https://www.facebook.com/pages/Evangelium/447120875339778?fref=tsDite agli smarriti di cuore "Ecco il vostro Dio ...." (Is 35)
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Kerigma_4

Ultimo Aggiornamento: 24/09/2011 20:59
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24/09/2011 20:32
 
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4 - Ricevere il dono dello Spirito Santo.

4a - Credi e convertiti e accetta Gesù come tuo Salvatore e Signore.

Decidi di accoglierlo nella tua casa !

 Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono  venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza.[1] Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me.[2] Occorrerebbe a questo punto conoscere la vita di Gesù, indagando nei documenti storici di cui siamo in possesso, per avere un’idea anche se approssimativa della sua figura, per sapere chi è che sta oggi alla nostra porta  a bussare.  ** Una mattina di primavera dell’anno 30 ca, tre uomini furono giustiziati in Giudea dalle autorità romane. Due erano briganti, banditi o assassini, il terzo fu giustiziato per crimini politici. L’accusa era di aver preteso di essere “re dei Giudei”, si era cioè arrogato un titolo politico. Certamente per quelli che tra i suoi seguaci avevano coltivato la speranza di una “insurrezione” coronata dal successo, questo momento rappresentò una completa delusione. Per un certo tempo, il fatto fu trascurato con una certa noncuranza da parte degli ambienti che contavano dell’impero romano. Ma in seguito Gesù divenne una persona importantissima per la storia dell’umanità.[3] Le fonti storiche a cui possiamo attingere sono i Vangeli canonici del Nuovo Testamento che risalgono all’epoca più vicina al periodo della sua esistenza, quando erano ancora vive persone che lo avevano incontrato. Moltissime informazioni sulla Palestina di Gesù, e alcuni accenni sui suoi discepoli ci vengono riportati anche da Flavio Giuseppe[4]. [m1] Da questi documenti emerge un Gesù dedito ad annunciare il Regno fra gli abitanti dei villaggi ; gente fatta di piccoli artigiani, commercianti, contadini e pescatori. Egli proponeva il Regno di Dio ai reietti e ai peccatori, inclusi i pubblicani e le prostitute. Rifuggiva i grossi centri urbani, pur reputando il suo ministero rilevante per tutto Israele. Lui e i suoi discepoli passavano gran parte del tempo per strada vivendo del sostegno dei loro simpatizzanti e si occupavano esclusivamente della proclamazione del regno (questa indicazione ci viene dal passo in Matteo 10,9-11).     Non procuratevi oro, né argento, né moneta di rame nelle vostre cinture, né bisaccia da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché l'operaio ha diritto al suo nutrimento. In qualunque città o villaggio entriate, fatevi indicare se vi sia qualche persona degna, e lì rimanete fino alla vostra partenza.[5] Ha accettato di sedere al tavolo dei farisei e dei pubblicani e di essere ospitato anche in modesti alloggi. Al suo seguito oltre agli apostoli vi erano molti altri e anche alcune donne, fra cui compare anche la moglie dell’amministratore di Erode Antipa. Esse contribuivano a sostenere Gesù e i suoi discepoli coi loro beni. Qualche volta Gesù e i suoi devono anche aver fatto a meno di un alloggio.[6] Durante il suo ministero Gesù ha condotto una vita di povertà,  e senza una dimora fissa, anche se a volte Lui e gli altri devono aver avuto il conforto di un riparo, specialmente nella stagione fredda. Dopo essersi fatto battezzare da Giovanni Battista (=  battezzatore), Gesù andò nel deserto a pregare e a digiunare per quaranta giorni (Lc 4,2). Qui Gesù superò le tre importanti tentazioni del mondo ; quella del profitto (“le pietre diventino pane” - riducendo tutto a economia del consumo), quella del prodigio (“Gettati e lui ti salverà” - mettendo Dio al servizio delle follie umane) e infine quella del potere (“Ti darò tutti i regni del mondo”)[7] è la tentazione