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islamismo

Ultimo Aggiornamento: 06/08/2012 18:36
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18/09/2011 12:46
 
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Per ciò che riguarda l’islamismo : la Chiesa guarda con stima i mussulmani ....

 

Per ciò che riguarda l’islamismo :

La Chiesa guarda anche con stima i mussulmani che adorano l’unico Dio, vivente e sussistente, misericordioso e onnipotente, creatore del cielo e della terra, che ha parlato agli uomini.”(1). 
Nel prologo (Fatiha = Aprente il testo sacro) del Corano è scritto infatti “1. [Io inizio !] con il nome del Dio, ricco in clemenza, abbondante in misericordia.”(2) 
In apparenza i contatti e gli incontri con i mussulmani parrebbero facili e le parole usate paiono le stesse : monoteismo, profeta, paradiso, inferno, preghiera, digiuno, misericordia, perdono, fede, etc.In realtà, la storia, politica e sociale della religione mussulmana, ha usato gli stessi termini del vocabolario spirituale, comuni al cristianesimo, ma con un significato ben differente. Un’apertura a certe idee cristiane, da parte dei mussulmani, sembra umanamente irrealizzabile. Vi è un atteggiamento di prevenzione ; l’ortodossia islamica considera, infatti, i testi sacri Antico e Nuovo Testamento come “corrotti” dalle manipolazioni degli ebrei e dei cristiani.Inoltre il Corano  giudica infedele (in arabo Kafirùna = incredulo, infedele) chi avendo conosciuta la fede Islamica rifiuti di abbracciarla asserendo che per essi non vi sia possibilità di salvezza. A tal proposito si legge nel Corano : “A coloro cui fu data la scrittura, e anche agli infedeli, chiedi : ‘Avete abbracciato l’Islam ?’ Se hanno abbracciato l’Islam si trovano certamente nella retta via, ma se invece non se ne curano , sappi che tu altro non sei che uno che trasmette il messaggio. 2. Il Dio osserva molto attentamente ciò che i suoi servi compiono. Ci sono i Kafirùna nei segni di Dio, ci sono quelli che ammazzano i nabì (inviati, profeti) senza alcun diritto, che fanno fuori coloro che comandano la giustizia : a tutti quelli porta la notizia : saranno castigati con supplizio doloroso”(3) 
I rapporti tra cristiani e mussulmani, nei secoli, sono stati vissuti spesso in termini di scontro cruento tra oriente e occidenteLa Chiesa invece afferma che “...il disegno di salvezza abbraccia anche coloro che riconoscono il Creatore, e tra questi in particolare i mussulmani. I quali, professando di avere la fede in Abramo. Adorano con noi un Dio unico, misericordioso, che giudicherà gli uomini nel giorno finale...”(4) 
Resta però fondamentale il voler conoscere l’altro, anche se purtroppo questa volontà è assai difficilmente riscontrabile da parte islamica. Si deve instaurare, tuttavia, un dialogo che non deve consistere in controversie astratte, quello che è veramente importante è il dialogo dei sentimenti, e quando vi è l’incontro dei cuori allora assumono rilevanza  le doti umane di cui sono permeati i mussulmani e cioè : l’elemosina, l’ospitalità, la preghiera, e il sentimento della presenza di Dio e del suo giudizio,.


1) cfr. Nostra Aetate, 3.

2) cfr. IL CORANO, I,1.

3) cfr. IL CORANO, III,20-21.

4)  cfr. Lumen Gentium, 16



LA DOTTRINA ISLAMICA  
Le due fondamentali sorgenti della dottrina e della pratica Islamica sono il Corano, parola di DIO  e la Sunna, tradizione e pratica dell’Islamismo o esemplare condotta del profeta Maometto.   
il Corano 
I musulmani considerano il Corano come la parola di Dio rivelata a Maometto, mediante Gabriele, l'arcangelo della rivelazione, credono che Dio stesso, e non Maometto, sia l'autore e, pertanto ritengono il Corano infallibile. Il documento chiamato il Corano è la raccolta dei passaggi rivelati Maometto durante i circa 22 anni della sua vita profetica (610-32). Esso è diviso in 114 capitoli di lunghezza diversa, la più corta che contiene solo tre brevi versi, la più lunga contenente 306 versi lunghi. Entrambi gli studiosi islamici e non islamici sono d'accordo sulla sostanziale integrità del testo del Corano durante tutta la storia fin dalle sue origini. 
La Sunna 
La seconda fonte sostanziale dell'Islam, la Sunna consiste nell’esempio di vita del Profeta, ed è conosciuto attraverso Hadith, il corpo di tradizioni base di ciò che il Profeta ha detto o ha fatto in diverse materie. A differenza del Corano, che è stato memorizzato, in tutto o in parte, da molti seguaci di Maometto durante la loro vita e che è stato compilato in forma scritta quasi subito dopo la morte di Maometto, la trasmissione di Hadith era in gran parte verbale, ed è stata raccolta per iscritto solo dal  9 secolo. 
A differenza del Corano, Hadith non è considerato infallibile.. Hadith, quindi, è una fonte secondaria al Corano, anche se è altrettanto fondamentale per la maggior parte dei musulmani. 
Recenti ricerche, non ancora accettate dalla maggior parte dell’Islam, hanno dimostrato che gran parte della Hadith non deriva dal Profeta, ma rappresenta i pareri delle prime generazioni di musulmani, le opinioni che sono state successivamente attribuite al Profeta. In alcuni casi oltre alle dichiarazioni del Profeta sono state aggiunte note e affermazioni fatte da musulmani che volevano portare avanti certe opinioni teologiche o giuridiche. 

 

[Modificato da maxis35 06/08/2012 18:36]
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