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New Age - remake della vecchia era della mitologia

Ultimo Aggiornamento: 04/04/2011 21:52
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04/04/2011 21:52
 
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La corrente sincretista : New-age, cenni storici e contenuti.




Una delle nuove religiosità che rappresenta molto bene la corrente sincrestista è proprio la new-age, espressione coniata negli ambienti teosofici e portata alla notorietà da Alice Bailey (1880-1949). La New-age è un movimento che si sta diffondendo dappertutto, pur non avendo né una struttura organizzata né dei leader, come invece accade per altri movimenti religiosi; si può definire come una corrente d’idee eterogenee che concorrono a formare una rete di relazioni, tra esse comunicanti, aventi una componente comune molto fluida. Non esistendo una data precisa cui far riferimento, si può ipotizzare che la sua nascita sia intorno agli anni 70, passati alla storia come gli anni della contestazione e della rivoluzione ideologica. L’idea iniziale si è formata, come un po’ tutte quelle moderne, negli Stati Uniti come risposta al bisogno esasperato di spiritualità, scaturito dalla contestazione alle guerre, dalla droga, dai movimenti pacifisti e da quelli per la parità dei diritti e l’eguaglianza. In questa situazione sociale, ora come allora, i giovani ed anche spesso gli adulti risentono delle paure e delle insicurezze, dovute a diversi fattori quali l’ambizioso progresso tecnologico che trova impreparati per lo più la stragrande maggioranza delle persone. La paura degli esperimenti atomici e della potenza dei mezzi bellici, a disposizione ormai di qualsiasi stato anche di quelli sottosviluppati, l’edonismo più selvaggio e l’insoddisfazione giovanile, inneggiante a droghe e viaggi in acido, addirittura simpatizzanti con satana, aggravano ulteriormente questa tensione. La sperequazione delle classi sociali di mondi differenti per il loro livello economico, si risolvono sempre più sovente con il ricorso alla guerra. Alcune questioni sui problemi esistenziali, relativi ai valori e al senso della vita, cominciarono ad emergere proprio in quel periodo durante i week-end, ad Island, in California tra la vegetazione lussureggiante tipica delle zone non ancora civilizzate, ricche di paesaggi tranquilli e riposanti.

Cercando di rispondere a queste domande profonde e a quel vuoto spirituale che moltissimi condividevano, si concretizzò un pensiero di un certo interesse e seduzione.

Al disagio spirituale, gradualmente si contrappose un insieme di risposte slegate e confuse e senza che vi fosse alcun programma di conferenze o incontri o seminari, certe idee cominciarono a prendere forma e a diffondersi spontaneamente.

Un po’ come una moda, l’ideologia della new-age si allargò un po’ dappertutto sino a raggiungere e ad invadere anche gli altri continenti, interessando per lo più quella classe benestante che non ha problemi economici; fatta di professionisti, industriali, artisti, gente insomma cui non manca niente ma che è alla ricerca dell’auto realizzazione.

Alcuni scrittori e giornalisti parlano nei loro scritti di questo fenomeno come di una "congiura" che seduce in maniera silenziosa e dolce, all’insaputa degli stessi congiurati. In effetti, questa corrente non offre una filosofia ben precisa ma si presenta con un insieme di proposte svariate, un po’ come, per darne un’idea, i rivoli d’acqua e i ruscelli, unendosi, formano un fiume. Inoltre non usa metodi che s’impongono in maniera violenta ma fornisce in maniera suadente, come alternativa allo stress, un insieme d’idee curiose che hanno il fascino delle favole e del sogno.

Durante le notti stellate della fine settimana, sotto la luce della luna, vicino al fuoco dei falò, si cominciò a fantasticare sulle costellazioni e a mettere in relazione il movimento della nostra galassia con le ere storiche della civiltà umana.

Così fantasticando, si arrivò addirittura ad affermare che le ere astronomiche legate ai segni zodiacali e di lunghezza di circa duemila anni, coincidessero proprio con le epoche storiche della civiltà umana.

Questa classificazione che è detta in gergo new-age "periodizzazione", azzardò che vi fossero state nella storia dell’uomo, dalle sue origini, diverse ere della durata di circa 2000 anni, caratterizzate dal segno zodiacale in cui esse astronomicamente si collocavano.

Il periodo dell’antico Testamento che si riferisce all’era astronomica dell’ariete, sarebbe stato proprio segnato all’inizio dal sacrificio da parte d’Abramo, padre della nostra fede, di un ariete.

