00 18/12/2008 09:04
Maria nel XX secolo; visione cattolica e visione protestante
  1. Maria nel XX secolo; visione cattolica e visione protestante
  2. La Conferenza Missionaria Mondiale del 1910, tenuta ad Edimburgo, segnò l’inizio dell’ecumenismo moderno. Da essa presero l’avvio tre diverse linee di azione ecumenica: a) la missione di evangelizzazione; b) il servizio, con lo slogan "il servizio unisce ma la dottrina divide"; c) la dottrina ecumenica, con l’intento di appianare ogni divergenza. Proprio in quest’ultimo ambito il gruppo di Dombes lavora da sessant’anni per la riunione delle chiese; la nostra esposizione ha attinto dal loro studio diversi spunti.

    La Chiesa cattolica nel corso del XX secolo attraversa tre momenti: prima del concilio Vaticano II, la svolta operata dal concilio, e gli orientamenti seguiti a quest’ultimo.

    Prima del concilio si constata un’amplificazione del fenomeno dei pellegrinaggi ai santuari mariani e delle apparizioni, anche se le autorità religiose cattoliche ne riconoscono solo un numero limitato tra le quali : Fatima(1917), Beauraing(1932), Banneux(1933), Heede(1937) (11). Maria viene posta come modello della donna e della madre; il linguaggio semplice usato nei messaggi delle sue apparizioni come quello del Nuovo Testamento è più eloquente di molte predicazioni dottrinali: "Questa sorgente è riservata per tutte le nazioni…per i malati, per dar loro sollievo"; "Io vengo ad addolcire la sofferenza…"; "Pregate molto…". Vengono istituite nuove feste mariane, Maria è definita mediatrice universale e co-redentrice, infine nel 1950 papa Pio XII proclama solennemente come articolo di fede l’Assunzione di Maria in Cielo.

    Il concilio Vaticano II annunciato da papa Giovanni XXIII ha inizio nel 1962, con la partecipazione di 2908 vescovi e di diversi osservatori protestanti e ortodossi. Per quattro anni si lavora anche per la realizzazione dell’unità cristiana. Da questo momento si parla non più di "scismatici" ma di "fratelli separati". Nella stesura del capitolo VIII della Costituzione Lumen Gentium (12)sulla Chiesa è significativo l’intento di situare "Maria nel mistero di Cristo e della Chiesa" mediante la definizione di una dottrina mariana funzionale e integrata appoggiata su un insieme scritturistico(13) scrupolosamente circoscritto ai testi indiscutibili. Il documento valorizza la dottrina dei padri della Chiesa e riprende il contenuto dei dogmi acquisiti. Il ruolo di Maria è presentato come quello di un’umile serva che "coopera" alla salvezza con la sua obbedienza, la sua speranza e la sua carità.

    Dopo il concilio la teologia mariana verte su due temi principali: Maria nell’economia della salvezza e Maria nella Chiesa; la riflessione passa, così, da una teologia di Maria-regina a una teologia di Maria-serva in rapporto con lo Spirito santo. La frequentazione ai pellegrinaggi mariani aumenta. Papa Paolo VI redige due documenti sulla "Vergine Maria", che spiegano il capitolo VIII della Lumen Gentium . Giovanni Paolo II che ha una fortissima devozione per Maria, le dedica l’enciclica Redemptoris Mater, in cui sottolinea l’intenzione ecumenica sulla traccia del documento conciliare. Rispetto alle definizioni contenute nella Lumen Gentium, introduce, come concetto importante delle teologia mariana, l’espressione di "mediazione materna", riferita a Gesù ed esercitata esclusivamente mediante l’intercessione.

    Le Chiese della Riforma hanno inteso positivamente lo sforzo del Concilio Vaticano II di tracciare una "cristologia di Maria", il fatto cioè di ridefinire la dottrina mariana nella Costituzione dogmatica sulla Chiesa(Lumen Gentium), integrando così la riflessione mariana nel mistero della Chiesa e centrandola maggiormente su Gesù Cristo, solo e "unico Mediatore" (I Tm 2,5). Tuttavia ciò non risolve, dal punto di vista protestante, i problemi che la dottrina mariana cattolica solleva con i dogmi dell’Assunzione corporea e dell’Immacolata concezione che non hanno precisi fondamenti biblici. Le Chiese della Riforma si levano contro ogni tentativo di conferire a Maria un posto diverso da quello che le ha attribuito l’angelo; esse riconoscono solo la "piccola Maria" dell’evangelo, "umile ancella" e "nostra sorella". Si assiste però alla ripresa della riflessione su Maria basate sulle affermazioni dei primi concili ecumenici (Efeso e Calcedonia); si nota una evoluzione nelle liturgie, nei canti e nei catechismi delle Chiese luterane nei quali viene precisato ciò che i protestanti credono su Maria. Si legge infatti dal loro catechismo che essi credono solo a quanto è scritto riguardo Maria nella Bibbia cioè escludono sia l’Immacolata concezione che l’Assunzione, rifiutando anche la sua partecipazione all’opera di salvezza, di cui la Bibbia non fa menzione. Da notare l’introduzione nella liturgia del Magnificat in sei varianti nel 1998, mentre ce n’erano solo due negli anni precedenti e addirittura nessuna prima del 1926. A poco a poco anche nelle Chiese della Riforma viene fatto posto a Maria e alla comunione dei santi.
    11) Durante il XX secolo si contano circa una dozzina di apparizioni di una certa rilevanza oltre a quelle già dichiarate autentiche dalla Chiesa : Marienfried(Germania 1946), Lìle Bouchard(Francia 1947), Medjugorje(Bosnia 1981), San Nicolas(Argentina 1983), Naju(Corea 1985), Civitavecchia(1995), etc…

    12) Lumen Gentium - Il Concilio Vaticano II, oltre a nove decreti e a tre dichiarazioni, ha prodotto quattro costituzioni: Sacrosanctum Concilium(sulla sacra liturgia), Lumen Gentium(sulla Chiesa), Dei Verbum(sulla divina Rivelazione), Gaudium et Spes(sulla Chiesa nel mondo contemporaneo).

    13) Scritturistico: basato unicamente sulle affermazioni contenute nelle Sacre Scritture.

[Modificato da maxis35 04/05/2011 15:50]