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La Vita oltre la vita

Ultimo Aggiornamento: 23/04/2011 23:04
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22/04/2011 11:25
 
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La Vita oltre la vita
Esiste una vita oltre la vita? Qualcosa di noi sopravviverà dopo la fine del nostro corpo? Questa esistenza è l'unica che ci è dato di vivere, o è una tappa nel ciclo della reincarnazione? Possiamo entrare in contatto con i nostri cari che non ci sono più? Un giorno li incontreremo di nuovo?
Ogni contributo è prezioso, aspetto di leggervi...

M.C.
23/04/2011 14:47
 
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certo che ci sono molte forme surrogate di e illusorie di entrare in contatto con i nostri cari, ma solo la fede in Cristo, morto e risorto, ci da la certezza della comunione con loro
23/04/2011 22:06
 
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 Il punto di vista teologico sulla reincarnazione 
Quando si osserva l’universo e si assiste al dramma della vita, si è spinti a chiedersi quale sia lo scopo e il significato della vita stessa.
Le diverse religioni danno risposte diverse, ma due approcci sono preminenti :
la visione delle vie di salvezza orientali quali l’induismo ed il buddhismo e quella delle religioni tradizionali giudaico-cristiane.
 In particolare per quanto riguarda la reincarnazione il Buddhismo afferma che :
“La storia, umana o no, non è un dramma progettato e organizzato da Dio ;
viene messa in essere dal Karma collettivo di esseri senzienti.
Non c’è un modello o una struttura definita entro cui tutte le storie debbono rientrare.
La struttura della storia viene dettata dalla natura del Karma collettivo di esseri viventi in quella particolare storia,
” Il Karma è inteso come l’insieme delle leggi che regola la reincarnazione
Il Cristianesimo invece afferma che la storia umana è pregna di significato, anche se talvolta difficile da decifrare per l’uomo,
essa non è accidentale, ma si svolge nell’ambito del piano della creazione di Dio. Dio per salvare l’uomo manda il suo unigenito Figlio,
che con la sua morte e resurrezione riscatta tutta l’umanità dal dramma del peccato.
In questo unico svolgimento della storia di ogni individuo, aiutato dalla grazia e giustificato dalla misericordia di Dio,
l’uomo raggiunge con la morte e la conseguente resurrezione lo stato di beatitudine eterna, in una vita di gioia senza fine,
restaurando così l’iniziale vita alla presenza di Dio, di cui è trattato nella Genesi.
Uno dei temi cari e ricorrenti che il New-Age ha attinto dalle dottrine orientali è proprio quello della reincarnazione e del Karma.
Purtroppo alcune di queste teorie hanno preso piede anche negli ambienti cattolici, specialmente tra i giovani.
Perciò è necessario esaminare in modo rigoroso e critico le tre tesi che sono emerse relativamente a questa questione.
La prima tesi ritiene che la reincarnazione spiegherebbe in maniera più razionale il destino dell’uomo,
le sue diversità fisiche e morali come giusta conseguenza delle vite precedenti.
Questa teoria attinge in modo rilevante, come già detto, dalle dottrine orientali quali quelle della religioni Induista e Buddhista.
Il pensiero che si possa morire più di una volta è inconcepibile per il cristianesimo,
in quanto la dottrina del Cristianesimo non disgiunge mai il corpo dall’anima
e dallo spirito che compongono l’identità umana. Nel affermazione di fede del nostro credo infatti si parla di risurrezione anche del corpo.
La seconda tesi afferma che la reincarnazione non è incompatibile con il Cristianesimo.
Nel Nuovo Testamento non si parla mai di reincarnazione, si parla invece di restaurazione dell’uomo, rigenerazione dello spirito,
rinnovamento mediante l’effusione dello Spirito Santo.
 Il Concilio ecumenico Vaticano II, afferma citando Eb 9,27 che vi è un unico corso della vita umana terrena :
“Siccome noi non conosciamo il giorno nè l’ora, bisogna,
come ci avvisa il Signore, che vegliamo assiduamente, affinché, finito l’unico corso della nostra vita terrena (cfr Eb 9,27)”,
meritiamo di essere annoverati fra i beati nel regno dei cieli.
La terza tesi ammette che la Chiesa Cattolica ha condannato la reincarnazione, ma sostiene che ciò sia stato solo per ragioni politiche
e tardivamente col II concilio di Costantinopoli, ai tempi dell’imperatore Giustiniano.
I primi cristiani avrebbero invece creduto nella reincarnazione.
Questa opinione è priva di ogni fondamento.
I Padri della Chiesa l’hanno sempre condannata. Solo gli gnostici davano credito a questa credenza, ma la Chiesa li respinse come eretici.
L’incompatibilità con il dogma ecclesiastico era già acquisizione comune due secoli prima di Giustiniano, come testimoniano, per esempio,
gli scritti di santi come sant’Agostino, san Gerolamo, san Gregorio di Nissa, tutti antecedenti di quasi due secoli il II concilio di Costantinopoli.


M.C.
[Modificato da maxis35 23/04/2011 23:04]
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