A questo periodo, sarebbe seguito quello del Nuovo Testamento, collocato nell’era astronomica dei pesci, cui non a caso gli "acquariani" legano l’epoca storica del cristianesimo.

Il pesce, in effetti, era usato nelle catacombe come figura simbolica di Gesù Cristo, perchè la parola greca con questo significato,

ίχθτύς, è formata dalle iniziali di ίησοΰς χριστός θεοΰ υίός σωτήρ che significano: Gesù Cristo figlio di Dio salvatore.
L’era dei pesci sarebbe ormai finita e l’inizio di nuova era sarebbe già in atto.

A detta dei new-agers, essa si svolgerebbe sotto l’influsso del segno zodiacale dell’acquario; la nuova era astronomica determinerebbe un periodo aureo di pace e di serenità, peraltro, a loro detta, previsto anche nei testi sacri delle diverse religioni che ne avrebbero preparato l’avvento. Gli acquariani non hanno una provenienza comune, e nemmeno un programma specifico, ma sono costituiti da diversissimi gruppuscoli convergenti in una comunanza d’idee spirituali più o meno contrastanti che hanno origine da tradizioni diverse, perlopiù da alcune realtà religiose cristiane che hanno abbandonato la sana dottrina per il prurito di udire qualcosa di nuovo (Cfr. 2Tm 4,3) e da ambienti agnostici.

Questa nuova era (new-age) costituirebbe un lungo periodo di pace, non vi sarebbero più guerre di religione, né d’ogni genere, non più persecuzioni e ingiustizie ma una fase idilliaca caratterizzata da comune benessere, ove qualsiasi problema, non ultimo quello della fame, sarebbe finalmente risolto.

Questo sogno che durante l’era dei pesci poteva essere solamente utopia dovrebbe nel New-age realizzarsi in maniera dolce ricorrendo all’unificazione di tutte le politiche, le filosofie e le religioni in un’unica idea globale che le comprenda tutte, senza più discriminazioni. Le varie religioni, infatti, sarebbero state propedeutiche alla sua realizzazione, seppure con i tanti errori commessi durante il cammino di preparazione.

Sarebbero così aboliti gli integralismi ed i fanatismi a difesa dei differenti "credi" che non avrebbero più ragione di sussistere.

Questo spirito universale consentirebbe di superare le barriere ed i confini; non vi sarebbero, così, più motivi di contesa, perché le varie religioni e le differenti nazionalità sarebbero assorbite da questa nuova spiritualità vaga ed indefinita che verrebbe a sostituirle integralmente.

Si può affermare che queste ingenue idee di carattere sincretista si siano sviluppate, trasmettendosi da persona a persona in maniera naturale, a macchia d’olio, un po’ dappertutto coinvolgendo la classe più o meno colta, bisognosa di riempire il vuoto creato dalla tecnologia stressante dell’epoca postmoderna.

La New-age, anche se afferma di non aver alcuna dottrina, ne ha una sua che non si basa su elementi dichiaratamente precisi, ma sull’affermazione che vi siano delle verità relative cui far riferimento, esse hanno però come ideologia di base un senso di globalità che tutto fonde e riassume in sé.

Da questo voler fondere il diverso nel tutto, nasce il concetto olistico che prende il nome dalla parola greca tutto (olos) che è la concezione fondamentale, insieme con quella che sostiene il primato dello spirito sulla materia, della filosofia della new-age. Gli acquariani sostengono che questa nuova età permetterà un rivoluzionamento totale che abbraccerà qualunque branca sociale umana dalla scienza, alla filosofia, alla cultura, alla politica, all'arte e alla religione. L’idea di un’imminente età dell’oro era già presente nella cultura massonica che, alla metà del nostro secolo, stava però attraversando un momento di stanchezza. Il New-age ha riacceso e dato vigore a questo sogno, nutrendo di nuovi consistenti spunti la fantasia dei delusi ricercatori di alternative. Proprio da questa tendenza sono nate le nuove spiritualità, le medicine alternative ed anche le nuove maniere di far politica.

Vi è comunque un senso comune che fà da tessuto connettivo legando tutte le differenti correnti in un unico gran marasma. Non esistendo la verità, ciascuno la esprime come preferisce; perciò la morale, la filosofia, e la religione divengono un fatto personale. Non vi sono, infatti, dogmi cui far riferimento e neppure enti o strutture che li possano far propri, perché tutto concorre alla verità, essendo la totalità la divinità stessa.

