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La Riforma protestante e Maria

Ultimo Aggiornamento: 04/05/2011 15:38
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09/12/2008 10:37
 
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  1. La Riforma protestante e Maria

Il concilio Ecumenico Vaticano II ha definito come movimento ecumenico (dal greco oikoumene = che riguarda tutta la terra abitabile) l’insieme delle attività e delle iniziative che hanno lo scopo di promuovere l’unità dei cristiani separati (cfr. Decreto sull’ecumenismo Unitatis redintegrazio, 4) e che sono suscitate dalla coscienza che la divisione tra le Chiese cristiane è in contrasto con l’unità voluta da Gesù Cristo (cfr. Gv 17,20-21).

La Vergine dei poveri ha specificato che la sua sorgente è per tutte le nazioni ; questa affermazione sottolinea l’importanza del suo ruolo ecumenico di unità e comunione fra le genti di tutto il mondo. E’ con questo spirito che continuiamo la nostra esposizione dello studio condotto dal gruppo di Dombes a fini ecumenici.

L’atteggiamento dei riformatori rispetto a Maria oltre ad essere polemico verso la pietà mariana del medioevo, sviluppa un’interpretazione positiva della persona di Maria.

Martin Lutero, il primo riformatore, è particolarmente attratto dalla fede per la lode di Maria per cui ha fatto professione di vivere al suo ingresso negli agostiniani.

Egli conserverà per tutta la vita una grande venerazione per Maria e i santi pur rivedendo la propria teologia e la propria pietà mariana in base ai temi della propria riforma.

Nei testi di Lutero si possono rilevare sei prospettive:

Prima prospettiva: il ruolo di Maria deve sempre restare sottomesso alla cristologia. Solo Gesù Cristo è il Salvatore; Maria è un anello della storia della salvezza e un’immagine della condizione del credente.

Lutero sostiene la verginità perpetua di Maria, ella è il luogo nel quale traspare il mistero della natura umana e divina.

Seconda prospettiva: Maria è la "madre di Dio", lo strumento dello Spirito santo. In un suo scritto Lutero fa dire a Maria "Io sono il laboratorio nel quale Egli lavora, ma non ho niente da aggiungere all’opera; è per questo che nessuno deve onorare o lodare in me la Madre di Dio, ma lodare in me Dio e la sua opera".

Terza prospettiva: Il destino della Chiesa e di Maria condividono lo stesso cammino; le sofferenze di Maria rimandano alle persecuzioni della Chiesa, la perseveranza di Maria alla fedeltà della Chiesa, la sua gravidanza al modo in cui Cristo-Parola viene ad abitare nei credenti. La dignità di Maria come quella della chiesa si esprimono nell’umiltà sotto la croce. Maria, secondo Lutero, è madre della Chiesa di tutti i tempi e quindi di ogni suo membro, nato dallo Spirito santo.

Quarta prospettiva: Riguardo all’immacolata concezione Lutero afferma che essa è priva di fondamento biblico per cui la questione è "inutile"; ciò che conta è che Cristo, lui, sia nato senza peccato.

Quinta prospettiva: Per Lutero l’assunzione non mostra interesse, per il modo di intendere la questione; per lui, è evidente che Maria è presso Dio, nella comunione dei santi.

Sesta prospettiva: La devozione mariana secondo Lutero deve essere rivolta alla condizione di umile serva che esprime, mediante l’obbedienza e la disponibilità a servire, la sua qualità di regina. Lutero ritiene possibile l’invocazione dei santi, ma rifiuta la preghiera per la loro mediazione.

Altri riformatori successivi a Lutero confermano queste posizioni: Zwingli, per ragioni di devozione popolare, mantiene le feste dell’Annunciazione, dell’Assunzione e della Candelora, i rintocchi dell’Angelus, la parte biblica dell’Ave Maria (cioè la prima parte, quella del saluto, e non la seconda, quella dell’intercessione). Egli rifiuta qualsiasi ruolo di Maria come mediatrice o cooperatrice della Salvezza.