che vorrebbe spingere Gesù ad essere addirittura un re mondano ; ma egli guardava all’avvento di un regno di ben altro tipo. Esso non si sarebbe basato sul prodigio dei miracoli e nemmeno su uno stato di massimizzazione del profitto, costituito sul potere che opprime il prossimo perchè debba dipendere e servire chi è sopra, usurpando un diritto che Dio stesso esercita con estremo pudore e rispetto della libertà della persona. Gesù rifugge dall’appellarsi ai miracoli per provare la sua identità. Con estrema forza morale intraprende una missione in cui mai si risparmia , ma per la quale da tutto, inclusa la vita. Gesù iniziò la sua predicazione a Nazaret, dove venne subito rifiutato (Mc 6,1-6 ; Mt 4,12 ; 13-53-58 ; Lc 4,16-30), e andò a Cafarnao dove chiamò i suoi discepoli. Gesù conquistò subito la fiducia dei pescatori che chiamò al suo seguito, dicendo loro dove gettare le reti con successo (= pesca miracolosa). Quindi si recò a Gerusalemme, dove scacciò i profanatori dal Tempio e i capi si mostrarono subito ostili nei suoi confronti, mentre il popolo ne fu addirittura entusiasta. Avvenne qui l’incontro notturno con Nicodemo[8] con cui ebbe il famoso dialogo : Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non rinasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio».[9] Ma i suoi discepoli,  pur avendolo compreso, erano ancora incapaci di agire, la loro azione ebbe inizio solo dopo la crocifissione e la resurrezione di Gesù. Un gran numero di persone si fidavano di lui, anche se pochi individui furono da lui chiamati a seguirlo nel senso stretto della parola. Per lo più i vangeli mostrano Gesù che agisce fuori dalle porte o mentre cammina da un villaggio all’altro o parla a una folla. Quando è seduto al tavolo in qualche casa lo presentano come gradito ospite, uomo attraente e di profonda cultura. Egli ratificò sempre senza ambiguità sia il Tempio, che i Sacerdoti e le leggi di purità.  Durante il suo servizio operò numerose guarigioni e miracoli con autorità tale da scandalizzare gli scribi (Mc 2,1-12) e i farisei. La vita di Gesù fu caratterizzata da efficaci repliche alle sfide che gli venivano dai farisei, dai dottori della legge, dagli scribi e dai sadducei. Benché oggi la maggioranza delle persone dei paesi industrializzati non creda più nell’autenticità dei miracoli, che si tende a spiegare solamente come fatti naturali[10] , nel mondo antico si credeva nella loro possibilità, tanto che anche a diversi profeti (Elia ed Eliseo), oltre che a Gesù, fu attribuita questa capacità. Vi sono numerosi esempi di miracolo già nell’antico testamento. I miracoli indicavano la natura profetica di Gesù ma non erano considerati prove della sua divinità. Per avere la prova definitiva e inconfutabile della divinità di Gesù, Cristo e Messia,  si dovette attendere la sua morte e la sua resurrezione[11]. I Padri della Chiesa affermarono la sua divinità e la sua umanità  definendolo “consustanziale a noi per quel che riguarda la sua umanità ; in tutto simile a noi, fuorché nel peccato”[12]. Gesù è quindi “uomo vero da uomo vero e Dio vero da Dio vero” e la sua divinità mai si mescolò o interferì con la sua umanità. Questo mistero, inspiegabile umanamente, trova la sua risposta nell’infinito amore del Padre che per mezzo dello Spirito Santo realizza meravigliosamente anche l’impossibile donandosi senza riserve all’umanità.  Pentitevi dunque e cambiate vita, perché siano cancellati i vostri peccati[13] «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo».[14]  Gesù proclamò il dominio di Dio oltre che con le opere anche con la Parola. Il regno annunciato da Gesù è nei cieli, è trascendente ma è destinato  a realizzarsi anche sulla terra. La sua concretizzazione sarà accompagnata da segni prodigiosi. Il regno dei cieli ha un importante significato sociale, coloro che si preparano ad entrarvi, con la loro condotta retta contribuiscono a migliorare il mondo e a preparare il suo avvento già da adesso.  