampabile | Mobile - © 2000-2024 www.freeforumzone.com