Calvino mette l’accento sull’azione dello Spirito santo in Maria che resta l’esempio particolare e storico di come ogni cristiano dovrebbe essere, esortando la comunità all’imitazione di Maria. Egli aggiunge che ciò vale anche per la figura di Giuseppe, rivalorizzandolo al fianco di Maria che è beata solo per la sua qualità individuale a esempio per tutti.

Per ragioni di polemica confessionale e per motivi pedagogici rifiuta il titolo di "Madre di Dio"; egli definisce che Maria è "Madre del Figlio di Dio".

[Modificato da maxis35 04/05/2011 15:38]
25/04/2011 17:14
 
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A me pare che al di la dei dati storici e dottrinali, attribuiti ai padri della riforma protestante nei riguardi di Maria, l'atteggiamento dei protestanti, o almeno di alcune confessioni, rimane ostile e critico oltre che polemico, e non di rado ci additano come eretici sia per la devozione, latria, che per i titoli a lei attribuiti.
25/04/2011 19:11
 
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Martin Lutero,
aveva, come ogni Agostiniano, una grande devozione per Maria madre del Signore.
I suoi successori, ad imitazione del loro maestro, ritennero di essere più dotti dei loro predecessori, ridefinendo la figura di Maria con connotati sempre meno appariscenti.
Per cui ancora oggi tendono a relegare Maria in un ruolo sempre più insignificante; Maria è solo un laboratorio dove lo Spirito Santo ha lavorato per la redenzione dell'umanità.
Maria nella loro ottica è semplicemente uno strumento, che non va onorato e a cui non si deve nessuna devozione !
Eppure noi onoriamo la nostra mamma, colei che ci diede alla luce.
A maggior ragione dovremmo onorare chi diede alla luce il Salvatore!
Comunque, caro Enrico, per fortuna non tutti i protestanti sono così intransigenti, solo una minima parte è rimasta fondamentalista.
E si sa che ogni eccesso e sempre distruttivo.
La maggior parte dei protestanti sta rivedendo la propria posizione nei riguardi di Maria.
I contrasti di cui parli, nacquero soprattutto per motivi storico politici, non certo per motivi teologici.

[Modificato da maxis35 25/04/2011 19:13]
25/04/2011 19:34
 
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Ma ci credo ma purtroppo a me è capitato di incontrare sempre e solo quelli e non solo io.
Difatti non ho nulla da obiettare sul discorso ecumenico e sulla bontà delle intenzioni teoriche, sta di fatto che tutti quelli che ho incontrato, specie nel web sono molto perentorfi a definirci eretici e addirittura indemoniati.
28/04/2011 09:41
 
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ah ah ah , indemoniati

se ti può consolare anche Gesù è stato definito da alcuni suoi contemporanei "indemoniato",
semplicemente perchè il suo "Annuncio" dava fastidio ai loro interessi materiali....
Gesù rispose loro come ben sai che tutti i peccati saranno perdonati , tranne uno !
Quello contro la Verità, la Vita, la Via, in una parola sola contro lo Spirito Santo.
Pochi sanno cosa sia chiaramente questo peccato irrimediabilmente mortale,
lo spiega bene anche p.Livio (quello di radio Maria, guarda caso un devoto a Maria); è la pretesa di saperne più di DIO.

Rifiutare a tutti i costi Gesù e la sua verità.

Ho chiesto ai miei ragazzi del catechismo,
"Cosa dicono i vostri compagni di scuola a proposito di Gesù?"
non vi riporto cosa ho sentito.

V'è un'ignoranza veramente allucinante a riguardo di Gesù,
caro Enrico, non ti devi meravigliare se incontri personaggi ignoranti,
specialmente in WEB.


28/04/2011 12:28
 
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Magari fossero ignoranti, il fatto è che riportano con certezza ciò di cui sono sicuri all'UNICO scopo, altro che proclamare la propria ferde e confessione, di denigrare la Chiesa Cattolica e i suoi insegnamenti.
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