In questo senso si può affermare che il New-age è sincretista, e panteista (tutto è dio) al tempo stesso. Esso vede l’universo come una manifestazione unitaria e viva dell’energia ritenendo, infatti, che tutto è energia. Ciò non deve essere inteso come l’unione d’elementi differenti ma come una totalità (olismo) fusa in un tutto unico. Questa visione riprende ed amplia il concetto della non-dualità tipico delle religioni orientali; come i Vedanta, la new-age afferma che vi un’unica unità indivisa e che tutte le distinzioni sono collegate l’una all’altra e così anche gli opposti: il conoscitore al conosciuto, il soggetto all’oggetto, in altre parole essi sono distinti ma inseparabili come le due facce della stessa moneta.

In altre parole, secondo questa filosofia, il mondo può essere diviso in cose separate solo nell’immaginazione; in concreto il mondo è una totalità inseparabile o precisamente una non-dualità, perché l’individualità è un concetto che esiste soltanto in relazione all’idea della diversità.

Il vero stato del mondo non sarebbe né unità né molteplicità, sarebbe piuttosto un tutto incommensurabile, indescrivibile ed indefinibile.

Il new-ager perciò potrebbe riconoscere che nel suo profondo conscio (atman, nell’induismo) egli non sia un individuo distinto ma addirittura Brahman, oppure l’indefinibile totalità, vale a dire Dio.

Alla New-age fanno riferimento una svariatissima pluralità di correnti ed associazioni, gruppi e gruppuscoli, attivisti d’ogni genere, spirituali e di affari, vi sono anche movimenti quali quello ecologico e quello femminista. Negli Stati Uniti e in altre nazioni sono nati e fioriti mercati dei più eterogenei articoli: dai manuali su come guarire da se, ai libri e alle riviste, dalle cassette audio a quelle video, dai cibi naturali (macrobiotica) ai medicinali alternativi, quali quelli omeopatici.

Sono sorti anche miriadi di negozi di oggetti per le attività esoteriche quali: cristalli, profumi, fiori, erbe e svariati oggetti per le pratiche magiche.

I corsi New-age di meditazione e di auto realizzazione sono ormai alla portata di tutti.

Vi è nel New-age una sorta di resurrezione del paganesimo e dello gnosticismo, che affonda le proprie radici nello spiritualismo del diciannovesimo secolo e nella cultura-country degli anni sessanta.

Persino i figli dei fiori che negli anni sessanta, hanno rifiutato le religioni organizzate ed il materialismo, preferendo il misticismo esoterico, ne hanno favorito la nascita. Il concetto di auto-realizzazione ha contribuito a dar corpo all’idea che l’individuo sia in grado di raggiungere autonomamente la perfezione in qualsiasi tipo d’attività, quali lo sport, la carriera, la difesa, la crescita spirituale ed altre ancora.

La caratteristica saliente del New-age è il suo schema olistico, in parte sostenuto anche da diversi scienziati che si occupano di tutte le materie riguardanti il micro ed il macro cosmo. Secondo questo punto di vista, l’uomo è tutt’uno con la natura e l’universo intero, un piccolo mondo nell’universo infinito. Il pensiero meccanicista di Newton cede il posto alla conoscenza dell’esperienza irrazionale unita all’intuizione.

Questa filosofia globale, invade qualsiasi interesse umano influenzando, perciò, la medicina, il lavoro, l’ambiente, la società nelle sue manifestazioni, le questioni d’interesse mondiale quali la pace ed altre ancora.

La new-age ripropone in chiave moderna le dottrine di provenienza orientale quali quelle relative alla reincarnazione, allo yoga, allo zen e allo sciamanesimo accostandole senza apparenti problemi all’alchimia, all’astrologia, ai tarocchi, alla divinazione, alle pratiche magiche e alle esperienze esoteriche.

Non mancano le convinzioni relative alla vita extraterrestre, unitamente ai viaggi astrali ed alle percezioni extrasensoriali; per queste vi sono dei corsi appositi che insegnano addirittura le tecniche per ottenere anche le visioni.

La New-age ammette anche l'uso delle droghe, per il conseguimento di particolari esperienze mistiche ed il raggiungimento di speciali stati della psiche che, a sua detta, consentirebbero di rivivere anche le esperienze delle vite precedenti. Un particolare risalto è dato alla psicologia introspettiva, all'auto rigenerazione ed alla salute fisica da ottenersi mediante la così detta medicina alternativa che comprende il reiki, l'omeopatia, la yurvedica (medicina indiana), l'agopuntura, lo shiatsu (pressione delle dita), l'iridologia, i fiori e i profumi di Bach, l'effetto curativo dei cristalli e dei minerali,

le vibrazioni di suoni speciali e dei colori e le diete a base di macrobiotica.