Esso si riferisce ad una società soprannaturale governata da Dio  stesso. Gesù sicuramente vuole una società migliore, sicuramente pensa che il popolo può contribuire a produrne una se solo accetta di credere alla sua Parola. La profezia di Isaia citata da Gesù quando i discepoli di Giovanni il Battista gli chiedono se è lui il Messia o devono aspettarne un altro[15], sintetizza bene come deve essere inteso il Regno di Dio in terra. Nella stessa preghiera che  Gesù  ci ha insegnato vi è l’espressione di questa speranza[16]. Gesù è difensore degli ultimi, considera le donne di pari dignità cogli uomini e il povero al pari del ricco, contesta la società del profitto, si fa carico delle angosce del suo popolo, soffre per la sua indigenza, ha compassione degli sbandati, consola i sofferenti, sorride ai bambini, parla coi peccatori, ammonisce i dottori e i sapienti, ai quali ricorda la pietà per i poveri e li mette in guardia dai sacrifici formali. Guarisce gli ammalati, discorre con i pubblicani e le prostitute. Parla in parabole perchè chi capisce ne sia edificato e chi non capisce sia egualmente giustificato.  Giustificati dunque per la fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo; per suo mezzo abbiamo anche ottenuto, mediante la fede, di accedere a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio.[17] Di indole mansueta e paziente non esita, però, ad esporsi, quando vi è da dare testimonianza concreta e coerente. Gesù esorta e corregge con tenerezza, non giudica mai, anzi giustifica sempre la fragilità e la debolezza di chi sbaglia ; la commozione e i sentimenti umani più nobili convivono in Lui. La sua è la dottrina dell’amore e del perdono anche verso i nemici, della sopportazione e della tolleranza. E’ il Vangelo ( = lieto annuncio) delle Beatitudini annunciato nel discorso della montagna. Esso contiene il capovolgimento di tutti i valori umani, un concetto che sarà sempre rivoluzionario per tutte le epoche  e in tutti i contesti sociali. Contesta apertamente il comune modo di pensare, dichiara che i veri beati sono gli ultimi, i poveri, gli operatori di pace, i sofferenti e i perseguitati. Come è possibile non amare Gesù ? Gesù può essere solo amato o rifiutato, non vi sono alternative, non è possibile il compromesso o l’accettazione parziale dei suoi insegnamenti; o si è dalla sua parte o si è contro. Nessuno ha potuto rimanere indifferente di fronte a questa figura di immensità universale, chiunque ha dovuto operare una scelta.        Per questa grazia infatti siete salvi mediante la fede; e ciò non viene da voi, ma è dono di Dio;[18] Ho udito Efraim rammaricarsi:Tu mi hai castigato e io ho subito il castigocome un giovenco non domato.Fammi ritornare e io ritornerò,perché tu sei il Signore mio Dio.[19] Ciò che era fin da principio, ciò che noi abbiamo udito, ciò che noi abbiamo veduto con i nostri occhi, ciò che noi abbiamo contemplato e  ciò che le nostre mani hanno toccato, ossia il Verbo della vita  (poiché la vita si è fatta visibile, noi l'abbiamo veduta e di ciò  rendiamo testimonianza e vi annunziamo la vita eterna, che era presso  il Padre e si è resa visibile a noi),  quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. La nostra comunione è col  Padre e col Figlio suo Gesù Cristo.  Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia perfetta.  Questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che ora vi  annunziamo: Dio è luce e in lui non ci sono tenebre.Se diciamo che siamo in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre,  mentiamo e non mettiamo in pratica la verità.Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in Prima condizione: rompere con il peccato  Se diciamo che siamo senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità  non è in noi.  Se riconosciamo i nostri peccati, egli che è fedele e giusto ci  perdonerà i peccati e ci purificherà da ogni colpa.[20]

