4. GLI IMMENSI ORRIZZONTI DELLA MISSIONE AD GENTES
• La missione ad gentes conserva il suo valore
Le varie attività salvifiche della chiesa divengono sempre più interdipendenti, la nuova evangelizzazione richiede sempre più che non vi è possibilità di essere missionari verso altri paesi e continenti se non ci si preoccupa seriamente dei non cristiani in casa propria.
• Ambiti della missione ad gentes
Il primo areopago del tempo moderno è il mondo della comunicazione, che sta unificando l’umanità rendendola il villaggio globale – i mezzi di comunicazione sono per molti il principale strumento educativo oltre che di informazione.
Gli areopaghi ove rivolgersi con la luce del Vangelo, sono l’impegno per la pace, lo sviluppo e la liberazione dei popoli, i diritti dell’uomo e dei popoli, soprattutto quelli delle minoranze, la promozione della donna e del bambino, la salvaguardia del creato.
Un altro areopago ce lo offre il fenomeno del “ritorno religioso” che, pur se non privo di ambiguità, contiene un invito a offrire all’umanità l’immenso patrimonio che la chiesa possiede in Cristo che si proclama “la via, la verità e la vita” (Gv 14,6) E’ il cammino cristiano all’incontro con Dio, alla preghiera, all’ascesi, alla scoperta del senso della vita.
• Fedeltà a Cristo e promozione della libertà dell’uomo
Annunciando all’uomo Gesù Cristo è necessario seguire la stessa strada seguita da Cristo, la strada della povertà, dell’obbedienza, del servizio e del sacrificio di sé fino alla morte, da cui risorgendo uscì vincitore. La missione non coarta la libertà, ma piuttosto la favorisce. La chiesa propone, non impone nulla: rispettando le persone e le culture fermandosi davanti alle coscienze dell’uomo che considera sacre. A coloro che si oppongono con i più vari pretesti all’attività missionaria la chiesa ripete: Aprite le porte a Cristo!