Il new-age infine critica la medicina occidentale tradizionale, asserendo che essa si occupa solo del corpo, tralasciando di considerare l’anima e lo spirito che sono parti fondamentali della persona; perciò le contrappone una medicina globale (olistica) che fà riferimento a tutte le tecniche alternative provenienti dall’oriente e dai culti magici ed esoterici.

La new-age propone una serie di teorie che prendono spunto un po’ da tutte le religioni, che sono, a suo parere, servite per preparare l'avvento della nuova era; in particolare attinge il suo pensiero dalle filosofie orientali, definite anche vie di liberazione o di realizzazione del sé.

Le religioni orientali sono più vicine alla visione olistica degli acquariani, a differenza del cristianesimo e delle religioni monoteistiche che asseriscono esservi un Creatore ed il creato, contraddicendo la visione unitaria della new-age che non fà distinzioni tra natura e divinità, considerando tutto divino.

Il cristianesimo afferma esservi una precisa distinzione tra Dio e gli uomini, vale a dire ogni individuo costituisce una personalità unica ed univoca, lo stesso concetto della Trinità enuncia l’essenza di Dio, personale e trascendente, come unico ma formato dalla comunione di tre Persone che seppur uguali sono tra loro distinte.

La new-age al contrario asserisce non esservi alcuna distinzione tra le persone e la divinità ma una fusione del tutto, quindi ogni persona sarebbe una delle infinite manifestazioni della totalità assoluta e impersonale.

Per la new-age non esiste una morale unica; quella che per le grandi religioni propriamente dette è costituita da precetti e decaloghi precisi che costituiscono una norma di vita, per la new-age è un insieme d’indicazioni fluide talvolta contrastanti, perché sono considerate un punto di vista affatto personale.

La morale è considerata dalla new-age alla stessa stregua di un insieme di regole grammaticali, in pratica semplicemente come convenzioni umane necessarie per l’esistenza sociale; per questo possono essere adattate alle diverse esigenze e situazioni nella maniera più opportuna.

Non esiste il rapporto tra creatura e Dio, quello che per i cristiani è il meraviglioso rapporto tra la creatura redenta e resa figlia di Dio dalla gloriosa croce di Cristo, non ha senso per la new-age che vede la persona come una scintilla immersa nell’energia totale del sé assoluto, impersonale e indistinto.

Una speciale enfasi è data dalla new-age all’energia che costituisce il tutto e che l’uomo, in quanto parte integrale, può utilizzare e incanalare a proprio beneficio.

Non esisterebbe alcun intervento sovrannaturale della grazia di Dio ma il potere di disporre dell’energia per proprio uso e consumo sarebbe acquisibile da chiunque, semplicemente apprendendo le metodologie opportune, perciò non esisterebbe alcuna grazia intesa come dono elargito da Dio alla sua creatura.

Pur se gli acquariani crescono di giorno in giorno, certamente la loro presenza costituisce una piccolissima percentuale (1-2%) rispetto all’intera popolazione; v’è in ogni modo l’effetto della sua influenza, da non sottovalutare, che s’insinua dolcemente nella cultura generale condizionando in maniera talvolta evidente anche la mentalità degli stessi cristiani cattolici praticanti, molti dei quali sono interessati all’una o all’altra delle novità che la new-age propone.



Vi sono nella new-age alcuni punti contrastanti rilevanti con la nostra fede soprattutto per quanto concerne la definizione di Dio ed il nostro rapporto con Lui, infatti, il cristianesimo al contrario della new-age fà distinzione tra spirito e materia, crede in un Dio personale trascendente e distinto dal mondo, asserisce l’univocità e l’irripetibilità della vita dell’uomo, opera una distinzione tra il bene ed il male affermando un concetto di moralità, crede che Gesù è il figlio di Dio, vero uomo e vero Dio incarnatosi per la salvezza del mondo intero.

La new-age invece non opera alcuna distinzione tra Dio e la creazione; tutto è divino, non distingue lo spirito dalla materia ma vede tutto come energia totale (olismo), non vi è individualità e dualismo e pertanto non esiste nemmeno la distinzione tra il bene e il male, Gesù è considerato un personaggio della storia, degno d’ammirazione alla stessa stregua dei grandi saggi della storia.

L’ostacolo insuperabile, che la new-age oppone a qualsiasi dialogo interreligioso, è la sua convinzione di rappresentare l’unica religione universale che riunisce in sé e supera tutte le religioni, rendendone vana l’esistenza stessa.

M.C.
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