4b - Riceverai il perdono dei peccati e una vita nuova.

Giovanni ha battezzato con acqua, voi invece sarete battezzati in Spirito Santo, fra non molti giorni».[21]

 Per voi infatti è la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro :[22] “vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne”.[23]  Cambiare il proprio cuore di pietra con uno nuovo di carne è la sorpresa più bella che ci possa capitare. In noi è stata seminata la speranza e un giorno certamente fiorirà. Allora dal nostro cuore gelido spunterà un meraviglioso germoglio carico di gemme e di boccioli che promettono solo fiori meravigliosi. Questo cuore ora chiuso che non ci permette di lasciare entrare neanche un raggio di luce un giorno si aprirà e succederà il miracolo. La luce che lo inonderà sarà tale da commuoverci fino alle lacrime, allora vedremo il nostro Dio. Lo vedremo nel volto di ognuno, e ci stupiremo di quanto abbiamo potuto essere ciechi prima. Non avremo più paura dei nostri fratelli poveri. Vorremo poter corrergli incontro per poterli amare quanto li ama il nostro Signore Gesù. Ci accorgeremo degli anziani reclusi negli ospizi, dei tossicodipendenti che non riescono a uscire dal tunnel della droga, degli sfrattati che imprecano contro se stessi e contro il destino, degli operai in cassa integrazione e dei disoccupati senza denaro, di tutta la gente priva dell’essenziale : la salute, la casa, il lavoro, il salario, l’accesso alla cultura, la partecipazione e il coinvolgimento.[24]  Ricevere una vita nuova è svegliarsi dal torpore che ci ha limitati fino ad ora, è poter ascoltare finalmente il canto degli uccelli, il gracidare delle rane in luglio, il trillare dei grilli in estate, è poter vedere la bellezza del cielo stellato, del mare sconfinato, delle vette piene di neve, è poter riacquistare la vista e l’udito. Scopriremo insomma anche noi di essere figli di Dio. E che voi siete figli ne è prova il fatto che Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio che grida: Abbà, [ = papà ] Padre![25] Poter finalmente prestare attenzione a quello che il Signore vuole sussurrarci cuore a cuore, è diventare da ricchi a poveri, da superbi a umili, da troppo sicuri a timorosi, da aristocratici a uomini comuni. Ma perchè ciò accada occorre la grazia dello Spirito Santo, che può fare in un attimo quello che noi non siamo riusciti a fare in decine d’anni. Questi doni accompagnano il dono meraviglioso della Fede, che gratuitamente riceveremo, se solo accetteremo di fidarci della Parola che ci fu rivelata da Gesù.  Beati coloro che lavano le loro vesti: avranno parte all'albero della vita e potranno entrare per le porte nella città.[26] perché in Cristo Gesù la benedizione di Abramo passasse alle genti e noi ricevessimo la promessa dello Spirito mediante la fede.[27] Il frutto dello Spirito [...] è amore, gioia, pace, pazienza,benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé;[28] Riceveremo la libertà in cambio della soggezione, la giustizia al posto del dominio, la comunione al posto della rivalità, il servizio in luogo del potere, la fratellanza invece della parzialità. Tutte le cose diverranno nuove ai nostri occhi che potranno finalmente vedere come quelli di Timeo Bartimeo ! Finalmente capiremo il perchè di quella grande nostalgia che era in noi e non riuscivamo a spiegarci. Piangeremo di gioia, per aver ritrovato il nostro Signore.  il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!.[29] Nel nostro cuore arderà un fuoco inestinguibile che ci spingerà ad amare senza riserve tutti, ma proprio tutti, vedremo con gli occhi di Gesù, ameremo con il suo cuore, parleremo con le sue parole. Non ci sentiremo più soli, questo tesoro che avremo acquistato ci ripagherà di tutto ; degli errori commessi nella ricerca di Dio, del tempo perso in cose inutili, delle angosce senza fine, delle paure, dei fallimenti, delle speranze disilluse, dei sogni infranti sin dal loro nascere, delle delusioni brucianti, da quella sete che non trovava mai ristoro. Ci pentiremo di tutte le occasioni sciupate inseguendo false chimere, immersi nella confusione più opprimente.  «Chi ha sete venga a me e beva chi crede in me; come dice la Scrittura: fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno». Questo egli disse riferendosi allo Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui.[30] La nostra mente tornerà trasparente, cristallina e viva, tutte le oppressioni e le confusioni saranno spazzate via d’incanto, capiremo finalmente che cosa veramente abbia valore, saremo riconoscenti al nostro Dio, e ci prostreremo con gioia davanti al suo trono di misericordia, di pace, di gioia. Proclameremo davanti a tutti senza timore che il nostro Signore è Gesù il Dio dell’amore e del perdono. Quanta pace troveremo in noi quando scopriremo di essere ancora capaci di commuoverci davanti alla semplicità di un fiore, quando ritorneremo a dialogare con il nostro Signore. Ritorneremo a sorridere con il candore di un bimbo che sta tra le braccia della propria mamma. Lo Spirito è come un fuoco che cambierà la nostra vita nella misura che noi Gli permetteremo di ardere in noi. La nostra esistenza subirà un energico scossone, e avremo nausea di una vita egoistica e assurdamente indifferente agli altri. Acquisiremo una forza, un coraggio e una carica verso i più piccoli, tale da meravigliarci piacevolmente. Finalmente avremo il coraggio di dedicarci ad una attività che sia di qualche utilità anche agli altri, che ci faccia sentire finalmente responsabili figli di Dio.             


[1] Gv 10,10
[2] Ap 3,20
[3] Cfr.   E.P.Sanders, Gesù la verità storica, Arnaldo Mondadori Editore (Mi 1995).

[4] Giuseppe Flavio fu uno studioso e storico dei tempi appena successivi la morte di Gesù, di origine ebrea, studiò anche le principali fazioni del suo tempo quali gli esseni, i sadducei, e i farisei.

