00 07/02/2009 19:03

Benché oggi la maggioranza delle persone dei paesi industrializzati non creda più nell’autenticità dei miracoli, che si tende a spiegare solamente come fatti naturali  , nel mondo antico si credeva nella loro possibilità, tanto che anche a diversi profeti (Elia ed Eliseo), oltre che a Gesù, fu attribuita questa capacità. Vi sono numerosi esempi di miracolo già nell’antico testamento. I miracoli indicavano la natura profetica di Gesù ma non erano considerati prove della sua divinità. Per avere la prova definitiva e inconfutabile della divinità di Gesù, Cristo e Messia,  si dovette attendere la sua morte e la sua resurrezione .
I Padri della Chiesa affermarono la sua divinità e la sua umanità  definendolo “consustanziale a noi per quel che riguarda la sua umanità ; in tutto simile a noi, fuorché nel peccato” . Gesù è quindi “uomo vero da uomo vero e Dio vero da Dio vero” e la sua divinità mai si mescolò o interferì con la sua umanità. Questo mistero, inspiegabile umanamente, trova la sua risposta nell’infinito amore del Padre che per mezzo dello Spirito Santo realizza meravigliosamente anche l’impossibile donandosi senza riserve all’umanità.

Pentitevi dunque e cambiate vita, perché siano cancellati i vostri peccati

«Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo». 

Gesù proclamò il dominio di Dio oltre che con le opere anche con la Parola. Il regno annunciato da Gesù è nei cieli, è trascendente ma è destinato  a realizzarsi anche sulla terra. La sua concretizzazione sarà accompagnata da segni prodigiosi. Il regno dei cieli ha un importante significato sociale, coloro che si preparano ad entrarvi, con la loro condotta retta contribuiscono a migliorare il mondo e a preparare il suo avvento già da adesso.  Esso si riferisce ad una società soprannaturale governata da Dio  stesso. Gesù sicuramente vuole una società migliore, sicuramente pensa che il popolo può contribuire a produrne una se solo accetta di credere alla sua Parola. La profezia di Isaia citata da Gesù quando i discepoli di Giovanni il Battista gli chiedono se è lui il Messia o devono aspettarne un altro , sintetizza bene come deve essere inteso il Regno di Dio in terra. Nella stessa preghiera che  Gesù  ci ha insegnato vi è l’espressione di questa speranza . Gesù è difensore degli ultimi, considera le donne di pari dignità cogli uomini e il povero al pari del ricco, contesta la società del profitto, si fa carico delle angosce del suo popolo, soffre per la sua indigenza, ha compassione degli sbandati, consola i sofferenti, sorride ai bambini, parla coi peccatori, ammonisce i dottori e i sapienti, ai quali ricorda la pietà per i poveri e li mette in guardia dai sacrifici formali. Guarisce gli ammalati, discorre con i pubblicani e le prostitute. Parla in parabole perchè chi capisce ne sia edificato e chi non capisce sia egualmente giustificato.

  

[Modificato da maxis35 07/05/2011 13:39]