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5. LE VIE DELLA MISSIONE

L’attività missionaria è la manifestazione e la realizzazione del disegno di Dio.


• La prima forma di evangelizzazione è la testimonianza

L’uomo contemporaneo crede di più ai testimoni che ai maestri, più all’eperienza che alla dottrina, più alla vita e ai fatti che alle teorie.
Nella famiglia e nella comunità occorre rendere visibile un nuovo modo di comportarsi. Il missionario pur nei limiti e difetti umani se vive con semplicità secondo il modello di Cristo, è un segno di Dio. La testimonianza evangelica, a cui il mondo è più sensibile,è quella dell’attenzione per le persone e della carità verso i poveri e i piccoli, verso i sofferenti. La gratuità di questo atteggiamento che contrasta profondamente con l’egoismo, fa nascere precise domande che orientano a Dio e al Vangelo.

• Il primo annunzio di Cristo salvatore

L’annunzio è animato dalla fede, che suscita entusiasmo e fervore nel missionario. (parresia = parlare con franchezza e coraggio) “Nel nostro Dio abbiamo avuto il coraggio di annunziarvi il Vangelo di Dio in mezzo a molte lotte” (1Ts 2,2). “pregate…anche per me, perché quando apro la bocca, mi sia data una parola franca per far conoscere il mistero del Vangelo, del quale sono ambasciatore in catene, e io possa annunziarlo con franchezza come è mio dovere”(ef 6,18-20)

• Conversione e battesimo

L’annunzio della parola di Dio mira alla conversione cristiana, cioè all’adesione piena e sincera a Cristo e al suo Vangelo mediante la fede. La conversione è dono di Dio, opera della Trinità: è lo Spirito che apre le porte dei cuori, affinché gli uomini possano credere al Signore e “confessarlo”
(cf 1Cor 12,3) Occorre che uno rinasca dall’Alto perché se uno non rinasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel Regno di Dio.(Gv 3,5)
Occorre incoraggiare ad aprirsi pienamente a Cristo chi afferma di essere interiormente impegnate con Cristo ma non vogliono esserlo sacramentalmente a causa dei loro pregiudizi o delle colpe dei cristiani. Ricordando loro che se sentono il fascino di Cristo, egli stesso ha voluto la chiesa come luogo in cui possono di fatto incontrarlo. Al tempo stesso i fedeli devono testimoniare autenticamente Cristo con la loro vita nuova per potere essere credibili a chi è diretto l’Annuncio. Sarebbe per lui una delusione se entrato nella comunità vi trovasse una vita priva di fervore e senza segni di rinnovamento. Non possiamo predicare la conversione se non ci convertiamo noi stessi ogni giorno.

• La carità fonte e criterio della missione

Fedele allo spirito delle beatitudini, la chiesa è chiamata alla condivisione con i poveri e gli oppressi di ogni genere. Occorre fare, perciò, una sincera revisione della propria vita nel senso della solidarietà con i poveri. L’amore resta il movente della missione ed anche l’unico criterio secondo cui tutto deve essere fatto o non fatto, se si agisce con riguardo alla carità nulla è disdicevole.