[5] Mt 10,9-11
[6] Cfr. Mt 8,20
[7] Cfr. Don Tonino Bello, Il vangelo del coraggio, Riflessioni sull’impegno cristiano nel servizio sociale e nella politica, Edizioni San Paolo (Cinisello Balsamo - 1996)
[8]Cfr. Antonio Mistrorigo vescovo, Guida Alfabetica alla Bibbia, Edizioni PIEMME (1995 Casale Monferrato).
[9] Gv 3,3
[10] Cfr. E.P.Sanders, Gesù la verità storica, Arnaldo Mondadori Editore (Mi 1995) : “Alcuni hanno tentato di estendere questa spiegazione alla storia dell’indemoniato di Gerasa e dei maiali : per suggestione mentale Gesù effettivamente guarì un “indemoniato”. L’uomo cadde in convulsioni che crearono scompiglio fra i maiali, che precipitarono dal dirupo. Questa versione non mi convince dubito che quelli che la sostengono abbiano mai provato a spaventare un branco di maiali con uno scoppio d’ira. L’episodio così com’è raccontato non trova una spiegazione razionale.” 
[11] La Resurrezione : [Traduzione dall’inglese dell’articolo : "Jesus Christ," Microsoft ®(R) Encarta. Copyright ©(c) 1994 Microsoft Corporation. Copyright ©(c) 1994 Funk & Wagnall's Corporation. ] Il sabato seguente di mattino presto. - Maria Maddalena, e Maria la madre di Giacomo” (Marco 16,1), giunsero alla tomba per imbalsamare Gesù, trovarono la tomba vuota. (Matteo 28,2 riporta che un angelo apparve dopo un temporale e fece rotolare la pietra che copriva l’ingresso del sepolcro.) Dentro il sepolcro, “un giovane uomo” (Marco 16,5) vestito di bianco annunciò loro che Gesù era risorto. Questa notizia è annunciata dall’angelo in Matteo 28,5-6 e da due uomini  in vesti sfolgoranti (Luca 24,4). Secondo Giovanni (Gv 21,11-18), Maria Maddalena vide due angeli ed il Cristo Risorto.  Più tardi lo stesso giorno, secondo Luca, Giovanni e Marco, Gesù apparve alle donne ed a altri discepoli in diversi posti attorno a Gerusalemme. Parecchi discepoli non ebbero dubbi di aver visto ed udito il maestro, che avevano conosciuto e seguito durante il tempo del suo ministero in Galilea ed in Giudea. Qualche discepolo , invece, dubitò all’inizio (Matteo 28,17); Tommaso, che non era stato presente a queste prime apparizioni, dubitò  che Gesù fosse risorto (Giovanni 20,24-29). Come ricordato nel Nuovo Testamento, la resurrezione di Gesù è uno dei punti più importanti della dottrina cristiana; risorgendo dalla morte, Gesù salva l’umanità e le dona la speranza di una vita dopo la morte nel Regno dei cieli. Tutti i Vangeli dicono che per un breve tempo dopo la sua resurrezione, Gesù istruì in seguito i suoi discepoli su tutto ciò che concerne il Regno di Dio. Egli inoltre comandò loro : “Andate … e ammaestrate discepoli di tutte le nazioni, battezzateli nel nome del Padre, e  del Figlio, e dello Spirito Santo ” (Matteo 28:19). Infine, secondo Luca (Lc 24,50-51), a Bethania Gesù  fu visto ascendere al Cielo dai suoi discepoli. Gli Atti (Atti 1,2-12) riportano che l’ascensione avvenne 40 giorni dopo la resurrezione di Gesù. La dottrina che Gesù espose e tutto ciò che gli concerne furono successivamente spiegati nei principali punti della Teologia Cristiana.
[12] Definizione di Calcedonia (451 EV).
[13] Atti 3,19
[14] Mc 1,15
[15] Cfr. Mt 11,5
[16] Cfr. Mt 6,10

[17] Rm 5,1-2

[18] Ef 2,8

[19] Ger 31,18
[20] 1 Gv 1,1-9
[21] At 1,5
[22] At 2,39
[23] Ez 36,26
[24] Molti spunti sono stati tratti da “Oltre il Futuro” di Antonio Bello, edizioni la meridiana, pagine altre - Molfetta (BA) 1995.
[25] Gal 4,6
[26] Ap 22,17
[27] Gal 3,14
[28] Gal 5,22-23
[29] Lc 11,13
[30] Gv 7,37-39
[Modificato da maxis35 24/09/2011 20:59]
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